Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba
Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba
Il Maggiore T.J. "King" Kong a cavallo della bomba
Titolo originale |
Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Gran Bretagna, Stati Uniti d'America |
Anno | 1964 |
Genere | satirico, commedia |
Regia | Stanley Kubrick |
Soggetto | Peter George (romanzo) |
Sceneggiatura | Stanley Kubrick, Peter George, Terry Southern |
Produttore | Stanley Kubrick |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Il dottor Stranamore, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba, film anglo-statunitense del 1964 con Peter Sellers e George C. Scott, regia di Stanley Kubrick.
Questo film è la... fine del mondo!
Da più di un anno, nelle altissime sfere del mondo occidentale, circolavano voci sinistre secondo le quali l'Unione Sovietica preparava quella che veniva considerata l'arma nucleare senza scampo, l'ordigno "Fine del mondo". I servizi informazioni avevano localizzato le basi di questo segretissimo piano nelle desolate lande perennemente avvolte dalla nebbia ai piedi delle cime artiche delle isole Zhokhov. Che cosa si stesse preparando in quella zona tanto lontana e inospitale, nessuno avrebbe potuto specificare. (voce narrante)
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Senti, Goldie, io mi sono fatto per lo meno quattro campagne elettorali, ma questa è la fesseria più grossa che abbia mai sentito! (T.J. "King" Kong)
- Ragazzi ho l'impressione che ci siamo: questo è un corpo-a-corpo nucleare coi russi! (T.J. "King" Kong)
- I comunisti non hanno alcun rispetto per la vita umana, nemmeno per la propria. E per questa ragione, ragazzi, dovete convincervi che è necessaria da parte nostra la più rigorosa sorveglianza. Il nemico potrebbe cogliervi di sorpresa, oppure attaccare frontalmente. E anche venire con le divise del nostro esercito. Ma in ogni caso, dovremo fermarlo. Qualunque sacrificio costi, non dovrà penetrare nella base. E per questo, voi vi atterrete a tre semplici regole. Prima: non vi fidate di nessuno, qualunque divisa porti e qualunque sia il suo grado, a meno che non lo conosciate personalmente. Secondo: su qualunque cosa mobile che si avvicini a meno di duecento metri si dovrà aprire il fuoco. Terzo: se avrete dei dubbi, prima sparare e poi chiedere spiegazioni. Io preferisco le perdite insignificanti che ne potrebbero derivare al rischio che la base venga occupata o distrutta dal nemico. Qualsiasi modifica a queste disposizioni potrà essere fatta solo da me. E ora, per concludere, ragazzi, vi dirò soltanto che nei due anni che ho avuto il grande privilegio di essere il comandante della base e il vostro comandante, io ho sempre preteso il meglio di voi, e voi m'avete sempre dato il meglio di voi stessi. Oggi, la nazione fa affidamento su di noi, e noi ci dimostreremo degni della sua fiducia. Buona fortuna a tutti. (Ripper) [discorso diffuso in tutta la base militare]
- Mi prepari un po' d'alcol medicinale allungato con acqua piovana, e lei beva quello che desidera. (Ripper) [a Mandrake]
- Controllo del pacco di sopravvivenza. Ognuno deve contenere: una pistola calibro 45, due scatole di munizioni, razioni concentrate di emergenza per quattro giorni, un pacchetto medicinale contenente antibiotici, morfina, pillole di vitamine, stimolanti, sonniferi, pillole tranquillanti, un libretto comprendente un elenco di semplici frasi russe e la Bibbia, cento dollari in moneta russa, altri cento dollari in oro, nove pacchetti di gomma da masticare, un pacchetto di preservativi, tre rossetti, tre paia di calze di nylon... ci si potrebbe passare una bella domenica con tutta questa roba! (T.J. "King" Kong)
- Signori, non potete fare a botte in Centrale Operativa! (Muffley) [a Turgidson e De Sadesky]
- Gentlemen, you can't fight in here! This is the War Room![1]
- Non ho una gran pratica, per così dire, di mitragliatrici. Anche durante la guerra sapevo solo spingere il bottone. (Mandrake)
- La deterrenza è l'arte di creare nell'animo dell'eventuale nemico il terrore di attaccare. Ed è proprio a causa dei congegni che determinano la decisione automatica e irreversibile, escludendo ogni indebita interferenza umana, che l'ordigno "Fine del mondo" è terrorizzante e di facile comprensione e assolutamente credibile e convincente. (Dottor Stranamore)
