Jeanette Winterson

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Jeanette Winterson nel 2005

Jeanette Winterson (1959 – vivente), scrittrice britannica.

Citazioni di Jeanette Winterson[modifica]

Citazioni tratte da interviste[modifica]

Jeanette Winterson: «L’intelligenza artificiale potrà sostituire solo gli artisti mediocri»

Intervista di Mattia Insolia, editorialedomani.it, 12 settembre 2023.

  • Riguardo l’Ia si fa un gran parlare con un’accezione negativa, come di qualcosa che porterà il mondo alla rovina, noi ad abitare in una distopia. Per carità, tutto è possibile, ma credo che informarsi, nel miglior modo possibile, sia un dovere di ciascuno.
  • Credo ci si sia abituati a ingurgitare qualsiasi tipo d’informazione, senza mai, realmente, sforzarsi di usare il pensiero critico.
  • Ho avuto un’infanzia molto complicata, difficile, e credo d’aver sviluppato uno spiccato ottimismo proprio per compensazione: credere che le cose miglioreranno, aggrapparsi a questa convinzione, mi ha tenuta in vita.
  • [...] penso che gli unici artisti a scomparire, nel caso in cui l’Ia sia effettivamente destinata a sostituire qualcuno, saranno gli scarsi e basta. E che male c’è, in questo?
  • [Sull'intelligenza artificiale] Al momento è certamente uno strumento molto, sul serio molto intelligente, ma incapace di pensare per i fatti suoi – al momento. Sembra non avere una coscienza, non aver intuito sé stesso, e questa è oggi la differenza più grande tra Ia e noi.
  • Mi sembra probabile, ad ogni modo, che esista un’intelligenza superiore, da qualche parte. Non so che tipo di relazione ci sia tra Essa e noialtri, cosa su cui si basano le religioni, ma che possa esistere qualcosa del genere mi pare possibile.

Scritto sul corpo[modifica]

Incipit[modifica]

Perché è la perdita la misura dell'amore?
Non piove da tre mesi. Gli alberi scavano sonde sottoterra, inviano radici di riserva nel suolo arido, radici che aprono come fossero rasoi ogni vena gonfia d'acqua.
I grappoli si sono appassiti sulle viti. Ciò che dovrebbe essere turgido e sodo, resistente al tatto per aprirsi in bocca, è spugnoso e piagato. Quest'anno non avrò il piacere di rigirare gli acini bluastri fra indice e pollice e di impregnarmi di muschio il palmo della mano. Perfino le vespe sdegnano quelle esili gocce marroni. Perfino le vespe, quest'anno. Non è stato sempre così.

Citazioni[modifica]

  • I segni delle tue mani li ho impressi su tutto il corpo. La tua carne è la mia carne. Mi hai decifrato e adesso sono un libro aperto. Il messaggio è semplice: il mio amore per te. Voglio che tu viva. Perdona i miei sbagli. Perdonami
  • Il sesso può farti provare le stesse sensazioni dell'amore, o forse è il senso di colpa che mi fa chiamare amore il sesso.
  • L'amore non è qualcosa di negoziabile. L'amore è la cosa più forte del desiderio e l'unica vera ragione per resistere alle tentazioni.
  • Ora che ti ho perduta, non posso consentirti alcuno sviluppo, devi essere una fotografia, non una poesia. Devi essere svuotata di vita così come lo sono io. Affonderemo insieme tu e io, giù, giù nei vuoti oscuri dove un tempo erano gli organi vitali.
  • Il buco che ho nel cuore ha la tua forma, e nessun altro può colmarlo del tutto. Perché dovrei desiderare che lo faccia?
  • No, non ho preso io l'iniziativa; non ho tagliato il nodo, forzato la serratura, rubato dei beni che non era mio diritto prendere. La porta era aperta. È vero, Lei non l'aprì da sola. Per lei l'aprì un maggiordomo, di nome Noia. Lei disse: "Noia, procurami un passatempo" e la Noia: "Come desidera" e mettendosi i guanti bianchi, affinché le impronte digitali non lo tradissero, bussò al mio cuore e a me parve che dicesse di chiamarsi Amore.
  • Voglio che tu venga da me senza passato.. le frasi che hai imparato dimenticale! dimentica di aver frequentato altri luoghi, altre stanze da letto, vieni da me come se fosse la prima volta..non dire ti amo fino al giorno in cui non me lo dimostri.
  • In questo letto, tra queste lenzuola sgargianti, è probabile che scoprirò la mappa di una caccia al tesoro. Ti esplorerò, scenderò nelle tue caverne e tu mi ridisegnerai come ti piace. Attraverseremo i confini che ci separano, saremo un'unica nazione. Prendimi nelle tue mani perché sono terra fertile. Mangiami, fa' che io sia dolce
  • In questo letto, tra queste lenzuola sgargianti, è probabile che scoprirò la mappa di una caccia al tesoro.
  • Ti esplorerò, scenderò nelle tue caverne e tu mi ridisegnerai come ti piace. Attraverseremo i confini che ci separano, saremo un'unica nazione. Prendimi nelle tue mani perché sono terra fertile. Mangiami, fa' che io sia dolce.

