Romanzo criminale - La serie (prima stagione)

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Romanzo criminale - La serie (prima stagione)

Stagione di una serie TV

Immagine Romanzo criminale logo.png.
Paese Italia
Episodi 12
Data 10 novembre 2008 – 12 gennaio 2009
Rete televisiva Fox
Regia Stefano Sollima
Sceneggiatura Leonardo Valenti, Paolo Marchesini, Barbara Petronio e Daniele Cesarano
Interpreti e personaggi
Cronologia
Stagione precedente Stagione successiva
- seconda

Romanzo Criminale, prima stagione.

TaglineIl crimine paga.
  • Stecca para pe' tutti! (Libanese e altri personaggi, battuta ricorrente[1])

Episodio 1[modifica]

Frasi[modifica]

  • [All'inizio della serie, nella Roma di oggi, un ex-membro della banda urla in strada] Io stavo cor Libanese! (Ex-membro della Banda[2])
  • [Durante un colpo malriuscito alla banda] V'o dico io che famo! Scrocchia torna a' roulotte che se je dice bene Angelina sta ancora là, Bufalo va a butta' er carro a' Marana se no tra un po' er cadavere puzza, e io e Libano tornamo da Sora Maria che c'ha lasciato 'e porpette in frigo. Semo proprio 'na batteria de merda! (Dandi)
  • Forse è venuto er momento de guardasse 'n faccia. Quanto volemo tira avanti a tira' su i sordi cor cucchiaino? Come stanotte che per poche mijaia de lire ce semo spaccati er culo... (Libanese)
  • [Rivolto a Scialoja dopo la sua ipotesi che i rapitori del barone siano di Roma] E quali sarebbero le prove? Due mozziconi e una multa? [...] Quanti erano i rapitori? Due macchine cariche di gente. Più i telefonisti, i carcerieri, chi c'è a Roma in grado di mettere insieme tante persone? Nessuno! A Roma non c'è un capo, non c'è la mafia, non c'è la camorra! Qui si lavora in batterie di tre/quattro persone, ognuno con la sua zona, i suoi affari: spaccio, usura, rapine. Si rispettano tra loro ma in realtà si odiano. E sa perché? Perché sono romani. In una città come questa, una banda di dieci persone? Non resisterebbe neanche una giornata, a quest'ora si sarebbero già scannati. (Sostituto Procuratore Borgia) [ultime parole famose]
  • So' sceso a controlla', credevo che dormiva. (Gaetano Cannizzaro) [ultime parole]
  • Ah già, lei è il tipo "la va o la spacca", vero? Se le dice bene avrà la foto sui giornali, se no c'è sempre un PM a pararle il culo. No Scialoja! (Sostituto Procuratore Borgia)
  • Ma che cazzo stat' a fa'? 'Na democrazia de criminali, prennemose Roma... A Libane', famme capì! E come v'a prennete? Mettete tutte 'e batterie, mille che so', ar servizio vostro? Poi ar Teribile che je raccontate? A Libano, 'sta città 'n s'a pijerà mai nessuno, perché Roma nun vole capi. (Satana)
  • Al prossimo morto nessuno si ricorderà di questa Giorgiana Masi. Sarà solo una lapide su un muro. Noi dobbiamo pensare alla storia. (Il Vecchio)

Dialoghi[modifica]

  • Dandi: Mmm! 'Na bomba 'sto sugo, Sora Marì!
    Madre Libanese: Sì, sì, attento a non sporcatte la camicia che me pare quella bona.
    Dandi: Nun se preoccupi che rosso su rosso 'n se vede. [...]
    Madre Libanese: E ndo l'hai comprata 'sta sciccheria?
    Dandi: Da Remo a Viale Marconi.
    Madre Libanese: Ah, l'avrai pagata 'n botto.
    Dandi: Eh, n'omo quarche sfizio s'o deve toje ogni tanto, no?
    Madre Libanese: N'omo, se dovrebbe pure trova' 'n lavoro ogni tanto.
  • Bufalo: J'avete fatta!
    Libanese: Ma che cazzo hai preso, 'n caro funebre?
    Dandi: Er cadavere 'ndo l'hai nascosto ner portabagaji?
    Bufalo: E 'n sei contento? Te sei vestito da becchino!
  • Scialoja: Mi scusi dottore ma il nostro lavoro dovrebbe essere difendere i cittadini, non sparargli contro.
    Capo Polizia: Scialoja, qua non si tratta di difendere, ma di difenderci, quei cittadini hanno mandato all'ospedale uno dei nostri, lo sa? Un ragazzo di venticinque anni.
    Scialoja: E per questo abbiamo ucciso una ragazza di diciannove[3]?
    Capo Polizia: Ma poi lei che ci faceva a Ponte Garibaldi? Se non sbaglio il corteo non era di sua competenza.
    Scialoja: No.
    Capo Polizia: E allora faccia il suo lavoro invece di criticare quello degli altri [e se ne va]
    Scialoja [a Rizzo che arriva fischiettando Bandiera Rossa]: Che ti serve qualcosa, Rizzo?
    Rizzo: Non ti facevo comunista, Scialoja...
    Scialoja: Ah... Che tu eri stronzo invece io l'ho sempre saputo!
    Rizzo: Ma perché ti incazzi? Perché c'è una rossa di meno? Preferivi che a morire fosse un collega?
  • Il Terribile [riferendosi ad una borsa piena di armi]: Che ce farai con tutta sta robba, Libane'?
    Libanese: Cazzi mia!
    Il Terribile: C'hai poco da fa' er galletto, a regà! Aricordate che è successo l'ultima vorta... [tocca il braccio del Libanese.[4]] Fa ancora male, ve'?
  • Freddo [riferito alla borsa piena di armi]: Te piace viaggia' pesante... Se stavamo a chiede', no, ma che ci farano co' tutti 'sti feri? Quarche idea se la semo fatta, ma me piacerebbe sentirlo da te... In fondo te l'avemo tenuti in caldo, no?
    Libanese: Damme 'n passaggio che t'o spiego.
    Freddo [continuando il discorso in auto]: Allora, chi volevi fa' piagne?
    Libanese: Er barone Rosellini. È vecchio, ricco e senza scorta...
    Freddo: E quanto pensi d'alza'?
    Libanese: Cinque mijardi!
    Freddo: Be'! Nun sarà 'na cosa rapida. Ce sarà 'na trattativa, la PS ve romperà i cojoni.
    Libanese: Chi non risica...
    Freddo: E 'n corpo da cinque mijardi non è 'n furto de Olivetti, noh...[5]
    Libanese: Che me stai a di', Soleri?
    Freddo: Che Soleri me ce chiamano solo 'e guardie e pe' tutti l'artri so' er Freddo!
  • Scrocchiazeppi: Ma davero c'ha tutti 'sti mijardi er Barone?
    Bufalo: De più! Questi so' quelli che ce deve da' a noi.
    Freddo: Se vedemo. [se ne va via]
    Scrocchiazeppi: Oh! Ma 'ndo va?
    Bufalo: Andrà a caccia de passera!
    Fierolocchio: Ma chi, er Freddo? Mai visto co' 'na donna!
    Scrocchiazeppi: Oh! Ma n'è che niente niente...?
    Fierolocchio: Embè, fatte avanti, no? Così vedemo che te risponde.
    Sergio Buffoni: Io appena arivano i sordi me faccio 'na Porsche, così 'o vedete quanto ce metto a rimedia' 'na bella topa.
    Fierolocchio: C'ho 'n formaggio mijore p'a topa tua, Buffo': 'a coca! Ha' da vede' dopo come corono a frotte!
    Ruggero Buffoni: Tanto sempre paga' devi!
    Dandi: A me de l'ammucchiate vostre nun me ne frega niente! A me me ne basta una! Una vera! Che me lo fa tira' quanno la vedo, quanno ce parlo, e pure quanno ce penso.
    Scrocchiazeppi: A me basta che m'o fa' tira' quanno m'a scopo!
    Bufalo: Ma pensa a Angelina, che manco t'a dà!
    Fierolocchio: E chi sarebbe 'sta fata?
    Ruggero Buffoni: Che è da esse, 'na mignotta come l'altre?
    Dandi: Eh no! No, 'na mignotta! 'A mejo mignotta de Roma! E quann'è, 'a vojo solo pe' me!
  • Libanese [rivolto prima a Bufalo e poi alla banda, dopo aver ottenuto i soldi del sequestro]: Da quant'è che stai a sbava' per quei Rolex in vetrina dal Bedetti? A Da', er guardaroba novo seno no è er Dandi...
    Dandi: Io c'ho già 'a lista pronta!
    Libanese: Scriocchià: figa, un po' de coca e un brillocco pe' Angelina...
    Scriocchiazeppi: M'hai letto ner pensiero, ah Libanese...
    Fierolocchio: Pensa che carcio!
    Libanese: Poi però 'o sapete che succede? Succede che er Rolex se 'ngrippa...
    Bufalo: M'o ricompro.
    Libanese: ...er guardaroba te 'o devi cambia' perché passa de moda...
    Dandi: 'O cambieremo.
    Libanese: ...'a figa s'asciuga pe' mancanza de liquidi e tempo sei mesi, 'n anno, stamo di nuovo ar palo. Allora venite da me e faremo 'n artro corpo. Magari ce va bene, magari no, magari finimo ar gabbio, magari sottoterra...
    Sergio Buffoni: Fai il punto Libano, che non te sto più a segui'
    Libanese: Io dico stecca para pe' tutti: 20 milioni! E 'l resto lo rinvestimo...
    Ruggero Buffoni: E 'o reinvestimo in che?
    Libanese: Un progetto comune, 'na cosa 'n grande: droga, armi, azzardo, poi se vede...
    Dandi: Come 'a mafia in Sicilia?
    Libanese: Come 'a camorra a Napoli!
    Bufalo: A Libane', ma qua non stamo a Napoli, stamo a Roma!
    Libanese: E quella se dovemo pija', Bufalo! Quello è il progetto comune. Pijamose Roma e pijamosela mò, prima che 'o faccia quarcun'artro!
    Sergio Buffoni: Ahò. Io de stronzate n'ho sentite. Ma questa...
    Freddo: Io ce sto! Ma a un patto: 'sto colpo è riuscito perché l'avemo fatto tutti 'nsieme e così deve continua'... Un'intesa tra pari livello, tutti capi e nessun servo...
  • Libanese: Me sembra che è rimasta una cosa sola da fa'.
    Dandi: Che te manca mò? Er giuramento cor sangue?
    Libanese: Sì, ma no' cor nostro. Ce stanno ancora i due Cannizzaro in giro.
  • Scialoja: Chi mi risponde quando ti chiamo?
    Sandra: Un amico.
    Scialoja: E dorme da te?
    Sandra: Invece di rompermi i coglioni, perché non cerchi di scoprire chi ha ammazzato Giorgiana?
    Scialoja: Perché devo guadagnarmi i soldi per mantenerti!
    Sandra: Be', allora risparmiati la fatica! Ho trovato un lavoro.
    Scialoja: Dove?
    Sandra: Cazzi miei!
    Scialoja: E l'università?!
    Sandra: Ma quando la smetti di fare lo sbirro?!
    Scialoja: Quando la smetti di fare la stronza! E non voglio che fumi... [le dà un assegno] Che lavoro hai trovato? [Sandra non risponde] Avrò il diritto di sapere qualcosa, no? Sono tuo fratello!
    Sandra: No! Tu sei solo uno sbirro di merda! [se ne va via]
  • Fierolocchio: E mò? S'annamo a pija' Roma?
    Freddo: Famo domani!