- Lo sa, Mandrake? Io sono certo che esiste un'altra vita... e ora devo rispondere di ciò che ho fatto. E posso rispondere! (Generale Jack D. Ripper) [ultime parole]
- Dunque, ragazzi: abbiamo tre motori fuori combattimento e abbiamo nella pancia più buchi di uno scolabrodo. La radio è partita, perdiamo carburante, e se scendiamo un altro po' ci vogliono gli sci, invece delle ali. Però un vantaggio ce l'abbiamo, sui russi: a questa altezza ci possono arpionare, magari, ma sullo schermo del radar sicuramente non ci trovano. (T.J. "King" Kong)
- Le assicuro che se lei non mette via quel mitra e non la pianta di fare sciocchezze la commissione d'inchiesta che seguirà le farà un trattamento tale che sarà fortunato se potrà ancora portare una divisa di custode dei cessi pubblici! (Mandrake) [a Guano]
- Signori! Signori! Eh... Signori! Signor Presidente. Io non sono portato ai sentimentalismi, ma so quello che provate voi tutti in questo momento. E penso che dobbiamo chinare tutti la testa ed elevare una preghiera di ringraziamento. Signore! Eh... noi abbiamo sentito l'angelo della morte aleggiare sulle nostre teste dalla valle del terrore. Ma tu hai creduto opportuno salvarci dalle forze del male... (Turgidson) [preghiera]
- Dimitri, senti, se è come dici e se l'aereo riesce a mollare la bomba, insomma, è... è suff... è sufficiente a far scattare l'ordigno "Fine del mondo"? Ne sei certo? Vabbe', senti... senti, questo aereo allora me lo devi abbattere, Dimitri! E vabbe', scusami se mette in difficoltà i tuoi radar volando basso, ma è proprio così che gli insegnano a fare qui da noi. Vi abbiamo anche detto dove sta andando, non mi dire che con tutto quel po' po' di roba che avete non riuscite a fermare un aereo, uno?! Ma insomma, mi pare che non faccia comodo nemmeno a voi se l'ordigno "Fine del mondo" si mette a scoppiare! (Muffley) [al telefono col primo ministro Kisov]
- [Al Presidente Muffley] Signor Presidente, se posso parlare chiaro... I russi chiacchierano tanto, ma secondo me non ci sanno proprio fare! Non è possibile che un branco di ignoranti pecorari si intendano di macchine come noi! [all'ambasciatore sovietico De Sadesky] Con questo non voglio insultarvi, eccellenza... perché i soldati russi, lo sanno tutti che sono coraggiosi. Con le legnate che hanno preso dai tedeschi, chiunque avrebbe mollato! (Turgidson)
- Siamo sulla rotta d'attacco, ragazzi. Questi portelloni li apro a costo di dover usare l'apriscatole. (Maggiore T.J. "King" Kong)[ultime parole] [mentre va nell'alloggiamento della bomba per riparare un problema meccanico]
- Ehilà! Caro John. (Graffiti sulle bombe)
- Hi there! Dear John.
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Ripper: Mandrake, ricorda che cosa diceva Clemenceau della guerra?
Mandrake: No, guardi, sul momento no, generale.
Ripper: Che la guerra è troppo importante per farla fare ai generali. Quando diceva questo, cinquant'anni fa, avrà avuto ragione. Oggi invece è troppo importante per farla fare agli statisti, in quanto non hanno il tempo, né l'esperienza, né una naturale disposizione per la strategia. Io non posso più assistere inerte all'infiltrazione comunista, alla sovversione comunista, alla propaganda, e a questa cospirazione comunista internazionale per diluire e contaminare ogni nostro umore vitale più prezioso.
- Turgidson: L'ufficiale di servizio ha pregato il generale Ripper di confermare se avesse dato l'esecutivo. E lui ha detto [leggendo il verbale della conversazione] "Sissignore, sono partiti, e nessuno li potrà richiamare. Per il nostro Paese, e per la nostra civiltà, vi consiglio di mandargli dietro tutti gli altri aerei del SAC. Altrimenti saremo completamente distrutti dalla rappresaglia. I miei ragazzi vi daranno un vantaggio iniziale pari a ben millequattrocento megatoni. E state certi che nessuno li fermerà. Quindi, avanti tutta. Non c'è altro da fare. A Dio piacendo, noi vinceremo. E saremo così liberi dalla paura e in piena salute, per la purezza e l'essenza dei nostri naturali... fluidi. Dio vi aiuti". Ed ha chiuso. Le ultime frasi non le abbiamo ancora del tutto capite.
