The Spy (serie televisiva)

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The Spy

Miniserie TV

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

Eli Cohen nel 1965

Titolo originale

The Spy

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti
Anno

2019

Genere Thriller
Stagioni 1
Episodi 6
Ideatore Gidi Raff
Rete televisiva Netflix
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

The Spy, serie televisiva statunitense del 2019.

L'immigrato[modifica]

  • La Siria non è l'Egitto. Là, sono sospettosi. (Dan Peleg)
  • Il nostro popolo ha diritto di vivere in pace e di essere sicuro. Nella nostra terra questo diritto comporta il pagamento di un prezzo, e talvolta è un prezzo alto. (Jacob Shimoni)
  • Eli Cohen/Kamel Amin Thaabet: [Sulla Siria] È tutto così confuso. Sembra ci sia una rivoluzione ogni due mesi.
    Dan Peleg: Scherziamo sul fatto che il leader è il primo ufficiale siriano che va alla radio al mattino a proclamarsi presidente.

Cosa c'è di nuovo a Buenos Aires?[modifica]

  • Qualche mese fa, i sionisti hanno rapito Adolf Eichmann, davanti a casa sua a calle Garibaldi, e poi l'hanno trasportato drogato e di nascosto in Israele con un aereo. Quello che voglio dire è che Buenos Aires è tanto divertente quanto pieno di spie. (Amin al-Hafiz)
  • Amin al-Hafiz: Occorre una Siria indipendente a capo di una rinascita araba che possa competere con l'Europa e opporsi agli Stati Uniti. Al-Kudsi non è l'uomo giusto. Ora che la Siria non è più dominata dall'Egitto, c'è un solo partito che può farcela.
    Eli Cohen/Kamel Amin Thaabet: Il Ba'th.
  • Sono trascorsi diciotto anni da quando ci hanno detto che non ci sarebbe accaduto niente di male, che avevamo tempo, che dovevamo stare tranquilli, che il mondo non avrebbe lasciato che ci accadesse niente di brutto. Al mondo non interessa se viviamo o moriamo, e se non ci prendiamo cura noi di noi stessi nessuno lo farà. (Jacob Shimoni)

Sa solo a Damasco[modifica]

  • Mi ricordo quando una discussione politica veniva vinta con la ragione, non con il volume. (Eli Cohen/Kamel Amin Thaabet)
  • Eli Cohen/Kamel Amin Thaabet: Come possidente terriero, ora che è cessata l'influenza di Nasser, è preoccupato che il Ba'th possa conquistare il potere?
    Majid al-Ard: Mi permetta di darle un consiglio, Sig. Thaabet. Lei si sta trasferendo dall'Argentina alla Siria. Ci sono argomenti che non si discutono in luoghi pubblici. Per cose di cui lei ha parlato apertamente all'estero, potrebbe finire ucciso dove è diretto.

Le strane coppie[modifica]

  • Le spie riconoscibili muoiono. (Dan Peleg)
  • La terra più fertile che esista, splendidi laghi, montagne, cascate, campi minati. (Ma'azi Zaher al-Din)
  • Ma'azi Zaher al-Din:[Sulle terme romane] Un posto in cui rilassarsi e condividere i segreti di stato.
    Generale al-Din: Un posto in cui sono cominciate rivoluzioni e sono state ordinate esecuzioni. [...] I romani sapevano vivere. Se non fossero andati per il mondo a stuprare e depredare non avremmo questo.
  • Sa perché il lago di Tiberiade, il mare di Galilea, come lo chiamano, è così importante per gli israeliani? L'acqua è fondamentale per tutti gli organismi viventi e anche per una nazione. Se manca, non c'è la vita, solo morte. Il mare di Galilea è l'unica fonte d'acqua che abbia a disposizione Israele. Rifornisce tutti i cittadini, dal nord giù giù fino al deserto. (Generale al-Din)
  • Michel Aflaq: Sa chi sono io?
    Eli Cohen/Kamel Amin Thaabet: Certo, lei è Michel Aflaq, l'autore de La battaglia del destino e il leader del movimento Ba'th.
    Michel Aflaq: La libertà di pensiero spaventa sempre gli uomini che hanno il potere. Quindi, ti inquadrano in un ruolo, così possono liberarsi più facilmente di te. Arrivo subito al punto, Sig. Thaabet. Secondo alcuni, lei potrebbe darci il suo supporto. È vero?
    Eli Cohen/Kamel Amin Thaabet: Quello che mi chiede sarebbe un tradimento.
    Michel Aflaq: Di questi tempi, non si è mai troppo cauti, è vero. Ma il movimento si sta diffondendo in tutto il mondo arabo, e presto lo controllerà, inshallah, con l'aiuto di leader come Saddam Hussein in Iraq e qui in Siria.

I pesci nuotano[modifica]

  • [Sul Colpo di Stato in Siria del 1963] Qui George Seif da Radio Damasco. Questa sera, durante una pacifica transizione di potere, il nostro ex-presidente al-Kudsi ha ceduto il pieno controllo del governo. Questa sera segna un glorioso nuovo inizio per tutta la Siria. (George Seif)
  • Oggi festeggiamo il diciottesimo anniversario dell'indipendenza della Siria dal dominio straniero. Il diciottesimo anniversario della creazione del più grande Stato-nazione che il mondo arabo abbia mai conosciuto. Sotto la guida del nostro presidente, Amin al-Hafiz, la Siria continuerà a crescere. E non crescerà soltanto tra gli stati arabi, ma crescerà tra i paesi di tutto il mondo. Raggiungere l'indipendenza non è stato facile. Molti hanno temuto quello che avrebbe potuto realizzare una Siria potente. E, per questo, hanno ripetutamente cercato di dividerci. Ma quel tempo è finito. In questo giorno d'indipendenza, riconosciamo le lotte del passato, ma guardiamo avanti con fiducia verso un futuro luminoso, unito e glorioso per tutti i siriani sotto il partito Ba'th. (Ministro)
  • Ci sono segreti e segreti, mio caro. Quelli per cui potresti finire ammazzato sono quelli di cui non parlo. (George Seif)
  • Il popolo non comprende il nostro scopo. Io per la strada parlo con tutti, quelli che erano i miei amici, i miei soci in affari, i miei venditori. Credono che sia solo l'ennesimo spostamento nell'equilibrio di potere. Non conoscono al-Hafiz come lo conosco io. Si preoccupa della Siria, si preoccupa dei bambini. Vuole che la Siria sia di nuovo una nazione araba fiera e indipendente. Hanno paura di cambiare, ma non c'è progresso senza cambiamento. Non riescono a comprendere che il partito Ba'th rappresenta il futuro e che il nostro presidente sta letteralmente salvando la Siria. (Eli Cohen/Kamel Amin Thaabet)

Voci correlate[modifica]

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