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Fryderyk Chopin

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Frédéric Chopin

Fryderyk Franciszek Chopin (1810 – 1849), compositore e pianista polacco.

Citazioni di Fryderyk Chopin

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  • [A Delfina Potocka] È dunque per questo che Dio tardava tanto a chiamarmi a Lui? Ha voluto lasciarmi ancora il piacere di vedervi. (citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1943)
  • [Da una lettera al padre da Berlino] Le berlinesi vestono male; cambiano molto, è vero, ma è un peccato per le belle stoffe sciupate per tali pupattole. (citato in Luciano Chailly, Gli hobbies di Chopin)
  • [A Franz Liszt] Non sono fatto per i concerti. La folla mi fa paura, mi sento paralizzato da quegli sguardi curiosi, ammutolito da quei visi estranei. Dare concerti invece è affare vostro poiché se non vincete il vostro pubblico avete tanta forza d'accopparlo... (citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1943)
  • Ogni difficoltà su cui si sorvola diventa un fantasma che turberà i nostri sonni. (citato in Selezione dal Reader's Digest, dicembre 1962)
  • Se questa Londra non fosse così nera, e la sua gente così pesante, se non ci fosse quest'odore di carbone e nemmeno questa nebbia, mi metterei persino a studiare l'inglese. (citato in Nino Salvaneschi, Il tormento di Chopin, dall'Oglio Editore, 1943)

Citazioni in lingua originale

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  • [Ultime parole] Poiché la terra mi soffocherà, vi scongiuro di fare aprire il mio corpo perché non sia sepolto vivo.
As this earth will suffocate me, I implore you to have my body opened so that I will not be buried alive.[1]

