Il Vecchio
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Il Vecchio
Universo | Romanzo criminale |
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Autore | Giancarlo De Cataldo |
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Interprete | |
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Il Vecchio, personaggio di Romanzo criminale.
Citazioni del Vecchio
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- La cosa non mi turba. Fa parte delle regole. Io detesto la gente fidata. La gente fidata è leale, e dunque priva di fantasia. Se mi fossi circondato di gente fidata a quest'ora sarei da un pezzo sottoterra...
- Vedrà. Lei avrà la fortuna di vivere a stretto contatto con gli ultimi uomini veri. Uomini che hanno passioni e identità. Ma, ahimè, tutto questo avrà breve vita! L'oggi muore e il domani sarà il dominio esclusivo di banchieri e tecnocrati. Ah, e ovviamente di ragazzini rincoglioniti dalla Televisione!
- Lei si ostina a cercare un disegno dove non esiste nessun disegno, una trama dove non c'è nessuna trama. La smetta con questa pretesa assurda. Il violino e il calendario riposano l'uno accanto all'altro sul tavolo dell'anatomopatologo, e non c'è niente che li colleghi, se non il caso. Questo non è più il secolo di Hegel. Questo è il secolo di Magritte!
Citazioni in ordine temporale.
- Glielo dico io chi sono. Prima che lei raccolga stupide maldicenze. Sono un servitore dello stato. Per ragioni di servizio mi misuro col male, come lei d'altronde. Vede, i segnali che raccolgo da un po' di tempo a questa parte mi dicono che molto presto tutto finirà. La divisione del mondo, il muro di Berlino con il quale sono invecchiato presenta delle crepe molto evidenti e molto presto verrà giù trascinando sotto le sue macerie la classe politica di cinquanta anni io me ne andrò un minuto prima del terremoto. Ma non si incomodi con le sue indagini per spazzarmi via. Lo farà la storia.
- Questa è la mia lettera di dimissioni dal servizio. Esco di scena in punta di piedi senza far rumore. Nel tempo che verrà non ci sarà bisogno di gente come me perché non ci sarà più nessuna democrazia da salvare ma solo interessi privati, lotte per più potere e denaro. I pochi fascicoli che porto con me parlano degli uomini che dovranno salvarsi dal diluvio. Persone spesso ignobili, anime nere, capitani di ventura. Eppure come già altre volte nella storia saranno loro a governare il caos...
Citazioni in ordine temporale.
- Al prossimo morto nessuno si ricorderà di questa Giorgiana Masi[1]. Sarà solo una lapide su un muro. Noi dobbiamo pensare alla storia. (stagione 1, episodio 1)
- Non è detto. Gli unici veri cattolici in Italia sono i brigatisti. Non lo sa? [rivolto a Pigreco che reputa inutile l'appello del papa per la liberazione di Moro] (stagione 1, episodio 6)
- È un momento difficile per il paese[2]. C'è bisogno di sicurezze, di certezze... come la famiglia: è ora che il nostro amico Scialoja faccia una bella riunione di famiglia[3]. (stagione 1, episodio 7)
- Il Vecchio: No! Borgia è solo un vaso di coccio che si illude di aver un'anima di ferro! Scialoja, invece, quant'è che ce l'abbiamo tra i piedi?
Zeta: Tre anni!
Il Vecchio: Tre anni dietro lo stesso caso malgrado minacce, ricatti, trasferimenti... Niente male, no? Ha la grinta di un vero scalatore! (stagione 1, episodio 12) - Il Vecchio: Vedete, ogni giorno un canale nuovo: il mondo sta cambiando! In futuro i crimini non si commetteranno più coi coltelli a serramanico...
Zeta: Allora cosa facciamo con Proietti?
Il Vecchio: Be', se è pazzo, bisogna assecondarlo, no? E comunque l'importante è avere un cavallo di riserva e noi ne abbiamo uno perfetto: giovane, ambizioso, elegante... [Si riferisce al Dandi] (stagione 1, episodio 12) - Zeta: Ci sono tutti i vertici dei servizi in questa P2.[4] Non manca nessuno...
