Vujadin Boškov

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Vujadin Boškov (1976)

Vujadin Boškov (1931 – 2014), calciatore e allenatore di calcio jugoslavo.

Citazioni di Vujadin Boškov[modifica]

  • Benny Carbone con sue finte disorienta avversari ma pure compagni.[1]
  • Chi ha sbagliato? Pagliuca?[2] [con la faccia esterrefatta nella sigla di Mai dire gol]
  • Chi non tira in porta non segna.[3]
  • Ci sono allenatori che pretendono di far mangiare ai loro giocatori prosciutto di San Daniele e formaggio Bel Paese. Poveri noi e poveri loro.[4]
  • [Su Gianluca Pagliuca] Dal punto di vista professionale e comportamentale è stato un esempio. La sua dedizione a questo sport è stata totale. Non è mai stato una prima donna, si è sempre comportato correttamente con allenatori e compagni. Ha doti tecniche e fisiche notevoli, oltre a una smisurata ambizione: caratteristiche che lo hanno fatto diventare un grande del vostro calcio. È sicuramente tra i primi tre portieri italiani di sempre.[5]
  • Dopo pioggia viene sole.[6]
  • Gli allenatori sono come i cantanti lirici. Sono molti e anche bravi, ma soltanto due o tre possono cantare alla Scala di Milano.[4]
  • Gli allenatori sono come le gonne: un anno vanno di moda le mini, l'anno dopo le metti nell'armadio.[7]
  • Grandi squadre fanno grandi giocatori. Grandi giocatori fanno spettacolo e migliore calcio.[4]
  • [Quando arrivò alla Sampdoria] Gullit è come cervo che esce di foresta.[2][4]
  • [Quando tornò al Milan] Gullit è come cervo ritornato in foresta.[4]
  • In campo sembravamo turisti. Con la differenza che per entrare allo stadio non abbiamo pagato il biglietto.
  • Io penso che per segnare bisogna tirare in porta. Poi loro sono loro, noi siamo noi.[6]
  • [Ad un giornalista che prevede la retrocessione del Napoli] Io penso che tua testa buona solo per tenere cappello.[1]
  • L'allenatore deve essere al tempo stesso maestro, amico e poliziotto.[4]
  • L'unico limite di Mancini è la scarsa capacità di concentrazione. Impossibile per lui restare con la testa nella partita per 90 minuti. Mezz'ora da fenomeno, quindi un sonnellino. Poi, ops, la sveglia e altri 20 minuti da brividi.[8]
  • La mia grossa preoccupazione è prendere un gol meno dell'avversario.[4]
  • La zona? Un brocco resta brocco anche se gioca a zona. Dov'è lo spettacolo?[4]
  • Loro come noi, due gambe e undici giocatori in campo. Più di noi hanno solo le Fiat.[9] [prima di Sampdoria-Juventus ai suoi giocatori]
  • Lombardo è come Pendolino che esce dalla galleria.[4]
  • Meglio perdere 4-0 che perdere 5-0.[10] [al termine di un Inter–Napoli terminato 4-0]
  • Meglio perdere una partita 6-0 che sei partite 1-0.[7]
  • Meglio un amico con difetto che niente amici: meglio campioni con difetto che niente campioni.[11]
  • Nel calcio c'è una legge contro gli allenatori: giocatori vincono, allenatori perdono.[4]
  • No serve essere 15 in squadra se tutti in propria area.[6]
  • Non ho bisogno di fare la dieta. Ogni volta che entro a Marassi perdo tre chili.[2]
  • Non si possono prendere quattro gol contro aversari che superano tre volte nostra metà campo.[7][10]
  • Palla a noi, giochiamo noi, palla a loro, giocano loro.[6]
  • Pallone entra quando Dio vuole.[2]
  • Partita finisce quando arbitro fischia.[4]
  • Per vincere partite bisogna fare più gol.[7]
  • Più bravi di Boskov sono quelli che stanno sopra di lui in classifica.[4]
  • [Su Gianluca Vialli] Punta vera nel senso più moderno del termine. In viaggio continuo, movimento e potenza da destra a sinistra, al centro, un incubo per i difensori. Vedevi gli occhi dei nostri avversari e capivi che Luca li aveva sconfitti prima di entrare in campo. Il più feroce attaccante che ho mai visto. [«Da preferire anche a Van Basten?»] Sicuro. Van Basten era molto più statico. Rispetto a Vialli aveva solo il gioco aereo, come qualità superiore. Fossi obbligato a scegliere, terrei sempre Luca. [«La maggioranza dei suoi colleghi pensa il contrario.»] Peggio per loro.[8]
  • Quando segnano gli avversari c'è sempre qualche distrazione dei difensori.[4]
  • Questa partita la possiamo vincere, perdere o pareggiare. [10]
  • Rigore c'è quando arbitro dà.[3][4]
  • Rigore è quando arbitro fischia.[7]
  • Se io slego il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo [giocatore all'epoca del Genoa].[2]
[rettifica successiva] Io non dire che Perdomo giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa con mio cane.[2]
  • Se mettessi in fila tutte le panchine che ho occupato, potrei camminare chilometri senza toccare terra.[4]
  • Se non gioca Castellini io mettere Hugo. Altro non hay.[2]
  • Se vuoi fare una brutta figura, parla con gli arbitri, scoprirai le tue debolezze di carattere.[4]
  • Senza dissiplina vita è dura. [10]
  • Squadra che vince, non si cambia.[4]
  • Squadra che vince scudetto è quella che ha fatto più punti.[3][4]
  • Tedeschi sono come tedeschi, montenegrini come montenegrini.[4]
  • Un 2 a 0 è un 2 a 0, e quando fai 2 a 0 vinci.[4]
  • Un grande giocatore vede autostrade dove altri solo sentieri.[6][10]

