Sanzioni internazionali durante il conflitto russo-ucraino
Aspetto
Citazioni sulle sanzioni internazionali durante il conflitto russo-ucraino.
Citazioni
[modifica]- Andremmo a imporre un prezzo alto che dovranno pagare. Oggi il rublo è a un livello mai stato così basso come valore, il mercato azionario è crollato. Abbiamo sanzionato le banche russe, lavoriamo per impedire il lavoro alle principali banche russe. Il patrimonio dei russi in America sarà congelato, ivi compresa la seconda banca russa. In questo momento non sarà più possibile per la Russia fare investimenti in Europa e negli Stati Uniti. (Joe Biden)
- Certo, la guerra e le sanzioni hanno fatto sì che l'economia russa smettesse di crescere. Ma nei prossimi tre-cinque anni, Putin non prevede alcun problema di finanziamento della guerra o del complesso militare-industriale, così come della maggior parte dei programmi sociali. L'Occidente ha creato in Russia un'economia resistente agli shock esterni, forse non potente come quella che ha alimentato in Cina aprendole i mercati, ma comunque di successo. (Vladislav Inozemcev)
- Di fronte alle sanzioni occidentali il nostro paese deve finalmente intraprendere misure vigorose perché sia abbandonata la pericolosa rotta della dipendenza economica dalle esportazioni di energia all'Occidente e dalle importazione di beni industriali. Dobbiamo ricostruire la nostra produzione, devastata per molti anni dalla quinta colonna americana guidata da El'cin, Čubajs e Gajdar. L'URSS era un'economia mondiale di prim'ordine: non c'è alcuna ragione per cui non possiamo tornare ad essere una nazione prospera, indipendente dall'avventurismo NATO. (Gennadij Zjuganov)
- Eravamo convinti che le sanzioni avrebbero messo in ginocchio la Russia e purtroppo non è successo. La Russia regge. Ha sviluppato un mercato parallelo per tutta la sua vasta attività energetica che va dal petrolio al gas. E anche dal punto di vista bellico, purtroppo, ha avuto perdite enormi da un punto di vista militare però la controffensiva ucraina come sappiamo non ha dato i frutti sperati. E dunque lo vediamo riproporsi come un protagonista nella sfera geostrategica che si sta ridisegnando nel mondo. (Massimo Giannini)
- Invece di concentrare l'attenzione su Paesi che non hanno un'influenza diretta sul mercato russo, sarebbe stato meglio capire quale Paese non sta adottando nessuna delle sanzioni. È un Paese a noi vicino, un candidato all'adesione all'Unione, che fa parte della famiglia politica europea... Parlo della Turchia, che di fatto facilita l'esportazione in Europa di prodotti come l'acciaio russo, attraverso il suo territorio.... Non si può condannare la Russia per aver violato il diritto internazionale e poi fingere di non capire quando il diritto internazionale viene violato da un Paese candidato all'adesione contro gli attuali membri dell'Unione europea. È questa tolleranza che incoraggia la Turchia e rischia di portare a un nuovo conflitto all'interno dell'Europa (Nikos Anastasiadīs)
- I prezzi [del gas] sono aumentati prima della guerra a causa della manipolazione fatta dalla Russia sul mercato Ttf dove poteva vendere tanto gas. Vendeva gas con i contratti a lungo termine e allo stesso tempo lo vendeva sul mercato elettronico. Improvvisamente, nel terzo trimestre del 2021, Mosca ha cessato di cedere gas sulle piattaforme elettroniche. E quindi il prezzo è andato alle stelle. [...] La Russia ha dichiarato guerra all'Europa prima di dichiararla all'Ucraina. Quando si dice che le sanzioni ci fanno male è vero, ma è la Russia che ha cominciato un'aggressione ben prima che ci fossero le sanzioni (Franco Bernabè)
- La strategia della guerra lampo economica è fallita. Inoltre, le sanzioni hanno colpito anche i loro stessi promotori. Mi riferisco alla crescita dell'inflazione e della disoccupazione, al deterioramento delle dinamiche economiche negli Stati Uniti e nei paesi europei, al calo del tenore di vita in Europa, alla svalutazione dei loro risparmi [...]. La Russia ha retto a questa pressione senza precedenti. La situazione si sta stabilizzando: il tasso di cambio del rublo è tornato ai livelli della prima metà di febbraio e viene definito dalla bilancia commerciale oggettivamente forte [...]. (Vladimir Putin)