Episodio 2[modifica]

Frasi[modifica]

  • [Sarcasticamente verso Scialoja[6] e riferito ad un cadavere carbonizzato] Volete sapere chi è stato a ridurlo così? Sono stati i comunisti, i tuoi amici! Eh! Sono loro che bruciano le persone, no? Come quel ragazzo di Torino.[7] (Commissario Rizzo)
  • [Al Dandi ammirato, che la vede per la prima volta] Entri o vuoi farlo sulla porta? (Patrizia)
  • [Guardando il padre affacciato alla finestra] Eccolo là! Er gufo... (Freddo)
  • [Al Dandi riferendosi all'offerta del Sardo] Si volevo 'no strozzino, annavo a Campo de' Fiori... Il settanta percento, ma che offerta è? (Libanese)
  • Allora, questa è l'ultima occasione, si nun v'a sentite, è mejo che ve pijate 'a stecca vostra e ve n'annate. Perché se restate, c'avrete 'n mese d'inferno, dovrete usa' le mani e pesta' parecchi piedi, guardavve le spalle e dormi' co l'occhi aperti, ma alla fine nun basterà sta borsa pe' tutti li sòrdi che ve resteranno. Allora, chi ce sta? (Libanese)

Dialoghi[modifica]

  • Remo Gemito: Stavano tutti al bar de Franco: Ruggero Buffoni, er Dandi, Fierolocchio...
    Maurizio Gemito: Discutevano, se passavano fojetti...
    Il Terribile: Appena se so fatti er Barone... E mo il Freddo e il Libanese stanno sempre insieme, ma pe' fa' che?
    Remo Gemito: Pe' beve a birra, gioca' a biliardo...
    Il Terribile: Co' du miliardi 'n saccocia? Quarcosa ce dovranno fa, no? E io lì che l'aspetto, perché quello che l'omini uniscono, i quattrini dividono.
  • Dandi: Io me ce butto dentro quela stanza e butto 'a chiave, t'o dico io. [...] C'aveva 'n profumo, c'aveva 'n tocco, io ancora me sento le dita addosso...
    Libanese: A Dandi, co' 'sta Patrizia! E che c'avrà? Du' lingue? Quattro zinne? Me pari 'n verginello!
    Dandi: Eh! E mo' hai capito come me sento!
  • Puma: Un miliardo e sei? E 'na montagna de robba. Voi ce lo sapete 'ndo piazzalla?
    Libanese: Quello poi se vede. Dicce chi ce la può rimedia'.
    Puma: C'avete poco da sceje'. O 'a mafia tramite er Terribile...
    Libanese: Che se ne può anna' affanculo!
    Puma: E allora niente, t'è rimasto er Sardo, che sta così ch'i camoristi.
    Dandi: Ma nun era latitante?
    Puma: Infatti se move solo se ce sta un buon motivo, [riferito alla borsa piena di soldi] però me pare che voi sto buon motivo c'avete, no?
  • Padre di Freddo [in ospedale]: C'è mancato poco che s'ammazzavano lui [Gigio] e Roberta!
    Freddo: Guarda che nun l'ho mannato a sbatte' io!
    Padre di Freddo: Ah no?! E 'r motorino chi j'a comprato?!
    Freddo: Ma se po' sape' che voi da me?!
    Padre di Freddo: Tu je devi sta' lontano, ha' capito?! Gigio sta a studia', c'ha 'na ragazza a posto, c'ha un futuro! Non deve pensa' che ne la vita se va avanti coi cinquantamila che je da' er fratello!
    Freddo: Bello l'esempio che j'hai dato te!
    Padre di Freddo: Ancora co' 'sta storia? Se ce l'hai co' me, pijatela co' me. Ma Gigio lascialo sta', vabbè? Non je fa' fa' la fine tua.
  • Il Terribile: So' venuto a vede' er giovane Attila, che se prepara a pijasse Roma... Co' tre birre e 'na canna?
    Libanese: A Teri', che cazzo voi?
    Il Terribile: Ho sentito com'hai trattato er Sardo. Lì nun hai saputo gioca', Libane'. A quei livelli nun è che esci, sbatti 'a porta, fai come cazzo te pare... capito? Lì dovevi rilancia'. Dovevi rilancia' finché nessuno te poteva venì più a vede'.
    Libanese: Te ripeto 'a domanda: sei venuto qua' pe' parlamme de poker?
    Il Terribile: No. So' venuto a fatte 'na proposta. Quel mijardo e mezzo de robba t'a passo io. Ma invece der settanta me pijo er sessanta. Senza tante artre storie, tanti artri cazzi. Che dici?
    Libanese [rutta]: T'è chiara come risposta? Perché sinnò t'a posso pure ripete'.
  • Sardo: Sta' a sentì, regazzì! Tu già m'hai fatto perde tempo l'altra volta!
    Libanese: Famo subito, Sardo. L'idea è questa: invece de 'n mijardo e sei, ce ne passi tre e te lo piazzamo metà tempo. Ma vojamo er cinquanta per cento.
    Sardo: E il secondo carico chi lo paga?
    Libanese: Tu. Ma poi nun devi fa' più niente. Te metti qua a sentì i dischi e a conta' li sordi.
    Sardo: Famme capì. Vorreste piazza' tre miliardi de roba?
    Libanese: Pe' fine mese, chiavi in mano. [il Sardo guarda Ricotta e Trentadenari]
    Ricotta: Stanno a bleffa'! Ma 'ndo vanno? Ma che n'ii vedi? Questi scoppiano subito.
    Trentadenari: D'altra parte noi rischieremmo poco e guadagneremmo assai...
    Sardo [guarda il Libanese, e poi sorride]: E famola 'sta follia! Ma se toppate siete morti. Tutti.
  • Puma: E così alla fine avete trovato l'accordo, eh?
    Freddo: Nun te vedo entusiasta. Ma che dici, che 'n j'a famo?
    Puma: Boh! Non 'o so. So solo che si 'sta cosa va 'n porto, ve pioveranno addosso un fiume de sordi. Troppi pe' troppe teste.
    Freddo: E vorà dì che diventeremo i padroni de Roma.
    Puma: A Freddo, Roma 'n vo' padroni! E voi finirete pe' scannavve come li cani!
    Freddo: A Puma! Eh, n'te riconosco più! 'Na vorta saresti stato er primo a zompa' sur caro!
    Puma: Nun zompo più. Me chiamo fori. Io vojo sparì da Roma, n'hai capito ancora? [arriva la donna del Puma] A bella mia, amore mio vie' qua! [al Freddo] E se Dio vole, metto pure su famija, guarda 'n po'!
    Freddo: Nun te scorda' li confetti, eh!
  • Maurizio Gemito: Tu che ce fai qua? 'Ndo sta Fierolocchio?
    Freddo: Nun viene, ar posto suo, ve manda questi. Contateli, so' tutti, venti mijoni!
    Remo Gemito: Com'è? Pure er cravattaro te se' messo a fa' adesso?
    Freddo: Sto solo a ajuta' 'n amico, se riesci a capillo. E dite ar capo vostro [il Terribile] de dasse pace che nessuno della batteria nostra lavorerà mai pe' lui.

Episodio 3[modifica]

Frasi[modifica]

  • Chi va coi criaturi si trova pisciato. (Trentadenari)
  • Come fai a dì che te piace se manco sai che dice? 'A canzone a devi capì, Dandi. Nun è che pija e canti... (Libanese)
  • [Verso Ruggero Buffoni che vuole lasciare la zona di Val Melaina a Shangai[8], sostenendo che la banda è ormai padrona di Roma] De Mezza Roma, Buffo'... L'artra mezza sta ancora alla finestra pe' capì se famo sur serio o se semo fasulli, e se 'na pulce come Shangai ce tiene testa, è capace che ji artri je vanno dietro e l'accordo cor Sardo va a puttane e questo nun pò esse'... Tocca da' 'n esempio, 'na cosa che se ricorda! (Libanese)
  • A legge' vado lento, ma a sgama' l'infami so' 'na spada. (Bufalo)
  • [Rivolto a Shangai, prima che la banda inizi a picchiarlo in uno scantinato] Mo, pe' colpa tua, sai che dovemo fa'? Ce dovemo fa 'n culo così, dovemo perde' 'n sacco de tempo che manco c'avemo, e soprattutto se dovemo senti' 'sta merda de disco music, perché è vero che qui stamo sottotera ma certi strilli arrivano alle stelle. Fajè male, Buffo'... (Libanese)
  • Poi sarei io quello co' l'occhi chiusi, quello che se fa guida' dall'uccello... Invece a forza de lavora' il Libano vede i fantasmi, er Freddo non s'accorge d'amico infame. Be', sapete che ve dico: 'na scopata ogni tanto ve' darebbe 'na svejata! (Dandi)
  • [Rivolto a Shangai, dopo aver urinato su di lui] Mo sì che sei giallo! (Freddo)

Dialoghi[modifica]

