Baustelle

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I Baustelle

Baustelle, gruppo musicale indie rock italiano nato nella metà degli anni novanta.

Citazioni tratte da canzoni[modifica]

Sussidiario illustrato della giovinezza[modifica]

Etichetta: Baracca & Burattini / EDEL, 2000.

  • Fumavo venti sigarette. E groppi in gola e secca sete di te. (da Gomma)
  • Visioni dell'83, visioni senza pillole. Un giorno o l'altro scriverò il mio romanzo erotico. (da Le vacanze dell'83)
  • Tutto ciò significa, anche tu mi ucciderai. Un rasoio inciderà le mie vene, ora. Ridi, dietro lenti scure riderai. Tutto ciò vuol dire che anche tu mi tradirai. (da Martina)
  • Mio padre spera venga sotterranea la modernità. (da Sadik)
  • È la mia droga, non mi può far male. (da Noi bambine non abbiamo scelta)
  • Mi scrive sulla bocca le parole che non posso dire quando piango in questo mondo stupido. Mi fa morire con le mani buone da trasmettere. A queste natiche di panna e di caffè: che male c'è? (da Noi bambine non abbiamo scelta)
  • Tremavo un po', di doglie blu e di esistenza inutile; vibravo di vertigine, di lecca-lecca e zuccheri. (da Gomma)
  • Potrei scambiare i miei "le ore" con te? (da Gomma)
  • Avrei bisogno di scopare con te. (da Gomma)
  • A che cosa pensano questi umani fragili? A che cosa servono i miei rami stupidi? A che cosa servono, se mi lascio prendere da pensieri inutili? Posso solo esistere, in eterno vivere; senza avere gli attimi degli amanti giovani, degli amori giovani. A che cosa pensano questi umani fragili? (da La canzone del parco)
  • Domani è lontano domani è lontano se mi ami ora. (da La canzone del parco)
  • Mi facevo di alcolici andati a male. (da La canzone del riformatorio)
  • Erano giorni di vita dura. Mi sorridevi senza pietà, e non vedevi che la paura mi portava via la libertà di non amare. (da La canzone del riformatorio)
  • Le sogno la notte le tue grida. Le tue cosce bianche stonano sopra le donnine pornografiche appese dagli altri custoditi qui. (da La canzone del riformatorio)
  • Le vite perdute come gioia, passata per sempre come moda. Ma cos'è che ci rende prigionieri? (da La canzone del riformatorio)
  • Lei mi fa male dentro come in quella scena di Pietrangeli dove la sera a Roma si muore d'amore.[1] | E la vita è che siamo stelle, è che siamo miseri. (da Cinecittà)
  • Io non so fare niente volevo solamente... Chiuderti di sopra, su da me forever. (da Io e te nell'appartamento)
  • Ci prenderemo come i cani, la gente fuori non lo capirebbe mai. Perduti nell'appartamento non ci ritroveremo mai. Quanti anni hai? Ma sempre meglio di morire di tanti anni uguali e neanche un attimo. (da Io e te nell'appartamento)
  • E ci ameremo come i cani, e tu non mi ricorderai, negli anni, mai. E non sarà poi tanto bello, glissando di violini come al cinema. Ma sempre meglio di una sera d'inverno contro la città, non ti sembra? (da Io e te nell'appartamento)
  • Se con gli altri balli il twist, se con gli altri prendi il trip, dove vado? Non lo so quanto male ti farò. (da Il Musichiere 999)
  • Voglio il ciuffo di De Andrè e una bimba come te. (da Il musichiere 999)

La moda del lento[modifica]

Etichetta: MiMo/Venus, 2003.

