Giuseppe Marotta (dirigente sportivo)
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Giuseppe Marotta (1957 – vivente), dirigente sportivo italiano.
Citazioni di Giuseppe Marotta
[modifica] Citazioni in ordine temporale.
- Sono onorato di non aver preso Piazón a queste condizioni. Non sarebbe stato etico riconoscere a un minorenne uno stipendio da un milione di euro. Cosa avrebbero pensato i giovani con cui si sarebbe ritrovato a giocare, ragazzi che devono ancora firmare un contratto professionistico? È ipocrita sostenere che i calciatori guadagnano troppo e poi criticare il nostro comportamento in questa circostanza.[1]
- Io ricordo anche un episodio avvenuto nel maggio 2005 durante un Lecce-Parma 3-3, quando Zeman abbandonò la panchina della sua squadra a 10' dalla fine e non si è mai capito il perché. Magari dovrebbe darci spiegazioni di questo e non su cose che non lo riguardano.[2]
- [Riferendosi all'acquisto di Arturo Vidal da parte della Juventus, nel 2011, in risposta a Karl-Heinz Rummenigge] Abbiamo operato secondo i regolari canali di mercato che prevedono l'accordo sia con la società, in questo caso il Bayer Leverkusen, sia con il calciatore [...] A quanto pare di intendere, Rummenigge si era affidato a canali meno ortodossi, me ne rammarico con lui e con il Bayern. Hanno perso una bella occasione sia sul mercato sia di comunicazione: il silenzio sarebbe stato infatti preferibile. Evidentemente il passato nerazzurro di un grande campione e dirigente come Rummenigge pesa e, come noto, al cuor non si comanda.[3]
- [Riferendosi alla polemica su Dimităr Berbatov] Lui ci ha detto che mai sarebbe andato alla Fiorentina e che avrebbe seguito il suo ex allenatore, passato al Fulham. Tutto è accaduto nell'arco di un'ora e non c'è stato alcuno sgarbo alla Fiorentina. Anzi, il nostro intervento è stato di aiuto ai dirigenti della Fiorentina per evitare una brutta figura. C'era un cerimoniale a Firenze, ma Berbatov non sarebbe mai arrivato.[4]
- [Prima di Juventus-Inter 1-3, 3 novembre 2012] [Sapevo] della spensieratezza tattica di Stramaccioni, ma non siamo impreparati, abbiamo preparato bene la partita.[5]
- Lotito era definito come un personaggio folcloristico. Oggi è un personaggio che ha un estremo potere e tanto potere in mano ad una sola persona è pericoloso, si rischia di finire nel vuoto.[6]
- [...] quando si dice «il giocatore viene preso dalla Juventus» significa anche caricarlo di responsabilità. Quando si dice «la maglia della Juventus è pesante» significa capire che dietro quella maglia c'è una storia fatta di un palmarès ricco di successi e, quindi, questo giocatore deve essere uno degli interpreti per arrivare ancora a riportare ad ulteriori successi.[7]
- [Dopo la vittoria della Juventus del campionato 2014-2015] Questo è uno scudetto dal sapore molto importante, visto il cambio dell'allenatore molto traumatico. A luglio, lo ricordo sempre, io, Agnelli e Allegri fummo accolti a Vinovo tra gli sputi per la scelta del tecnico... Il nostro brand adesso è cresciuto, tanti giocatori ci chiedono di venire. Nel 2010 si faticava a convincere i giocatori importanti italiani, ora ci sono stranieri che fanno la fila. Facciamo trattative interessanti, merito dei risultati sportivi e della credibilità ritrovata con Andrea Agnelli.[8]
- Crediamo che debba cambiare la politica calcistica e i personaggi che ricoprono le cariche più alte. Dobbiamo guardare con positività agli aspetti belli che il calcio offre. Bisogna formare una nuova classe dirigenziale, invece ci affidiamo a pressapochismo e improvvisazione.[9]
- Una cavalcata magnifica, una stagione straordinaria, culminata con due stelle dorate sul petto. La vittoria dello Scudetto, il ventesimo per i nostri colori. Per il Club e i tifosi, a Milano e nel mondo. Perché l'Inter respira storia. Perché l'Inter è nella storia. Vincere il derby di Milano ci ha permesso, non solo, di proclamarci Campioni d'Italia, ma anche di conquistare la seconda stella, un traguardo storico che rimarrà per sempre nella memoria di tutti. Le due stelle dorate sul cuore dei calciatori sono motivo di grande orgoglio per noi e per i nostri tifosi che ci hanno sempre sostenuto e supportato durante la stagione, Facendoci sentire sempre a casa anche quando giocavamo in trasferta. Abbiamo raggiunto un traguardo straordinario, frutto del lavoro e del sacrificio di tante parti in gioco.[10]
