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Voto (elezione)

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Elezione incisa su una moneta romana

Citazioni sul voto di un'elezione.

  • Al di là dell'orientamento politico, ci sono modi diversi di votare: c'è chi vota inseguendo un tornaconto personale, chi vota solo per odio nei confronti dell'avversario, chi esercita il cosiddetto voto utile, e c'è chi ancora — provando ormai quasi imbarazzo — vota in nome di ragioni ideali; ma in fondo tutti, tutti sono voti disperati. Sono voti che nascono dalla disperazione, e infatti generalmente l'italiano entra nella cabina elettorale di pessimo umore; è insofferente alla matita, è insofferente allo scrutatore annoiato che mastica la gomma, è insofferente persino a quelle cabine di legno che pure lontanamente potrebbero ricordargli le cabine del mare [...]. Ma quei tempi sono lontani: ora hai una matita in mano, ti trema la mano, devi votare: e sei solo infelice. [...] La politica italiana da molto tempo è una lotta a chi è più deluso, e gli altri sono soddisfatti se tu sei più deluso di loro, e tu godi se loro sono delusissimi. [...] E questo fenomeno, che si chiama tecnicamente deficit di rappresentanza (ossia che non c'è in campo una forza politica che non ti deluderà), alla lunga ha creato un sentimento, per così dire, di sfiducia, e questo è il punto. [...] La sfiducia e l'infelicità vanno di pari passo, così come vanno di pari passo i loro contrari: la fiducia e la felicità. [...] Sono cose che vanno insieme, perché l'atto di dare fiducia a qualcuno per definizione non è un atto infelice, è un atto felice. Se ti fidi, sei felice. Se si fidano di te, sei felice. Ed è ciò di cui abbiamo più bisogno: di fiducia. Fiducia da ricevere e fiducia da dare. Allora, solo allora, torneremo ad essere e votare felici. (Mattia Torre)
  • Amo il mio paese? Sì. Vado a votare? Ci andavo, finché non spostarono il seggio in quella casa con il Pit Bull. (Malcolm)
  • Far votare i cittadini è l'essenza della democrazia, sollecitarli a votare ogni anno è irresponsabile. (Giuseppe Conte)
  • Il popolo che non sapeva niente oggi sa, se andassero a fondo e scavassero, ne succederebbero delle belle, veramente uscirebbero con i forconi. Io non dico che devono uscire con i forconi però hanno un arma che è molto più potente: il voto. Non lasciarsi corrompere dai vari potentati politici o leccaculi politici che vanno a promettere, a fare... noi non abbiamo nemmeno il diritto alla preferenza? Noi non vi votiamo proprio il partito. Andiamo a votare qualcuno che è contro di voi, pure se andiamo peggio, però vi diamo una lezione indimenticabile. Ormai quello è l'unico sistema che ha il popolo italiano per potersi difendere. (Carmine Schiavone)
  • Il voto (e il non voto) ha delle conseguenze sulle vite, può peggiorarle fino a farle invivibili e invisibili. (Marianna Aprile)
  • Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico. (Costituzione della Repubblica Italiana)
  • La nostra democrazia è solo una parola. Cosa significa il fatto che possiamo votare? Significa che scegliamo fra due veri autocrati, anche se non li consideriamo tali. Scegliamo fra Tizio e Caio... Chiedete di votare per delle donne... Ma che cosa può fare un voto, quando dieci undicesimi della terra in Gran Bretagna appartengono a solo 200.000 persone e la restante undicesima parte è divisa fra i restanti 40 milioni di individui? I vostri uomini si sono per caso liberati da questa ingiustizia con i loro milioni di voti? (Helen Keller)
  • Mio padre e mia madre non potevano godersi il lusso di votare in base a un programma, un'opinione. Quella è una cosa da privilegiati. Per loro il voto è il tentativo di esistere. (Édouard Louis)
