Basta che funzioni

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Basta che funzioni

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Titolo originale

Whatever Works

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2009
Genere commedia
Regia Woody Allen
Soggetto Woody Allen
Sceneggiatura Woody Allen
Produttore Letty Aronson
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Basta che funzioni, film statunitense del 2009, regia di Woody Allen.

Incipit[modifica]

Boris: Non sto dicendo questo, imbecille! Oddio, tu stravolgi completamente le mie idee!
Amico di Boris #1: Io...
Boris: Ma perché perdo tempo a parlare con dei tali idioti?!
Amico di Boris #1: Boris, calmati. Cerca di calmarti...
Boris: No! Non mi dire di calmarmi! Io sono calmo!
Ed: Non è vero. Boris...
Boris: Sono molto calmo!
Joe: Non ci puoi aggredire perché non capiamo quello che stai dicendo.
Boris: Io... Io non vi aggredisco!
Ed: Ah, no, eh?
Boris: E non è l'idea della cristianità che biasimo o dell'ebraismo, o di qualsiasi altra religione. Sono i professionisti che l'hanno trasformata in un business! Lì c'è un mucchio di soldi nel racket di Dio, un mucchio di soldi!
Ed: Ah-ah. Sì, lo sappiamo... Ok...
Amico di Boris #1: Ecco... Sì, lo sappiamo... Sì... Sì...
Boris: Gli insegnamenti di Gesù sono una meraviglia, così come lo sono in origine le intenzioni di Karl Marx. Ok? E come possono essere un male se tutti dividono equamente: non fate agli altri, democrazia, governo del popolo... Tutte grandi idee, sono tutte grandi idee ma... hanno tutte quante un fatale difetto.
Amico di Boris #1 e Ed: Che sarebbe?
Joe: Adesso ce lo dici.
Boris: È questo: sono tutte basate sul falso concetto che l'uomo sia fondamentalmente buono e che se gli dai l'occasione di essere onesto l'afferra...
Amico di Boris #1: Ma certo... Certo...
Boris: ...che non è uno stupido, egoista, avido, codardo e miope verme.
Ed: Parla per te amico!
Amico di Boris #1: Si fa quel che si può. Parla per te!
Boris: Ah, quello che dico è che la gente rende la vita peggiore di quello che dovrebbe essere e credetemi è già un incubo senza bisogno del suo aiuto, ma in definitiva, mi dispiace dirlo, la nostra è una specie fallita.
Amico di Boris #1: Già...
Ed: No, io non arriverei a tanto.
Amico di Boris #1: ...ma Ed no!
Boris: Ehi, ehi, allora quella... quella donna che a te piace, Joe? Ok, fa l'assistente imbalsamatore, ok, puzza di formaldeide, ma dovrai pur prenderti quel po' di piacere che trovi in questa camera degli orrori!
Joe: Un po' di formaldeide è ok, ma lei appesta sul serio!
Amico di Boris #1: Loro non sanno la tua storia. Boris, racconta la tua storia.
Boris: La mia storia è "basta che funzioni". Insomma, basta non fare del male a nessuno, basta rubacchiare un tantino di gioia in questo crudele uomo mangia uomo inutile e buio caos.
Amico di Boris #1: Senti, non...
Boris: Ecco la mia storia, ok?
Amico di Boris #1: No, digli...
Boris: L'ho detta.
Amico di Boris #1: No, digli la storia. Digliela!
Ed: Sì, digliela!
Boris: Ah, volete che la ridica così la sentono loro.
Ed: Chi?
Boris: Loro!
Amico di Boris #1: Chi?
Joe: Chi sono "loro"? Voi vedete qualcosa laggiù?
Ed: "Loro" chi?
Amico di Boris #1: Dove?
Boris: Ma che sei, imbecille? C'è una sala piena di gente che ci guarda!
Ed: Una sala?!
Amico di Boris #1: Ma di che diavolo sta parlando?!
Joe: Tu pensi di essere guardato...?
Boris: Hanno pagato dei bei soldi per entrare! Guadagnati con fatica così qualche stronzo di Hollywood può comprarsi una piscina più grande.
Amico di Boris #1: Ma di che sta parlando...?! Tu vedi nessuno? Vedi qualcuno?
Ed: No, io no.
Joe: Ok, stai dicendo che ci sono esseri umani laggiù che hanno pagato dei soldi per guardare noi.
