Luigi Zanda

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Luigi Zanda nel 2013

Luigi Zanda (1942 – vivente), politico italiano.

Citazioni di Luigi Zanda[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati sono i luoghi della democrazia, ma il prestigio del Senato non sta nella bellezza delle mura di Palazzo Madama e dei velluti su cui noi sediamo in quest'Aula: il prestigio del Senato lo determiniamo noi senatori, con il nostro comportamento dentro e fuori dell'Aula. Ciascuno di noi, a partire da chi ricopre la carica di Vice Presidente del Senato, deve sentire su se stesso la responsabilità della difesa dell'istituzione di cui è pro tempore componente.[1]
  • Per il Pd il punto di partenza dovrebbe essere ancora l’analisi, mai fatta, della nostra sconfitta al referendum costituzionale. Gli italiani non hanno detto di no alla riforma, ma punito quel modello di potere che era emerso durante la campagna elettorale di Renzi.[2]

Citazioni tratte da interviste[modifica]

«Senza strategia, il declino del Pd è sicuro»

Intervista di Daniela Preziosi, editorialedomani.it, 21 novembre 2022.

  • È evidente che al Pd serva una nuova leadership, ma la sua necessità vera è una riflessione sulla sua identità politica, sul suo pensiero, sulle sue idee. Molto più importanti di un seggio elettorale per eleggere un segretario.
  • Da molti anni prevale la tattica sulla strategia, e per questa ragione il Pd ha finito con il definire la sua linea politica corteggiando questo o quel potenziale alleato, o inseguendo mere illusioni elettorali, più che tenendo fermi i suoi programmi e i suoi obiettivi politici.
  • Questa storia dell’urgenza, di decidere velocemente grandi questioni è un dramma nazionale, sta alla base anche degli abusi dei decreti legge e dei voti di fiducia, è una malattia della politica italiana, che ha colpito sia la sinistra che la destra.
  • Ho letto giorni fa una lunga intervista di Schlein su Repubblica, un’intera pagina in cui è riuscita a non pronunciare mai due parole: Partito democratico.
  • Penso che se eletto, Bonaccini dovrebbe lasciare la presidenza della regione Emilia Romagna. Due incarichi così gravosi non portano bene. [...] Mi ha stupito che nel suo discorso di presentazione della candidatura non abbia parlato della guerra in Ucraina né del governo Meloni. [Sulla candidatura di Stefano Bonaccini a segretario del Partito Democratico]
  • [...] è largamente diffusa la convinzione, anche a livello inconsapevole, che nonostante le debolezze e le cadute, il Pd resta il cardine politico più importante a difesa dei principi fondativi della Repubblica, che sono la democrazia parlamentare, lo stato di diritto, la divisione dei poteri. [Sul Partito Democratico]
  • Letta ha avuto una vita politica fortunata: ministro da giovanissimo, presidente del consiglio, segretario del Pd. Però anche sfortunata: perché da presidente del consiglio ha trovato sulla sua strada Matteo Renzi segretario del Pd, e da segretario del Pd ha dovuto gestire senza essere stato eletto alle primarie Covid, guerra, crisi economica, elezione del nuovo presidente della Repubblica e elezioni politiche.
  • Le scissioni sono sempre atti politici temerari, ma la madre dei temerari è sempre incinta. [Su una possibile scissione del Partito Democratico]

Zanda: «Armi e jobs act, Schlein discuta. Il Pd non è un partito padronale»

Intervista di Daniela Preziosi, editorialedomani.it, 14 settembre 2023.

  • Meloni è per un’Europa degli Stati nella quale, come vediamo con le migrazioni, l’Italia è un vaso di coccio fra i vasi di ferro.
  • Penso che il Pd debba abituarsi ad ascoltare opinioni diverse e restare unito; se chi la pensa diversamente dalla segretaria se ne va, come hanno fatto i trenta liguri, la democrazia va a farsi benedire. D’altro canto quando la segretaria dice di chi se ne va aveva «sbagliato indirizzo» e «resiste al cambiamento» usa espressioni non da partito democratico ma da partito padronale.
  • Per essere credibili bisogna proporre il salario minimo ma anche indicare la strada per creare ricchezza. Senza questa profondità non si è sinistra di governo, ma sinistra di slogan.

Citazioni su Luigi Zanda[modifica]

  • Come non ricordare le parole del capogruppo in Senato Zanda che nella sua dichiarazione di voto di poche settimane fa proprio sulle riforme diceva che le riforme ci permetteranno di ottenere flessibilità dall'Europa, (così disse Zanda). Avete capito bene? Il capogruppo del Pd al Senato ha affermato, in un'Aula parlamentare, che la storia democratica di questo Paese può allegramente essere cancellata per un misero zero virgola per cento di deficit. (Danilo Toninelli)

Note[modifica]

  1. A conclusione del discorso sulle parole pronunciate dal senatore Calderoli nei confronti del ministro Kyenge; citato nel resoconto stenografico della seduta n. 66 del 15 luglio 2013, p. 8; Senato della Repubblica Italiana – XVII Legislatura, Roma, 15 luglio 2013.
  2. Da intervista di Monica Guerzoni, «Quando ci si dimette dopo aver dimezzato i voti si abbandona il campo», Corriere della Sera, 1° maggio 2018, p. 4.

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