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Richard Feynman

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Richard Feynman nel 1984
Medaglia del Premio Nobel
Medaglia del Premio Nobel
Per la fisica (1965)

Richard Phillips Feynman (1918 – 1988), scienziato statunitense.

Citazioni di Richard Feynman

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  • Credo di poter dire con sicurezza che nessuno... comprende la meccanica quantistica.[1]
  • [I fisici] hanno cioè capito che il punto essenziale non è se una teoria piaccia o non piaccia, ma se fornisca previsioni in accordo con gli esperimenti. [...] Dal punto di vista del buon senso l'elettrodinamica quantistica descrive una Natura assurda. Tuttavia è in perfetto accordo con i dati sperimentali. Mi auguro quindi che riusciate ad accettare la Natura per quello che è: assurda.[2]
  • Impara a risolvere tutti i problemi che sono stati risolti.[3]
  • La filosofia della scienza è utile agli scienziati quanto l’ornitologia agli uccelli.[4][5]
  • La natura, così come oggi siamo in grado di capirla, si comporta in modo tale che risulta fondamentalmente impossibile prevedere esattamente cosa succederà in un dato esperimento. È una cosa orribile. Infatti i filosofi avevano stabilito come uno dei requisiti fondamentali della scienza che nelle stesse condizioni debba verificarsi la stessa cosa. Questo è semplicemente falso: non si tratta di una condizione fondamentale della scienza. Il fatto è che non succede la stessa cosa, e possiamo trovare solo una media dei risultati, con metodi statistici. Ciò nonostante, la scienza non è completamente crollata. Tra l'altro, i filosofi dicono un sacco di cose su cosa sia assolutamente necessario per la scienza, ed è sempre (per quello che si può vedere) piuttosto ingenuo, e probabilmente sbagliato.[6]
  • La nostra immaginazione è tesa al massimo; non, come nelle storie fantastiche, per immaginare cose che in realtà non esistono, ma proprio per comprendere ciò che davvero esiste.[7]
  • La matematica è linguaggio [...] più logica.[8]
  • Ma voi insegnanti, che state davvero insegnando agli ultimi bambini arrivati, potete forse dubitare degli esperti ogni tanto. Imparate dalla scienza che voi dovete dubitare degli esperti. In effetti, posso anche definire la scienza in un altro modo: la scienza è credere nell'ignoranza degli esperti.
Science is the belief in the ignorance of experts.[9]
  • Non sopporterei di morire due volte. È una cosa così noiosa.
I'd hate to die twice. It's so boring.
Ultime parole pronunicate da Richard Feynman come riportato in James Gleick, Genius: The Life and Science of Richard Feynman, 1992.
  • Per una tecnologia che abbia successo, la realtà deve avere la precedenza sulle pubbliche relazioni, perché la natura non può essere imbrogliata.[10]
  • Quello che non riesco a creare, non lo saprò mai capire.[11]
  • Se in un cataclisma andasse distrutta tutta la conoscenza scientifica, e soltanto una frase potesse essere trasmessa alle generazioni successive, quale affermazione conterrebbe la massima quantità di informazioni nel numero minimo di parole? Io credo che sarebbe l'ipotesi atomica (o dato di fatto atomico, o comunque vogliamo chiamarlo) secondo cui tutte le cose sono fatte di atomi, piccole particelle che si agitano con un moto perpetuo, attraendosi quando sono un po' distanti una dall'altra, ma respingendosi quando sono schiacciate una contro l'altra. In questa singola frase c'è un'enorme quantità di informazione sul mondo che ci circonda, se soltanto ci si riflette sopra con un po' di immaginazione.[6]
  • Se riuscissi a spiegarlo alla persona comune, non avrei meritato il Premio Nobel.[12]
  • Tra molto tempo – per esempio tra diecimila anni – non c'è dubbio che la scoperta delle equazioni di Maxwell sarà giudicato l'evento più significativo del XIX secolo. La guerra civile americana apparirà insignificante e provinciale se paragonata a questo importante evento scientifico della medesima decade.[13]
  • Viene fuori che la forza magnetica ed elettrica [...] costituisce in definitiva l'aspetto più profondo [...] da cui possiamo partire per spiegare molte altre cose.[14]

Attribuite

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  • Einstein [...] sbagliò quando disse: «Dio non gioca a dadi». La considerazione dei buchi neri suggerisce infatti non solo che Dio gioca a dadi, ma che a volte ci confonda gettandoli dove non li si può vedere.[15]

