Vladimir Luxuria

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Vladimir Luxuria nel 2019

Vladimir Luxuria, nata Wladimiro Guadagno (1965 – vivente), attivista, scrittrice, personaggio televisivo, attrice, drammaturga, opinionista ed ex politica italiana.

Citazioni di Vladimir Luxuria[modifica]

  • [...] essere donna è un dono della natura oppure, come nel mio caso, un regalo che mi sono fatta da sola.[1]
  • L'uomo perfetto? Un ermafrodita: un individuo con un organo maschile, il pene, e uno femminile, il cervello. (da Si sdrai, per favore, programma radiofonico di Radio Capital)
  • La prostituzione in Italia non è reato quando chi la esercita è maggiorenne e lo fa per libera scelta... Chi ricorre al sesso a pagamento non è una persona squallida da punire ma un libero cittadino, spesso solo, anziano, vedovo o non particolarmente attraente. (citato in Don Benzi e Pollastrini con Amato: punire i clienti delle prostitute, Corriere.it, 10 ottobre 2006)
  • Non abbiamo bisogno di professori bacchettoni che ci insegnino che cos'è la famiglia. Noi sappiamo che cos'è una famiglia, non siamo nati sotto un cavolo. Noi proveniamo da una famiglia. I più fortunati di noi sono stati amati dalla famiglia di origine, qualcun altro nella Sacra Famiglia benedetta dal parroco è stato picchiato, odiato, cacciato, discriminato. Non sono famiglie quelle dove si costringe un ragazzo gay ad andare dallo psicologo, dal prete esorcista, dove una trans è obbligata a prendere testosterone. Per definirsi "famiglia" non è qualificante essere due persone di sesso diverso, è qualificante la famiglia dove la donna non è picchiata, dove un figlio non è abusato. La famiglia normale è quella dove c'è ascolto, rispetto, dove c'è amore. Noi siamo una famiglia. (intervento al Roma Pride, 16 giugno 2007[2])
  • Non odio Berlusconi. Si trucca e mette pure i tacchi. (da l'Unità, 23 febbraio 2006)
  • Quelli di #forzanuova mi lanciarono i finocchi, alla ministra @ckienge [Cécile Kyenge] banane. Chi sacrifica i propri testicoli per lanciarli sui coglioni?[3]
  • Se rimango su un'isola da sola con Buonanno che faccio? Piuttosto mi accoppio con un pellicano, con un gabbiano, con un animale. Buonanno è come un cabarettista di un localino di periferia che paghi due euro per divertirti. E alla fine gli lanci pure i pomodori. Invece ci rappresenta.[4]
  • Sono a Sochi! Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin![5]

Incipit di Eldorado[modifica]

Milano, anni ottanta

Altri cinque minuti.
La situazione era sotto controllo.
La lancetta rossa dei secondi girava ticchettando.
Raffaele si mise a fissare l'orologio a pendolo colorato a forma di baita; sotto, tra le pigne appese, una fanciulla sorridente attaccata alle funi di un'altalena oscillava a destra e a sinistra.
Come in preda a uno stato ipnotico allentò l'impugnatura sui pomoli e adeguò il movimento della mezzaluna a quello del pendolo, poi si distolse e riprese a sminuzzare con vigore il ciuffo di prezzemolo sul tagliere.

Citazioni su Vladimir Luxuria[modifica]

  • È uno che ce l'ha fatta, ma è diventato un gay da regime, che va in tv in maschera e la cui funzione politica è filogovernativa. (Aldo Busi)
  • Non sopporto l'ipocrisia, non sopporto i personaggi che usano i partiti, la politica, come fossero dei taxi. Luxuria è una di questi, è una che si è fatta eleggere con la falce e martello, abiurando poi quelle idee il tempo che aveva varcato il Parlamento. (Marco Rizzo)
  • [Sull'arresto a Sochi] Ribelle, libera, senza paura dei gendarmi della moralità di Stato. (Nichi Vendola)
  • Si veste da donna e pensa di poter dire quello che vuole. Meglio fascista che frocio! (Alessandra Mussolini)

Bibliografia[modifica]

  • Vladimir Luxuria, Eldorado, Bompiani, 2011.

Film[modifica]

Note[modifica]

  1. Da un tweet dell'8 marzo 2015.
  2. Visibile nel documentario Improvvisamente l'inverno scorso
  3. Da twitter, 27 luglio 2013, ore 18:52.
  4. Dalla trasmissione readiofonica La Zanzara; citato in Vladimir Luxuria: “Piuttosto che con Buonanno mi accoppio con un animale”, blitzquotidiano.it, 16 marzo 2015.
  5. Citato in Sochi, Vladimir Luxuria arrestata con la bandiera 'Gay è ok'. Rilasciata dopo diverse ore, Repubblica.it, 17 febbraio 2014.

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