  • Alla nostra grazia nello scrivere versi senza forza. Al non vivere. (da Cin cin)
  • Ma sento dentro che un amore lo invento. (da Cin cin)
  • La tua pelle esce da scollature, | ferisce mortalmente. (da Arriva lo ye-ye)
  • Le fontane crollano, sono come me. Vengono da tristezze artiche. (da Arriva lo ye-ye)
  • Profuma di Stoccolma la schiena tua spogliata. Amami una volta nella vita. (da Arriva lo ye-ye)
  • L'unica cosa che ho è la bellezza del mondo; la sola cosa che so è che vorrei conservarla per me. (da La canzone di Alain Delon)
  • Rubare negli autogrill ti rende Alain Delon. (da La canzone di Alain Delon)
  • Io già recitavo, erano anni che studiavo Alain Delon. Fumava... fumava. (da La canzone di Alain Delon)
  • Where are you now? (da Love Affair)
  • Ti ricordi noi la sera in cui le rondini sopra la scuola volavano per proteggere i nostri blue-jeans dalle suore, dai parroci. Sarà peccato, sarà reato, la prima volta strapparsi gli slip? (da Love Affair)
  • Riconoscerò il sapore tiepido di un suicide. Ti stravolgerò la chiusura lampo, ti toccherò come i garçons. Mia piccola, elettroshock. (da Mademoiselle boyfriend)
  • Mademoiselle boyfriend, fammi venire. E quando tu mi lascerai io m'innamorerò di cose più importanti: di samba riguardanti la felicidade. (da Mademoiselle boyfriend)
  • Il samurai che porto dentro ti sposterà il baricentro. Triste, mi piacerebbe. Happy, farti del male. (da Mademoiselle boyfriend)
  • Se fossi te | sarei magnifico, | un'orchidea, | l'oceano Atlantico, | Brigitte Bardot, | capelli di pensieri neri. (da EN, n. 8)
  • Se fossi uguale a te | sarei Venere di Milo. | Avessi la bellezza classica | che vive in te, | avessi un giorno o due, | l'eternità | della tua immagine nervosa | allora io sarei nel vento di | sinistri boulevard, | una ninfea | una cometa nera | una Jaguar | una star. (da EN, n. 8)
  • Brillassi io | al pari della tua ceramica, | se lo sfoggiassi io | quel decolletée | sarei nel nome del Signore. | La tua purezza è nell'essere | inconsapevole art déco. | Sei decadentemente nuda, | i tuoi fianchi | li avessi io... (da EN, n. 8)
  • Per le tue palpebre, | per le piccole vene scure, per | sua santità | Eyeliner. | Per Gesù Cristo e | per il Cabernet | sauvignon cioè | le labbra tue. | Ecco perché. | Per Jackie Kennedy | e per Marilyn. | Per chiunque, ma | solo per te, | Elisa. (da EN, n. 8)
  • In ogni estate trovo che un po' di morte in fondo c'è. In ogni morte trovo che un po' d'estate in fondo c'è. In ogni morte... (da Réclame)
  • Essere depressi oggi provoca troppi dibattiti, essere perduti oggi dura solo pochi attimi. (da La moda del lento)
  • Osservo passare il mondo in chiave estetica. (da Bouquet)
  • Non eri stanca, eri stanca di me. (da Beethoven o Chopin)

La malavita[modifica]

Etichetta: Warner, 2005.