Il Senso delle cose

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  • Che cos'è la scienza? Con questa parola di solito s'intendono tre cose diverse, o un misto delle tre. Non credo ci sia bisogno di essere precisi: essere troppo precisi non è sempre una buona idea. «Scienza» a volte significa un metodo speciale di scoprire le cose; a volte significa l'insieme delle conoscenze che si originano dalle cose scoperte, ma può anche significare tutte le cose nuove che si possono fare usando la conoscenza acquisita, o il fare effettivamente queste cose. (p. 15)
  • Ho scoperto che due secoli fa [...] si era tentato di stabilire se persone come i missionari, persone buone, che pregano molto, rimanessero coinvolte in naufragi e in disastri con maggiore o minore frequenza di altri. Quando una nave diretta oltreoceano colava a picco, si controllava se i missionari a bordo annegavano o si salvavano in percentuale maggior o minore delle altre persone. [...] Si è visto che non c'era alcuna differenza, e quindi oggi molti non credono che essere una persona buona, o pregare molto, diminuisca le probabilità di una disgrazia. (p. 98)
  • Nelle trasmissioni radiofoniche si dà largo spazio non solo ai guaritori, ma anche ai predicatori che usano la bibbia per fare ogni sorta di previsioni. L'altro giorno c'era un tipo che aveva incontrato Dio in sogno, e lui gli aveva detto cose bellissime sulla sua congregazione, e altre cose del genere. Un'epoca scientifica, la nostra? Ma con questo qua non saprei proprio cosa fare, non saprei che ragionamento seguire per dimostrarvi immediatamente che è matto da legare. (p. 99)
  • Stare a guardare è un'arte, e anche molto difficile, ed è bene farlo anziché partire in tromba in una direzione o nell'altra. Ma non è meglio fare qualcosa? Nossignore, se non hai le idee chiare è meglio stare a guardare. (p. 105)

La Fisica di Feynman

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  • Il tempo è ciò che accade quando non accade nient'altro. (vol. I-1, cap. 5-2, 1994, p. 5-2)
  • Non nuoce al mistero il saperne qualcosa. Perché la realtà è tanto più meravigliosa di quanto artista alcuno del passato immaginasse! Perché i poeti del presente non ne parlano? Che uomini sono i poeti che parlerebbero di Giove se fosse simile a un uomo, ma se esso è un'immensa sfera ruotante di metano e di ammoniaca restano in silenzio? (vol. I-1, cap. 3-4, 1994, p. 3-9)
  • L'ipotesi più importante di tutta la biologia, per esempio, è che tutto ciò che gli animali fanno, lo fanno gli atomi. In altre parole, non vi è nulla che gli esseri viventi facciano che non possa essere inteso partendo dal punto di vista che essi sono composti di atomi i quali agiscono secondo le leggi della fisica. (volume I-1, cap. 1-3, 1994, p. 1-13)
  • È importante tener presente che nella fisica odierna, noi non abbiano cognizione di ciò che l'energia è. Non abbiamo un modello che esprima l'energia come somma di termini definiti. (vol. I parte I, traduzione di E. Clementel, S. Focardi e L. Monari, Inter European Editions, 1975, 4–1)

«Sta scherzando, Mr. Feynman!»

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  • Chissà come funziona la mente della gente: non impara attraverso la comprensione, impara in qualche altro modo, magari a memoria. Per cui il sapere è fragilissimo. (Chi ha rubato la porta?, p. 26)
  • L'ipnosi mi è parsa un'esperienza molto illuminante. Spesso quando pensiamo che potremmo fare una determinata cosa ma che non vogliamo, in realtà stiamo solo dicendo, con altre parole, che non ne siamo capaci. (Iiiiooo, p. 60)
  • I matematici possono dimostrare soltanto teoremi elementari perché ogni teorema dimostrato è un teorema elementare. (Una diversa cassetta degli attrezzi, p. 77)
  • Sono fatto così: voglio sempre capire. (Certo, Mr. Big!, p. 228)
  • Questo convegno è stato peggio di un test di Rorschach, quando vi mettono davanti una macchia d'inchiostro informe, vi chiedono cosa vedete, ma se tentate di rispondere vi danno del matto. (L'elettricità è il fuoco?, p. 282)
  • Occorre fornire tutte le informazioni per aiutare gli altri a giudicare il valore del vostro contributo, non si possono dar solo quelle che orientino in un determinato modo. (La scienza da cargo cult, p. 339)
  • Vi auguro una cosa sola: la fortuna di trovarvi sempre in una situazione che vi consenta di mantenere liberamente l'integrità di cui ho parlato – di non sentirvi costretti a perderla per conservare il posto, trovare fondi, o altro. Possiate avere questa libertà. (La scienza da cargo cult, p. 344)

Cos'è la scienza?