Il sesso delle ciliegie[modifica]

  • Gli abitanti del villaggio rimasero in silenzio e, uno alla volta, cominciarono ad allontanarsi, ognuno immerso nei suoi pensieri. Una donna m'accarezzò i capelli. Io rimasi dov'ero, con le spalle contro la superficie ruvida del molo, e chiesi a me stesso quel che non avevo domandato agli altri. Cercavo una ballerina di cui non conoscevo il nome, o cercavo la parte ballerina di me stesso?
  • Il prezzo che pagai fu alto. Troppo alto, pensavo, quando ero depressa, cosa che m'accadeva spesso. Il problema è che, quando la stragrande maggioranza della gente è apatica, le persone normali come me sono costrette a lavorare troppo, devono rovinarsi la vita, devono assoggettarsi a diventare il bersaglio dello scherno generale pur di farsi capire.
  • In una sola notte possono passare duecentomila anni, il tempo si muove solo nella nostra mente. Gli eterni segni delle stagioni, la terra amata e in continuo mutamento proseguono esteriormente, mentre gli anni luce dentro di noi ci costringono a roteare sotto cieli diversi.
  • Scoppiò a ridere. "Ma cosa mi dici delle tue ali?" chiese. "Come hai potuto dimenticarle quando i loro moncherini sono ancora affondati nelle tue scapole?"

Non ci sono solo le arance[modifica]

Incipit[modifica]

Come quasi tutti ho vissuto a lungo con mio padre e mia madre. A mio padre piaceva guardare la lotta, a mia madre piaceva farla; non importava quale. Lei era nel giusto, e poche storie.
Sceglieva le giornate più ventose per stendere i lenzuoli doppi. Esigeva che i mormoni bussassero alla porta. Durante le elezioni, in una cittadina operaia laburista mise alla finestra la foto del candidato conservatore.
Non aveva mai avuto incertezze. Per lei il mondo si divideva in amici e nemici.

Citazioni[modifica]