  • Vivere non è possibile. | Lasciò un biglietto inutile | prima di respirare il gas, | prima di collegarsi al caos. (da La guerra è finita, n. 2)
  • Era mia amica, era una stronza, aveva sedici anni appena. (da La guerra è finita, n. 2)
  • Emotivamente instabile | viziata ed insensibile. | Il professore la bollò | ed un caramba la incastrò | durante un furto all'Esselunga | pianse e non le piacque affatto. (da La guerra è finita, n. 2)
  • E nonostante le bombe alla televisione, malgrado le mine, la penna sputò parole nere di vita: la guerra è finita, per sempre finita, almeno per me. E nonostante sua madre impazzita, e suo padre – malgrado Belgrado, America e Bush – con una Bic profumata da attrice bruciata: la guerra è finita, scrisse così. (da La guerra è finita, n. 2) [Ultime parole]
  • E il cielo è blu, lo dici tu. Nessuno è blu, nessuno più. Non c'è la cura. (da Sergio, n. 3)
  • E il mondo guarda, ed io non so guardare il mondo e prenderlo. Se sono triste? Non lo so. Vivo. (da Sergio, n. 3)
  • Dico solo poche frasi, | prendo solo forti dosi. | Vivo... | male questa porca vita, | sono nella malavita. | Spreco. | Piango. || Il mio cuore l'ho lasciato morto, marcio, violentato... vivo. (da Revolver, n. 4)
  • Ero o coca, | fa lo stesso. | Faccio sesso col revolver. | Sparo. | Giuro. (da Revolver, n. 4)
  • Ti dedico | la mia vendetta | e un buco di proiettile. (da Revolver, n. 4)
  • Sacrificata vittima, | verso d'amore cerca fiato per non soffocare più. | Affittasi crepuscoli, balere ad ore piccole. | Morire la domenica, | Chiesa cattolica. | Estetica anestetica, | provincia cronica. (da I provinciali, n. 5)
  • Si vende amore tossico | 'ndrangheta e Camorra | più Gomorra e meno Sodoma. | Denunciasi calamità di marijuana e crimine. (da I provinciali, n. 5)
  • I barboni mi guardano mentre mastico la lucertola. Anche oggi è domenica, tutta d'oro la gente luccica, mentre osserva le anatre inventandosi la felicità. La sorvolo e capisco che maledice la mia diversità. Ma nel parco ci abito: è la vita mia esser simbolo di paura e di morte. Sono tenebre i miei abiti. | I bambini sorridono "Mamma guardalo, che bestiaccia è?" | Gli alberi mi consolano apro le ali e resto immobile. | Gli studenti li evito, preferisco le ricche vedove | con gli anelli di platino. | Sono un ladro ma fine gentleman. (da Il corvo Joe, n. 6)
  • Senza grazia e gracchiando mi avvicino e poi li supplico. | Se soltanto per oggi fossi libero di parlare: | "Piacere: corvo Joe, c'è da mangiare?" | Solo sassi sapete lanciare. | "Meritate di andare per me nell'eterno dolore. Io sono il corvo Joe, faccio paura. State attenti, lasciatemi stare: solo certi poeti del male mi sanno cantare. Ma vi perdono, perché in fondo portate nel cuore sangue che è destinato a seccare. Vivete un morire." (da Il corvo Joe, n. 6)
  • Fra i Manzoni preferisco quello vero: Piero. (da Un romantico a Milano, n. 7)
  • Porta Ticinese, piove ma c'è il sole. | Quando il dandy muore fuori nasce un fiore. | Le ragazze fan la fila per vedere | la sua tomba con su scritte le parole: | "io vi amo, vi amo ma vi odio, però vi amo tutti. È bello o brutto, io non lo so." (da Un romantico a Milano, n. 7) [epitaffio]
  • "Cara" – scriverà sulle tovaglie dei Navigli – "quanta gioia, quanti giorni, quanti sbagli!" (da Un romantico a Milano, n. 7)
  • Se la Madonnina muore nasce un fiore. (da Un romantico a Milano, n. 7)
  • L'erba ti fa male se la fumi senza stile. (da Un romantico a Milano, n. 7)
  • "Professore, lei non sa" – dice oggi Monica – "che la personalità se la può permettere, se la può concedere solo una piccola élite: il cantante, l'attore, eccetera eccetera..." (da A vita bassa, n. 8)
  • È l'antidoto che ho al futuro anonimo: | è la scritta Calvin Klein, | è la firma D&G tatuata sugli slip, | sopra la vita dei jeans | che quest'anno va bassa, va bassa... (da A vita bassa, n. 8)
  • Hai ragione, Monica. La sconfitta storica. Ma non posso dirtelo: posso solo piangerlo. E guardarti crescere come cresce l'edera. (da A vita bassa, n. 8)
  • Ed ogni anno foglie morte nascono, comete nuove cadono. Ed un errore cosmico è l'universo inutile. (da A vita bassa)
  • Mi spieghi che dietro ogni campo di grano c'è il divino, c'è Van Gogh. Io invece temo il peggio. Tutto è niente, l'essere è sotto il sole colpevole. (da Il nulla, n. 9)
  • Mi dici che ti emoziona il tramonto e io ti chiedo se ce l'hai per caso in tasca un chewing gum. (da Il nulla, n. 9)
  • Accorgersi nel caos dell'ipermercato, in un beato megastore, della bugia che sta alla base del mondo; in un secondo, coglierlo, spogliato e crudo – il Nulla. (da Il nulla, n. 9)
  • Tempo fa, ragazzo tenebra, morsi di vipera le storie tue. (da Cuore di tenebra, n. 10)

Amen[modifica]

Etichetta: Warner Atlantic, 2008.