Il Vecchio: Proprio tutti non direi! E comunque la lista è incompleta: qualcuno ha sottratto dei fogli, qualcuno tanto potente da far sparire i propri nomi! [Cambiando discorso] Dunque la banda ha sparato a due persone che non c'entravano niente? È arrivato il momento di consegnargli Gemito prima che facciano altri danni. Ci aiuterà ad alleggerire la nostra agenda... (stagione 2, episodio 1) - Il bello del nostro lavoro è che noi non inventiamo bugie, noi inventiamo la verità. (stagione 2, episodio 3)
- Dandi è diventato grande e si diverta a giocare il nostro stesso gioco! (stagione 2, episodio 9)
- Il Vecchio: Il muro che separa due mondi, spazzato via in pochi istanti.
Scialoja: Perché è qui?
Il Vecchio: Ho speso una vita a tenere in piedi quel muro, a dare un ordine alle cose e a mantenerlo... E ora quell'ordine non vale più!
Scialoja: Glielo ripeto, che vuole da me?
Il Vecchio: Che lei prenda il mio posto, Scialoja! Avrà accesso al mio archivio, conoscerà i segreti di chi comanda, di chi obbedisce, potrà decidere della loro vita e morte, avrà il potere, Scialoja.
Scialoja: E perché io? Perché non uno dei suoi uomini?
Il Vecchio: Mi sono stati troppo vicini, hanno assorbito il mio sguardo e ora che il mondo è cambiato serve uno sguardo diverso!
Scialoja: Uno sguardo diverso? Ma di che diavolo parla?
Il Vecchio: Del suo, Commissario. Lei non ha rinunciato alla sua fissazione di giustizia, lei ha lo sguardo giusto per ordinare il mondo che verrà! (stagione 2, episodio 10)
Citazioni sul Vecchio
[modifica]- Il Vecchio è il Vecchio. Il Vecchio ordina e Dio dispone. Il Vecchio comandava un'unità informativa dal nome neutro il cui potere era noto solo a pochissimi eletti. Circondato dai suoi giocattoli meccanici, pezzi autentici del Settecento austriaco, prototipi dei moderni automi, il Vecchio combatteva l'insonnia giocando a disordinare il mondo. (Giancarlo De Cataldo)
- Il Vecchio era l'interlocutore privilegiato della diplomazia parallela che legava a filo doppio Italia e Stati Uniti. Il campione dell'anticomunismo viscerale. Il Vecchio era un moderato. Temperava le asprezze degli estremisti con la sua calma sapienza. Era ben gradito anche oltrecortina. No, il Vecchio non era che un rottame, un sopravvissuto di altre epoche, uno specchietto per le allodole, un uomo di paglia che tenevano relegato in un ufficetto senza né fondi né uomini. Macché. Mai come nel caso del Vecchio il ruolo formale non corrispondeva al potere effettivo: mediocre e periferico il primo, oscuro e illimitato il secondo. Il Vecchio era uno spaventapasseri che si agitava nei momenti di crisi. Il Vecchio era il crocevia della Storia segreta dell'ultimo quarto di secolo. (Giancarlo De Cataldo)
- Questo il Vecchio faceva da una vita. Controllare. Questo era il Vecchio. Un controllore. Né di destra, né di sinistra. Senza governi da scalzare e sostituire con sbiadite fotocopie. Solo per se stesso. Per sempre contro la bastarda umanità si rifiutava di comprendere e accettare. Un controllore anarchico. (Giancarlo De Cataldo)
Note
[modifica]- ↑ Una studentessa uccisa a Roma durante un corteo non autorizzato.
- ↑ Riferito alla morte di Aldo Moro.
- ↑ Riferito alla sorella di Scialoja, nei guai con la giustizia per via di una retata alla radio di estrema sinistra dove lei lavora.
- ↑ Il riferimento è alla loggia massonica P2 e al "Maestro Venerabile" Licio Gelli.
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