[L'amico di Boris ed Ed continuano a cercare di capire se c'è qualcuno che li guarda, scettici]
Joe: Be', più che altro sono interessati a me, devo dire.
Boris: Sì, sono seduti lì. Non li vedete? Alcuni mangiano pop corn, alcuni guardano il cassiere respirando a bocca aperta come l'uomo di Neanderthal.
Amico di Boris #1: E stanno lì per ascoltare la tua storia.
Joe: Classico delirio di onnipotenza!
Amico di Boris #1: Completo!
Boris [si alza e si rivolge allo spettatore rompendo la quarta parete]: Perché volete ascoltare la mia storia? Ci siamo già incontrati? Ci siamo simpatici? Sentite, ve lo dico subito, ok? Io non sono un tipo simpatico, la simpatia non è mai stata una priorità per me e per essere chiari questo non è un film da "oh, quanto mi sento bene". Se siete di quegli idioti che devono sentirsi bene, be', fatevi fare un massaggio ai piedi.
[Dei passanti guardano Boris]
Justin: Mamma guarda! Quell'uomo parla da solo!
Mamma di Justin: Sù, vieni Justin.
Boris: Ma qual è il significato di tutto? Niente! Zero! Nulla! Tutto finisce in niente, anche se non mancano gli idioti farfuglianti. Non parlo di me, io la visione ce l'ho, sto parlando di voi, dei vostri amici, dei vostri colleghi, dei vostri giornali, della tv. Tutti molto felici di fare chiacchiere, completamente disinformati. Morale, scienza, religione, politica, sport, amore, i vostri investimenti, i vostri figli, la salute... Cazzo, se devo mangiare nove porzioni di frutta e verdura al giorno per vivere... non voglio vivere! Io detesto la frutta e la verdura! E i vostri omega tre e il tapis roulant e l'elettrocardiogramma e la mammografia e la risonanza pelvica e, oh mio Dio, l-la colonscopia... e con tutto ciò arriva sempre il giorno in cui vi ficcano in una scatola e avanti con un'altra generazione di idioti, i quali vi diranno tutto sulla vita e decideranno per voi quello che è appropriato. Mio padre si è suicidato perché i giornali del mattino lo deprimevano e lo potete biasimare? Con l'orrore, la corruzione e l'ignoranza e la povertà e i genocidi e l'AIDS e il riscaldamento globale e il terrorismo e quegli idioti dei valori della famiglia e quei maniaci delle armi. «L'orrore» dice Kurtz alla fine di Cuore di tenebra, «l'orrore».[1] E beato lui non distribuivano il Times nella giungla. Eh, se no l'avrebbe visto l'orrore. Ma che si può fare? Leggete di qualche massacro nel Darfur o di uno scuolabus fatto esplodere e attaccate "oh, mio Dio l'orrore!" e poi girate pagina e finite le vostre uova di gallina ruspante, perché tanto che si può fare, si è... si è sopraffatti. Anche io ho tentato di suicidarmi, ovviamente non ha funzionato. Ma perché mai volete sentire queste cose? Cristo, avete già i vostri di problemi! Sono sicuro che siete ossessionati da un gran numero di tristi speranze e sogni, dalle vostre prevedibilmente insoddisfacenti vite amorose, dai vostri falliti affari. "Ah se solo avessi comprato quelle azioni, se solo... se solo avessi comprato quella casa anni fa, se solo ci avessi provato con quella donna..." Se questo, se quello... Sapete una cosa? Risparmiatevi i vostri "avrei potuto" o "avrei dovuto". Come mia madre diceva sempre "se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carrozza". Mia madre le ruote non le aveva, aveva le vene varicose. Eppure la signora ha partorito una mente brillante. Mi hanno preso in considerazione per il Nobel per la fisica. Non l'ho ottenuto, però si sa, è tutta politica come ogni altra finta onorificenza. Detto tra noi, non crediate che io sia amareggiato per qualche batosta personale. Per gli standard di una insensata e barbarica civiltà, sono stato piuttosto fortunato. Ho sposato una bella donna che era ricca di famiglia, per anni abbiamo vissuto a Beekman Place. Insegnavo alla Columbia, teoria delle stringhe.