Muffley: Non c'è niente da capire, generale. Quest'uomo è uno psicopatico.
Turgidson: Io preferisco non esprimermi finché non si conoscono tutti i fatti.
- Turgidson: Signor Presidente, il momento della verità si sta rapidamente avvicinando, sia per noi che per la vita stessa della nostra nazione, e la verità non è sempre piacevole. Ma questo rende necessario scegliere, e scegliere adesso, fra due prospettive ambedue spiacevoli ma ciò nonostante nettamente diverse e distinte fra loro, e cioè avere venti milioni di morti, o averne più di centocinquanta milioni.
Muffley: Lei parla di assassinii in massa, generale, non di guerra.
Turgidson: Signor Presidente, io non dico che non ci costerà proprio niente. Però io dico non più di dieci.venti milioni di morti! Massimo! Ah, questione di fortuna!
Muffley: Io non voglio passare alla storia come il maggiore assassino di massa dopo Hitler.
Turgidson: Sarebbe meglio, signor Presidente, se lei pensasse un po' di più al popolo americano e un po' di meno alla storia!
- Randolph: Provi uno di questi sigari di Giamaica, eccellenza, sono molto buoni.
De Sadesky: Grazie, no, io non dà manforte a tirapiedi del capitalismo!
Randolph: Ah, solo a quelli del comunismo, eh?
- [L'ambasciatore sovietico De Sadesky ha appena parlato al telefono con il primo ministro sovietico Dimitri Kisov]
De Sadesky: Io fatto come voleva, ma attento signor Presidente, io credo che ubriaco! [passa la cornetta al Presidente Muffley]
Muffley: Pronto? Eh, eh... Pro-pronto, Dimitri? Dimitri, non sento molto bene, ti dispiacerebbe abbassare un po' il giradischi? Adesso è molto meglio, sì. Eh... Sì, sì, bene. Ti sento alla perfezione, Dimitri. La voce mi arriva chiara e senza il minimo disturbo. Anch'io non sono disturbato, vero? Bene, bene... Allora vuol dire che né io né te siamo disturbati. Bene. Sì, è una bella cosa che tu stia bene e anch'io. Sono dello stesso parere. È bello stare bene. Senti un po', Dimitri... Ti ricordi che noi... noi abbiamo sempre parlato di questa possibilità che succedesse qualche inconveniente con la bomba? La bomba, Dimitri. La bomba all'idrogeno. Be', insomma, è successo questo: uno dei nostri comandanti di base ha-ha-ha avuto come... be', insomma, gli è girato il boccino! Be', sai, è diventato un po'... strano, e... Insomma, ha fatto una sciocchezzuola... Ecco, adesso ti dico cosa ha fatto: ha ordinato ai suoi aerei... di venirvi a bombardare. Ma lasciami finire, Dimitri! Lasciami finire, Dimitri! Ma cosa credi, che io mi stia divertendo? Tu te l'immagini quello che sto passando io, Dimitri? E se no perché t'avrei telefonato? Per dirti "ciao"? Certo che mi fa piacere parlarti! Mi fa molto, moltissimo piacere... Non adesso però, un'altra volta, adesso ti ho chiamato per dirti che è successo qualcosa di... di veramente terribile... È-è una telefonata amichevole, sicuro che è amichevole... eh... senti, se non fosse amichevole... eh... non te l'avrei fatta proprio! No, i nostri bombardieri non raggiungeranno gli obiettivi prima di un'ora. Sì, ma io dico sul serio, Dimitri. Ma ne ho già discusso col tuo ambasciatore, non è uno stratagemma, te lo giuro. E adesso ti dico,noi vogliamo dare al vostro Stato Maggiore tutte le notizie riguardanti i bersagli, le rotte e il sistema di difesa dei nostri bombardieri. E certo, be', naturale che non ci riesce di richiamare gli aerei, mi pare, eh, mi pare che sia... be'... ma, insomma, vi dobbiamo aiutare ad abbatterli, Dimitri. Ma lo so che sono i nostri. Va bene, ma allora chi dobbiamo chiamare? No, dico, chi è che dobbiamo chiama...? Il-il popolo? No, scusami, non si è capito molto bene. Il quartier generale della Difesa Aerea del Popolo. E dove sta, Dimitri? Ad Omsk? Bene. Sì. Ah, li vuoi avvisare tu? Ah-ah. Senti, ce l'avresti il numero di telefono, lì? Be', va bene, lo chiederò all'ufficio informazioni di Omsk. Ah... Eh... Uhm... Dispiace anche a me, Dimitri... Mi dispiace molto... Va bene, dispiace più a te che a me, però dispiace anche a me... A me dispiace quanto a te, Dimitri! Non dire che a te dispiace più che a me, perché io ho il diritto di essere dispiaciuto quanto lo sei tu, né più né meno! Ci dispiace ugualmente, va bene? D'accordo.
