Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue

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Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue

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Titolo originale

Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1969
Genere commedia, satirico
Regia Luciano Salce
Soggetto Alberto Sordi, Sergio Amidei
Sceneggiatura Alberto Sordi, Sergio Amidei
Produttore Bino Cicogna
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani


Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue, film italiano del 1969 con Alberto Sordi, regia di Luciano Salce

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Villa Celeste è costata un miliardo. Lascia fare quello che dicono certi giornali che io il terreno l'ho avuto dalle Piccole Ancelle dell'Amore Misericordioso. Ottomila lire al metro me l'hanno fatto pagare quelle figlie di Maria! (dott. Tersilli, al funzionario della mutua)
  • Ricordatevi che senza di voi non posso vivere! (signora Parise, salutando il dott. Tersilli)
  • Anzitutto non bisogna mai lasciar operare gli assistenti, quelli imparano anche troppo presto. (dott. Azzarini)
  • Oggi, Guido, tutti vogliono essere giovani. Tu hai perso tanti anni a curare i malati. Ma sono i sani che bisogna curare. (signora Celeste, al figlio, dott. Tersilli)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Dott. Lampredi: Ma che cosa credi, che sia divertente dover fare i conti in tasca ad un amico come sei tu, ad un collega, per quello che mi pagano poi... Tu mi dirai, chi te l'ha fatto fare, potevi continuare a fare il medico. Io non c'ero tagliato, ho sbagliato professione. E ho famiglia, Tersilli, ho famiglia. Vedi, io ti parlo a cuore aperto...
    Dott. Tersilli: Ho capito, Lampre', anche io ti parlo a cuore aperto. Vedi a Vianello, che occupava la tua poltrona prima di te, io gli davo il tre percento, a te che sei un amico io ti dò...
    Dott. Lampredi: Il dieci!
    Dott. Tersilli: Cinque.
    Dott. Lampredi: L'otto!
    Dott. Tersilli: Quattro.
    Dott. Lampredi: Il cinque! [abbracciandosi]
  • Dott. Tersilli: Come andiamo, signora Paoloni?
    Signora Paoloni: Male.
    Dott. Tersilli: Vede che migliora? Ieri ha detto malissimo.
  • Dott. Tersilli: Mamma me l'aveva detto: non li prendere con te quelli, loro non ti saranno mai amici, perché so' invidiosi. Ecco che m'ha detto mamma.
    Dottoressa Olivieri: Noi non le saremo mai amici perché lei guadagna troppo sfruttando il nostro lavoro.
    Dott. Tersilli: Stia zitta! Si ricordi che lei sta qui perché sfrutta l'amicizia di mio suocero.
    Dottoressa Olivieri: Io sto qui perché ho una laurea e ho diritto più di lei. Lei non sa distinguere un'ernia da un'appendicite. Io da lei non mi farei nemmeno soffiare il naso, professore! Si sa com'è diventato professore, con le pubblicazioni che hanno scritto Drufo, Guberti e la Natoli e con la complicità di quel playboy di Azzarini che lo sanno tutti, se la intende con sua moglie!... Cornuto! ecco che m'ha detto mamma!
    Dott. Tersilli: Zoccola! ecco che m'ha detto papà!

Voci correlate[modifica]

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