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  • William Harvey disse che quello che secondo Bacon era la scienza, era la scienza che avrebbe fatto un Lord cancelliere. Lui parlava di fare osservazioni, ma ometteva il fattore cruciale: di esercitare giudizio su cosa osservare e a cosa prestare attenzione.
  • Penso che sia molto importante - almeno per me lo era: se avete intenzione di insegnare alle persone a fare osservazioni, dovreste mostrare loro che ne possono tirar fuori qualcosa di meraviglioso.
  • Ho imparato allora di che sostanza era fatta la scienza: era la pazienza.
  • Non è scienza sapere come passare da gradi celsius a gradi fahrenheit. È necessario, ma non è esattamente scienza.
  • Per parlarci dobbiamo disporre delle parole, e questo va bene. È un buona idea cercare di capire la differenza, ed è una buona idea sapere quando stiamo insegnando quali sono gli strumenti della scienza, come le parole, e quando invece insegniamo scienza.
  • E in questo consiste la scienza: il risultato della scoperta che vale la pena ricontrollare con nuove esperienze dirette, non fidandosi necessariamente dell'esperienza ottenuta dalla specie umana nel passato. Io la vedo in questo modo. Questa è la mia migliore definizione.
  • Imparate dalla scienza che voi dovete dubitare degli esperti. In effetti, posso anche definire la scienza in un altro modo: la scienza è credere nell'ignoranza degli esperti.
  • È facile dire: "Scriviamo, sperimentiamo e osserviamo, e facciamo questo o quello". Potete copiare esattamente quel modello. Ma anche le grandi religioni muoiono, quando si segue la forma e si scorda il contenuto degli insegnamenti delle grandi guide spirituali. Allo stesso modo, è possibile seguire la forma e chiamare qualcosa scienza, anche se questa è pseudoscienza. Pertanto, tutti soffriamo di quel tipo di tirannia che vige oggi nelle tante istituzioni, che sono finite sotto l'influenza di consiglieri pseudoscientifici.
  • Penso che viviamo in un'epoca non-scientifica in cui quasi tutte le strizzate d'occhio dei media, le parole della televisione, i libri e così via sono non-scientifici. Di conseguenza, c'è una considerevole quantità di tirannia intellettuale esercitata in nome della scienza.

Citazioni su Richard Feynman

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  • Feynman avanzò l'ipotesi che il positrone non sia nient'altro che un elettrone che, per un istante, si muove all'indietro nel tempo, e che la stessa spiegazione vale per altre antiparticelle. Sul cosiddetto diagramma di Feynman, che presto divenne per i fisici un comune strumento di lavoro, un asse rappresenta il tempo un altro lo spazio; le particelle possono muoversi in avanti e all'indietro nel tempo, e un positrone che viaggia, come tutti noi, nel futuro si comporta esattamente come si comporterebbe un elettrone che viaggiasse momentaneamente nel passato. Le inversioni di tempo postulate da Feynman hanno vita breve, perché nel nostro mondo e le antiparticelle hanno vita breve. (Arthur Koestler)
  • Nel 1941 John Wheeler, il fisico di Princeton, cominciò a lavorare con un giovane e brillante studente di New York di nome Richard Feynman, un uomo dalla personalità vivace, geniale, e destinato a diventare uno degli scienziati più conosciuti e più amati d'America. Confesso che mi ha sempre divertito il pensiero della collaborazione fra questi due americani, diversi come il giorno e la notte. Wheeler è un uomo raffinato, aristocratico, dalle maniere gentili e dalla condotta irreprensibile. Un collega disse una volta di Wheeler che è un perfetto gentiluomo nei panni del perfetto gentiluomo. Al contrario, Feynman era famoso per essere esuberante, insolente, donnaiolo, burlone e suonatore di bongo. (Paul Davies)
  • Richard Feynman (uno dei più grandi fisici teorici di questo secolo) era convinto che noi stessimo- e stiamo- vivendo un momento straordinario: quello della scoperta delle Leggi Fondamentali della Natura. Dobbiamo perciò considerarci molto fortunati in quanto questo periodo è destinato a chiudersi. Se così dovesse essere, la Scienza Galileiana arriverebbe al suo traguardo dopo appena quattro secoli. E dopo? Quale futuro potrebbe avere la Scienza dopo la comprensione rigorosa e totale della Logica del Creato? Una cosa è sicura: siamo dinanzi a un problema la cui riposta è nota solo a Colui che ha fatto il mondo. Ecco perché vorrei incoraggiare il lettore a riflettere sull'ipotesi me tanto cara: l'uomo continuerà a scoprire nuovi fenomeni, nuove frontiere, senza poter mai arrivare a decifrare totalmente il Grande Disegno. Il Grande Disegno resterà sempre al di sopra di tutta la Scienza, esattamente come l' Infinito Assoluto sta al di sopra di tutta la Matematica. Noi continueremo a scoprire nuovi fenomeni e sempre più il rigore di questa meravigliosa costruzione ci apparirà in tutto il suo fascino concettuale. Mai però riusciremo a capire tutto. (Antonino Zichichi)[16]