- De Sadesky: Pazzi! Pazzi furiosi!
Muffley: Che è successo?
De Sadesky: L'ordigno "Fine di Mondo"!
Muffley: L'ordigno... L'ordigno "Fine di Mondo"? Cos'è?
De Sadesky: Un'arma che cancellerà tutti esseri viventi da faccia di Terra!
Muffley: Tutti gli esseri viventi?
- Ripper: Ha mai visto un comunista bere un bicchier d'acqua?
Mandrake: Be'... No, veramente non l'ho mai visto.
Ripper: Vodka, ecco quello che bevono. Mai acqua.
Mandrake: Sì, adesso che ci penso mi pare proprio che bevono vodka.
Ripper: Per nessuna ragione un comunista berrà mai acqua... e sanno bene quello che fanno.
Mandrake: Oh... Ah, e già... Però non vedo dove vuole arrivare, generale.
Ripper: All'acqua. Ecco dove voglio arrivare. Mandrake, l'acqua è la base di tutta la vita. Sette decimi della superficie terrestre è acqua. Ma lo sa che anche lei per il 70% è acqua?
Mandrake: Caspita...
Ripper: E come tutti gli esseri umani, io e lei abbiamo bisogno di acqua pura per rimpiazzare i nostri fluidi più preziosi.
Mandrake: Già.
Ripper: Incomincia a capire?
Mandrake [ridacchia]: Sì...
Ripper: Mandrake... Mandrake, Lei non s'è mai domandato perché io bevo solo acqua piovana, o distillata? E solo alcool medicinale?
Mandrake: L'ho notato, veramente. L'ho notato, generale.
Ripper: Lei sa cos'è la fluorocontaminazione? Fluorocontaminazione dell'acqua?
Mandrake: Eh... e sì, sì, ne ho sentito parlare, sì.
Ripper: Ma lo sa che cos'è?
Mandrake: No, no, non credo di saperlo.
Ripper: Quindi non sa che la fluorocontaminazione è forse il piano più mostruoso che i comunisti abbiano mai concepito ai nostri danni?!
- De Sadesky [descrivendo gli effetti dell'Ordigno "Fine di mondo"]: Quando sarà fatto scoppiare provocherà una pioggia radioattiva di tale intensità che dentro di dieci mesi tutta superficie di Terra sarà pelata come Luna!
Turgidson: Ah, ma andiamo, non racconti balle! È assodato che la peggiore pioggia radioattiva dopo due settimane non è più pericolosa.
De Sadesky: Lei non sa che cos'è il cobalto-torio G?
Turgidson: No, cos'è?
De Sadesky: Cobalto-torio G ha una vita radioattiva di circa novantatré anni. Se lei prende cinquanta bombe H sui cento megatoni circa e poi riveste di cobalto-torio G, quando lei fa scoppiare esse produrranno una nuvola radioattiva, un manto funebre che avvolgerà la nostra Terra impedendovi ogni forma di vita per novantatré anni!
Turgidson: Ma guarda questo grandissimo figlio di buona donna. Ma chi ci crede, eh?
Muffley: C'è qualcosa che non mi riesce molto chiaro. Kisov ha minacciato di usare quest'arma se noi non fermiamo gli aerei?
De Sadesky: Nossignore, nessun uomo sano di mente lo farebbe, ma l'ordigno "Fine di Mondo" va in funzione automaticamente!
Muffley: Be', ma si potrà anche disinnescare.
De Sadesky: No, anzi, se qualcuno tenta di disinnescare, lui scoppia immediatamente!
Muffley: Automaticamente?
