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Claudio Baglioni: differenze tra le versioni

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Etichetta: Editor wikitesto 2017
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*Conosco Claudio Baglioni dai suoi esordi. Eravamo insieme sotto contratto alla RCA con altri cantautori e cantanti. Una sera all'Arena di Verona (dopo un po' di anni e dopo il successo di Questo piccolo grande amore) lo ascoltai in una canzone di cui non ricordo il titolo. In quella canzone trovai una logica nella successione degli intervalli che nelle canzoni non esiste quasi mai. A casa l'analizzai, e scoprii che l'intuizione all'ascolto era giusta. Da allora mi diverto a scoprire la logica nelle sue melodie. Certo, forse Claudio non pensa a un risultato "scientifico" dei suoi temi, sono quasi certo (non certissimo) che tutto questo è il risultato di una sua geniale intuizione. Ciò non toglie nulla al valore tecnico della sua tematica che credo sia assoluto ... Nelle sue canzoni sono assenti i "vizi" e le "furberie" di altri suoi colleghi (furberie e vizi che non critico data la ricerca finale del successo), con il risultato morale e musicale di grande purezza e dignità. Non parlo degli splendidi testi, lascio ad altri queste considerazioni. Parlo invece della sua voce. Raramente ho ascoltato vibrare in maniera interiore e non meccanica (emozionata ed emozionante) un cantante. ([[Ennio Morricone]])<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Jachia|titolo=Claudio Baglioni - un cantastorie dei nostri giorni(1967-2018)|editore=Fratelli Frilli Editore|ISBN= 9788869432507|anno=2018}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Claudio Baglioni - Parole e canzoni|isbn=9788806179335|editore=Einaudi|anno=2005|p=XI|anno=2005|curatore=Vincenzo Mollica}}</ref>
*Quando sono malinconico sembro Claudio Baglioni, che per me è il più bravo di tutti... È un poeta nato, che consuma note, armonie, comunica cose di una bellezza straordinaria... Non lo sa neanche lui questo... In dieci parole sue trovi sei atmosfere poetiche. Questo modo di armonizzare che si mischia con la voce. ([[Enzo Jannacci]])
**L’integrazione di Baglioni è tutti a cantare a [[Isola di Lampedusa|Lampedusa]], Checkpoint Charlie dell’immigrazione africana in Europa. Per ben dodici anni, prologo di Sanremo, vi ha organizzato un festival della canzonetta chiamato in lampedusano ''O’ Scià'' che significa fiato mio. La canzonetta, quando ha il successo di Baglioni, sembra niente ma è tutto, come il fiato e come la malinconia che commuove i più duri. È il fischiettare del solitario ma è anche la civiltà del coro, del popolo senza populismo, è la colonna sonora della democrazia. ([[Francesco Merlo]])
*All'inizio mi chiedevo: che ci azzecco con una popstar così? Poi ho scoperto che mi piaceva entrare in quel mondo tanto lontano dal rock. ([[Guido Harari]])
*Cosa fai, allora, quando incontri un cantante che consideri un perfetto imbecille per le cose che canta? Quando ti trovi di fianco ad uno che, secondo te, dovrebbe andare a zappare la terra, piuttosto che continuare a frignare stupide canzoni che sono tutte la stessa lagna? Canzoni lagnose che non sopporti, ma non glielo puoi dire certo in faccia. Allora lo guardi solo negli occhi, ma in un certo modo provocatorio ed inequivocabile, aspettando (e sperando!) che abbia almeno una qualsiasi reazione visibile, che dica anche soltanto una parola, per poter scatenare una battaglia dialettica, per fargli qualche battuta cattiva ma sincera, qualche critica impietosa ma oggettiva. Quando incontri un Baglioni, insomma, che per te impersona... che per te è l'emblema... delle musichette da sala d'attesa... Con testi che non raggiungono neanche il livello dei peggiori discorsi sul più e sul meno, infarciti dei soliti luoghi comuni, come quelli che si fanno per ammazzare il tempo quando si sta in fila alle Poste o che fanno tra loro le signore dal parrucchiere durante una messa in piega. ([[Vasco Rossi]])
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