  • La logica spietata del profitto, o chissà cosa, ci fa figli dell'impero culturale occidentale. Meno male che qualcuno, che qualcosa ci punisce: arriva un investigatore, ci deduce l'anima. La nostra cognizione del dolore illumina. (da Colombo)
  • Vorrei morire a quest'età. | Vorrei star fermo mentre il mondo va. | Ho quindic'anni. | Programmo la mia drum-machine. | E suono la chitarra elettrica. | Vi spacco il culo. (da Charlie fa surf)
  • È questione di equilibrio, non è mica facile. | Charlie fa surf, quanta roba si fa! | MDMA. | Ma ha le mani inchiodate | da un mondo di grandi e di preti. (da Charlie fa surf)
  • Io non voglio crescere. | Andate a farvi fottere. (da Charlie fa surf)
  • È difficile resistere al mercato, amore mio; di conseguenza andiamo in cerca di rivoluzione e vena artistica. Per questo le avanguardie erano okay, almeno fino al '66. Ma ormai la fine va da sé, è inevitabile. (da Il liberismo ha i giorni contati)
  • Vede la fine in metropolitana, nella puttana che le si siede a fianco; nel tizio stanco, nella sua borsa di Dior. Legge la fine nei sacchi dei cinesi, nei giorni spesi al centro commerciale; nel sesso orale, nel suo non eccitarla più. Vede la fine in me che vendo dischi in questo modo orrendo. Vede i titoli di coda nella Casa e nella libertà. (da Il liberismo ha i giorni contati)
  • Un tempo aveva un sogno stupido: un nucleo armato terroristico. Adesso è un corpo fragile che sa d'essere morto e sogna l'Africa. (da Il liberismo ha i giorni contati)
  • Vede la fine in me che spendo soldi e tempo in un Nintendo, dentro il bar della stazione. E da anni non la chiamo più. (da Il liberismo ha i giorni contati)
  • La verità se ne sta sulle stelle più lontane e ci rimane. (da L'aeroplano)
  • Io ti amo e non ti penso mai. (da L'aeroplano)
  • Satana è all'inferno per te, ed è più moderno di te. Avremo divani fondi come tombe, stando a quanto dice Baudelaire. (da Baudelaire)
  • Santa è la bellezza, tanta è la paura. (da Baudelaire)
  • Pasolini è morto per te, morto a bastonate per te. Nello stesso istante, in qualche altra spiaggia, si è fatto l'amore, uniti contro il mondo. (da Baudelaire)
  • Vivere per sempre, ci vuole coraggio! Datti al giardinaggio dei Fiori del Male. È necessario vivere, bisogna scrivere. All'Infinito tendere. Ricordati Baudelaire. (da Baudelaire)
  • Sul pianeta Terra cerchiamo un cuore per i nostri sogni, per sfidare Dio. (da L.)
  • Gioia che afferri improvvisa in un giorno qualunque; grazia che è estranea agli umani e alle fughe di Bach, alla chimica. (da L.)
  • Atomi di tenerezza dei giorni qualunque; anime estranee agli umani e ai colori dei quark, alla musica. (da L.)
  • Alla stazione c'è un bel niente, come in altri mondi che sono possibili per me, per te, e per chi altro arriverà. (da Antropophagus)
  • Non c'è sindacato, non c'è stato mai nessuno che mi ha amato tanto come questa notte. Muoio; ho fame, amore mio. Dice il governo che è passato ormai l'inferno, e ti ho sposato; qui, fra i topi neri e i fiori, e il cranio ti ho mangiato. (da Antropophagus)
  • Hai mai provato l'orrore? ... cosa?! (da Panico!)
  • Come cani in autostrada, come in cerca della roba avere la visione della morte. (da Panico!)
  • Fottere tutto e naufragare, mettere gli stivali e farli andare. Correre per non arrivare, amare il rogo, amare il suo bruciare. Sopra il palco illuminato o nel deserto mettersi a cantare. (da Panico!)
  • Dio guardava il figlio suo e in onda lo mandò. (da Alfredo)
  • Padre nostro – con la terra in bocca, non respiro – la tua volontà sia fatta – non ricordo bene, ho paura – sei nei Cieli. (da Alfredo)
  • A chi mai dentro di sé il vuoto misurò. (da Alfredo)
  • Io ti annuso, ti codifico, essere umano. (da Dark Room)
  • La vita va, è perpetuo il moto. Lo scienziato sa come prenderla. Felicità, ci si arriva a nuoto. Ci si spoglia, si leva l'ancora. (da La vita va)
  • Non è impossibile pensare ad un altro mondo durante notti di paura e di dolore. (da Andarsene così)
  • Sarebbe splendido amare veramente, riuscire a farcela e non pentirsi mai. (da Andarsene così)

