Massimo Venier

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Massimo Venier (1967 – vivente), regista, sceneggiatore e autore televisivo italiano.

Citazioni di Massimo Venier[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [«Per quale motivo, quando avete cominciato a scrivere la storia di Tre uomini e una gamba, avete pensato al viaggio? [...]»] Quando abbiamo iniziato non avevamo un'idea precisa, il nucleo erano i tre cortometraggi che volevamo inserire. Per onestà eravamo chiaramente propensi ad inserire il repertorio dei tre comici perché era quello che ci era stato richiesto e quello che il pubblico si aspettava. Non bastava però fare la solita operazione in cui il repertorio teatrale o televisivo viene semplicemente riprodotto sullo schermo. Soprattutto in Tre uomini e una gamba dunque il viaggio è stato funzionale allo svolgimento di una vicenda, o meglio alla proposta di una serie di avvenimenti e gag che sarebbero altrimenti state inserite con difficoltà. Confesso che molto ha giocato l'inesperienza e la paura di sbagliare. Il viaggio serviva per dare anche un respiro più ampio, per offrire più occasioni ai personaggi ed era l'espediente ideale per chi non aveva mai fatto prima dei film: se da una parte le riprese possono essere più faticose ed impegnative, dall'altra un viaggio è già di per sè una storia, è già un andare da una parte all'altra.[fonte 1]
  • Una volta ho confessato ad un critico, che si è messo a ridere, che il mio sogno sarebbe stato quello di girare Marrakech Express! Sicuramente mi ha influenzato Salvatores in generale e questo film in particolare. Non a caso in Tre uomini e una gamba la partita di calcio è un'evidente citazione.[fonte 1]
  • Rugani ha un ritratto in soffitta[1] che difende al posto suo.[fonte 2]
  • L'aperitivo. Le trattorie. Novantesimo minuto. La seconda serata. Le telecronache. I pomodori. Le partite nei campetti. Il giornalismo. Il Parlamento. Adesso pure i referendum. Saremo ricordati come quelli che hanno rovinato TUTTO.[fonte 3]
  • Del passato rimpiango solo due cose. La giovinezza e che si poteva citare senza scrivere cit. e si capiva lo stesso.[fonte 4]

Conversazione con il regista Massimo Venier

Intervista di Carlo Cerofolini, Taxidrivers.it, 14 giugno 2022.

  • [...] quando scrivo ragiono e cerco di immaginarmi la storia al di là della sua uscita nelle sale, oggi destinata a durare sempre meno.
  • Il mio lavoro è quello di mettere insieme tutte le possibilità di linguaggio per rendere l’atmosfera, il tono e il ritmo del racconto.
  • Quando un film è scritto bisogna anche saperselo immaginare [...]
  • [...] penso ai film come a qualcosa che debba durare nel tempo. Per questo motivo è necessario che non raccontino solo un istante della vita delle persone, giocando su quello che sta succedendo in quel momento o in quella settimana, perché poi, come sappiamo, le cose cambiano in un batter d'occhio.
  • [...] penso a Paolo Virzì, che non è citato quando si parla di commedia e che, invece, ne è un maestro assoluto.
  • [...] la verità è che amo qualsiasi tipo di cinema. Poi se devo pensare a quello che mi piaceva da ragazzo e quindi a certi film che ti porti dietro tutta la vita, di sicuro il Neorealismo è in testa alle mie classifiche. Da piccolo i miei genitori mi facevano vedere quei film quindi è logico che sia così. Adesso, avendo due bambini che stanno crescendo e hanno circa 10 anni, sto scoprendo il piacere di guardare il cinema insieme a loro. [...] In questa stagione paterna il cinema è anche un mezzo per mostrare il mondo ai miei figli.

Note[modifica]

  1. Il riferimento è al romanzo Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde (1890).

Fonti[modifica]

  1. a b Da Anna Cusumano, Intervista a Massimo Venier, Unipv.it.
  2. Da un post sul profilo ufficiale Twitter.com, 29 luglio 2020.
  3. Da un post sul profilo ufficiale Twitter.com, 12 giugno 2022.
  4. Da un post sul profilo ufficiale Twitter.com, 14 luglio 2022.

Filmografia[modifica]

Altri progetti[modifica]