Deng Xiaoping

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Deng Xiaoping nel 1979

Deng Xiaoping (1904 – 1997), politico cinese.

Citazioni di Deng Xiaoping[modifica]

  • [Su Zhou Enlai] Era un uomo rispettato da tutti, dagli amici e dai nemici, dai compagni e dal popolo. E ciò spiega almeno in parte perché, mentre tutti gli altri vennero travolti dalla Rivoluzione culturale, Ciu En-lai rimase al suo posto di premier. Cosa che, sia detto per inciso, per molti fu una gran fortuna. Un gran vantaggio. Ebbene, durante la Rivoluzione culturale Ciu En-lai esercitò sempre una influenza moderatrice, fu sempre un cuscino per attutire i colpi troppo violenti, e così salvò molte persone.[fonte 1]
  • Gli amici stranieri mi chiedono spesso come abbia fatto a sopravvivere a tanti processi, a tante tribolazioni, e io gli rispondo sempre: «Perché sono un ottimista, perché non mi scoraggio mai, e perché so che la politica è un'altalena con cui si va su e giù».[fonte 1]
  • Guardi, il presidente Mao ha commesso errori, sì. Però è stato anche uno dei principali fondatori del Partito comunista cinese e della Repubblica popolare cinese. Quindi, valutando i suoi meriti come i suoi errori, noi pensiamo che i suoi errori vadano messi al secondo posto, i suoi meriti al primo. E questo significa che il contributo da lui dato alla rivoluzione cinese non può essere dimenticato, che il popolo cinese custodirà sempre la sua memoria, penserà sempre a lui come a uno dei fondatori del partito e della Repubblica.[fonte 1]
  • Il presidente Mao ha dedicato la maggior parte della sua vita alla Cina, ha salvato il partito e la rivoluzione nei momenti più critici, insomma ha dato un contributo tale che senza di lui, come minimo, il popolo cinese avrebbe impiegato molto più tempo a trovare la sua strada nel buio. Non dimentichiamo nemmeno che fu il presidente Mao a combinare i principii del marxismo-leninismo con le realtà della storia cinese, e poi ad applicare quei principii, creativamente, non solo alla politica ma alla filosofia, all'arte, alla letteratura, alle faccende militari.[fonte 1]
  • La Cina ha una storia di feudalismo lunga migliaia di anni e per questo la nostra rivoluzione ha sofferto tanta mancanza di democrazia socialista, di legalità socialista. Ora stiamo tentando di cambiare, di effettuare una vera riforma del sistema, di stabilire finalmente una vera democrazia socialista, una vera legalità socialista.[fonte 1]
  • Negli ultimi anni della sua vita, il presidente Mao contraddisse sé stesso, i buoni principii che aveva formulato. E idee malsane, ragionamenti ingiusti emersero attraverso il suo comportamento e le sue azioni. L'idea più malsana di tutte, l'idea dell'ultrasinistra. Mah! Forse il fatto d'avere vinto aveva cancellato in lui ogni prudenza, o forse aveva perduto contatto con la realtà. Sa, a causa di tutto ciò che aveva fatto per la rivoluzione, egli godeva di grande prestigio nel paese e così riceveva troppe lodi, troppe lusinghe. Finì con l'ignorare anche il centralismo democratico, cioè la direzione collettiva che aveva sempre predicato. E questo fu uno dei guai più gravi sebbene anche altri rivoluzionari, in quel senso, abbiano avuto la loro parte di responsabilità. Incluso me stesso.[fonte 1]
  • Non dobbiamo aver paura dei metodi di gestione avanzati applicati nei paesi capitalisti [...] La vera essenza del socialismo è la liberazione e lo sviluppo dei sistemi produttivi [...] Il socialismo e l'economia di mercato non sono incompatibili [...] Dovremmo essere preoccupati dalle deviazioni di destra, ma soprattutto, dovremmo essere preoccupati dalle deviazioni di sinistra.[fonte 2]
  • Non importa che sia un gatto bianco o un gatto nero, finché cattura topi è un buon gatto.[fonte 3]

Da Espanderemo la democrazia politica e attueremo la riforma economica

Estratto del discorso con Ali Hassan Mwinyi, 15 aprile 1985. Tratto dalle Opere scelte, vol. III (1982-1992), pubblicato su People's Daily Online.

  • Il compagno Mao Zedong è stato un grande leader, ed è sotto la sua leadership che la rivoluzione cinese riuscì a trionfare. Purtroppo però, commise il grave errore di trascurare lo sviluppo delle forze produttive. Non intendo dire che non volesse svilupparle. Il punto è che non tutti i suoi metodi erano corretti. Per esempio, né l'attuazione del grande balzo in avanti, né l'istituzione delle comuni popolari erano adeguate alle leggi che governano lo sviluppo socio-economico.
Comrade Mao Zedong was a great leader, and it was under his leadership that the Chinese revolution triumphed. Unfortunately, however, he made the grave mistake of neglecting the development of the productive forces. I do not mean he didn't want to develop them. The point is, not all of the methods he used were correct. For instance, neither the initiation of the Great Leap Forward nor the establishment of the people's communes conformed to the laws governing socio-economic development.
  • Il principio fondamentale del marxismo è che le forze produttive devono essere sviluppate. L'obiettivo finale, per i marxisti, è realizzare il comunismo, che deve essere costruito sulla base di forze produttive altamente sviluppate.
The fundamental principle of Marxism is that the productive forces must be developed. The ultimate goal for Marxists is to realize communism, which must be built on the basis of highly developed productive forces.
  • Il socialismo costituisce la fase primaria del comunismo e durerà per un lungo periodo di tempo. Il compito principale della fase socialista è di sviluppare le forze produttiva e migliorare gradualmente la vita materiale e culturale delle persone. La nostra esprienza nel ventennio che va dal 1958 al 1978 ci insegna che la povertà non è socialismo, e che socialismo vuol dire eliminare la povertà. Non si può affermare di stare costruendo il socialismo se non vengono sviluppate le forze produttive e migliorati gli standard di vita delle persone.
Socialism constitutes the first stage of communism and will last for a long historical period. The primary task in the socialist period is to develop the productive forces and gradually improve people's material and cultural life. Our experience in the 20 years from 1958 to 1978 teaches us that poverty is not socialism, that socialism means eliminating poverty. Unless you are developing the productive forces and raising people's living standards, you cannot say that you are building socialism.