  • [Libanese spegne l'autoradio che stava riproducendo You Make Me Feel (Mighty Real) di Sylvester]
    Dandi: Embé perché?
    Libanese: Perché 'sto cappone m'ha rotto er cazzo.
    Dandi: Cappone? [rivolgendosi al Freddo] Hai sentito come 'a chiamato? Cappone! Ma te guarda co' chi devo combatte io... Poi no' ho capito, 'a machina è mia, 'a radio pure! [riaccende la radio]
    Libanese: Ancora? Ma che se canta 'sto frocio? Armeno ce 'o sai che dice?
    Dandi: Che vor di' "che se canta"? Canta! Me piace e 'a ascolto.
    Libanese: Come fai a di' che te piace se manco sai che dice? 'Na canzone 'a devi capi', Dandi! 'N è che piji e canti! [rivolgendosi al Freddo] A Fre' pure a te te piace 'sta merda de frocio?
    Freddo: A me la merda nun m'è mai piaciuta, e i froci nemmanco... Però me sa che ar Dandi sì che je piaceno!
    Dandi: A Freddo vacce piano eh...
    Freddo: E perché se no che fai? Te strizzi li cojoni e canti in farsetto?
    Libanese: Che te piace ascorta', Fre'?
    Freddo: Claudio Baglioni.
    Dandi: E poi sarei io er frocio.
    Freddo: E che voi fa', ognuno c'ha i cazzi sua
    Libanese: Baglioni! [ cantando] Passerotto non andare via.
  • [Dopo aver recuperato la droga dal corriere che ha superato i controlli al porto]
    Libanese: E ce credo che er cane nun l'ha sentita, ce l'aveva ner culo er filippino!
    Freddo: E mo come la pulimo? Nun la potemo mica porta' via così 'sta merda!
    Libanese: E io che cazzo ne so?
    Dandi: Scusate, ma l'idea nun era quella de pijasse Roma? Qua' me pare che ar massimo se pijamo 'a scabbia!
  • Libanese: Bufalo, dimme'n po' che ce sta scritto su'a lavagna.
    Bufalo: A Libano, ma perché devi sfracassa' i cojoni proprio a me? Nu 'o vedi che sto a gioca'? Fallo legge a Scrocchiazeppi, no?
    Dandi: Aah, e allora dillo che non sai legge'.
    Bufalo: A Dandi, io so legge, è che nun me va. Quindi tappate quer cesso!
    Dandi: Oh, è incredibile pure a' elementari ha fatto sega questo.
  • Freddo: Mica te ce facevo a perde' tempo coi regazzini.
    Puma: Io me ne morirebbe d'aveccene 'n palo dentro casa. Magari che me rompeno li cojoni tutto er giorno.
    Freddo: Vabbè, mica te ce vole tanto a falli, 'a femmina ce l'hai; je poi da' de punta o de collo che tanto in rete là ce vai a finì comunque.
    Puma: Li mortacci! Dai, vie' dentro, va! Io ce sto a pensa' seriamente, sa? Ma prima me ne vojo anna' da qua. Oh, io 'n c'i vojo fa vive 'n mezzo a 'sta merda, a Fre'!
    Freddo: 'Sta merda t'ha dato da magna' fino all'artro giorno, Puma!
    Puma: E magnace te adesso! Io preferisco strigne 'a cinghia.
    Freddo: Eh... me sa' che pe' magnacce me tocca aspetta' er prossimo giro che er primo è gratise.
    Puma: È gratise? Io che t'avevo detto però? Er Sardo è 'n fijo de 'na paracula, t'o detto o no? E niente, vorà dì che te devi da' da fa' parecchio mo. Pure subbito.
    Freddo: Me stai a dì che accetti la proposta?
    Puma: Te sto a dì che quello ch'era mio, è tuo.
  • Dandi [Dandi e il Sorcio stanno malmenando uno spacciatore per convincerlo a spacciare solo la loro droga]: Scusa, perdoname, non ho capito, dicevi?
    Spacciatore: Ho detto che la robba vostra me la sbatto ar cazzo!
    Dandi: Addo'? Do' me la sbatti? E dimmelo, che t'a mando pe' posta aerea!
    Spacciatore: Ok, ok, dimme quello che devo fa'...
    Dandi: Ecco bravo! Mo' t'o spiega er Sorcio!
    Sorcio: Perché te 'ndo vai?
    Dandi: E che te devo di'? A me 'l lavoro m'arapa!
  • Rava: Eccotele qua! Tutte le mignotte dell'Esquilino schedate negli ultimi due anni.
    Scialoja: Grazie Rava, sei un amico!
    Rava: Sì, sì, però sono pure un collega per cui qualunque cosa pensi di fare con questa roba io voglio il cinquanta per cento del merito!
    Scialoja: Va bene!
    Rava: Ah! Ti facevo più coglione, Scialoja! M'avevano detto che eri un idealista!
    Scialoja: Cerco solo di fare il mio lavoro!
    Rava: Sì, sì, come no! A casa mia si dice "fare carriera"!
  • Shangai[8]: Allora, vedemo se ho capito bene. Io me levo dai cojoni, ve lascio la zona e tutti i cazzi, e in cambio?
    Ruggero Buffoni: In cambio te passamo il 10 %. Pulito, pulito...
    Sergio Buffoni: 'Na pensione de lusso, vita natural durante.
    Shangai: Ah no, me sembra n'offerta generosa! C'è solo un problema, che so' troppo giovane p'annà 'n pensione. Famo così: ripassate tra vent'anni, eh... E salutatemi il Libano...
    Ruggero Buffoni [mentre Sergio punta una pistola alla tempia di Shangai]: Aoh, me sa che nun hai capito...
    Shangai [all'uscita dei suoi tirapiedi armati] : E oltre ai saluti, diteje pure che se entra a Val Melaina, c'esce co' i piedi davanti.
  • Puma: Sta' attento ar Sardo, me sa' che vo' frega' a tutti quanti.
    Freddo: Spiegate.
    Puma: In machina co' Ricotta s'è lasciato sfuggire che sta a tratta' co' n'artro, c'ha n'artro cliente pe' le mani. Mo er nome nun l'ha detto però... me sa che è 'n pezzo grosso perché... Mo hai capito perché me ne vojo anna'?
    Freddo: E come no? "Quando girano troppi soldi pure l'agnelli se fanno lupi", me la so imparata a memoria, Puma!
    Puma: Guarda che io ce 'o so' che te 'n ce mori pe' fa' 'sta vita, te se legge 'n faccia! Lo voi 'n consijo? Spicca er volo, prima che te spezzi l'ali! Damme retta!
    Freddo: Ma basta cazzate Puma, che pe' oggi ne hai dette pure troppe!
  • Sardo [dopo che il Dandi l'ha sequestrato e portato in una zona deserta]: Tu devi essere pazzo.
    Dandi: Pazzo e armato. Quindi vedi de nu' rompe er cazzo e scendi. [i due scendono dalla macchina, Dandi ha una pistola in mano] Belle, 'ste scarpe! So' mocassini fatti a mano, ve'? Che taja so'?
    Sardo: Quarantadue!
    Dandi: 'O vedi certe vorte il destino? 'A taja mia! Levatele... [dopo aver preso le scarpe] E questa è robba che costa, quant'hai pagata? Ah, nu' 'o sai? E forse perché so' un regalo...
    Sardo: Mo m'hê rotto er cazzo, a ragazzi', cerca de falla finita e dimmi che cazzo vuoi!
    Dandi: E te dico pure chi t'ha fatto 'sto regalo: Er Teribile... Perché te prima vendi l'esclusiva al Libanese, ce fai fa' 'n mazzo così e manco ce paghi e poi, visto che sei 'n infame, te metti 'n società cor Teribile.
    Sardo: M'hê portato fino a qua, pe' di' 'sta strunzata? Lo sai chi c'è dietro di me?
    Dandi: Io so quello che c'hai davanti e davanti a questa pure i giganti diventano moscerini.
  • Il Vecchio: E così Moro ce l'ha fatta, ha portato i comunisti al governo.[9]
    Pigreco: Durerà?
    Il Vecchio: Niente dura in eterno. Il rapporto sulla criminalità?
    Zeta: Aveva ragione lei, nel giro della droga si muove qualcosa: i vertici si stanno riorganizzando.
    Il Vecchio: Anche loro alle prese col rimpasto di governo... Approfondite e aggiornatemi, la cosa potrebbe tornarci utile!

Episodio 4[modifica]

Frasi[modifica]

  • C'hai ragione, va. Anzi, mo je compro tutto er negozio, no 'a vojo più vede' co' quela faccia spenta, mi' madre deve campa' da gran signora! Tutti se devono gira' a guarda' 'a madre der Libanese, devono vede' quanto sta bene. (Libanese)
  • [Al Sorcio, che aveva provato a spacciare a Centocelle[10]] E che già te ne voi anna'? Ah mica è carino? Qui t'avemo organizzato la festa... al Sorcio, il re deji spacciatori, uno con du' palle così... uno co' talmente tanto fegato da veni' a svenne' 'a robba sotto casa mia e pensa' de falla franca. Continuate voi, io nun me vojo sporca' 'e mani pe' sto pezzo de merda. (Il Terribile)
  • Nun so se so' i tramonti che me piacciono, o a vede' 'sta città tinta de rosso.[11] (Il Terribile)
  • Due batterie di sfigati si associano per rapire il barone e alzare un sacco di soldi. Ma non li spendono, li investono tutti per un solo obiettivo: vendere droga a tutta Roma. Mica facile dirà lei, c'è di mezzo il Terribile... E infatti c'è aria di guerra ma questi le guerre non le fanno, le minacciano soltanto e invece di ammazzarsi, stringono alleanze. Risultato: una nuova banda criminale, procuratore, la più grossa mai vista a Roma! (Scialoja)

Dialoghi[modifica]

  • [Il Libanese prova una camicia in un negozio di abbigliamento]
    Dandi: 'Tacci tua, fraté!
    Libanese: Gajarda? Come sto?
    Ranocchia: Be'... Cadere, cade bene, ma quell'aria da coatto non te la toglie nemmeno Yves Saint-Laurent!
    Libanese: Manco a te l'aria da frocio...
  • Sorcio [in ospedale dopo essere malmenato dagli scagnozzi del Terribile]: Il Terìbile... ha detto di dirti 'na cosa...
    Libanese: Che?
    Sorcio: Prima te s'è fatto la ragazza..e mo te se fa tutta 'a batteria...
  • Roberta: Certo che sei una sorpresa dietro l'altra!
    Freddo: E perché?
    Roberta: Non ti facevo mica palazzinaro...
    Freddo: In che senso?
    Roberta: Quelli che lavorano nei cantieri me l'immagino diversi: più pratici, più concreti. Invece tu, c'hai gli occhi che sognano...
    Freddo: Bisogna avecce un sogno pe' costrui' 'e cose, no?
    Roberta: Sì... Mi hai stupito un'altra volta, vedi!
  • Freddo: Tu lo sai chi so' io ve'?
    Barista: Può esse', e allora?
    Freddo: E allora te chiedo solo de non di' niente a Roberta.
    Barista: Invece secondo me lo dovrebbe sape' chi sei e come te guadagni da vive'...
    Freddo [Appoggiando la pistola sul bancone] : E pure che nun me piace ammazza' la gente, se nun ce so' costretto.
    Barista: Ah Freddo, pe' favore, nu la mette' nei casini, Robertina è 'na brava ragazza.
    Freddo: E che nu 'o so? E allora comincia te a non falli li casini e tie' la bocca chiusa.
  • Freddo [appoggiando una borsa piena di soldi sul tavolo]: Questo è pel chilo d'eroina... No' li conti?
    Puma: Me fido!
    Freddo: E la proposta che t'ho fatto?
    Puma: Ecco, de quella me fido un po' de meno, io nun ce vojo fini' in mezzo ai guai, io me ne vojo anna' e tu 'o sai...
    Freddo: Chi parla de guere? Tu ce devi trova' solo 'n abboco cor Teribile.
    Puma: Ah e secondo te po' che sucede?
    Freddo: Che trovamo 'n accordo e se famo du' risate.
    Puma: Io invece nun ce vedo niente da ride'... Guarda 'n po'..
    Freddo: Ma perché poi? Se può capi' perché se stanno tanto sur cazzo?[12]
    Puma: Intanto apri 'ste du' bire va, po' t'o spiego... È robba vecchia, a Fre', de quanno er Libanese era ancora 'n pischello, ancora puzzava de latte e già faceva er duro...
  • Scialoja: Ho scoperto pure che non hai molto tempo per salvarti: quelli stanno per farsi la guerra e tu ci finirai in mezzo.
    Patrizia: Per questo sei venuto? Tranquillo, Commissario, queste sono guerre senza morti.
    Scialoja: Non esistono guerre del genere.
    Patrizia: Da queste parti ne fanno una ogni mese, e finiscono tutte con una stretta di mano. Comunque grazie per essere venuto a salvarmi...
  • Il Terribile: Chi nun more s'arivede. Come sta 'amico tuo? Com'è che se chiama? Er Sorcio.
    Libanese: Nun so' venuto qua' pe' chiacchera'. So' venuto pe' tratta'.
    Il Terribile: Ah. E allora trattamo. Che me proponi?
    Libanese: Un accordo, pe' nun dasse fastidio.
    Il Terribile: E sarebbe a dì?
    Libanese: Sarebbe a dì che Centocelle nun la toccamo, rimane robba tua.
    Il Terribile [ride]: A me me pare 'n po' n'accordo der cazzo! Centocelle è già mia! Ve sete presi tutta Roma, a me m'avete lasciato le briciole! E te dovrei dì grazie?! A Libane'!
    Puma: A Teri', annamo, daje! Così nun risolvemo 'n cazzo!
    Freddo: Ma 'nfatti, si nun te sta bene perché nun c'a fai te 'na proposta?
    Il Terribile: V'a faccio 'na proposta! Vojo 'na fetta d'a torta!
    Libanese: Dieci per cento!
    Il Terribile: Er trenta per cento ar prossimo carico! Er venticinque dar successivo, più tutta Centocelle, che è già mia!
    Libanese: Ce sto! [si allontana]
    Il Terribile: Guarda che l'accordi se chiudono co' 'na stretta de mano, a Libane'! [il Libanese resta fermo] Aoh! Allora? [il Libanese, seppur controvoglia, stringe la mano al Terribile e i due si scambiano uno sguardo carico di odio]
  • Libanese: St'accordo vale fino a quanno 'n semo più forti! Poi quer fijo de 'na mignotta 'o mannamo a fa' i vermi sottotera!
    Freddo: Questo è poco ma è sicuro!
    Dandi: Daje, va! 'Namo a festeggia'!
    Libanese: A Dandi, nun c'è proprio 'n cazzo da festeggia'!
  • Madre Libanese [riferita alla pelliccia che il foglio le ha regalato]: E questa che sarebbe?
    Libanese: Scusa ma', t'ho svejato...
    Madre Libanese: Lascia perde', nun c'ho dormito tutta 'a notte pe' come te ne sei uscito de casa ieri...
    Libanese: Me dispiace ma', so' stato 'no stronzo. Per questo t'ho portato un presente.
    Madre Libanese: Questo?
    Libanese: Sì!
    Madre Libanese: E quanto t'è costata? Come l'hai pagata?
    Libanese: Ma che te frega come ho pagata? L'importante è che sei felice, ma'.
    Madre Libanese: Un fijo che se mette ne' guai nun me farà mai felice.
    Libanese: A ma', io ne' guai nun ce finisco, 'o voi capi'? Ma non vojo manco fini' nela merda come mi' padre.
    Madre Libanese [dopo avergli rifilato un ceffone]: Nun parla' così de tu' padre, hai capito? Mo pija 'e cose tue e vattene, mejo nun vedette pe' niente che vedette morto ammazzato, perché è così che finirai Pietro...