- Sono un innamorato del calcio da sempre, da quando ho memoria. Mi sono dedicato a questo movimento per tutta la vita e il calcio mi ha ripagato con un percorso che è stato costruito passo dopo passo, mattone su mattone. Diventare Presidente di un club prestigioso come l'Inter genera una forte emozione che un ragazzino che a 17 anni entrava nello spogliatoio del Varese non avrebbe mai potuto immaginare. Quell'emozione, unita all'esperienza di quasi 50 anni di calcio, è a disposizione di questa comunità.[11]
- [In risposta a Paolo Scaroni che aveva detto: «Il Milan è l'unica, vera squadra di Milano»] Dipende da che punto di vista. Se l'unica squadra di Milano è rappresentata da lui, noi forse rappresentiamo qualcosa di superiore. Non voglio fare polemiche, è un amico, ognuno porta avanti il proprio club definendolo il migliore. Noi non a caso abbiamo due stelle, auspico che possa raggiungere quanto prima anche il Milan la seconda stella.[12]
- Simone ha dalla sua il fatto di essere stato un calciatore e conosce le dinamiche dello spogliatoio, è cresciuto in tutte le attività, era bravo prima ed è bravissimo oggi. Lui deve essere annoverato fra i migliori allenatori. È cresciuto, ha fatto esperienza e questo lo porta a essere preparato.[13]
Da un'intervista al programma radiofonico Politica nel pallone, Rai Gr Parlamento; citato in tuttosport.com, 4 novembre 2012.
- [In merito agli errori arbitrali] Fanno parte del gioco, ci sono stati e ci saranno ancora. Anche i grandi arbitri dell'epoca hanno commesso degli errori. La componente arbitrale valuta non con mezzi tecnologici, e quindi l'errore umano è dietro l'angolo. La differenza con quanto accadeva prima, è che adesso con la televisione si può vivisezionare ogni immagine nel dettaglio. Innanzitutto però, bisogna escludere qualsiasi ipotesi di malafede sennò non saremmo neanche qui a parlare.
- Non ne voglio più parlare perché lungi da me fare polemica, se poi Stramaccioni vuole farla faccia pure, per me la spensieratezza è una virtù e quindi era un apprezzamento per un giovane allenatore. Spensieratezza per il vocabolario Zingarelli che mi sono andato a riguardare, sebbene abbia fatto studi umanistici significa distensione e serenità. Quello che volevo dire io è che lui tra gli allenatori è quello nelle condizioni migliori per guidare una squadra, se poi sono stato frainteso rimango della mia opinione.
- La cosa che sento la sento sia come dirigente della Juve che come uomo di sport: Pirlo ha dimostrato di essere uno dei migliori giocatori al mondo.
- [Sulla riforma della giustizia sportiva in Italia] Credo sia necessaria, a tutela del fatto che le società professionistiche sono società per azioni e quindi la squalifica di un suo giocatore o dell'allenatore, crea danni ingenti. Si vuole che la difesa abbia la possibilità di essere considerata tale e non come oggi protagonista di processi rapidi dove l'accusa si presenta con una clave e la difesa a mani libere.
C'era una volta il calciomercato (e non ci sarà più)
Intervista di Sebastiano Vernazza, SportWeek nº 27 (944), 6 luglio 2019, pp. 32-39.
- [Su Angelo Massimino] Un giorno si arrabbiò perché il Catania aveva comprato uno stock di guanti da portiere: «E perché i portieri c'hanno bisogno dei guanti e gli altri no?», imprecava. Non conosceva i dettagli tecnici, però se ti stringeva la mano, potevi stare tranquillo.
- [«Qual è stata l'estate in cui il mercato è entrato nell'era moderna?»] Nel 1983: Zico all'Udinese, con la regia di Franco Dal Cin, la più bella operazione degli Anni Ottanta, la prima futuristica perché supportata da una strategia di marketing e sponsorizzazioni. Per me è stato uno spartiacque, lì è cominciata l'epoca del calcio business.