Da Le riforme sono l'unico modo per la Cina per sviluppare le forze produttive

Estratto del discorso con Robert Mugabe, 28 agosto 1985. Tratto dalle Opere scelte, vol. III (1982-1992), pubblicato su People's Daily Online.

  • […] il nostro apparato statale socialista è abbastanza forte da poter intervenire per correggere qualsiasi eventuale deviazione. Certo, l'apertura comporta dei rischi e potrebbe portare dentro la Cina della decadenza borghese. Ma con le nostre politiche socialiste e con il nostro apparato statale, saremo in grado affrontarla. Perciò c'è nulla da temere.
Let me add that our socialist state apparatus is so powerful that it can intervene to correct any deviations. To be sure, the open policy entails risks and may bring into China some decadent bourgeois things. But with our socialist policies and state apparatus, we shall be able to cope with them. So there is nothing to fear.
  • Che cos'è, dopo tutto, il socialismo? L'Unione Sovietica sta costruendo il socialismo da così tanti anni eppure non è ancora chiaro che cosa sia.
What, after all, is socialism? The Soviet Union has been building socialism for so many years and yet is still not quite clear what it is.
Perhaps Lenin had a good idea when he adopted the New Economic Policy.[1]

Citazioni su Deng Xiaoping[modifica]

  • Dobbiamo correggere tutti gli errori di Deng Xiaoping. Questo è l'unico modo per aiutare veramente la visione di Deng Xiaoping. Questo è ciò che significa veramente continuare il lavoro di Deng Xiaoping. Soltanto quando riconoscono i suoi errori e correggono i suoi errori possono superare Deng Xiaoping. Altrimenti non hanno nessun diritto di dirsi successori di Deng Xiaoping. Potrebbero solo dirsi successori degli errori di Deng Xiaoping. (Bao Tong)
  • Il vero modernizzatore del comunismo postmaoista è stato Deng. E conservo tre telegrammi di felicitazioni giunti da New York e firmati Oriana Fallaci. (Enzo Bettiza)
  • La grandezza di Deng è tutta qui: nell'essere riuscito a sopravvivere a Mao, nel suo convincersi che le scelte di quello erano sbagliate e nell'avere il coraggio di disfare tutto ciò che Mao – e in parte lui stesso – aveva messo in piedi. (Tiziano Terzani)
  • La vicenda di quest'uomo che, dopo aver dedicato un'intera vita alla causa comunista, spende i suoi ultimi anni a distruggere il comunismo nel Paese più popoloso del mondo è una delle più straordinarie del nostro secolo. (Tiziano Terzani)
  • Piccolo, piuttosto grasso, vestito di grigio, con ai piedi calzini bianchi, un po' debole d'udito, ama mangiare bene ed è un buon cuoco: quando lo mandarono a rieducarsi, in un villaggio della Mongolia inferiore, finì infatti in cucina. (Enzo Biagi)

Zhao Ziyang[modifica]

  • Deng si era sempre distinto tra gli anziani del partito come colui che sottolineava i mezzi della dittatura. Spesso ricordava alla gente circa l'utilità di questa cosa.
  • Il grande vecchio che manovra i primi ministri come dei burattini.
  • Il potere è ancora nelle mani di Deng per tutte le decisioni essenziali.
  • Per Deng la democrazia era una parola vuota. Ha sempre difeso la dittatura del partito unico.

Note[modifica]

  1. Questa citazione è stata usata per enfatizzare, con le dovute distinzioni, le similitudini tra la riforma economica cinese lanciata da Deng nel 1978 e la nuova politica economica sovietica. Cfr. (EN) Domenico Losurdo, Has China Turned to Capitalism?—Reflections on the Transition from Capitalism to Socialism, in International Critical Thought, vol. 7, n. 1, Chinese Academy of Social Sciences, 2017, pp. 15-31, DOI:10.1080/21598282.2017.1287585.

Fonti[modifica]

  1. a b c d e f Dall'intervista con Oriana Fallaci dell'agosto 1980, Intervista con il potere, Bur, 2014.
  2. Citato in António Caeiro, Pela China Dentro, Dom Quixote, Lisboa, 2004. ISBN 972-20-2696-8
  3. Tradotto e citato in Simona Gallo Una lettura "bachtiniana" dell'opera critica di Gao Xingjian, LCM Journal, Vol. 3, 2016, N. 1, Verso nuove frontiere dell'eteroglossia..., p. 72.

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