Dado (gioco)
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Citazioni sul dado da gioco.
- Che culo che c'hai, Pope! Vabbe' che i dadi sono rotondi... (Mediterraneo)
- – Dove sono i dadi?
– Papà dice che i dadi sono peccaminosi!
– Avanziamo una casella per volta, se no ci divertiamo troppo! (I Simpson) - – Dio non gioca a dadi[1], lo sapevi? [...] Poniamo il caso che tu getti un dado, e da quel lancio esca il numero sei.
– Preferirei il numero uno, perché è il primo.
– Va bene, uno o sei è lo stesso. Dunque, poniamo che sia uscito il numero uno: sarebbero potuti essere anche il cinque o il quattro, perché hanno la stessa possibilità di uscire, no?
– In effetti, sì.
– Riesci a immaginare un mondo dove è uscito il cinque e un altro dove è uscito il quattro? È possibile che esistano innumerevoli mondi in cui innumerevoli Koriyama gettano innumerevoli dadi? (Noein) - Ho vistu gente ruvinata dall'alcool. Specie i bonzi. Altri, perdersi tutto ai dadi. I più disgraziati, perdersi pure i dadi. (La lunga notte dell'investigatore Merlo)
- I dadi sono le ossa di Satana! (I Simpson)
- Il dado è tratto. (Gaio Giulio Cesare)
- Io amo colui che si vergogna quando il dado cade in modo favorevole a lui, e si chiede: "Sono forse un baro?" giacché egli vuole andare a fondo. (Friedrich Nietzsche)
- La stanza in cui vivo | è un dado, | ma non ho abbastanza mani | per tirarlo lontano. (Cristina Donà)
- Non voglio giocare a dadi per non impuzzolirmi le mani. (Lucio Pomponio)
- Or queste son tre virtù cardinale, | la gola e 'l culo e 'l dado, ch'io t'ho detto. (Luigi Pulci)
- Tre cose solamente mi so 'n grado, | le quali posso non ben men fornire: | ciò è la donna, la taverna e 'l dado; | queste mi fanno 'l cuor lieto sentire. (Cecco Angiolieri)
Note
[modifica]- ↑ Cfr. Albert Einstein: «[...] sono convinto che Dio non giochi a dadi.»