Giulia non esce la sera[modifica]

Etichetta: Warner Chappell, 2009.

  • Mi manchi tu, la libertà, tanti LP, Battisti e Mina. Mi servi tu, la malattia che spazza via la razza umana. (da Piangi Roma)
  • Tutto quello che mi manca è un'assurda specie di preghiera, che sembra quasi amore... (da Piangi Roma)
  • Fumo un'altra sigaretta | perché è facile buttarsi via. (da Piangi Roma)

I mistici dell'Occidente[modifica]

Etichetta: Warner Atlantic, 2010.

  • E non buttarti giù, che in fin dei conti c'è un azzurro che fa piangere oltre le nubi. (da L'indaco)
  • E non soffrire più, che in fondo forse c'è al di là di Gibilterra un indaco mare. (da L'indaco)
  • Sono in pasto ai cimiteri, morirai per me. Sono i crisantemi neri, sono in cielo, sono in cielo. (da San Francesco)
  • Sono la vita violenta, San Francesco si diventa. (da San Francesco)
  • Sono l'organo Farfisa, ballerai con me. Quel che impari dalla vita non è vero, non è vero! (da San Francesco)
  • Amore di povertà non conosce guerra. (da I mistici dell'Occidente)
  • Cos'altro se non il ferro ti salverà? ... No, ci salveremo disprezzando la realtà. (da I mistici dell'Occidente)
  • Perché il tempo ci sfugge, ma il segno del tempo rimane. (da Le rane)
  • Ci pensi ogni tanto alle rane? (da Le rane)
  • L'ultima volta che ti ho salutato poi sono scappato nel cesso del bar ed ho pianto sul tempo che fugge e su ciò che rimane. (da Le rane)
  • Gli spietati salgono sul treno e non ritornano mai più. Non sono come noi, perduti, antichi eroi. Noi due, che al binario ci diciamo addio. (da Gli spietati)
  • C'è un amore che non muore mai, più lontano degli dèi. A sapervelo spiegare che filosofo sarei! (da Gli spietati)
  • C'è un amore che mi brucia nelle vene e che non si spegne mai! (da Gli spietati)
  • Buttati lì come eroi, come dèi. Cicche e collant, penne Bic. Lische e caffè, Tampax e quache Hatù. Ossi di seppia e bidet. Visti da qui dormono teneri segni di noi, morti e ridicoli. Conchiglie di plastica, olio che arriva dall'Africa. (da Follonica)
  • Gettati via, dormono inutili siringhe e barattoli. Visti così, vinti ed immobili, davvero sembriamo noi. (da Follonica)
  • Andiamo a farci un bagno e poi scindiamo l'atomo, se vuoi. Sei molto bella, amore. Sei molto triste, amore. Compriamo una discarica, chiudiamo gli ombrelloni. Che vuoi che sia? Che vuoi che sia? Facciamo un po' di sesso, facciamolo lo stesso. Verifichiamo di esser vivi sulla spiagga di Follonica. (da Follonica)
  • Il mio amore è muto e parla solo coi corvi.I profeti e il sindacato non lo ascoltano più. Ragazzini, attenti, non battete le mani! Col cianuro nei sogni la visione si sgonfia e cade giù. (da La canzone della rivoluzione)
  • Le villette dei più furbi ci riflettono tanta luce... Avanti amore, perduto in mare trent'anni fa. Fatti canzone, rivoluzione! Vamos a matar! (da La canzone della rivoluzione)
  • Per i vivi e i morti che santifica il caso, per il pene e la vagina, e per quel che era sacro e non è più. (da La canzone della rivoluzione)
  • Perché volare via da una patologia? (da Groupies)
  • Vivere, dicevamo una sera in hotel, è così, come mangiare una mela. (da Groupies)
  • Venga eterna la felicità – non così, come sta in chiesa la cera. (da Groupies)
  • Angela, c'è qualche ammazzacaffè prima di catapultarci nel cielo? (da Groupies)
  • Padre delle nuove borgate, delle vite ammazzate, buon dio dell'estate: regalale un fiore. Che sia liberata dai sogni e dai falsi bisogni; non compri, non esca, non cresca... sia vera. (da La bambolina)
  • Brucia la modella smagliante sul cartello gigante, e il suo triste sesso sia fine a se stesso. (da La bambolina)
  • Quest'anno voglio bere un'aranciata, perché amaro enigma è la realtà. E io non ho più l'età per riuscire a vivere nel cielo blu. (da L'estate enigmistica)
  • Tu mi parlavi con frasi dei salmi, io ero sbandata, ma questo non conta. (da L'ultima notte felice del mondo)