- [«Le differenze tra ieri e oggi?»] Ieri c'era più serietà perché c'erano meno attori. I procuratori non esistevano, i familiari dei giocatori non si intromettevano. Molte trattative si chiudevano a cena, un bicchiere di vino in più aiutava a vincere le resistenze. Ieri si faceva ampio uso di cambiali, la gente firmava e firmava...
- [«Trucchi di ieri?»] Un grande classico, prima dei telefonini, era questo. Tu stavi all'Hilton e dovevi vendere, poniamo, un centravanti. Nella hall vedevi il tuo collega Caio che stava trattando la cessione del suo centravanti con il collega Tizio. A quel punto andavi alla reception e chiedevi che via altoparlante lanciassero questo messaggio: «Il signor Caio è desiderato con urgenza al telefono». Caio si staccava e tu agganciavi Tizio per proporgli il tuo, di centravanti. Ammetto di aver fatto questa cosa.
- Sono scomparse o quasi le bandiere perché ora i giocatori sono favorevoli ai trasferimenti: più cambiano squadra più guadagnano.
- Italo Allodi, uno dei padri del calcio moderno, diceva: «Quello del pallone è l'unico mondo in cui un muratore può diventare architetto da un giorno all'altro».
Citazioni su Giuseppe Marotta
[modifica]- Certo è che se dai a Marotta la metà di quello che spende Corvino, vinciamo tre scudetti consecutivi. Marotta è il Cassano dei direttori sportivi. (Antonio Cassano)
- Il problema con Marotta è che con un occhio gioca a biliardo e con l'altro mette i punti. (Claudio Lotito)
- [Rispondendo alle dichiarazioni di Marotta in merito a Catania-Juventus 0-1 del 28 ottobre 2012] Marotta continua a parlare facendo paragoni, è un brav'uomo, mi fa anche un po' di tenerezza, sembra James Bond: ha la missione impossibile di giustificare l'ingiustificabile. (Antonino Pulvirenti)
Note
[modifica]- ↑ Citato in Gianni Lovato, Piazon al Chelsea, che figura, tuttosport.com, 17 marzo 2011.
- ↑ Citato in Marotta a Zeman: "Inopportuno". La Roma: "Opinioni personali ma...", gazzetta.it, 13 agosto 2012.
- ↑ Citato in Lite Marotta-Rummenigge. Bayern-Juve, che bufera, corrieredellosport.it, 25 luglio 2011.
- ↑ Citato in Agnelli a Della Valle: “Io in discoteca? Per la festa scudetto, gliela auguro”, lastampa.it, 27 ottobre 2012.
- ↑ Citato in Juve-Inter 1-3, Stramaccioni contro l'ironia di Marotta: «Adesso che dice?», ilmessaggero.it, 3 novembre 2012.
- ↑ Dal programma televisivo Stadio Sprint, Rai Sport, 14 settembre 2014; citato in Marotta «Lotito? Troppo potere è pericoloso», tuttosport.com, 14 settembre 2014.
- ↑ Dal video Juventus: Marotta e Paratici fino al 2018 - Marotta and Paratici extend contracts until 2018 (min. 3:36), youtube.com, 23 aprile 2015.
- ↑ Citato in Guido Vaciago; «Da Pogba a Tevez gli assi restano qui», Tuttosport, 3 maggio 2015, p.3.
- ↑ Citato in «Non ci fermiamo. Puntiamo a Berlino!», Tuttosport, 21 maggio 2015, p. 6.
- ↑ Citato in Marotta: "Due stelle e gloria eterna, in questo Scudetto c'è tutta l'essenza dell'Inter", calciomercato.com, 26 maggio 2024.
- ↑ Citato in Marotta: "Io presidente? Sintonia con Oaktree, non c'è vittoria senza sostenibilità", gazzetta.it, 4 giugno 2024.
- ↑ Citato in Inter, Marotta risponde a Scaroni: "Noi abbiamo due stelle, auspico ci arrivi anche il Milan. Conte? Episodio non rilevante", calciomercato.com, 12 novembre 2024.
- ↑ Citato in Marotta: "Inzaghi bravissimo calciatore e allenatore. Conte ha vinto tanto, ma l'Atalanta insegna", fcinternews.it, 17 dicembre 2024.
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