Miracolo a Milano
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Miracolo a Milano
Brunella Bovo e Francesco Golisano nel film
Titolo originale |
Miracolo a Milano |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1951 |
Genere | commedia, fantastico |
Regia | Vittorio De Sica |
Soggetto | Cesare Zavattini (romanzo) |
Sceneggiatura | Cesare Zavattini, Vittorio De Sica, Suso Cecchi D'Amico, Mario Chiari, Adolfo Franci |
Produttore | Vittorio De Sica |
Interpreti e personaggi | |
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Miracolo a Milano, film italiano del 1951 con Francesco Golisano, regia di Vittorio De Sica.
Frasi
[modifica]- Caro, caro Totò. Sono io, non ho potuto farmi viva prima perché non è facile venir via di là. Prendi, caro, questa colomba è tua, vuol fare tutto quello che vuoi. Vuoi restare con i tuoi amici? Vuoi la luna? Ti ricordi quando volevi la luna? (Lolotta)
...verso un regno dove buongiorno vuol dire veramente buongiorno! (testo a schermo)
Citazioni su Miracolo a Milano
[modifica]- Bisognerebbe che arrivasse qualcuno come Totò il buono, l'eroe pensato da Zavattini, che in Miracolo a Milano di De Sica, grazie a una colombella magica fa scappare i poveri e gli umili dalla terra per portarli sulla luna a cavallo di scope volanti. Alla ricerca di un nuovo mondo dove possano finalmente essere accettati. Dove non conti nulla quello che hai ma quello che sei. (Volfango De Biasi)
- De Sica si allontana dalle scelte narrative del neorealismo, procedendo per accumulo di situazioni, abolendo le psicologie e mescolando elementi favolistici (la nascita di Totò sotto un cavolo, i poteri magici di Lolotta) a una visione squisitamente morale (il potere corruttore della proprietà, la forza dirimente della bontà). (Il Mereghetti)
- Miracolo a Milano è una favola. Una favola, però, che sotto le sue bonarie apparenze, nasconde una polemica di natura sottilmente classista [...]. De Sica dichiara volentieri di servire solo l'arte e di non fare politica; se questo, però, era appena sostenibile per Ladri di biciclette, non lo è molto per Miracolo a Milano. [...] I poveri di De Sica sono tra virgolette e occultano forse quella polemica che, con la parvenza di certe rivendicazioni proletarie, sostiene invece rivendicazioni di natura più decisamente politica. (Gian Luigi Rondi)
- [Sulla "follia" di Milano] Non per niente Ladri di biciclette è stato girato a Roma e Miracolo a Milano qui, con i barboni a cavalcioni di scope. (Maurizio Nichetti)
- Tentativo, parzialmente riuscito, di uscire dalla cronaca neorealistica per la via di un surrealismo grottesco e di una tenera buffoneria, minacciati da un poeticismo fumoso. (il Morandini)
- Un film in cui brillano di luce propria i caratteristi più prestigiosi del cinema italiano. (100 caratteristi del cinema italiano)
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