Frasi[modifica]

  • Oh sì, il genere umano? Hanno dovuto installare toilette automatiche nei bagni pubblici, perché non c'era da fidarsi che la gente tirasse la catena... (Boris Yellnikoff)
  • Si chiama "entropia". È come quando esce il dentifricio dal tubo e non può più rientrare dentro. (Melodie St. Ann Celestine)
  • Il nostro matrimonio non è stato un giardino di rose, botanicamente parlando tu sei più un'orchidea carnivora. (Boris Yellnikoff)
  • Qualunque amore riusciate a dare e ad avere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia, basta che funzioni... (Boris Yellnikoff)
  • Sulla carta siamo la coppia perfetta, ma la vita non funziona sulla carta! (Boris Yellnikoff)
  • Quanto odio i festeggiamenti di Capodanno. Tutti vogliono disperatamente divertirsi, cercando di festeggiare in qualche misera, patetica maniera. Festeggiare che cosa? Un altro passo verso la tomba? Ecco perché non lo dirò mai abbastanza: qualunque amore riusciate a dare o ad avere, qualunque felicità riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia: basta che funzioni. E non vi illudete: non dipende per niente dal vostro ingegno umano, più di quanto non vogliate accettare è la Fortuna a governarvi. Quante erano le probabilità che uno spermatozoo di vostro padre, tra miliardi trovasse il singolo uovo che vi ha fatto? Non ci pensate sennò vi viene un attacco di panico. (Boris Yellnikoff)
  • Sapevo sarebbe finita così! L'universo d'altronde si esaurisce, perché noi non dovremmo? (Boris Yellnikoff)

Dialoghi[modifica]

  • Boris: Aaaah! Aaaah! [urla]
    Jessica: Che succede? Boris?
    Boris: Io sto morendo.
    Jessica: Che cos'hai?
    Boris: Sto per, sto per morire..
    Jessica: Vado a chiamare l'ambulanza?
    Boris: Noo, non adesso, non stanotte, voglio dire prima o poi.
    Jessica: Boris, tutti muoiono.
    Boris: È inaccettabile!
    Jessica: I tuoi attacchi di panico stan diventando più frequenti e più intensi. Devi ricominciare a prendere le tue medicine.
    Boris: Non le riprendo le mie stramaledette medicine, non mi faccio offuscare la mente da sostanze chimiche quando sono l'unico ad avere un'esatta visione di insieme. Dove cazzo è la vodka?
    Jessica: Devo incontrare dei clienti domattina, sono le quattro. Lo capisci?
    Boris: Clienti certo. Facoltosi banchieri per disegnare i loro appartamenti chic, per riempirli di opere d'arte e di preziosi oggetti così possono esibire i loro soldi ed entrare nell'un percento che è al top di questa vergognosa, violenta, prevenuta, illetterata, sessualmente repressa, farisaica nazione.
    Jessica: Senti sono le quattro del mattino, non puoi risparmiare questo sproloquio adolescenziale.
    Boris: Io sono un uomo con un'ampia visione del mondo e sono circondato da microbi.
  • Boris [canticchiando mentre si lava le mani]: Tanti auguri a te. | Tanti auguri a te. | Tanti auguri, caro Boris. | Tanti auguri a te. [ripetendo] Tanti auguri a te. | Tanti auguri a te. | Tanti auguri, caro Boris. | Tanti auguri a te.
    Melodie: È il suo compleanno?
    Boris: Non lo sai che bisogna cantare "Tanti auguri" due volte per eliminare i germi?

Note[modifica]

  1. Joseph Conrad, Cuore di tenebra: «Aveva tirato le somme e aveva giudicato. "L'orrore!"»

Altri progetti[modifica]