Commercio
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Citazioni sul commercio.
Citazioni
[modifica]- Alla fine, l'avventura è l'anima del commercio! (Kingdom Hearts Birth by Sleep)
- Commercio (s.m.). Transazione finanziaria in cui A ruba a B i beni di C e per compenso B sottrae a D il denaro appartenente a E. (Ambrose Bierce)
- I commerci sono legami fra i popoli – ma hanno bisogno di pace sicura altrimenti non possono prosperare. Se vi è modo a sperare assai per la fratellanza dei popoli, per l'aumentarsi continuo dei traffici e dei rapporti, non v'è però a pensare che la sola ragione commerciale possa impedir le guerre, anzi invece talora questa è atta a fomentarle e a renderle anche necessarie. (Gian Giacomo Felissent)
- Il commercio è la scuola della frode. (Luc de Clapiers de Vauvenargues)
- Il commercio è ladrocinio se non è scambio. (Khalil Gibran)
- Il commercio inchiuderà eternamente come prima idea sua essenziale che uno dia liberamente una cosa e l'altro liberamente la ricambi. (Gian Domenico Romagnosi)
- Il Commercio poi è una necessaria conseguenza delle disposizioni della Provvidenza infinita del Supremo Autore della Natura, che colla varietà da esso sparsa nei diversi punti del Globo ha voluto costituire gli Uomini in quasi reciproca dependenza, e formare così fra essi quei vincoli, che esser atti potevano a mantenere fra loro la pace, ad amarsi reciprocamente, ed a combinare unitamente, e d'accordo quel tributo di lodi, che è dovuto all'Essere Supremo per avere ammesso il Genere Umano a partecipare dell'amor suo, e della sua grandezza colla cognizione delle meraviglie, di cui ha Egli ripieno l'intero Universo. (Pompeo Baldasseroni)
- In passato non era troppo rara la figura del rivendugliolo (non infrequentemente gobbo) di chincaglieria, di pizzi, di cotone, di pettinine, di nastri, di aghi che s'inerpicava a forza di mulo nei più sperduti paesi dell'Alto Appennino, con le sue cassette a scompartimenti bilanciate sui fianchi della bestia. Portava anche notizie, novità, sussurri, biglietti, dispacci d'affare o d'amore; ripartiva con molti messaggi da condurre a destinazione, qualche soldo in più e un po' di "marocca" in meno. (Piero Camporesi)
- Io penso che la coscienza nei commercianti è come la verginità in una ciana [donnaccia], che viene spacciata senza che ci sia. Di quanti sono di questa razza nessuno ha coscienza, perché sentendo dire che essa morde per un nonnulla, risolsero di disfarsene insieme col cordone ombelicale nel venire al mondo. (Francisco de Quevedo)
- La più importante delle massime, e la più nota, ella è che il commercio null'altro esige se non la libertà, e la protezione. (Jean-François Melon)
- Lasciati ingannare! Non disturbare il buon funzionamento del commercio! (Wieslav Brudzinski)
- Sorgono due maniere di commercio. La prima dir si può civile ed immediata; e l'altra mercantile e mediata. La prima riceve il nome generico di contrattazione, senza che ivi si ponga mente per qual modo il possessore abbia acquistato la cosa da lui venduta. La seconda riceve il nome di mercatura nella quale il commercio vien fatto mediante compra colla destinazione e col fatto della rivendita. (Gian Domenico Romagnosi)
- Un terzo dell'intero commercio mondiale consiste attualmente in scambi all'interno della stessa società, vale a dire che la Shell commercia con la Shell, l'IBM con l'IBM, la Unilever con l'Unilever. Un altro terzo del commercio mondiale è non intrasocietario ma intersocietario, e qui le multinazionali commerciano l'una con l'altra: la General Electric con la General Motors. Soltanto il rimanente terzo degli scambi sui mercati mondiali, una quota in costante diminuzione, si può definire commercio ‘nazionale'. (Susan George)
- A toglier su si gode, a pagar si sospira.
- Ai mercanti il comprare insegna il vendere, insegna a tutti il guadagnar lo spendere.
- Bisogna saper vendere la cattiva con la buona.
- Buon pagatore dell'altrui borsa è signore.
- C'è chi compra e chi vende a caro costo, la pioggia di novembre e il sol d'agosto.
- Cento fiorini in commercio danno pane e carne, e cento fiorini nell'agricoltura appena erbaggi e sale.
- Cera, tela e frustagno, bella bottega e poco guadagno.
- Chi ben strumenta, ben s'addormenta.
- Chi biasima vuol comprare.
- Chi buon guadagno aspetta, non si stanca.
- Chi compra alla fonte, compra bene.
- Chi non sacrifica non guadagna.
- Chi sa perdere sa guadagnare.
- Chi va al mercato e non è burlato, è sicuro in ogni lato.
- Commercio senza intelligenza, danno certo.
- Con i soldi in mano si può comprar quel che si vuole.
- Dove passano le merci, passano le idee.
- È bene chiedere il prezzo, quand'anche non si voglia comprare.
- È meglio non acquistare che perdere.
- È pericoloso commerciare con gli ebrei, quando cominciano a parlar ebraico fra di loro.
- Fiera trasportata, minestra riscaldata.
- Il buono a prezzo vile non si vende e pur chi molto lo paga, meno spende.
- Il cattivo riscuotitore fa il cattivo pagatore.
- Il commercio è l'ombra della libertà e il padre della ricchezza.
- Il mondo è mezzo da vendere e mezzo da comprare.
- In commercio e in amore, sempre soli.
- In commercio vale più il credito che il denaro.
- La buona mercanzia trova presto recapito.
- La buona merce si loda da sé.
- La merce buona non fu mai cara.
- La roba buona non resta invenduta.
- Misura e pesa e non avrai contesa.
- Nel commercio s'impara a conoscere la gente meglio che in chiesa.
- Non comprare da chi si fa pregare.
- Non mancò giammai da fare a chi vuol ben trafficare.
- Non resta carne in beccheria per trista che la sia.
- Oggi si perde, doman si guadagna.
- Olio, ferro e sale, mercanzia reale.
- Pietra, calcina e sabbione, mercanzia da babbione.
- Pioggia in strada, tempesta in bottega.
- Prima scrivi e poi conta, prima conta e poi scrivi.
- Roba ben tenuta è mezzo venduta.
- Si spende più a fare un mercante che un dottore.
- Sotto il buon prezzo ci cova la frode.
- Vendi in casa e compra in fiera.
Bibliografia
[modifica]- Annarosa Selene, Dizionario dei proverbi, Pan libri, 2004. ISBN 8872171903