Spartacus
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Spartacus
Titolo originale |
Spartacus |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Stati Uniti d'America |
Anno | 1960 |
Genere | guerra, storico, biografico, drammatico, epico |
Regia | Stanley Kubrick |
Soggetto | Howard Fast |
Sceneggiatura | Dalton Trumbo |
Produttore | Edward Lewis |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori originali | |
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Doppiatori italiani | |
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Spartacus, film del 1960 con Kirk Douglas, regia di Stanley Kubrick.
Frasi
[modifica]- So che finché vivremo, saremo sempre fedeli a noi stessi. (Spartaco)
- Io sono Spartaco! (Spartaco)
- Ecco la tua vittoria. Ricomparirà. Ricomparirà e saranno milioni! (Spartaco) [ultime parole]
- Meglio questo! (Sempronio Gracco) [ultime parole]
Dialoghi
[modifica]- Marcello: È l'ultimo sguardo, Spartaco! Se ne va a Roma, l'hanno venduta!
Spartaco: L'hanno venduta?!
Marcello [ultime parole sogghignando] Non si parla in cucina, schiavo!
- [A seguito del sacco di un accampamento, il comandante di questi viene catturato dai gladiatori ribelli, e si inchina al cospetto di Spartaco]
Spartaco: Sta' su... come si conviene a un nobile romano.
Davide: Eccolo, l'orgoglio romano, Spartaco. [risata generale]
Spartaco [scende da cavallo]: Così va meglio. Come ti chiami?
Marco Glabro: Marco... Glabro.
Spartaco: Glabro...
Marco Glabro: Comandante la guarnigione di Roma.
Spartaco: Comandante?
Crisso: La comandava a pancia in terra, quando l'ho preso. Faceva il morto. [di nuovo tutti ridono]
Spartaco: Mi hai deluso molto, Marco Glabro. Facevi il morto. Hai paura di morire? È facile, sai? Non l'hai visto, per i gladiatori, quant'è facile morire? Certo, l'hai visto.
Marco Glabro: E ora? E ora cosa mi farai?
Spartaco: Non lo so... [ai suoi soldati] Che cosa gli facciamo?
Gladiatore: Propongo un duello a morte, tra lui e me! [ancora risate]
Marco Glabro: Io non combatto da gladiatore! [proteste generali]
Spartaco: Apri bene gli occhi... [mostra a Glabro il fascio caratteristico dei Romani] Riconosci questo bastone?
Marco Glabro: Sì.
Spartaco: Lo credo! Era nella tua tenda. È il simbolo del Senato! Tutto il potere di Roma! [spezza in due il fascio con la sola forza delle mani]
Gladiatore: Ecco la fine di Roma!
Spartaco [rifila quel che rimane del fascio nella tunica di Glabro]: Riportalo al Senato. Di' che tu e questo bastone rotto siete quanto resta della guarnigione. Dirai che non vogliamo niente da Roma... niente, fuorché la libertà! Nient'altro che uscire da questa maledizione! Siamo in marcia verso Brindisi, e schiacceremo ogni armata che ci verrà contro! Mettetelo su un cavallo! [tutti esultano, mentre eseguono l'ordine]
- Tigrane Levantino: Se guardassi per magia in un cristallo e ci scorgessi l'armata disfatta e te stesso morto; se vedessi questo nel futuro, come sono certo lo vedi ora, continueresti a combattere?
Spartacus: Sì.
Tigrane Levantino: Sapendo che perderai?
Spartacus: Certo del contrario. L'uomo perde se muore, e tutti moriamo, ma uno schiavo e un uomo libero perdono cose diverse.
Tigrane Levantino: Entrambi la vita.
Spartacus: No, l'uomo libero perde il piacere della vita, lo schiavo ne perde la pena; ed è l'unica libertà concessa a uno schiavo, perciò non ne ha paura. Perciò vinceremo.
- Antonino [ultime parole]: Ti ho voluto bene, Spartaco...Come fossi mio padre...
Spartaco: Ti voglio bene, come a mio figlio, che non vedrò. Dormi, adesso...