Episodio 5[modifica]

Frasi[modifica]

Fotografia del politico italiano Aldo Moro, scattata durante la sua prigionia dalle Brigate Rosse.
  • [A Ricotta che guardava il telegiornale] Spegni 'n po' 'sto citofono! (Libanese)
  • Quelli stanno a ricerca' i comunisti con le armi, mica gente perbene come noi... Per cui mo basta co' le cazzate, dite a quei quattro morti de fame de torna' ar lavoro, perché artrimenti dopo lo sciopero ariva il licenziamento. E fateje entra' bene 'n testa 'na cosa: la liquidazione noi la famo cor piombo![13] (Libanese)
  • A Libane', io t'ho fatto veni' fin a qua pecché devi capi' 'na cosa: Mo stamo in affari insieme e 'e decisioni le pijamo insieme, ma tu devi capire che il mio parere conta più der tuo, che non vale un cazzo! (Il Terribile)
  • E a me nun me va de fa' i favori, a chi nun me s'è inculato pe' na vita, a chi me fa mori' de fame e se me ribello, me sbatte pure ar gabbio! A me dello stato nun me ne frega 'n cazzo, hai capito Libano? (Freddo)
  • [A Scialoja] Tu chi sei, uno che serve lo stato o uno che lo vuole cambiare? Quando l'avrai deciso, fammelo sapere. Di sicuro non puoi essere tutti e due. (Sandra)
  • Ve spaccio gratis! Ve faccio tutto quello che ve pare! (Il Saggio) [ultime parole]
  • Non semo più ragazzini, Fre'... non semo più ragazzini da 'n pezzo. (Libanese)
  • [A Roberta] Senti, ce so' delle cose che te devo di', un po' de cose mie, perché se stai con me, vojo che sai tutto! (Freddo)

Dialoghi[modifica]

  • Borgia: Il suo iceberg come procede?
    Scialoja: Troppo lentamente... Questa cosa di Moro è assurda, da quando è successa, non riesco a pensare ad altro.
    Borgia: Che idea si è fatto?
    Scialoja: Del rapimento?
    Borgia: Da cittadino, non da poliziotto...
    Scialoja: Secondo me stanno facendo una grande cazzata, il patto con la DC sarebbe stata una svolta decisiva, una svolta positiva.
    Borgia: Già, ma quando due si alleano, c'è sempre un terzo che ha paura di rimetterci e fa di tutto per fermare l'alleanza.
    Scialoja: Perché non vuole diventare la parte più debole...
    Borgia: Esatto! Un po' come il suo grande iceberg, tanto grande che rischia di sciogliersi.
    Scialoja: Mi sta suggerendo di forzare la mano?
    Borgia: Le sto dicendo di cercare il più debole. Io e lei non possiamo fare niente per Moro, però possiamo fare bene il nostro lavoro.
  • Bufalo: Allora? Che voleva?
    Libanese: Rompe er cazzo e basta!
    Freddo: Voleva ribadì che comannava lui.
    Bufalo: Aho, nun je vo entra 'n testa che deve lavora' co' noi!
    Freddo: Eh no... Nun je va giù.
    Bufalo: Allora è arrivato er momento de farjelo capi per bene... Una vorta pe' tutte!
    Dandi: Che vorrebbe di'?
    Bufalo: Ch'è arivato er momento d'o "parcheggià"!
    Libanese: Sempre idee der cazzo te! Si lo famo fori adesso finisce tutto pure pe' noi! Nun semo forti abbastanza!
    Bufalo: Io forse c'ho idee der cazzo... Ma te te la pianti de rompe' i cojoni! Te ce sei voluto mette d'accordo, mo ce stai e zitto!
    Libanese: Ma senti questo come me parla!
    Bufalo: Ma vattene affanculo...
  • Il Terribile: Che me ce volete fa' sta' tutta 'a notte su 'sta sedia?! Armeno diteme perché m'avete convocato, no? A Commissa', che vole stavolta?
    Scialoja: Che hai sentito niente, Canton? Qualcuno ha parlato!
    Il Terribile: Ma che è 'no scherzo? Guardi che s'è 'no scherzo non me fa ride!
    Scialoja: E infatti non devi ridere, perché questo è quello che stai per diventare: niente!
    Il Terribile: Che volete, commissa'?
    Scialoja: Parlo dell'accordo che hai fatto. L'accordo che hai fatto con il Libanese, con il Freddo, Dandi... che adesso ti corteggiano manco fossi un re, ma che non vedono l'ora di metterti sulla forca.
    Il Terribile: Certo che de fantasia ce n'ha tanta!
    Scialoja: Eh... e tu poca! E poco cervello! Basta che mi dici qualcosa, qualsiasi cosa su di loro e li sbatto dentro. Fine della concorrenza.
    Il Terribile: 'A concorrenza? E mica faccio 'r commerciante, io. Io non faccio er pizzicarolo, commissa'. Posso anna'?
    Scialoja: Se cambi idea, sai dove trovarmi.
  • Sara[14]: Perché sei sparito tutti questi anni?
    Libanese: Perché non riuscivo a guardatte 'n faccia dopo quelo ch'era successo[15].
    Sara: Non è colpa tua, tu non potevi fare proprio niente quel giorno. I tuoi occhi mi dicono che non sei cambiato, che sei sempre lo stesso.
  • Libanese: Chi c'abbiamo qua?
    Fierolocchio: Nicola Costantini, detto il Saggio.
    Libanese: A me me pare 'n gran cojone! Perché lo chiamano Saggio?
    Il Saggio: Perché parlo poco...
    Libanese: E non pensi manc' an cazzo però, artrimenti non venivi a ruba' a casa mia... dar Libanese!
    Il Saggio: Senti nun è stata manco n'idea mia, ma de quella là. [riferito a Sara]
    Fierolocchio: Che t'ho detto? Devi sta' muto!
    Libanese: Ma che cazzo de omo sei? [rivolto a Sara] Ma che cazzo de omo te sei presa? Uno che non se sa' prende' manco 'e responsabilità sua.
    Sara: Perché tu che uomo saresti? Che ti violentano la donna e la eviti come se fosse un'appestata?
    Libanese: Perché è quello che sei, ce sei diventata da quando t'ha toccato er Teribile. Quello tocca 'na cosa e diventa subito merda...
    Sara: E infatti tu mo ci fai affari... Lo so!
    Libanese: E io che t'ho detto? Non so' più 'n ragazzino!
  • Bufalo: A me me pare che er Libanese da 'n po' de tempo sta a fa' 'na cazzata dopo l'artra!
    Freddo: 'E famo tutti le cazzate.
    Bufalo: E pure 'sta cosa de 'sto Moro! Ma che c'entramo noi?!
    Freddo: C'hai ragione, nun c'entramo niente.
    Bufalo: E cor Teribile dovevamo fasse li cazzi nostri e invece no! Che cazzo c'è servito alleasse co' quello...
    Freddo: A Bu', lascia fa', no, che tu d'alleanze nun c'hai mai capito un cazzo... Ecco er furgone![16]
    Bufalo: Aoh, mettete questo. Io mo je tajo la strada, tu scendi e je punti 'a pistola.
    Freddo: Oh, ma fermate n'attimo!
    Bufalo: Che è? Che succede?
    Freddo: Ma che cazzo stamo a fa'?
    Bufalo: E che stamo a fa'? Er mestiere nostro, la rapina!
    Freddo: Ma quelle 'e facevamo quanno eravamo pischelli, Bu'.
    Bufalo: A Fre', ma che sta' a di'? Mo che semo?
    Freddo: Mo semo criminali... Co quella faccia che artro voi esse'?
  • Sara[14] [piangendo, rivolta al Libanese]: Mi hai ammazzata due volte: quando mi hai lasciata sola a piangere sul prato[15] e oggi!
    Libanese: Rimettemo tutto a posto, Sara! Sta' tranquilla! Torna tutto come prima!
    Sara: Non torna niente come prima, non ci torna niente come prima! [ultime parole prima di suicidarsi]

Episodio 6[modifica]

Frasi[modifica]

  • [Al compagno di cella] Lo sai nonne', in fondo noi quarcosa in comune c'avemo: a noi due nun ce viene a trova' nessuno! (Libanese)
  • [Flashback del Dandi. Riferito alla bella donna seduta con lui al tavolo e rivolto a Dandi, dodicenne, che la guarda ammirato continuamente] A more', te' piace? T'a vo' compra? Alora cumincia a mette' da parte i sordi che 'e donne vere costano, nun so come quelle de carta! (Il vecchio Dandi)
  • [Rivolto a Pigreco che reputa inutile l'appello del papa per la liberazione di Moro] Non è detto. Gli unici veri cattolici in Italia sono i brigatisti, non lo sa? (Il Vecchio)
  • Prima se semo presi Roma e mo se pijamo 'sto cazzo de carcere! (Libanese)
  • [Riferita al figlio] Commissario, lo vede sto cappotto? So più toppe che stoffa! Certo una pelliccia m'avrebbe fatto comodo, ma io non posso accetta' regali da un morto... E non ce so nemmeno parla'. (Madre del Libanese)
  • [A Don Macrì] Sturate le 'recchie! Da oggi qui dentro comannamo noi e te a pecoroni, artrimenti la prossima vorta sarai te a fa' i conti cor Padre Eterno! (Libanese)
  • [A Patrizia] I' t'ho comprata, è capito? Te sei mia e fai quello che te dico io! (Dandi)

Dialoghi[modifica]