Note

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  1. Citato in Manjit Kumar, Quantum, Mondadori, 2017, p. 340. ISBN 978-88-04-60893-6
  2. Da QED. La strana teoria della luce e della materia, traduzione di F. Nicodemi, Adelphi, 1989.
  3. Frase sulla sua lavagna al tempo della sua morte nel 1988.
  4. Citato da Simon Singh in Big Bang, Rizzoli, Saggi Italiani, 2004, ISBN 9788817003681
  5. La fisica irriverente di Richard Feynman, il Manifesto, 12 maggio 2018. URL consultato il 5 gennaio 2019.
  6. a b Da Sei pezzi facili, 2000.
  7. Citato all'inizio di Wheeler, Taylor, Fisica dello spazio-tempo.
  8. Da La legge Fisica.
  9. Dal discorso alla National Science Teachers Association, New York City (1966). Pubblicato in The Physics Teacher, vol. 7, pagine 313-320 (1969), ristampato in The Pleasure of Finding Things Out: The Best Short Works of Richard Feynman, curato da Jeffery Robbins, Basic Books, 2005, p. 187. ISBN 0-14-029034-6. Una trascrizione dell'originale e' in questo sito, una traduzione in italiano in quest'altro.
  10. Dall'appendice F, che contiene alcune considerazioni di Feynman, del rapporto della Commissione Rogers sul disastro dello Space Shuttle Challenger, giugno 1986.
  11. Frase sulla sua lavagna al tempo della sua morte nel 1988; così com'è riportata in L'universo in un guscio di noce di Stephen Hawking.
  12. People, 22 luglio 1985.
  13. Le equazioni di Maxwell furono presentate alla Royal Society nel 1864; la guerra di secessione americana si combatté dal 12 aprile 1861 al 26 maggio 1865. Da Lectures on Physics, vol. II.
  14. Citato in AA.VV., Il libro della fisica, traduzione di Roberto Sorgo, Gribaudo, 2021, p. 147. ISBN 9788858029589
  15. In realtà è una frase di Stephen Hawking.
  16. Antonino Zichichi (prof.), L'Infinito.L'avventura di un'idea straordinaria., Il Saggiatore Edizioni (collana Net), 13 Dicembre 2004, Milano, p. 175, ISBN 88-515-2212-X

Bibliografia

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  • Richard Feynman, Cos'è la scienza?, presentato al quindicesimo convegno dell'Associazione Nazionale Insegnanti, New York (1966); apparso poi in The Physics Teacher (1969); traduzione di Francesco Vissani su Linkedin.com.
  • Richard Feynman, Il senso delle cose, Adelphi, 1999
  • Richard P. Feynman, Robert B. Leighton e Matthew Sands, La Fisica di Feynman, traduzione di E. Clementel, S. Focardi e L. Monari, Masson, Milano, 1994. ISBN 9788821404054
  • Richard Feynman, Sei pezzi facili, traduzione di L. Servidei, Adelphi, 2000. ISBN 8845915514
  • Richard Feynman, Ralph Leighton, «Sta scherzando Mr. Feynman!» Vita e avventure di uno scienziato curioso, a cura di Edward Hutchings, traduzione di Sylvie Coyaud, revisione scientifica di Antonella Fruscione, Zanichelli, Bologna, 1996. ISBN 88-08-03718-5

Altri progetti

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