Turgidson: È uno stratagemma, signor Presidente, questi ci fregano. Guardate il quadro, si preparano a darcele!
Muffley: Ma questa è pazzia pura e semplice, eccellenza. Perché avete fatto un mostro simile?
De Sadesky: Qualcuno di noi era contrario. Ma guaio è che non potevamo sostenere noi spese di corse armamenti, di corse a spazio, e di corsa a pace. Tanto più che nostro popolo voleva e calze di nylon, e voleva lavatrici. Ordigno di "Fine di Mondo" ci costato un frazione insignificante di quanto noi spende per armamenti. Ma fattore decisivo fu notizia chi voi avete progetto simile, per cui noi temeva vuoto di "Fine di Mondo"!
- Turgidson: "Stranamore"... Ma che razza di nome sarebbe? Non è mica un nome tedesco!
Steines: Se l'è cambiato quando ha preso la cittadinanza. Si chiamava Merkwürdigliebe.
Turgidson: Ah... Un tedesco è sempre un tedesco!
- Dottor Stranamore: Perché, insomma, lo scopo dell'ordigno "Fine del mondo" è perduto se si tiene segreto. Perché non l'avete detto al mondo, eh?
De Sadesky: Doveva essere annunciato a congresso di partito lunedì, a Kisov piace fare sorprese!
- Ripper: Lo sa che oltre a contaminare l'acqua stanno studiando anche il modo di contaminare il sale, la farina, i succhi di frutta, oltre allo zucchero, al latte... Ai gelati! I gelati, Mandrake! Quelli per i bambini.
Mandrake: Porca l'oca!
Ripper: E lo sa quando hanno incominciato?
Mandrake: Eh... No, non lo so, generale.
Ripper: Nel 1946.
Mandrake: Ah...
Ripper: Nel '946, Mandrake... Lo vede come combina con il complotto comunista che ha seguito la guerra? È ovvio, non le pare? Una sostanza estranea viene introdotta nei nostri preziosi fluidi vitali senza che l'individuo se ne accorga o che vi si possa opporre. Ecco come lavora questa gente senza scrupoli!
Mandrake: Generale, senta, mi dica, dica un po': quand'è che lei ha incominciato a dare i nume... a dare segni... Insomma, a pensarla così?
Ripper: Eh, be', sa... Io ho incominciato ad avere i primi sospetti durante l'atto fisico dell'amore.
Mandrake: Eh?!
Ripper: Sì. Insomma, come una sensazione di stanchezza, come un vuoto dentro di me. Fortunatamente io interpretai questi sintomi nel modo più esatto. Perdita di essenze. Ma le assicuro che non mi succede più, Mandrake. Le donne capiscono qual è il mio potere e cercano la linfa vitale. Io non evito le donne, Mandrake.
Mandrake: No?
Ripper: Però nego loro la linfa vitale.
Mandrake [ridacchia]: Già, già, naturale.
- Mandrake [cercando di telefonare al Presidente Muffley da un telefono pubblico]: Non ho abbastanza spiccioli, non si potrebbe fare a carico del destinatario la telefonata? Scusi un momento, signorina. Non si può. [a Guano] Lei non ha cinquanta centesimi?
Guano: Non penserà che io vada a combattere con dei soldi in tasca?
Mandrake: Signorina, ehm... senta, non è possibile fare la chiamata come se fosse impersonale? Be', come si dice... insomma... oh... insomma, al centralino. Maledetto il demonio, mancano sempre venti centesimi. Aspetti, signorina, aspetti un momento. Colonnello, quel distributore di Coca Cola. Faccia saltare la chiusura. Dentro ci saranno dei soldi.
Guano: Ma è proprietà privata.
Mandrake: Colonnello, se lo immagina che cosa succederà a lei e ai paraocchi con cui guarda la vita e tutto il resto quando si saprà che ha ostacolato una telefonata di questa importanza diretta al Presidente degli Stati Uniti? Se l'immagina lei? Faccia saltare la serratura! Col mitra! A questo servono i mitra, fesso!
Guano: E va bene. Io lo faccio, se insiste. Ma se lei non parla col Presidente degli Stati Uniti sa che le succede poi?
Mandrake: Cosa?
Colonnello Guano: Che la società del Coca Cola le fa causa.