  • Libanese: V'a passate bene, qua dentro!
    Don Macrì [17]: Pecché Cannizzaro ce l'ha tanto con te?
    Libanese: Vecchie ruggini...
    Don Macrì: Altroché... Gli hai ammazzato tre fratelli... Ma non ti preoccupare, dormi tranquillo, quello lavora pe' me, fa quello che dico io, come tutti qua dentro.
    Libanese: Non ho capito che te serve.
    Don Macrì: Mi dicono che hai messo su un bel giro, mi serve gente come voi su Roma.
    Libanese: Stamo bene da soli, grazie!
    Don Macrì: Da soli... E il Terribile? Me risulta che lavorate pe' lui.
    Libanese: Te risulta male! È lui che lavora pe' noi, come tutti là fuori.
    Don Macrì: Ma ora state dentro e qua comando io, te l'ho detto.
    Libanese: Bel regno che te sei fatto!
    Don Macrì: Ragazzi', tu sputi in faccia alla fortuna.
    Libanese: Calabro', te la vojo di' io 'na cosa, si fosse in te dormirei preoccupato!
  • [Scialoja e Borgia interrogano uno a uno i componenti della banda usando un registratore per capire chi ha effettuato la chiamata alla famiglia del barone Rosellini]
    Borgia: Conosce i fratelli Cannizzaro?
    Freddo: Mai sentiti.
    Borgia: Parli al microfono.
    Sergio Buffoni: Sa! Sa! Sergio Buffoni dal vivo da Radio Carcere!
    Fierolocchio: Vabbè, dai, oh! Se proprio ce tenete, ve posso canta' quarcosa io! C'avete preferenze?
    Dandi: La conoscete quella "Io sono carcerato e mamma more"?
    Borgia: Conosce il barone Gualtiero Rosellini?
    Scrocchiazeppi: Il barone Rosellini? [fa cenno di no con la testa]
    Libanese: È che c'a nobiltà 'n ce bazzico molto!
    Ruggero Buffoni: 19 maggio der 1977? [schiocca le dita] È n'anno fa! [Scialoja e Borgia trattengono la rabbia e il registratore viene spento]
  • Freddo : Sei ancora 'ncazzato con me ma sei venuto lo stesso, e me fa piacere! Roberta come sta? Che sa de 'sta storia, Gigio?
    Gigio: Tutto, tutto quello che so io!
    Freddo: Tutto quello che? Che cazzo je hai detto, Gigio?
    Gigio: Stava co' te quando t'hanno arrestato, io che dovevo fa'? Continuaje a di' che fai er palazzinaro?
    Freddo: No, ma je potevi dì n'artra cosa...
    Gigio: Roberta è la donna tua! Ce dovevi parla', tu! Quanno stavi fori però, così magari potevi pure sceje' 'e parole.
    Freddo: 'E parole... 'E parole so' pericolose...[18]
  • Madre di Freddo[19] : Come che hai fatto così tardi? Ho telefonato al cantiere e m'hanno detto che eri uscito da n'ora...
    Padre di Freddo [quasi con un'aria di sfida verso il figlio che sa la verità e sa che non deve dirla]: Io 'a devo butta' quea machina! Mentre tornavo me s'è rotta 'a cinghia der motore.
    Madre di Freddo: N'artra volta?
    Padre di Freddo: So' passato dar meccanico ma nun c'aveva er ricambio... È un miracolo se so' riuscito a torna' a casa.
    Madre di Freddo: Be', tu che fai non mangi?
    Freddo (a 12 anni): Nun c'ho fame!
    Padre di Freddo: Mangia che se fredda'!
    Freddo (a 12 anni): A me me piace Freddo! [e si alza da tavola]
  • Dandi: Aoh, notizie dar mondo libero?
    Freddo: Niente de nuovo e niente de bono!
    Dandi: Problemi de donne, Fre'? [Freddo annuisce] Si vo' esse sereno na'a vita, 'e donne t'e devi compra'! Questa è 'na lezione che ho 'mparato 'n sacco d'anni fa![20]
  • Don Macrì [rivolto alla banda dopo che un'arma è stata scoperta nella cella del Libanese]: Allora non siete così svegli come dicono. Far entrare un coltello in carcere... co' tutte le spie che ci sono...
    Freddo: E perché nun cia'a date voi 'na bella dritta, Sor Macrì?
    Don Macrì: Ve l'ho già data. Venite a lavora' pe' me e avete risolto tutti i vostri problemi.
    Freddo: Voi che ne dite, rega'?
    Dandi: Io pe' me ce starei pure e solo che c'avemo 'sta brutta allergia...
    Ruggero Buffoni: Eh... che noi sotto padrone, proprio nun ce riuscimo a sta'!
    Freddo: Me sa che c'avete ragione voi, Sor Macrì: noi... noi non semo tanto sveji!
    Don Macrì: Come volete. Manderò una corona di fiori ai vostri funerali!
  • Dandi: A Libane', t'o rimediato a lama!
    Libanese: Ma che è?
    Dandi: Robba de la cappella, era il crocifisso del prete, pe' n' bastardo come Cannizzaro può basta'!
    Libanese: Allora è proprio vero: le vie der Signore so 'nfinite!
  • Dandi: Saluta er re che se ne va!
    Libanese: Già, pare che Sor Macrì se sia fatto trasferi' a 'n carcere der Sud...
    Dandi: E onore al re che ariva! A Libane', c'amo messo meno de dieci giorni a conquista' sta reggia!
    Libanese: Giusto il tempo d'alza i tacchi, uscì da 'sto mondezzaio e anna' a sistema' na situazione che se sta a fa' seria!
    Freddo: Er Teribile...
    Libanese: Tocca ringraziarlo adeguatamente de 'sto piacevole soggiorno!
  • Libanese: Te dovevo ringrazia', m'hai dato 'na sarvata pe' a storia der cortello.
    Gerardo: Mejo a me che a te, no? Io c'ho due ergastoli da sconta', che artro me potevano fa'?
    Libanese: Due ergastoli? E chi cazzo sei? Come te chiami?
    Gerardo: Gerardo...
    Libanese: Gerardo er Barbaro? Porca puttana, eri ir mito mio da pischello! Ma come cazzo te sei ridotto così?
    Gerardo: Er carcere fa 'nvecchia', che nun c'o sai?
    Libanese: E 'a batteria, tua? Com'è finita?
    Gerardo: A uno ji hanno sparato a l'urtima rapina c'amo fatto. L'artro s'è portato via 'n cancro e 'l terzo invece n'infarto a San Vittore! So' rimasto solo, te sei scelto un mito sbajato, a Libane'!
  • Libanese: Sarve, c'è Mirella?
    Moglie Gerardo: Mo nun ce sta, chi a' vole?
    Libanese: So' n'amico der padre!
    Moglie Gerardo: Mi' fija non ce l'ha il padre, non ce l'ha mai avuto!
    Libanese: Aspetti n'attimo, scusi! Voi nun potete continuavve a comporta' così, a fa' finta che 'a gente nun esiste. Signo', se Gerardo ha fatto quello che ha fatto, l'ha fatto pure pe' voi, pe' davve na' vita mijore!
    Moglie Gerardo: Na' vita mijore pe' chi? Quello che ha fatto, l'ha fatto perché je piaceva a lui, quelli come Gerardo pensano solo a se stessi: vivono soli e morono soli![21]

Episodio 7[modifica]

Frasi[modifica]

  • È un momento difficile per il paese[22]. C'è bisogno di sicurezze, di certezze... come la famiglia: è ora che il nostro amico Scialoja faccia una bella riunione di famiglia[23]. (Il Vecchio)
  • Mo 'o senti quer maiale, quello lo appendono e lo aprono sotto, proprio come me piacerebbe vede' fini' er Teribile! (Libanese)
  • [Al padre di Angelina, che non vuole far dormire il Dandi (ricercato) in casa sua] Stamme a senti' bene! Se tu' fija c'ha 'n futuro è merito mia e d'amici mia e a noi ce piace esse' trattati co' rispetto, esse' ringraziati! [l'uomo annuisce] Bravo, vedo che ragioni. L'amico mio 'o fai sta qua quanto cazzo me pare, artrimenti ar matrimonio invece de servi' carne de porco, faccio servi' te, intesi? (Libanese)
  • [A Scialoja] Tu non vuoi sbattermi dentro, tu vuoi sbattermi e basta! Dì la verità: quanto ti sarebbe piaciuto essere al posto del Dandi? Pestare quel tipo e dirgli che sono la tua donna. Non hai bisogno di mettere dentro il Dandi, mi devi solo dire che è così, che è quello che vuoi. (Patrizia)
  • [Prima di ammazzare il Terribile con il coltello del Libanese] Co' tanti saluti da parte de Libano! (Freddo)
  • No... (Il Terribile) [ultime parole]

Dialoghi[modifica]

  • Libanese: Se semo messi a fa' l'affari co n'infame, co' uno che c'ha pugnalato alle spalle appena ha potuto! E mo è arrivato il momento de faje entra' bene in testa che nun stamo a scherza': lo famo fuori, ammazzamo er Teribile!
    Ricotta: E me sa che te stai a scorda' quarcosa, a Libane', te sta a scorda' che il Teribile è robba da mafia!
    Libanese: E allora?
    Ricotta: Allora il Sardo se vorrà senti' le spalle coperte, no? Te che dici?
    Dandi: E te faje mette 'n bel cappotto! Sempre che sai 'ndo s'é 'mboscato...
    Libanese: Er Sardo poteva veni' de persona, perché qua funziona che il diritto a la parola ce l'ha solo chi è presente.
    Trentadenari: Statt' accort', Libane', l'appoggio della camorra ti serve, e 'a camorra te la porta solo il Sardo.
    Libanese: A noi nun ce serve l'appoggio de nessuno...
    Bufalo: Parole sante, Libano!
  • Prete [Dandi va a confessarsi] : Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
    Dandi: Amen!
    Prete: Dimmi pure fratello, cosa ti affligge?
    Dandi: Parecchie cose, pre'...
    Prete: Comiciamo dalla prima.
    Dandi: A prima è che ce 'sta n'amico mio che se vuole sposa'... E er prete ha detto che deve aspetta' parecchio.
    Prete: Vedi fratello, il matrimonio è un passo molto importante nella vita di due persone...
    Dandi: Sì, ma mo te spiego: nui semo gente che nun ce piace d'aspetta' tanto, s'avemo artro da fa', non so se semo capiti...
    Prete: Tutti abbiamo tante cose da fare, fratello, la pazienza è una virtù che il Signore sa ricompensare...
    Dandi: A Pre', tu de solito che ce fai cor crocifisso? Ce preghi?
    Prete: Certo!
    Dandi: L'ultima volta che n'ho preso 'n mano uno, c'ho ammazzato un cristiano, 'o vedi che nun posso perde tanto tempo...
    Prete: Come ha detto che si chiama quel suo amico?
    Dandi: Ecco, così me piaci, Alleluja! [Dandi dà un mazzo di banconote al prete] Facce 'a beneficienza, me raccomanno!
  • [Libano, Freddo, e Bufalo sono a casa del Terribile per scoprire quanti uomini armati ci sono, in modo da preparare l'assassinio ai danni del Terribile]
    Bufalo [sottovoce, vedendo arrivare il Terribile]: Ecco quer gran fijo de 'na mignotta.
    Libanese [sottovoce]: Tranquillo, Bufalo. È solo 'n morto che cammina.
    Il Terribile: Eccove qua! So' contento de sapevve fori de galera. Fateve abbraccia'!
    Libanese: Nun stamo qua' pe' i convenevoli, Terì.
    Il Terribile: Ah no? E pe' che allora?
    Libanese: La stecca tua. [Bufalo appoggia una borsa di soldi sul tavolo] La galera nun blocca l'affari. Li rallenta e basta.
    Il Terribile: [ride] E allora famoli ripartì come se deve 'sti affari, no?
    Libanese: Nun c'è bisogno che c'o dici te. Tutto regolare. Tutto come prima. Te lo volevo fa sape' de persona.
    Il Terribile: T'ha fatto bene 'a galera, Libane'. T'ha levato la puzza da latte. [Libano, Freddo e Bufalo se ne vanno via] È ora che quer pezzo de merda passa a puzza' de morto.
  • Libanese: Che c'hanno da di' 'sti due?
    Remo Gemito: Nun c'avemo da dirte niente, tanto se nun c'ammazzi te, c'ammazza er Teribile!
    Libanese: Er Teribile è solo un morto che camina... [punta una pistola contro Maurizio]
    Maurizio Gemito: Che vuoi da noi?
    Libanese: Vojo che me fai entra' in casa der Teribile!
    Maurizio Gemito: Va bene... Ma poi ce lasci anda'...
  • Ricotta: Ma che cazzo avete fatto?! Eh? Nun ce dovevate anna' a casa der Teribbile senza ave' sentito er Sardo! Ma poi du' giorni m'avevi detto, manco uno n'hai fatto passa'!
    Libanese: I Gemito pe' poco non seccano me e 'r Freddo, e io secondo te devo aspetta' er permesso der Sardo pe' ammazzà quell'infame?! E poi questo quanto cazzo ce mette a chiama' la Camora?!
    Ricotta: Io t'o sto a dì pe' esse sicuri d'ammazzallo!
    Libanese: Te 'n te sta a preoccupà! Er Teribbile prima o poi salta fori, ormai è solo!
  • Dandi: E te 'ndo vai conciato così?
    Scrocchiazeppi: Me ce sposo. Perché?
    Dandi: Perché 'sto vestito non se po' vede'. Ma 'ndo 'ai preso?
    Scrocchiazeppi: M'a fatto fa' mi socero.
    Dandi: Vedemo de rimedia' a 'sto macello, va! Tié! 'Mazza quant'è brutto!
    Scrocchiazeppi: Ma perché, nun me casca?
    Dandi: Sì, t'è cascato addosso!
  • Libanese: Problema risolto, denuncia ritirata![24]
    Freddo: Guarda che il problema non l'avemo risolto manco per il cazzo, Libano.
    Bufalo: Freddo c'ha ragione: a fa' sta zitto uno ce vuole poco, a chiude le gambe de 'na zoccola meno! Patrizia, è quello il problema da risolve'...
    Freddo: Er Dandi ce sta troppo 'n fissa, mo c'è andata bene, ma fa passa' n'artro po' de tempo e quello fa n'artra cazzata, pure peggio!
    Libanese: E c'avete ragione, c'avete!
    Freddo: Direi che la cosa va sistemata!
    Libanese: E va sistemata sì! Mo e per sempre...
  • Scrocchiazeppi [mostrando il suo vestito per il matrimonio]: Eh?
    Bufalo: Ammazza, sei proprio bello...
    Dandi: Aoh, io ho dato er massimo ma a questo je cade male tutto!
    Scriocchiazeppi: O ma te sei visto a 'o specchio, te?
    Bufalo: Nu lo sta' a senti', sei bello! Daje che ce sta il Libano che c'aspetta 'n chiesa. Te ce porto a trecento all'ora.
    Scriocchiazeppi: Basta che arivamo vivi...
    Bufalo: Vivo, morto, so' dettaji! A limite te famo er funerale!
  • Scialoja: Sono un poliziotto e voglio sbattere dentro quei pezzi di merda. Ecco quello che voglio.
    Patrizia: Tu sei solo un poliziotto. È questo il tuo problema.
  • Patrizia: Che c'è, volete scoparvi la donna del vostro amico in bagno?
    Libanese: Sta' zitta e ascolta!
    Freddo: Stai a fa' troppo casino!
    Libanese: Er Dandi se chiede di continuo se sei a donna sua e fa 'na cazzata dietr' all'artra.
    Freddo: Ma noi lo sapemo bene chi sei te: tu sei 'na zoccola, 'na zoccola rompicojoni!
    Libanese: E noi l'ultima cosa che volemo, so' le rotture de cazzo! [tira fuori la foto di un palazzo] Be', manco lo guardi? Diciamo che 'sto palazzo diventa tuo, tutto tuo, ce tiri su un bel bordello d'alto bordo.
    Freddo: Tu te la pianti de scoparte mezza Roma e cambi professione: diventi a tempo pieno la donna der Dandi.
    Libanese: Voi sape' qual è l'alternativa?
  • Libanese: Lo vojo anna' a sistema' de' persona!
    Freddo: No, è troppo rischioso che ce vai te! Annamo io, er Bufalo, Ricotta e Trentadenari. Tu remani qua e te fai vede' bene da tutti che stai a festeggia' l'amico tuo!
    Libanese: Vabbè!
    Freddo: Annamo rega'!
    Libanese: Frè... Je lo devi pianta' ner core[25]!