Fantasma[modifica]

  • Non credo alla Bibbia, mi chiedo perché dovrei consultarla, offende gli dei. Non prego la chiesa, il fetore che fa. Non credo nel cielo e nemmeno all’inferno e non so distinguere il bene dal mare che nutre Cariddi di voracità. Non credo al mercato, produce demenza, così com’è falsa la beneficenza, diffido del saggio e di quello che sa. (da "Nessuno")


  • Finisce l'erba e l'acqua scola, un bimbo chiede come mai fiorisca il cardo di viola. Poi fra le viole sceglie te. Perciò stanotte dormi qui, ché non esiste oscenità. Freghiamo la pornografia. (da "Nessuno")


  • La morte non esiste più, non parla più, non mente più, mio folle amore; la vita non uccide più I nostri baci, I nostri sogni e le parole. (da La morte (non esiste più))


  • Certi inverni freddi, certi guai, mi fan paura, prego per restare ancora qui, m'illudo ancora; poi improvvisamente arrivi tu, sorridi e penso che: non ho più timore, lascio correre, il dolore non c'è più. (da La morte (non esiste più))


  • Arrivi e dici dolcemente, che vecchio stupido che sei. Ed accarezzi con la mente le rughe che ti regalai. E vieni a vivere con me, un mondo atroce, vieni qua a sopportarne la follia. E dammi figli e oscenità e tenerezza e dignità. Non ho amato mai nessuno come te" (da "Nessuno")


  • Come stai? Che vita fai? Chiede Cristina cos’è che sogni adesso? Ora che fai quel che fai, non so rispondere il mio fantasma, via da lei, prima cacciare dovrei" (da "Cristina")


  • Gli spettri abitano dimore gotiche, come succede in Edgar Allan Poe. Ma quelli che fanno più paura sono qui, a ricordare il tempo agli uomini. Gli spettri agitano coscienze storiche fatti epocali, stragi piccole, colpe e peccati e scie di cenere, ciò che ci fa paura siamo noi." (da "Cristina")


  • Ave Maria che nessun figlio piangerai, e che ti erediti la crisi d’Argentina e d’Uruguay. E dalle antenne di Segrate li cominci a decifrare i segnali ineluttabili del vuoto che verrà, abbiamo sempre praticato sospensioni del dolore e modi di scappare, invece è esistenziale la mia bestialità, struttura elementare del tuo DNA. (da "Maya colpisce ancora")


  • Il nostro mondo più funesto apparirà e sarà caro il disinganno quando tutto crollerà, e la ricerca del passato e le speranze nel futuro falliranno fatalmente, quindi quale mai potrà essere l’ambito del gioco la città, in cui far crescere la rosa, percepirne l’entità, il giusto tempo, l’esistenza, l’epopea meravigliosa in cui cullare la mimosa, ovvero la felicità. Sono millenni che da scimmie cazzeggiamo col potere, col mito dell’avere, amori e religioni e non cambiamo mai, banchieri, operazioni, studenti ed operai. (da "Maya colpisce ancora")

L'amore e la violenza[modifica]

Etichetta: Warner Music Italia, 2016.