Dottor Stranamore: Signor Presidente, io non escluderei la possibilità di conservare un nucleo di esemplari umani. Sarebbe piuttosto facile, eh, eh... in fondo a qualcuna delle nostre miniere più profonde. La radioattività non potrebbe arrivare in fondo ai pozzi migliaia di metri sotto terra. E in qualche settimana si potrebbero approntare le sistemazioni per renderli abitabili.
Muffley: Ma quanto ci dovrebbero stare?
Dottor Stranamore: [cercando di controllare la mano aliena]: Be', vediamo subito... Cobalto-torio G... Eh... Gn-gn... Calcolando una media di vita radioattiva... Mh... Eh, io dico che ce la caveremmo con cento anni.
Muffley: Vuol dire che la gente potrebbe restare là sotto per cento anni?
Dottor Stranamore: Senza dubbio, mein Führer! Coi reattori nucleari... Eh, volevo dire: signor Presidente. Coi reattori nucleari potremmo disporre di energia per secoli. Col sole artificiale manterremmo la vita vegetale. Potremmo allevare gli animali e macellarli! Mh! Forse è il caso di fare un censimento di tutte le miniere adatte che esistono nel Paese. Ma io ritengo che... che si possa provvedere allo spazio sufficiente alla vita di parecchie centinaia di migliaia di persone.
Muffley: Sì, ma non vorrei essere io a decidere chi sta su e chi va giù.
Dottor Stranamore: Questo non sarà necessario, signor Presidente. Se ne occuperà un cervello elettronico che sarà predisposto per tenere conto dell'età di ogni singolo individuo, salute, fertilità sessuale, intellighenzia, oltre alle particolari abilità di ognuno. Naturalmente sarebbe necessario comprendere nel numero i più alti esponenti del governo e delle forze armate perché possano trasmettere i principi gherarchici e nazionalistici. [non riuscendo a trattenerla, la mano aliena si alza in un saluto nazista] S'intende che si riprodurrebbero moltissimo, perché il tempo sarebbe tanto, e il da fare poco. E con un'opportuna tecnica di allevamento, e con un rapporto, facciamo, di dieci femmine per ogni maschio, io ritengo che si potrebbe risalire alla produzione lorda attuale di figli in un periodo, diciamo, di venti anni.
Muffley: Sì, professore. Ma questo... questo nucleo di superstiti non sarà così disgustato e addolorato da... da non avere più nessun desiderio di vivere?
Dottor Stranamore: No, no, signor Presidente. [prende a pugni la mano aliena] Chiedo scusa. Quando scenderanno, gli altri saranno ancora vivi. Non avranno ricordi dolorosi, sentiranno solo un po' di nostalgia per quelli che saranno rimasti su, mitigata da un sentimento di sana curiosità per i loro destini! [la mano aliena fa un altro saluto nazista, quindi la prende a pugni e la morde; la mano risponde tentando di strangolarlo] Ah! Ah!
Turgidson: Professore... Eh... Lei ha parlato di un rapporto di dieci femmine per ogni maschio. Ma questo comporterebbe forse l'abbandono definitivo delle cosiddette relazioni sessuali monogame, intendo dire per quanto riguarda gli uomini?
Dottor Stranamore: Disgraziatamente sì. Questo però è un sacrificio al quale dovremo rassegnarci per il bene del genere umano. E aggiungo subito che siccome i maschi dovranno sottoporsi a quest'eccezionale sforzo a vantaggio dell'umanità, le femmine dovranno essere scelte tenendo presenti le loro doti fisiche che dovranno essere stimolanti sessualmente.
De Sadesky: Io riconosco che c'è qualcosa di buono in quest'idea, professore.
Dottor Stranamore: Grazie, eccellenza.
Turgidson: Però bisogna esaminarla dal punto di vista militare. Supponiamo che i russi si mettano via un po' di bombe, di quelle grosse, e noi no. Quando vengono fuori fra cent'anni, addio!
[Intanto l'ambasciatore sovietico De Sadesky fotografa in segreto la Centrale Operativa]
Staines: È vero, signor Presidente. Potrebbero anche farci un attacco di sorpresa per prenderci il fondo delle miniere.
Turgidson: Saremmo degli ingenui, signor Presidente, se pensassimo che questa situazione, del tutto transitoria, possa far cambiare la politica sovietica di espansione. Voglio dire che dobbiamo stare ancora più sul chi vive, per impedirle di portarci via le miniere con le quali si potrebbero moltiplicare molto più rapidamente di noi, e così, tra cent'anni, fregarci col numero! Signor Presidente, noi dobbiamo assolutamente impedire un vuoto minerario!
