Discussione:Peccato

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Amare il peccatore e odiare il peccato[modifica]

La frase è famosissima in molte varianti ma chi ne è l'autore? Cercando in Internet ho trovato chi (Magdi Allam) l'attribuisce a Gesù e Gandhi; chi alla «sapienza religiosa umana»; chi, un po' più precisamente, al Cristianesimo. Ho poi trovato l'Esposizione sul Salmo 138 di Agostino in cui è usata come titolo del paragrafo 28, ma proprio per questo dà (almeno a me) l'impressione di essere una massima già conosciuta dal santo. Qualcuno ne sa di più? --Micione · 13:51, 28 lug 2012 (CEST)[rispondi]

Allora è vero che hai 7 vite. Benritrovato. Dunque:
  1. Bibbia? No.
  2. Gesù? No (se non nella Bibbia, pare manco nei Vangeli apocrifi, a cui eppure la Tradizione cristiana ha ampiamente attinto).
  3. Agostino? Sì, ma con due parafrasi:
  1. Gandhi? Sì, nella sua autobiografia del 1929, en.Wq, Google libri, il capitolo 9 ("A Tussle with Power"). Traduzione italiana: ("In lotta con le autorità") "«Odia il peccato ma non il peccatore»: è questo un precetto che, sebbene di facile comprensione, raramente viene praticato ed è per questo che il veleno dell'odio si propaga nel mondo." Newton Compton, prima edizione 1978, p. 141 (parte quarta, capitolo 9). Invece it.Wqquest'edizione.
Ps: in questa variante non ho trovato alcun autore ma solo chi la usa, da pontefici a Enzo Bianchi. Non c'è nel Catechismo e nei trattati sul sacramento della riconciliazione. --Mauro Lanari (scrivimi) 15:46, 29 lug 2012 (CEST)[rispondi]
Sapevo che eri un bravo cercatore ma non mi aspettavo così tanto! Complimenti davvero :) Ho dato un'occhiata veloce e ho visto che hai già sistemato, bene. La versione di Gandhi la inserì Spinoziano tempo fa, ora vedo che l'ha usata anche Isacco di Ninive. Comunque se ci sono personaggi autorevoli che l'attribuiscono ad altri possiamo inserirla anche tra le loro Attribuite oppure tra le Citazioni errate o entrambe le cose. --Micione · 19:39, 1 ago 2012 (CEST)[rispondi]
Grazie per i complimenti, Micione, che ricambio con tutta sincerità. A proposito della tua risposta, non conosco "false attribuzioni" però mi piacerebbe trovare un pontefice, un Bianchi, ecc. che usi la frase riportandola come citazione agostiniana. E pure per Gandhi, non credo che nel 1929 abbia reinventato il modo di dire: chissà quale fonte l'ha influenzato, ma non ho trovato nulla a riguardo, come se fossero tutti autocefali privi di legami e fili rossi. Mmh. A es., propenderei per una continuità della Tradizione cristiana da Agostino a Isacco di Ninive, però non ho trovato alcuna fonte. --Mauro Lanari (scrivimi) 17:58, 2 ago 2012 (CEST)[rispondi]
Sì, un filo rosso c'è: la frase venne riciclata da Giovanni XXIII durante il Vaticano II nell'enciclica Pacem in Terris ([1]), ma per motivi politici, come apertura al comunismo ([2], già inserita qui su it.Wq sotto Angelo Costa). --Mauro Lanari (scrivimi) 01:16, 4 ago 2012 (CEST)[rispondi]
✔ Fatto --Mauro Lanari (scrivimi) 11:57, 5 ago 2012 (CEST)[rispondi]

Notare che la citazione ha avuto qualche vicissitudine anche in Amore dove ora correttamente resta.[3] --Nemo 09:34, 19 ago 2012 (CEST)[rispondi]

Titolo della voce[modifica]

Secondo me questa disambigua nel titolo è inutile: sposterei la voce a Peccato, metterei Peccato originale come voce correlata (come ad es. Amor materno che è voce correlata di Amore) e cancellerei la pagina di disambiguazione. --Spinoziano (scrivimi) 16:47, 7 ago 2012 (CEST)[rispondi]

Concordo. --Micione · 04:49, 8 ago 2012 (CEST)[rispondi]
+1 --Donluca (scrivimi) 20:10, 12 ago 2012 (CEST)[rispondi]
Mi pare la scelta migliore. +1 Raoli ✉ (scrivimi) 18:03, 13 ago 2012 (CEST)[rispondi]