  • I wanna be Amanda Lear. | Il tempo di un LP; | il lato A, il lato B. | Non siamo mica immortali, bruciamo ed è meglio così. | Amanda Lear, soltanto per un LP; | il lato A, il lato B | che niente dura per sempre, nemmeno la musica. (da Amanda Lear, n. 3)
  • Se quest'anno ti hanno visto, mi dicono, vomitare gli occhi e l'anima a un concerto rock, abbracciata a una testa di cazzo. (da Amanda Lear, n.3)
  • Ti ha lasciato un figlio, Foster Wallace, tre maglioni, e queste cazzo di parole senza senso dentro le canzoni. (da Basso e Batteria, n.6)
  • E cadevano I governi, e noi ci sentivamo eterni, mano nella mano a scuola. (da La Musica Sinfonica, n.7)
  • Io non ho più voglia di ascoltare questa musica leggera; nello sparire, nel mistero del colore delle cose, quando il sole se ne va. (da Il Vangelo di Giovanni, n.2)
  • Gravi stati d'allucinazione, mentre passa l'ultima canzone all'Eurofestival, e il nostro amore è ai titoli di coda. (da Eurofestival, n.5 )
  • Che cos'è la vita senza una dose di qualcosa, una dipendenza?. (da Betty, n.4)
  • Io non stato mai così tanto schiavo del mondo e attaccato alla vita. (da Lepidoptera, n.8)
  • Soldatino dell'amore e della guerra, ballerina della Scala di Milano, c'è il diluvio, vengo a prenderti di corsa, ti chiedo dove andiamo; a vedere i brontosauri e le balene, in un macrocosmo fisico illustrale. (da Ragazzina)

L'Amore e la Violenza Vol.II[modifica]

Etichetta: Warner Music Italia, 2016.

  • Non m'interessa con chi ti vedi, non ha importanza che gusti hai, che fiction sogni, che prezzo chiedi, non conta niente se te ne vai. (da Veronica, n.2)
  • Ma so il dolore che s'indossa d'inverno, è l'unica certezza di ogni amante mortale;il fatto che mi manchi da star male è la mia unica nuovissima specialità. (da Veronica, n.2)
  • Baby,non sono triste come ti aspettavi, non sono gli altri uomini che amavi, e dammi tempo e non mi abbandonare, perché senza di te non so che fare. (da Baby)
  • Lei, malgrado te, muore per me, vive perché non posso vivere lontano dall'amore;perché lei,malgrado te, muore per me, vive per me, ma non sa niente della vita e del dolore. (da Lei Malgrado Te)
  • Amore è tardi, amore è già la fine, amore che non piangi mai; in questa terra di violenza e puttane, amore adesso come stai? (da Jesse James e Billy Kid)
  • Perdere Giovanna, in un giorno di sole uguale agli altri, ritrovare la libertà, di fumare, drogarsi, uscire a bere con un'altra donna. (da Perdere Giovanna)
  • Perdere Giovanna nella sabbia magnifica del deserto, le sue mani stanche,i suoi capelli d'antracite dentro un cinema all'aperto, cancellare in un colpo solo tutti i suoi messaggi per un errore madornale, realizzare di aver coltivato l'odio,il vuoto,la purpurea digitale,oh Cristo! (da Perdere Giovanna)
  • Perché l'amore è negativo, perché la pace un giorno finirà, il nostro cuore è sporco e cattivo, il vero amore ci distruggerà (da L'amore è Negativo )

Note[modifica]

  1. Riferimento a Io la conoscevo bene. Cfr. Paolo Jachia, Davide Pilla, I Baustelle mistici dell'Occidente, Àncora Editrice, 2014, ISBN 9788851413965

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