Dottor Stranamore: Presidente, io avrei un piano... [alzandosi dalla sedia a rotelle, preso dall'entusiasmo nel descrivere le avventure che si apprestano davanti a loro] Eh... Mein Führer! Io cammino!
[Seguono scene di esplosioni di bombe atomiche]
Citazioni su Il dottor Stranamore
[modifica]- Anche se ufficiosamente un documentario, Il dottor Stranamore indignò il Pentagono. (Frederic Raphael)
- Bellissime le scenografie di Ken Adam, come la sala da guerra del Pentagono. (Il Mereghetti)
- Con l'aiuto di Terry Souther, [Kubrick] ha costruito, penso, la sceneggiatura comica meglio scritta del cinema del dopo-guerra. (Alexander Walker, Inside the Making of Dr. Strangelove)
- Enorme, beffardo, anarchico, violento e lucidissimo, è il più bell'attacco che sia stato fatto alla follia atomica dei nostri tempi, e al militarismo americano. Senza messaggi e illusioni, senza risparmiare nessuno, Kubrick descrive ghignando il meccanismo atroce in cui siamo inseriti, la danza macabra di cui siamo partecipi (George Sadoul)
- È una commedia nera. [...] In effetti è divertente, a parte alcune scene che mettono paura. (Metal Gear Solid 3: Snake Eater)
- Fu a questo punto che decisi di trattare la storia come una commedia-incubo. Seguendo questo approccio, trovai che non interferiva mai con la presentazione di argomenti ben elaborati. Mentre eliminavo le incongruenze, mi sembrò meno stilizzata e più realistica di qualsiasi cosiddetta seria o realistica trattazione, che di fatto è più stilizzata rispetto alla vita stessa, per via della meticolosa esclusione delle banalità, dell'assurdo e delle incongruenze. Nel contesto dell'imminente distruzione del mondo, l'ipocrisia, le incomprensioni, la lascivia, la paranoia, l'ambizione, gli eufemismi, il patriottismo, l'eroismo ed anche la ragionevolezza possono evocare un'orribile risata. (Stanley Kubrick)
- La mia idea di girarlo come una commedia da incubo venne nelle prime settimane di lavoro sulla sceneggiatura. Trovai che cercando di mettere della carne attorno alle ossa e immaginando le scene nella loro completezza, bisognava continuare a tenere fuori cose che erano assurde o paradossali, se si voleva evitare che fossero divertenti; e queste cose sembravano essere vicine al cuore delle scene in questione. (Stanley Kubrick)
Frasi promozionali
[modifica]- Ieri fantapolitica, oggi... quasi realtà. Questo film è la... fine del mondo![2]
- La commedia con la hotline da suspense.
- The hotline suspense comedy[3]
- Perché i bombardieri americani decisero di attaccare la Russia? Quale fu la prima parola detta utilizzando la linea calda? Perché mai le truppe americane attaccarono le proprie basi? Perché il Dottor Stranamore voleva dieci femmine per ogni maschio? Come mai il destino del nostro mondo dipende da un distributore di Coca Cola? Perché mai il Generale Ripper era ossessionato dai fluidi? Che cos'è l'ordigno "Fine di mondo"? [...] Dovete vederlo lun. oppure anche giov. a otto oppure dom. merc. ven. mar. sab. o lun.[4]
Note
[modifica]- ↑ a b Tradotto letteralmente dall'inglese sarebbe: "Signori, non potete combattere qui! Questa è la stanza della guerra!" Dopo un sondaggio tenuto negli USA nel 2005 dall'American Film Institute, che è andato a comporre l'AFI's 100 Years... 100 Movie Quotes, questa citazione è stata inserita al 64° posto nella classifica AFI delle cento battute più celebri della storia del cinema.
- ↑ Dalla locandina in italiano. Cfr. Foto Locandina da Il dottor Stranamore, filmTV.it
- ↑ Dalla locandina in inglese (USA). Cfr. Locandina USA, archiviokubrick.it
- ↑ Dal trailer in italiano. Cfr. Opere - Corti e film - Dr. Stranamore - Promozione: Trailer e spot TV, archiviokubrick.it
Voci correlate
[modifica]- A prova di errore – film 1964
- Inside the Making of Dr. Strangelove – documentario 2000
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba
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