  • «Non ti sposerai mai» disse, «questo è certo. E non troverai mai pace.»
  • «Quello che sembra una cosa» mi diceva «può benissimo essere un'altra.» Mi tornò in mente il mio igloo di bucce d'arancia. «Se ti concentri abbastanza a lungo» mi spiegava, «è molto probabile che quanto hai immaginato diventi realtà.» E si batteva la fronte. «È tutto nella nostra mente.»
  • Un giorno, pensavo, mi innamorerò anch'io. Poi, alcuni anni dopo, per errore lo feci sul serio.
  • Molto spesso la storia è un modo di negare il passato.
  • La carne brucia, le foto bruciano e la memoria cos'è? Nient'altro che il vaneggiamento imperfetto di stolti che non vogliono convincersi della necessità di dimenticare.
  • «Dove sono?» «Dove finiscono tutti coloro che non riescono a prendere una decisione importante. Questa è la città delle Occasioni Perdute e qui siamo nella stanza della Decisione Finale. Vedi, puoi salire finché vuoi, ma se hai già commesso l'Errore Fondamentale ti ritroverai inevitabilmente qui, in questa stanza. Puoi cambiare ruolo, certo, ma non condizione. È troppo tardi per farlo. Addio, adesso tocca a me fare il compratore.»
  • Tutto a quanto pareva dipendeva dal fatto che mi piacevano le persone sbagliate.
  • Allora non riuscivo a immaginare cosa ne sarebbe stato di me, e non me ne importava. Non sarebbe stato il giorno del giudizio, soltanto un altro giorno.
  • «Non hai mai pensato di tornare?» Che domanda stupida! Ci sono fili che ti aiutano a ritrovare la strada del ritorno e altri intesi a trascinarti indietro. La mente è attratta da quel richiamo ed è difficile sottrarvisi.
  • Molta gente torna indietro ma non sopravvive perché sente il richiamo di due diverse realtà. E questo è troppo. Si può mettere sotto sale il proprio cuore o ucciderlo, oppure si può scegliere una delle due realtà. In ogni caso c'è molto dolore.
  • Ritornare dopo molto tempo fa impazzire, perché a chi si è lasciato alle spalle dà fastidio che tu sia cambiato, ti trattano come hanno sempre fatto, ti accusano di essere indifferente, mentre tu sei semplicemente differente.
  • Ciascuno pensa che la propria situazione sia la più tragica di tutte.
  • Io ho una teoria: ogni volta che si fa una scelta importante, la parte di sé che ci si lascia alle spalle continua l'altra vita che si sarebbe potuta avere. Le emanazioni di certe persone sono molto forti, alcuni riescono a crearsi un doppio al di fuori del proprio corpo.
  • Se io uso una sostanza metafisica per dar corpo ai miei pensieri, potrei trovarmi in più luoghi contemporaneamente ed esercitare la mia influenza su tante cose diverse.
  • È possibile che io non sia affatto qui e che le varie parti di me, inseguendo tutte le scelte che ho e che non ho fatto, per un attimo si sfiorino.
  • Forse per un po' queste identità si sono confuse. Io non sono andata avanti o indietro nel tempo, ma l'ho attraversato per raggiungere quella che avrei potuto essere, recitando la sua parte.
  • Così com'è, non riesco a fermarmi, ho bisogno di una persona appassionata, pronta ad amarmi fino alla morte, che sappia che l'amore è forte quanto la morte e mi stia accanto per sempre. Una persona disposta a distruggermi e a farsi distruggere da me.
  • L'estensione ignota dei miei bisogni mi spaventa. Non so quanto grandi siano o quanto alti, so solo che non vengono soddisfatti. Se vuoi misurare la circonferenza di una goccia d'olio puoi usare la polvere di licopodio. Ecco cosa cercherò. Un barattolo di polvere di licopodio da spargere sui miei bisogni per scoprire quanto sono grandi.
  • Ma la storia è come una stringa piena di nodi, tutto quello che puoi fare è ammirarla e magari aggiungervi un altro nodo. La storia è un'amaca su cui dondolarsi, è un gioco di società per i giorni di pioggia. È la cuccia di un gatto.
  • Non esiste scelta che non comporti una perdita.
  • Forse fu la neve, il cibo, o la difficoltà della mia vita che mi fecero sperare di addormentarmi per risvegliarmi con il passato intatto. Sembrava che avessi corso su un grande cerchio per poi ritrovarmi esattamente al punto di partenza.

Simmetrie Amorose[modifica]