Episodio 8[modifica]

Frasi[modifica]

  • Non ho ammazzato er Teribile per fini' a fa er pappone... (Freddo)
  • [Al Libanese] Ma toglimi una curiosità: con tutti i soldi che c'hai, com'è che passi la vita ancora in questo posto di merda? (Scialoja)
  • [Al Sostituto procuratore Borgia] Passiamo all'attacco! Fin ora abbiamo giocato di rimessa, no? Ed abbiamo sempre perso e loro si sono presi Roma. Adesso cambiamo strategia! C'è una rapina col morto? Andiamo a vedere se sono stati loro. C'è un furto? Andiamo da loro. Qualsiasi cosa succede andiamo a vedere se sono stati loro, facciamogli sentire il fiato sul collo, facciamogli sentire la pressione addosso! Tanto, comunque sia, c'è sempre una buona possibilità che siano stati loro! (Scialoja)
  • [Al Libanese] È da un pezzo che sono pronto a morire! (Il Nero)
  • Che festa del cazzo, eh? Davanti ti sorridono e poi ti pugnalano alle spalle... (Il Nero) [durante il primo incontro col Freddo]

Dialoghi[modifica]

  • Dandi: Allora, er Teribile c'aveva 'na trentina d'immobili tutti intestati a prestanome, se volete del passaggio de proprietà me ne occupo io.
    Libanese: Basta che me lasci fori sta villa.
    Dandi: Come fatto! Se non ve dispiace me beccherei st'attichetto a Tor de Nona, a fine m'o merito: ce so' nato da servo e ce vojo torna' da re!
    Libanese: E a Mutombo là che je damo? Che fin ora nun c'ha fatto l'onore...
    Freddo: Niente, nun vojo niente!
    Libanese: Come nun voi niente?
    Freddo: A me dei baracconi der Teribile non me n'è mai fregato un cazzo!
  • Ispettore Canton: Allora sappiamo che a fare il lavoro è stato il Libanese ma non abbiamo né prove, né testimoni. A meno che voi non ci aiutate a incastrarlo.
    Maurizio Gemito: Incastrare chi?
    Ispettore Canton: Non avete scelta, siete troppo isolati per difendervi o vendicare il vostro capo!
    Remo Gemito: Libanese? Il nostro capo? Ma de che sta a parla', ispetto'? Noi c'avemo un banco dei pesci al Trionfale.
    Maurizio Gemito: Noi v'aiuteremmo volentieri, ma non sappiamo proprio...
    Scialoja: Lo sapete che penso? Che il Libanese v'ha gonfiato di botte e voi gli avete venduto il Terribile, è per questo che siete ancora vivi? Ma come v'ha comprato il Libanese, prima o poi vi butta via! Perché di vigliacchi come voi, si può fare benissimo a meno! A meno che per una volta non decidete di fare gli uomini e mostrate di valere qualcosa...
    Maurizio Gemito: Mejo cent'anni da pecora, Commissa'!
    Scialoja: E allora fuori dai coglioni!
  • Zio Carlo[26] [iniziando a mangiare i gamberoni]: Voi siete ragazzi svegli, dinamici... Il Terribile era un bravo picciotto, sì, ma era pure fermo, non amava i cambiamenti. E nel nostro mestiere sapersi adattare è tutto, perché solo chi si adatta sopravvive! Per cui, abbiamo pensato di farvi una proposta: noi vi vendiamo la droga e voi la piazzate.
    Libanese: E la vostra quota sul venduto quale sarebbe?
    Zio Carlo: Ca' nied! Diciamo che è un affare tra pari: noi vendiamo e voi comprate, e tutto quello che ci guadagnate è vostro. Poi 'ca siamo a Roma, siamo ospiti, questa è casa vostra!
    Libanese: Di che carichi parlamo?
    Zio Carlo: Due chili di colombiana pura, tre volte al mese, che se funzionate, diventeranno quattro!
    Libanese: Sei chili al mese?
    Zio Carlo: La prima consegna è subito, era una partita del Terribile, ora è vostra se la volete! Sempre che avete i piccioli per pagarla...
    Libanese: E certo che 'a volemo!
    Dandi: Sì e pei sordi non c'è problema!
    Zio Carlo: Bene, d'ora in poi tratterete direttamente con lui, [indicando Nembo Kid] va bene? E mangiateli 'sti minchia di gamberoni o vi pare che so' avvelenati, ca' mangiate!
  • Ispettore Canton: E con questo che ci fai? [riferito al bastoncino per sniffare cocaina]
    Bufalo: Ce chiamo er cane!
    Ispettore Canton: Tsk! "Ce chiamo er cane"...
  • Avvocato Vasta: Stiamo preparando l'istanza di scarcerazione che senz'altro verrà accolta.
    Freddo: Ma?
    Avvocato Vasta: Ma la cosa migliore sarebbe trovare il vero responsabile della rapina e infatti i suoi amici lo stanno cercando per tutta Roma...
    Freddo: Ma?
    Avvocato Vasta: Ma visto che ancora non l'hanno trovato... Sì, insomma, si domandavano se era il caso di continuare...
    Freddo: No, se l'amici se fanno certe domande, allora è inutile continua' a cerca'!
  • Neofascista: Che cazzo vuoi? io non ho fatto niente!
    Libanese: E allora perché scappi?
    Neofascista: Chi cazzo sei tu, eh?
    Libanese: So' uno che va de fretta! Chi ha fatto la rapina al Santo Spirito?
    Neofascista: Er Nero, ma qua nun ce sta...
    Libanese: E do' lo trovamo 'sto Nero?
    Neofascista: Nun 'o so, quello è 'n cane sciolto, se fa vivo, quando je pare!
    Libanese: E allora fateje arriva a voce che il Libanese lo sta a cerca', artrimenti tornamo a fini' l'opera.
    Neofascista: Cazzo ma tu sei il Libanese?
    Libanese: Embé che cazzo te guardi? Fa arriva' a voce a l'amico tuo...
    Neofascista: Sarà fatto, Libano.
  • Il Nero: Soldi, casco e moto! Dov'è la mia parte? [il Libanese la indica] Tutto qui?
    Libanese: Cinque milioni belli puliti!
    Il Nero: I patti erano di fare ai mezzi, lì ce ne staranno almeno venti!
    Libanese: Diviso due fa dieci, meno la penale pe' la bravata co la pistola: cinque!
    Il Nero: Solo la moto ne varrà due!
    Libanese: No! La moto vale almeno vent'anni se te ce pizzicano sopra... Ma poi a te che te ne frega Nero, te vivi per l'azione mica pei soldi?
    Il Nero [ironicamente]: È un piacere fare affari con te, Libanese!
  • Prostituta di colore [dopo che Bufalo ha perso una puntata al tavolo da gioco]: Hai perso di nuovo.
    Bufalo: Com'è che se dice "sti cazzi!" in africano?
  • Libanese: Freddo, Freddo, oh! Guarda che pe' la bisca, 'amo deciso a maggioranza! Non era mica colpa mia se stavi ar gabbio!
    Freddo: A Libano, ma chissene frega de la bisca? È la gente che c'hai messo dentro: è la mafia, i Servizi, st'affaristi der cazzo, ma chi so'? A che ce servono?
    Libanese: A diventa' grandi, Fre'! Se non te ne sei accorto, semo cresciuti e mo Roma ce va stretta!
    Freddo: Ancora voi sali'? Guarda che quanno sei arrivato in cima, puoi solo scenne'!