Citazioni su Fryderyk Chopin

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  • Amo talmente la musica di Chopin che anche nei concerti con l'orchestra vedo solo i lati positivi. È vero che l'universo espressivo di Chopin è basato sul pianoforte, ma se togliamo l'orchestra nei concerti la tastiera diventa "vuota". Quindi l'interazione ha un ruolo: aggiunge colore, atmosfere. Dà la base affinché il pianoforte possa volare. Perché Chopin fa questo effetto: alza i piedi da terra verso altezze sublimi. (Ingrid Fliter)
  • Chopin è così debole e timido da poter venir ferito persino dalla piega di una foglia di rosa. (George Sand)
  • Chopin è modulazione, incandescenza, profumo, immaterialità. (Giuseppe Vannicola)
  • Chopin ha scritto quasi esclusivamente per pianoforte e ha rivoluzionato tutta la scrittura per lo strumento. Fino a quel momento gli Studi erano semplicemente degli esercizi di tecnica, e lui ne ha fatto dei capolavori da suonare in concerto. Ha reso colta la musica popolare: le mazurke, i valzer. Ha usato formule nuove: prima di lui lo Scherzo era soltanto un movimento di sonata, non era un pezzo autonomo; la Ballata anche. Sono formule nuove. Ha conferito cantabilità al pianoforte che, in fin dei conti, è uno strumento a percussione. Non passa da rivoluzionario perché era una figura così gentile, eppure lo era. (Beatrice Rana)
  • Chopin, in fondo, ebbe un animo semplice. Miracolosa la sua facoltà di captare l'imponderabile, di esprimere le immagini più complesse e i moti più reconditi della coscienza senza attentare alla loro freschezza, né intervenire per correggerli o aggiustarli secondo i canoni della retorica, riuscendo tuttavia a comporli in moduli così chiari da essere prontamente compresi e assimilati. (Giulio Confalonieri)
  • Chopin. Mi hanno costretto a suonarlo talmente tanto, a scuola, da farmelo quasi odiare. (Rieko Matsuura)
  • Chopin non mette la sua soddisfazione nel fatto che le sue mani siano applaudite per la loro abile virtuosità da altre mani. Aspira ad un più bel successo. Le sue mani sono le fedeli serve della sua anima. E la sua anima è applaudita da gente che non ascolta solo con le orecchie, ma con l'anima. Perciò è il preferito da quella società eletta che cerca nella musica le più alte gioie dello spirito. I suoi successi sono di natura aristocratica. La sua gioia è come profumata dalle lodi della buona società. È la distinzione della sua stessa persona. (Heinrich Heine)
  • [Se lo Zar di Russia sapesse] Come nelle opere di Chopin, nelle semplici melodie delle sue marzurke, lo minacci un pericoloso nemico, egli ne proibirebbe la musica. Le opere di Chopin sono cannoni sepolti sotto i fiori. (Robert Schumann)
  • Con Frédéric François Chopin [...] la letteratura del pianoforte raggiunge un'altezza che non doveva mai più essere superata. In questa musica, il pianoforte viene per la prima volta adoperato senza nessun riferimento né allusione all'orchestra, e il musicista ne sfrutta quel ch'esso strumento ha di proprio e inconfondibile: timbri, esigenze della tastiera (che determinano anche la scrittura musicale), pedalizzazione infine totalmente nuova. La musica di Chopin è infatti, fra tutte quelle scritte pel nostro strumento, l'unica completamente impossibile a trascrivere per altri mezzi fonici. (Alfredo Casella)
  • Dei vari musicisti del passato, ebbe una cotta, durante l'adolescenza, per Händel e Weber, ciò che un poco sorprende trattandosi di nature così diverse dalla sua. In seguito le sue preferenze s'indirizzarono a Bach, a Mozart, che rappresentava per lui il tipo ideale di musica, il poeta per eccellenza. (Luciano Chailly)
  • Gli slavi si concedono volentieri, ma non si danno mai. E Chopin è più polacco della Polonia. (Louis Enault)
  • Io ho sempre pensato che per certi lati la musica è la più pericolosa delle arti. Al suono di un notturno di Chopin, una signora mia amica si trasformò una volta in Notte, si sbiancò in faccia come la luna, si avviluppò di veli, e si trovò seduta in aria e gonfia di malinconia, sopra una città che dormiva sotto di lei con tutte le persiane chiuse. (Alberto Savinio)
  • La musica di Chopin mi ha accompagnato tutta la mia vita, fin da quando ero bambino. Ma come l' esperienza sempre diventa più ricca, così il mio amore per la sua musica è diventato più grande anno dopo anno: forse perché la capisco meglio....e mi sento anche più divertito: non finisco mai di sorprendermi. (Maurizio Pollini)
  • La suggestiva ispirazione melodica di Federico Chopin ha fatto sbizzarrire gli scrittori di cose musicali ed i critici biografici slanciatisi alla ricerca dell'aneddoto che, come quattro e quattro danno otto, fornisse la spiegazione del risultato artistico. E frugarono nella sua breve ed infelice vita, in cerca di disinganni amorosi e di avventure romantiche; e ne trovarono. (Guido Pannain)
  • [Sonata per pianoforte n. 2 op. 35] Nel quarto tempo Chopin precorre i tempi, tanto da non essere capito dai suoi contemporanei, da far esclamare a Schumann: "Questa non è musica". (Maurizio Pollini)
  • Nessuno lo superava in distinzione ed eleganza. Ci teneva in modo speciale, ai guanti. Vestiva come un principe tra i principi che lo circondavano nei tanti salotti di cui era l'idolo e dove si recava sul suo snello calessino personale, ch'era uno dei suoi vanti. (Luciano Chailly)
  • Può fare quest'effetto sulle persone: può smuovere della polvere. (Dexter)
  • Qui, malato da morire, ha scritto una musica da paradiso e ad un solo strumento ha dato la voce dell'infinito. (George Sand)
  • Quando le sue sofferenze erano ancora tollerabili, Chopin si mostrava di una bonomia maliziosa che dava un irresistibile fascino ai suoi rapporti con gli amici. Nella conversazione portava quell'humour che fu la grazia principale e il carattere essenziale del suo raro talento. (Hector Berlioz)
  • Sarà perché ha scritto solo per pianoforte, ma nonostante abbia rivoluzionato la storia della musica il suo genio non è compreso appieno. (Daniel Barenboim)
  • Se Chopin appartiene alla Polonia, la sua Patria l'ha offerto al mondo. (Nino Salvaneschi)
  • Se avesse sottoposto le sue musiche al giudizio di un esperto, questi li avrebbe stracciate… Comunque vorrei farlo io. (Ludwig Rellstab, Iris im Gebiete der Tonkunst 1833)[2]
  • Tutto deve cantare in Chopin: il tocco giusto serve a trovare la poesia che c' è dentro. (Murray Perahia)
  • Vieni al Florian sull'imbrunire. | Dalla laguna, senti?, il vento infuria. | Ma tra le raffiche l'orchestra suona Chopin, | ora potremo parlare d'ogni cosa francamente. (Evgenij Rejn)
  • La sua ispirazione era imperiosa, bizzarra, irriflessiva...
  • Mai il carattere di Chopin ha nascosto un solo movimento, un solo impulso dettato dal più delicato sentimento d'onore e dalla più nobile intesa degli effetti. Eppure, mai natura fu più atta a giustificare degli scatti, dei difetti, dei capricci e delle singolarità brusche. La sua immaginazione era ardente e i suoi sentimenti arrivavano sino alla violenza. La sua struttura fisica era debole e malaticcia. Chi più misurare le sofferenze scaturite da queste cose opposte? Devono esser state tremende, ma non ne diede mai spettacolo. Ne conservò il segreto, lo nascose a tutti gli sguardi sotto l'impenetrabile serenità di una fiera rassegnazione.
  • Racchiudendosi nell'ambito esclusivo del pianoforte, Chopin diede prova di una delle qualità più preziose in un grande scrittore e senza dubbio delle più rare in uno scrittore comune: la giusta valutazione della forma nella quale gli è dato di eccellere.

Note

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  1. Citato in William Murdoch, Chopin: his life, Macmillan, 1935, p. 388. (Anteprima su Google Books)
  2. Citato in Storia della bruttezza, a cura di Umberto Eco, Bompiani, Milano, p. 393. ISBN 978-88-452-7389-6

Voci correlate

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Altri progetti

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