- La vita è due volte più cara: il cibo, i vestiti, i trasporti sono più cari e non comprendo come la gente comune riesca a vivere. Anche per gli oligarchi ci sono problemi: non possono più andare in Occidente a fare affari. Tra qualche tempo la popolazione sarà ancora più povera e sarà pesante anche per gli oligarchi. Le sanzioni hanno cambiato la situazione economica. (Zoja Svetova)
- Penso che l'Occidente non ci ascolti assolutamente quando diciamo che abbiamo bisogno di sanzioni più mirate contro la cerchia ristretta di Putin [...]. le sanzioni che colpiscono persone a caso, come quelle imposte da Ue e Regno Unito dopo l'uccisione di Aleksej, sono piuttosto ridicole. Sono sanzioni contro la base. Non sono solo un insulto alla memoria di Aleksej. Sono un insulto alla dignità di chi li impone perché dovrebbero comprendere che nessuno di questi funzionari è mai stato all'estero o andrà mai all'estero. (Julija Naval'naja)
- So bene che queste sanzioni avranno un costo anche per la nostra economia. Abbiamo sopportato due anni di pandemia [di COVID-19]. E tutti noi desideravamo poterci concentrare sulla nostra ripresa economica. Ma credo che i cittadini europei capiscano molto bene che dobbiamo opporci a questa crudele aggressione. E questo è un costo che siamo disposti a pagare. Perché la libertà non ha prezzo. (Ursula von der Leyen)
- Tra coloro che sono contrari a boicottare il nostro paese ci sono innanzitutto i BRICS: Brasile, India, Cina e Sud Africa. Rappresentano il 43% della popolazione mondiale. La Cina è la prima economia al mondo per prodotto interno lordo; l'India è al terzo posto. In pratica l'intera Asia rifiuta di schierarsi con gli Stati Uniti: l'unica eccezione è il Giappone, che ha basi di occupazione americane sul proprio territorio.
I principali paesi del Medio Oriente - Pakistan, Iran e Turchia - non sono entusiasti del boicottaggio che l'America sta imponendo a tutti. I paesi arabi del Medio Oriente, compresi quelli che hanno relazioni amichevoli con gli USA, hanno dichiarato la loro neutralità. [...] L'America Latina, che ha sofferto più di tutti per mano dell'imperialismo americano, non supporta le sanzioni: questo vale non solo per i paesi nostri amici e alleati di lunga dati – Cuba, Venezuela and Nicaragua – ma anche per i paesi più grandi e influenti: Brasile, Argentina e Messico. Il principale paese africano, la Repubblica del Sud Africa, è contrario alle sanzioni. Quindi dove sarebbe l'ampia condanna internazionale nei confronti della Russia? (Gennadij Zjuganov) - Vorrei affrontare la questione ricorrente di quei "russi comuni" che "non dovrebbero essere sanzionati".
Sento parlare dell’innocenza dei russi comuni, ma poi vedo russi comuni uccidere ucraini comuni.
Vedo normali madri russe dire addio ai loro normali figli russi e augurare loro buona fortuna per i loro normali crimini di guerra russi.
Vedo i russi comuni celebrare l’omicidio. Vedo normali genitori russi vestire i loro normali figli russi con uniformi militari e dipingere la lettera Z su un costume da carro armato di cartone.
Vedo i russi comuni riunirsi per formare un’enorme formazione a Z nella piazza della città.
La Russia ordinaria è malata. La guarigione sarà un processo lungo ed estenuante che potrà iniziare solo quando la Russia, e non solo Putin, sarà sconfitta. Senza una sconfitta in Ucraina, la Russia continuerà ad espandersi.
Quindi, riguardo a quelle sanzioni "ingiuste" contro i "russi comuni"... Beh, qualsiasi cosa che rallenti la macchina da guerra totale della Russia avrà il sostegno dei comuni lituani. Qualunque sia la vittoria. Slava Ukraini. (Gabrielius Landsbergis)
- La Svizzera è un Paese che dispone di tecnologia moderna e di banche che potrebbero aiutare Putin ad aggirare le sanzioni per acquistare tecnologie all'estero. Se verrà introdotto un embargo sul commercio del petrolio russo, i commercianti svizzeri avranno un ruolo importante da svolgere.