  • Noi, come cittadini, abbiamo un'arma molto potente: il voto, solo che non lo sappiamo usare. Ci lasciamo corrompere da quelli che hanno interessi nei vari partiti con promesse che poi non vengono nemmeno mantenute ma una volta per sempre cerchiamo di rivoltare questo sistema, di questi vecchi personaggi, perché quella è l'unica strada ormai che rimane. Perché poi ce ne sarebbe un'altra ma sarebbe troppo cruenta e invece c'è il voto: di non votare. Voi non fate questo per il popolo voi non meritate di andare a fare i ministri o i deputati o altro. (Carmine Schiavone)
  • Sarà la prima volta che non andrò a votare, | sarà la prima volta che non andrò a puttane. (Le luci della centrale elettrica)
  • Se riuscite a fare la fila per un dannato telefono, potete anche fare la fila per votare. Se riuscite a trovare l'after party, potete anche trovare il seggio elettorale. Se riuscite a trovare il tempo per farvi un tatuaggio, potete trovarlo anche per registrarvi come elettori. La foto d'identificazione? [...] Pensatela come un selfie per la democrazia! Fatelo e basta! (Bill Maher)
  • Se siete annoiati e disgustati dalla politica e non vi disturbate a votare, di fatto votate per gli arroccati establishment dei due principali partiti, i quali, potete starne certi, stupidi non sono, ma anzi hanno una consapevolezza profonda di quanto gli convenga mantenervi in una condizione di disgusto e noia e cinismo, fornendovi ogni possibile motivazione psicologica perché il giorno delle primarie ve ne stiate in casa a farvi i cilum guardando Mtv. Sia chiaro: avete tutto il diritto di stare a casa, se volete, ma non prendetevi in giro pensando di non votare. In realtà, non votare è impossibile: si può votare votando, oppure votare rimanendo a casa e raddoppiando tacitamente il valore del voto di un irriducibile. (David Foster Wallace)
  • Se votare facesse qualsiasi differenza non ce lo lascerebbero fare.[1] (erroneamente attribuita a Mark Twain)
  • Sono tanti anni che seguo la politica molto da vicino, è il mio lavoro. Non avevo mai vissuto, tuttavia, niente di simile a quello che stiamo tutti quanti oggi vivendo. Un disorientamento così assoluto, una perdita repentina di ogni punto di riferimento. Una classe politica che ha rinunciato a occuparsi del fatto che la metà dei cittadini non va più a votare e si trincera dentro un recinto ogni giorno più esiguo, che canta vittoria quando dentro quella minoranza ottiene la maggioranza. Si vincono le elezioni, oggi, coi voti di un cittadino su dieci. Altrove, in altre democrazie, può essere considerato un buon risultato. In Italia non era mai successo. In Italia quando ero ragazza, non molti decenni fa, votare non era considerato solo un diritto, era prima un dovere. Del resto questo c'è scritto nella Costituzione: un dovere. Bisognava votare, magari scheda bianca ma si andava. Ricordo che mio nonno mi diceva che se non ti presentavi al seggio ti sporcavi la fedina penale, ci scrivevano sopra «non ha votato» ed era una vergogna, poi dopo magari perdevi il lavoro. Lo diceva con orgoglio, gli sembrava giusto così. Avevano lottato tanto. A votare, a parte una minoranza davvero esigua, ci andavano tutti. (Concita De Gregorio)
  • Votare è il solo potere di cui disponiamo. (Rachel Brosnahan)
  • Voto (s.m.). Simbolo e strumento della facoltà che ha ogni libero cittadino di dimostrarsi uno sciocco e di rovinare il proprio paese. (Ambrose Bierce)

Note

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  1. [Citazione errata] La citazione non compare in nessuno degli scritti di Mark Twain. La frase è attribuita tra gli altri anche a Philip Berrigan (cfr. voce su Wikipedia in inglese) o a Emma Goldman.

Voci correlate

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Altri progetti

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