  • Noi siamo all'inizio. Noi siamo prima del tempo. È possibile che qui, in questo nostro mondo provvisorio fatto di dualità e coppie di opposti (bianco/nero, bene/male, maschio/femmina, conscio/inconscio, Cielo/Inferno, predatore/preda), noi mettiamo compulsivamente in scena il dramma del nostro inizio, di quando ciò che era intero si è dimezzato, per cercare di nuovo la sua interezza.
  • TEMPO: Un concetto dedotto dal mutamento vissuto oppure osservato. Una quantità misurata secondo l'angolo con cui il sole ruota intorno al suo asse. Un momento in cui accadono le cose.
  • SOGNO: Un'immagine della verità
  • MATERIA: Un moto di spirito. A livello subatomico, quanto è caratterizzato da una tendenza a esistere.
  • L'amore regge ogni cosa, crede in ogni cosa, spera in ogni cosa, sopporta ogni cosa. L'amore non finisce mai.
  • Lui ha paura che io sia matta ma non sono matta. Mi è stato fatto del male e questo male me lo ha fatto lui. Io sono stata lesa ed è stato lui a ledermi. Per lui è più facile doversi preoccupare che io sia matta.
  • Si interruppe. Mi stava guardando con quello sguardo che lui usava come una saracinesca davanti alla lingua, e che diceva: rilassati/un tè zuccherato?/una bella dormita?/è una casa di matti/ma cerca di capire! Jove mi considera matta. E questo, mi fa matta? Le autorità mi hanno dichiarato morta. E questo, mi fa morta? Dov'è il punto di Archimede? Dentro? Fuori? Quel'è il giusto punto della mia esistenza?
  • Il mondo non è ancora pronto a svegliarsi. Il mondo sta ancora dormendo sotto la copertina di stelle. Le toccai la faccia, sbatté le palpebre e sotto dov'era il dolore, c'erano lacrime. Niente più pianti. Niente più lacrime. Sarei stato tenero come la notte nasconde la tua stupidità e la mia. Il mondo è reale e ci ha ferito. Segni, ombre, miracoli, ci credi ancora adesso che il tuo mondo molteplice si è indurito in questa parete di mattoni?
  • Amo malamente. Sarebbe a dire o troppo, o troppo poco. Mi butto da rocce inaccessibili ma poi mi tiro indietro orripilata da una semplice finestra con vista [...]i miei amanti divisi tra eccitanti predatori e insipide prede.
  • In questo sovraesposto mondo crepuscolare, compensazione fluorescente della mancanza di luce naturale, i miei sentimenti si abbandonano a eccessi di sadismo, masochismo, spietata e mutilazione. Proprio quello che ci si potrebbe aspettare da uno stato barbaro. Io sono civilizzata. I miei sentimenti non lo sono.
  • Quando una stella collassa, la forza di gravità sulla sua superficie s'intensifica, e siccome sotto l'effetto della gravità i raggi della luce si curvano, lo spazio-tempo intorno alla stella si curva sempre di più. Dopo un po' la stella raggiunge uno stadio in cui nulla, nemmeno la luce, se ne può allontanare. Intorno alla stella si forma un orizzonte di eventi che impedisce a ogni segnale di raggiungere il mondo esterno. Sappiamo dove dovrebbe trovarsi ma non la vedremo mai. La luce è intrappolata.

Perché essere felice quando puoi essere normale?[modifica]

  • Ma mentre cerco di capire come funziona la vita – e perché alcune persone sappiano affrontare le avversità meglio di altre – penso a qualcosa che ha a che fare con il dire di sì alla vita, anche quando ci delude, e con l'amore per noi stessi, in qualunque modo si riesca a trovarlo. Non con l'egoismo, che è l'opposto della vita e dell'amore vero, ma con una ferrea determinazione, come i salmoni che risalgono la corrente del fiume, per quanto agitate siano le acque, perché quello è il tuo fiume...
  • In quel periodo aiutavo la bibliotecaria a sistemare i libri, un compito che amavo molto perché mi piaceva trasportarli, sentirne il peso e vedere come s’infilavano alla perfezione negli scaffali.

Bibliografia[modifica]

  • Jeanette Winterson, Scritto sul corpo, traduzione di Giovanna Marrone, Mondadori, Milano, 1995. ISBN 978-88-04-48019-8
  • Jeanette Winterson, Non ci sono solo le arance, traduzione di Maria Ludovica Petta, Mondadori, Milano, 1997. ISBN 978-88-04-46653-6
  • Jeanette Winterson, Il sesso delle ciliegie, traduzione di Carlo Alberto Corsi, Mondadori, Milano, 1999. ISBN 9788804469308
  • Jeanette Winterson, Simmetrie Amorose, traduzione di Pia Pera, Mondadori, Milano, 2000. ISBN 9788804477488
  • Jeanette Winterson, Perché essere felice quando puoi essere normale?, traduzione di Chiara Spallino Rocca, Mondadori, Milano, 2012. ISBN 978-88-04-61500-2 (Anteprima su Google Libri)

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