- Le sanzioni stanno avendo un effetto, non tanto sul Pil, che è gonfiato dalla produzione di armi e munizioni, quanto sulla qualità della vita, sui consumi, sulle vendite al dettaglio. Se si guardano questi indici lo shock è notevole.
- Putin deve essere privato delle risorse necessarie per continuare la guerra. In altre parole, deve essere privato della possibilità di produrre nuove armi e di reclutare soldati. Viste da questo punto di vista: sì, le sanzioni hanno già avuto successo.
- Qual è la nostra strategia? La nostra strategia [...] è una strategia di pacchetti graduali di sanzioni. Ora siamo al quarto pacchetto di sanzioni. E oggi è stato annunciato il quinto pacchetto. I primi quattro pacchetti non hanno funzionato. Il valore del rublo è salito alla fine. [...] Nemmeno il quinto pacchetto funzionerà. [...] Non funzionerà, ma c’è gente nei corridoi che mi dice "Verhofstadt, sei impaziente. Aspetta ancora un po... Stiamo lavorando già al sesto pacchetto e nel sesto pacchetto ci sarà tutto il petrolio che vuoi". Beh, io posso aspettare tutta la vita per i vostri pacchetti, ma gli ucraini che stanno morendo a Mariupol e Bucha non possono più aspettare.
- I pacchetti graduali di sanzioni con un autocrate non funzionano. Funzionano con le democrazie, con i democratici, con una opinione pubblica vera. In Russia non c'è più una vera opinione pubblica. La realtà è che non funziona perché il quinto pacchetto cos'è? È carbone. È ridicolo. È solo il 3 per cento delle importazioni dalla Russia. Il bando dallo Swift? È ridicolo. Più del 50 per cento delle istituzioni finanziarie russe è ancora fuori dal bando. E gli oligarchi? Sì, abbiamo esteso un po' [la lista nera] degli oligarchi. Ma alla fine gli oligarchi aggireranno le sanzioni o al massimo perderanno un po' dei loro soldi.
- È tempo di convocare un Consiglio europeo straordinario il più rapidamente possibile e adottare il pacchetto totale di sanzioni immediatamente per poter fare una vera differenza. Tutto il resto non funzionerà. Tutto il resto prolungherà la guerra. Tutto il resto significa più morti ucraini.
- Come possiamo essere soddisfatti di sanzioni che nemmeno bloccano la produzione di missili russi? In ogni razzo russo ci sono componenti chiave di Paesi occidentali, è un fatto.
- È una debolezza occidentale che l'industria nucleare russa non sia ancora oggetto sanzioni, anche se Putin è l'unico terrorista che ha preso in ostaggio una centrale nucleare.
- Le sanzioni decise ieri indeboliranno la Russia? Noi sappiamo, sotto i nostri cieli e sulla nostra terra, che tutto questo non basta. Le truppe straniere continuano a estendere la loro avanzata nel nostro territorio.
- [«L'Occidente ha colpito la Russia con sanzioni durissime: le ritiene sufficienti?»] Se lo fossero, l’offensiva sarebbe stata già fermata. Ma si continua a comprare petrolio e gas dalla Russia. Le imprese occidentali sono ancora attive nel mercato russo, nascondendosi dietro varie scuse. Sì, sono state imposte le sanzioni, e ve ne siamo grati. Ma noi in questo momento siamo bersaglio di un attacco che ci riporta alla mente i momenti peggiori della Seconda guerra mondiale. È per questo che le sanzioni devono essere ulteriormente inasprite.
- Non accogliete i russi in vacanza in Italia, inasprite le sanzioni.
- Quando si erano imposte le sanzioni economiche c’era chi ci aveva accusato di isolare la Russia, ma non era la verità: è stata invece la decisione di lanciare la guerra che ha marginalizzato Putin.
Voci correlate
[modifica]- Annessione della Crimea alla Russia
- Annessione dell'Ucraina meridionale e orientale alla Russia
- Assedio di Mariupol
- Conflitto russo-ucraino
- Crisi russo-ucraina del 2021-2022
- Fughe di gas dal Nord Stream del 2022
- Invasione russa dell'Ucraina del 2022
- Massacro di Buča
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante le sanzioni internazionali durante il conflitto russo-ucraino