Episodio 9[modifica]

Frasi[modifica]

  • Lo Stato Italiano è malato! Il cancro bolscevico ha iniziato a corroderlo. Occorre amputare prima che l'infezione si diffonda e per fare questo bisogna dare vita ad una grande forza, ad una nuova forza anti-sistema, aperta a tutti: polizia, Chiesa, magistratura, ma anche un uomo della strada, eh, perfino agli sbandati o agli spiriti liberi! (Il Professore[27])
  • [Al Professore] Si nun l'hai capito, noi a Roma nun pijamo ordini, li damo! (Libanese)
  • [Al Freddo] Su una cosa però c'hai ragione... Stavo a pensa' a quello che m'hai detto 'a bisca, forse se semo allargati troppo, troppa gente attorno a dicce quello che dovemo fa': professori, spioni, fascisti, a che ce servono? Qua ce semo arivati da soli, no? E da soli che dovemo resta'! Damme 'na mano, mannamoli tutti affanculo! (Libanese)
  • [A Zeta e Pigreco] Eccoli qua, Cip e Ciop! V'aggrada la stanzetta? È abbastanza grande? Luminosa er giusto? Bene, mo ch'avete vista, sparite! Tornate nella fogna da dove siete usciti e non fateve più vede'! (Libanese)

Dialoghi[modifica]

  • Libanese: E te chi saresti?
    Giulio Brega: Brega, Giulio Brega!
    Libanese: E che voresti dal Libanese?
    Giulio Brega: N'alloggio! Giù ar Trullo, so vent'anni, tra roulotte e baracche nun ce la famo più! Nun c'avemo manco l'acqua pe' lavarce!
    Maurizio Gemito: E perché lo chiedete a noi, scrivete ar sindaco!
    Giulio Brega: Me so finiti i francobolli a forza de scrive' lettere! Poi lui è mórto più de 'n sindaco, lui è il re! Tu sei e' re de Roma!
    Libanese: Famme capi', quanti sareste voi baraccati?
    Giulio Brega: 'Na quarantina de famije.
    Libanese: Quaranta?! A Brega, me sa che hai fatto 'n giro a vòto, a voi nun ve serve 'n re ma 'n miracolo!
  • Scialoja: Rava!
    Rava: Oh, Scialoja!
    Scialoja: Ma l'hai perquisita tu la palazzina della Vallesi?
    Rava: A tempo di record! Contento?
    Scialoja: E non hai trovato niente?
    Rava: Dopo attenti e approfonditi controlli, no! È una normale abitazione privata!
    Scialoja: Eh certo! Con un andirivieni da grand hotel e dieci camere da letto!
    Rava: Eh, si vede che alla Vallesi piace dormi' comoda!
    Scialoja: Quanto t'ha dato?! Quanto t'ha dato il Dandi per scrivere queste stronzate?!
    Rava: O, Scialoja! Un'altra parola e ti querelo, chiaro?! Anzi dammi retta, fatti una vacanza, che a te quest'inchiesta della Magliana ti sta sfuggendo di mano!
  • Zeta: Bravo, commissario! Sei stato puntuale!
    Scialoja: Che cazzo volete?
    Pigreco: Aiutarti ad aggiornare l'album di famiglia.
    Zeta: Con delle foto della tua sorellina latitante.
    Pigreco: "Commissario di polizia che aiuta una pericolosa terrorista ad espatriare."
    Scialoja: Ma voi chi diavolo siete?
    Zeta: Qualcuno che può rovinare la vita tua e di tua sorella! Dove si è nascosta a Parigi?
    Pigreco: Rue de Nancy, 14. Bel quartiere...
    Scialoja: Che volete?
    Zeta: Che cambi aria! Ci sono tanti posti più tranquilli e più adatti a te.
    Pigreco: Una provincia rossa, magari, tipo Modena.
    Zeta: Ti abbiamo lasciato la domanda di trasferimento sul tavolo, devi solo firmarla.
    Pigreco [riferito alle foto]: Quelle le puoi tenere, noi abbiamo delle copie!
  • Il Nero: Eccoci qua! Non ne potevi più della campagna, eh?
    Freddo: Ma perché nun m'hai detto niente?
    Il Nero: Di che?
    Freddo: Del giudice, Donati.
    Il Nero: Non ti volevo coinvolgere, tutto qua.
    Freddo: Nero, perché l'hai fatto? Per i soldi, pe' l'ideale, perche?
    Il Nero: Perché lo so fare!
    Freddo: Allora semo diversi! A me pe' ammazza' 'na persona me serve 'n motivo.

Episodio 10[modifica]

Frasi[modifica]

  • Allora la prossima vorta che ve viene voja de brinda' a la nostra morte, ricordateve che è il Libanese che v'ha lasciato vive'... (Libanese)
  • [Al Libanese] La banda se sta a perde' i pezzi! Dentro ognuno se fa i cazzi sua e fuori nessuno ce rispetta più. Bisogna manda' un segnale in fretta, e a tutti! (Freddo)
  • [Al Libanese] Ecco do' ammazzi chi te se mette contro: il cimitero dei martiri della Majana! Ma mo che c'hai tutta Roma contro, sto cimitero l'ha' da chiude'! Te devi scava' la fossa tua! E levati! (Satana) [ultime parole]
  • Sei patetica, Patri'! A sto mondo stamo tutti sotto padrone e proprio te che sei 'na mignotta vorresti fa tutto da sola? Lo sai che c'è? Saluta er Dandi che se ne va, perché gl'hai proprio fatto passa' 'a voja! (Dandi)

Dialoghi[modifica]

  • [Giocando a poker] Bufalo: Cinquecento.
    Dandi: E se ne parteno pure le mutande... [...]
    Bufalo: Cinquecento.
    Dandi: No! Un mijone è troppo poco pe' mparatte a sta ar monno. Rilancio de questi. So' trenta zucche, contali. Contali.
    Bufalo: Te li vedo.
    Dandi: Co' che?
    Bufalo: Co' sto cazzo! Sulla parola.
    Dandi: 'A parola? Ma 'a parola de che? Der pupazzo che sei?
    Bufalo: Mo' te stacco er naso e li denti!
    Libanese: E basta! Tirate giù 'ste cazzo de carte! Garantisco io p'er Bufalo.
    Bufalo [mostra le carte, ha una scala]: E mo' chi è er pupazzo? Che c'è, Da'? Nun chiaccheri più? [Bufalo fa per prendere i soldi ma Dandi lo blocca]
    Dandi: E che chiacchero a fa'? Pe' me ce pensano 'ste quattro zampette. [mostra le carte, ha un poker di sette e vince la mano]
    Bufalo [andandosene]: 'Natevene tutti affanculo!
    Dandi: Perché te 'nvece 'ndo cazzo pensi d'anna'?!
    Libanese: A' Bufalo, basta cazzate. Domattina aqquicchi i sordi, va bene?
    Dandi [ammucchiando i soldi appena vinti]: L'ho sempre detto io! Er poker è 'r gioco d'i furbi.
    Libanese: Sei 'no stronzo!
  • Nembo Kid: Finalmente qualcuno a piede libero.
    Freddo: Che succede? Problemi co' Zio Carlo?
    Nembo Kid: No, no. Pe' adesso no. Però è in programma 'na consegna. E col Libanese in galera...
    Freddo: Lo scambio avverrà regolarmente, garantisco io!
    Nembo Kid: E io questo volevo sapere. Preparate i sordi allora.
    Freddo: Ma senti 'n po'! Chi t'a detto de Libano? Nemmeno l'avvocato sapeva niente ancora.
    Nembo Kid: Le brutte notizie viaggiano 'n fretta. Non lo sai?
  • Freddo: Ma ve sete visti?! A casa ve so' dovuto venì a pija, come i regazzini! Ma che aspettate a svejavve, che ve sbattono ar gabbio pur'a voi?!
    Ricotta: Vabbè, ma mo me pare che stai a esagera', no? A me 'sto blitz alla bisca me sa tanto de uno de quei giochetti alla Scialoja: venitiquattr'ore 'n cella, e poi fori co' tante scuse.
    Freddo: Eh certo! Peccato che Scialoja nun c'è più e le scuse fino a mo so' a zero!
    Sergio Buffoni: Vabbè, allora dicce che dovemo fa'.
    Freddo: Er lavoro vostro! Se ancora sete capaci... Ritornate alle zone vostre! Fateve vede', fateve sentì! Libano o no, tutto deve procede, e bene! E appizzate l'occhi! Cercate de capì se dietro a st'aresto ce sta quarcuno c'ha fatto l'infame! E tu [rivolto al Sorcio] trovame er Bufalo!
  • Sergio Buffoni: In giro tutto tranquillo: i corieri consegnano e 'e formiche spacciano. Nessuno ha sentito 'n giro d'e soffiate a 'polizia. Dicono che se l'infame c'è deve venì da fori.
    Scrocchiazeppi: In compenso l'aresto der Libanese ha fatto er giro d'a città. A Freddo, qui so' tutti nervosi, pensano che 'a banda se sta a sfascia'.
    Freddo: Der Bufalo sapete niente?
    Patrizia [entrando all'improvviso]: L'ho visto io quello stronzo! Ha appena mandato una delle mie ragazze all'ospedale!
    Freddo: E mo 'ndo sta?
    Patrizia: All'Inferno, spero! Quello è fuori di testa! C'ha più coca che aria nei polmoni! Non s'è neanche reso conto che gli altri sono in galera!
    Freddo: Mo lo trovo e ce parlo io!
    Patrizia: E digli pure che la prossima volta che si avvicina alle mie ragazze gli sparo!
  • Bufalo: Anvedi chi ce sta, er Satana! O te devo chiama' Giuda? O devo di' che sei 'n conijo?
    Satana: Lasciame sta che nun c'ho voja de litiga'!
    Bufalo: Ma ce l'ho io!
    Satana: Molla!
    Bufalo: Si no che fai? Er conijo m'azzanna? [i due vengono alle mani]
    Satana: Er conijo sai che fa? Te dice che ha fatto bene a annarsene, perché è mejo gioca' coi cavalli che cammina' sui cadaveri come avete fatto voi.
    Bufalo: Se te sente er Libanese...
    Satana: Er Libanese sta ar gabbio! E voi siete arivati ar capolinea! Vattene! Vattene!
    Bufalo: Te hai finito de campa'!
  • Gigio: N'altro poco me metteva le manette lo "sbirro" che hai mannato a cercarme...
    Freddo: Mamma non dorme da tre giorni, lo sai?
    Gigio: E allora diji che sto bene e di non preoccupasse.
    Freddo: No, dijelo te! A Gi', non puoi spari' così senza di' niente e fa' er cojone co' diec'anni de ritardo!
    Gigio: Parli come papà, anzi peggio perché lui nun se n'è annato de casa sbattendo la porta come hai fatto tu! C'avevi vent'anni, Fre', te ricordi? Giusto l'età mia.
    Freddo: Cristo! Va bene, forse c'hai ragione te, forse è ora che te ne vai da casa, ma oggi no! Oggi me serve solo che torni da mamma, che c'ha bisogno de te.
  • [Freddo, per far riprendere il Bufalo ubriaco, gli molla un pugno che lo fa cadere dalla sedia poi gli butta addosso dell'acqua gelata]
    Freddo: E mo stamme a sentì.
    Bufalo: Te spacco 'a testa! Te spacco la faccia!
    Freddo: Quanno te pare. Ma prima me devi spiega' che cazzo hai combinato da Patrizia!
    Bufalo: Me volevo divertì!
    Freddo: E tu te diverti a mena' le donne?
    Bufalo: J'ho menato perché se 'o meritava, me stava a pija' p'er culo! Come quer conijo de Satana!
    Freddo: E mo che cazzo c'entra Satana?
    Bufalo: C'entra che m'ha 'nsultato! Quer conijo c'ha 'nsultato! Davant' a tutti, ma quello è morto, è già morto!
    Freddo: Apri bene le 'recchie, Bufalo! Basta rompe er cazzo a tutti che già de 'mpicci ce n'avemo troppi! Satana è n'amico e 'o devi lascia' perde'!
    Bufalo: Ma quale amico! 'O sai che t'ha detto, '"amico"?! Che stamo ar capolinea, che semo arivati, che tocca solo fa festa! [urlando] Io so' n'amico! E certe cose nun me le scordo!
  • Satana: Guarda chi se rivede, te serve 'na dritta?
    Freddo: Me l'ha già data er Bufalo... È vero quello che j'hai detto?
    Satana: Ancora je stai a da' retta a quer cojone? Lo devi fa rinchiude', quello!
    Freddo: Può esse', ma in genere non racconta cazzate!
    Satana: Ma se era 'mbriaco perso, se la stava a pija pure co'n ragazzino...
    Freddo: E perché vai a di' in giro che la banda s'è sciorta?
    Satana: A Fre', lassamo perde, eh? Amici come prima.
    Freddo: È 'na vita che scappi Satana, se c'hai 'na cosa da dì, mejo che me 'a dici 'n faccia!
    Satana: Quello che te dovevo di', te ho già detto du' anni fa: Roma nun vole capi, perché de re ce n'ha già avuti sette e so' finiti tutti male!
    Freddo: E qua te sbaji: perché noi Roma l'avemo pacificata, avemo dato da lavora' a tutti!
    Satana: E come? Ai servi vostri j'avete lassato 'e briciole, a l'artri 'na pallottola 'n testa!
    Freddo: Satana, fermate qua, damme retta!
    Satana: No, che nun te do retta! Non sei te l'eroe de la nazione! Roma nun aspetta che de vederve morti!
  • Il Secco: Duecento milioni? È impossibile. Sono tutti investiti, perdereste gli interessi.
    Freddo: Sopravviveremo.
    Il Secco: Ma non è così semplice. Le banche hanno i tempi loro.
    Freddo: Aggirale, tu lo sai come se fa', è pe' questo che te pagamo.
    Il Secco: Vabbè. Freddo, io non... senza l'okay del Libanese non mi posso prendere le responsabilità...
    Freddo [puntandogli la pistola alla testa]: Secondo me te basta questo d'okay. Portame i sordi prima de sera o te vengo a cerca' io.
  • Libanese: Ma guarda Cip e Ciop! Lo dovevo capi' subito che c'eravate voi dietro sto catrino[28]! Non avrete mica organizzato tutto sto casino, pe' riave' la stanza ar bordello?
    Pigreco: Quella era l'idea! Ma poi ci siamo detti, perché contentarci di una camera quando possiamo avere tutto l'albergo...
    Libanese: Che cazzo volete?
    Pigreco: Voi lavorerete per noi e noi vi copriremo le spalle. Niente più problemi con la legge, a cominciare dalla storia della bisca. Fascicolo chiuso, scarcerazione immediata!
    Libanese: State a bleffa'! Non c'avete 'n cazzo in mano, con l'accusa di gioco d'azzardo saremo comunque fuori tra 'na settimana!
    Pigreco [rivolto a Zeta]: Te l'avevo detto che non si sarebbe convinto... [Zeta mostra ai tre alcune foto[29]]
    Dandi: Hai capito chi cazzo è l'infame...
    Fierolocchio: Quella merda de poliziotto!
    Zeta: "Furto di droga in un deposito della polizia"... Almeno dieci anni, forse più visti i precedenti. Allora, cambiato idea?
    Libanese: Nun posso decide' da solo. Dovete chiede pure ar Freddo.
    Pigreco: Noi lo chiediamo a te! Sei tu il capo, o no?
    Libanese: Non ci so' capi ne la banda nostra, se decide tutti assieme.
    Zeta: Quindi se uno della banda non fosse d'accordo, tu ti faresti dieci anni...
    Libanese: Io p'a banda me farei ammazza'!
    Pigreco: Chissa' se il Freddo si farebbe ammazzare con te...
    Libanese: Te ce pòi gioca' i cojoni! Sempre si ce l'hai...
    Zeta: E voi due, anche voi lasciate decidere al Freddo se farvi dieci anni?
    Libanese: So' d'accordo co' me, senza il Freddo, niente patto!
    Zeta: Va bene, allora convincilo tu! Tanto a riportarvi dentro, non ci mettiamo niente!
  • Patrizia: Le mie ragazze costano caro, gliel'ha detto questo il dottor Scialoja?
    Borgia: Non ha fatto in tempo, perché come lei sa, se n'è andato.
    Patrizia: E allora? Cosa vuole da me?
    Borgia: Secondo lei perché l'ha fatto?
    Patrizia: Colleghi incapaci?
    Borgia: Non vi siete più sentiti da allora?
    Patrizia: Perché avremmo dovuto?
    Borgia: Visto quello che c'era tra voi!
    Patrizia: Non c'era niente tra noi!
    Borgia: Sicura?
    Patrizia: Senta, se pensa che dico a lei quello che non ho mai detto a Scialoja, sta perdendo soltanto tempo!
    Borgia: Già, poco ma sicuro! Buona giornata, signora Vallesi!
    Patrizia: Cosa sperava di trovare venendo qui?
    Borgia: Una spiegazione! Vede Scialoja non ha rinunciato solo alla sua indagine, ma soprattutto a lei e questo deve essergli costato molto. Riuscirò a scoprire perché l'ha fatto, Patrizia, con o senza il suo aiuto!