Attribuite[modifica]

  • Se uomo ama donna più di birra gelata davanti a tv con finale champions' forse vero amore, ma non vero uomo.[12][13]
[Citazione errata] La frase in realtà è stata pubblicata da un account twitter falso dedicato all'allenatore.[14] Il tweet risale infatti al 2 luglio 2013 e prima di questa data non c'è alcuna traccia della citazione sul web, successivamente invece la frase è stata attribuita più volte al tecnico serbo, in particolar modo dopo la sua dipartita.

Citazioni su Vujadin Boškov[modifica]

  • Boškov? Ha il bruttissimo difetto di tutti i nostri giocatori. È un sampdoriano che allena la Sampdoria, come loro sono sampdoriani che ci giuocano. (Paolo Mantovani)
  • Boškov è sul filo del trapezio. (Maurizio Mosca)
  • Io non conosco Boskov. So da un mio amico olandese che dice di avere allenato l'Ajax: ma non la favolosa squadra dei lancieri; è un Ajax che sta a quello vero come la Juventus Domo alla Juventus. Di balle ne contiamo tutti secondo convenienza e umori. È vero però che Boskov ha allenato il Real e che nell'Ascoli ha fatto così bene da indurre Mantovani ad assumerlo per la Samp. Qui ha navigato da sornione, mai facendo la figura del ciolla. Si è sovente adeguato secondo astuzia e adesso risulta che i suoi giocatori non vogliono se ne vada. Io l'ho criticato perché non portava la sua gente fuori dal mollime mediterraneo e spiegavo con la dannosa permanenza a Bogliasco le ricorrenti magre della Samp. (Gianni Brera)
  • Sono davvero addolorato. Per me era come un padre. È stato un maestro, un esempio, sul piano calcistico e anche sul piano umano, una di quelle persone che non vorresti mai lasciare e quando se ne vanno lasciano un vuoto incolmabile. Di sicuro non lo dimenticherò: insieme abbiamo condiviso diverse esperienze che porterò per sempre con me. Vujadin resterà una persona unica, inimitabile, una leggenda del calcio serbo e un mito per ogni sampdoriano. (Siniša Mihajlović)

Note[modifica]

  1. a b Citato in Giuseppe Pacileo, Pietro Gargano, 80 anni di passione – La storia del Napoli dal 1926 al 2006, Il Mattino.
  2. a b c d e f g Citato in AA. VV., Quelli che il baciccia, Fratelli Frilli Editori, Genova 2002.
  3. a b c Citato in Ciao Boskov, zingaro del pallone, Corriere della Sera, 22 maggio 1996.
  4. a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai editore, 2000, p. 2117. ISBN 8880898620
  5. Citato in Vincenzo Di Schiavi, Pagliuca, il numero 1 viaggia in 500, Corriere della Sera, 21 settembre 2003, p. 46.
  6. a b c d e Citato in Boskov, re degli aforismi: le sue 10 frasi celebri, Corrieredellosport.it, 27 aprile 2014.
  7. a b c d e Citato in "Rigore è quando arbitro fischia", le frasi celebri di Boskov, Repubblica.it, 27 aprile 2014.
  8. a b Dall'intervista di Giancarlo Laurenzi, Mancini contro Vialli, parla «papà» Boskov, La Stampa, 6 dicembre 1999, p. 28.
  9. Citato in "Se sciolgo il mio cane, gioca meglio di Perdomo": le 10 frasi celebri di Boskov, Gazzetta.it, 6 agosto 2015.
  10. a b c d e Citato in Vujadin Boskov, le frasi celebri, Panorama.it, 27 aprile 2014.
  11. Marino Bartoletti, Boskov, Vujadin, in Enciclopedia dello Sport, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2002.
  12. Citato in Addio Boskov: lo scudetto con la Samp e la grande ironia, Sky.it, 2014.
  13. Citato in Simonetta Sciandivasci, La domenica lasciami sola, Baldini & Castoldi, 2014, p. 41. ISBN 8868656604
  14. Cfr. Edoardo Semmola, Il neo Boskov star del web che fa arrabbiare i politici, CorriereFiorentino.it, 23 ottobre 2015.

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