Episodio 11[modifica]

Frasi[modifica]

La strage di Bologna del 1980
  • Ao', gl'avete fatta! Ma che... (Angioletto) [ultime parole]
  • Persone, cose, vetri, polvere, urla e un gran boato... Un gran vento che era lo spostamento d'aria... E poi ho sentito male, ho iniziato a toccarmi e ho detto "sono viva", mi sono alzata e mi sono messa a correre e sono uscita! (Donna al TG[30] )
  • No Fre', lo vojo fa io, perché mo me fido solo dell'occhi mia! Solo de questi! Me fido solo de questi, Fre'! (Libanese)
  • [Ai fratelli Buffoni, che stavano per spacciare un carico alle spalle della banda] No, ma io ve capisco. Mica è facile arriva' a fine mese, no? È corpa mia, è corpa mia perché so' n'egoista! Ho ridotto la batteria alla fame e manco me n'ero accorto! Ma mo rimediamo subito... [inizia a picchiarli] Perché mo me so' rotto er cazzo! È chiaro? Da adesso se cambia musica! (Libanese)

Dialoghi[modifica]

  • Freddo: 'Sta storia de la bomba[31] è proprio 'na rogna! E ce scasserà i cojoni peggio de Moro!
    Dandi: Sempre a vede' la vita rosa, eh? Moro stava qua dietro, a bomba è schioppata a 400 chilometri!
    Freddo: Sì, ma il botto s'è sentito fino a qua! E li scossoni so' appena accominciati...
    Libanese: Dici, eh?
    Freddo: Dico, Libane'! Dico! In giro ce stanno più sbiri che meloni al mercato e l'aria s'è fatta pesante!
    Libanese: Aoh Fre', sei te che te sei fatto pesante! Fuori è 'na bella giornata, ner cielo brilla il sole e soprattutto le strade sono piene de neve! [e sniffa]
    Freddo: Ma se può sape' a te tutta 'sta cazzo de sicurezza chi te 'a da?
    Libanese: E che nu 'o vedi ho pescato er jolly!
  • Libanese: Sei vivo solo perché vojo sape' 'na cosa: come cazzo t'è venuta 'sta stronzata?
    Freddo: Annamo Puma, che centra tu' nipote?
    Puma: L'hanno ammazzato, Freddo! Esecuzione, hanno detto... E che vuol di' "esecuzione"?
    Libanese: E io che cazzo centro? Manco lo conosco er nipote!
    Puma: N'è sdraiati pochi che manco conoscevi, ma che t'o sei scordato? Angioletto s'era messo a spaccia' solo, solo pe' coprì i buffi delle carte!
    Libanese: Spaccia'? E quanto?
    Puma: Briciole, Libane': du' etti d'eroina! Ma pe' qualcuno si vede che erano troppi se no nu' l'ammazzi 'n povero Cristo come lui... Allora mi so' detto ma chi 'a controlla 'a droga a Roma, eh? Chi 'o controlla il gioco a Roma? Uno più uno fa due, Libane'!
    Libanese: Stai fori, Puma, io non ne so un cazzo!
    Dandi: Noi, meno de te, Libane'!
    Puma: E io ce dovrei crede'? Che se move un grammo de robba senza chiederte er permesso e tu non sai chi cazzo ha ammazzato mio nipote?
    Dandi: Bono, Puma.
    Puma: Manco te?
  • Ranocchia: Guarda chi si vede, Dandi il picchiatore! Cos'è, sei venuto a finire l'opera?
    Dandi: Co' sto sorisetto da frocio che c'hai, me piacerebbe proprio... Ma pare che Patrizia dice che te devo chiedere scusa...
    Ranocchia: Avanti, entra! [i due entrano] Sono tutto orecchie!
    Dandi: E ce credo che sei tutt'orecchie, sei 'n povero frocio ricchione! [prende Ranocchia per un orecchio] Stamme bene a senti', io 'e scuse non le chiedo manco a Dio in persona, hai capito?
    Ranocchia: E allora che cazzo sei venuto a fare?
    Dandi: Vojo approfittare della tua rimpatriata co' Patrizia.
    Ranocchia: Cioè?
    Dandi: Cioè adesso le 'recchie non ti servono solo per cornicia' el cervello ma pe' sentì tutto quello che dice Patrizia e registrallo in questa testa de cazzo che c'hai pe' venillo subito a di' a me, hai capito?
    Ranocchia: No, no, no, no, Patrizia è un'amica, io non posso farlo questo, ti prego!
    Dandi: E allora vorrà di' che l'opera la finisco eccome...
    Ranocchia: No, aspetta, fermo! D'accordo, d'accordo...
    Dandi: Sei proprio viscido Rano', come er nome che porti!
  • Libanese: Curioso però, tu' fijo se n'è annato ma la puzza è rimasta!
    Scriocchiazeppi: Dici? Nun me pare!
    Libanese: E sai che vuor di'? Che uno de nu' due, è 'no stronzo!
    Scriocchiazeppi: Ma perché? Ma che t'ho fatto, a Libane'?
    Libanese: Nun è quello che hai fatto a me, è quello che hai fatto dietro de me... Er giretto de prestiti che hai alzato a 'e spalle mie!
    Scriocchiazeppi: Ah, quello! Vedi, Libane'...
    Libanese: E io che andavo in giro a chiede' d'Angioletto, de li debiti, der Fringuello e c'avevo a risposta dentro casa mia...
    Scriocchiazeppi: Io te lo volevo di'! Ma appena... A Libane', io t'o giuro...
    Libanese [lo schiaffeggia]: Non giurare, Scrocchia! Non giura', che vie' giù tutto er Paradiso!
    Scriocchiazeppi: A Libane', qui c'è bisogno de sordi! Io nun c'ho 'na famija, ce n'ho tre: Mi' moje 'na pelliccia al giorno, mi' socero 'a casa nova, mi' socera 'a argenteria, mi' fratello el furgone e 'a machina... Meno male che mi fijo non parla ancora...
    Libanese: E c'o so! I matrimoni so' pensieri... [gli punta una pistola]
    Scriocchiazeppi: No Libane'!
    Libanese: Ma metterte a spaccia' 'a droga mia...
    Scriocchiazeppi: No, no, no, Libanè, io nun centro un cazzo co' a droga tua, parola mia!
    Libanese: Magari sai chi è stato, no? Perché dietro uno stronzo ce sta sempre er vespasiano. Annamo chi me sta a frega', Scrocchia'? Er Sorcio, Ricotta, Fierolocchio, chi me sta a frega'?
    Scriocchiazeppi: Nu lo so', Libane', t'o giuro, nun lo so!
    Libanese: Nun giura', t'o detto che non devi giura'! Nun giura'!
    Scriocchiazeppi: Nun lo so, a Libane', nun lo so!
    Libanese [sente il figlio di Scriocchiazeppi piangere e lo lascia]: Vai a puli' er culo a tuo fijo!
    Scriocchiazeppi: Grazie, Libane'!
    Libanese: Levate dar cazzo!
  • Freddo: Annamo Puma, oh, svejate!
    Puma: Che, il Libanese m'ha graziato?
    Freddo: No, che t'ho graziato io! Ma spiegame 'na cosa. È 'na vita che stai a di' che vuo' smette che te vuo' anna' da Roma... Ma perché nu l'hai fatto prima, eh?
    Puma: Lo voi sape', pecché? Perché c'ho pensato troppo e quando pensi troppo, sei fregato! Damme retta, Freddo, quando 'na cosa... Quando 'na cosa ce l'hai dentro, falla subito, nun ce pensa', falla subito!
    Freddo: Allora sbriga a annartene prima che ce ripenso!
  • Scialoja: M'hanno ricattato!
    Borgia: Scialoja! Ma che ci fa qua?
    Scialoja: Foto compromettenti, per questo me ne sono andato!
    Borgia: E perché me lo dice adesso?
    Scialoja: Perché adesso ho scoperto quant'è grossa questa storia, più del Libanese, più della banda, grossa come la bomba alla stazione.
    Borgia: In altre circostanze le avrei riso in faccia, a me hanno fatto questo! [mostrando una foto chiaramente minatoria]
    Scialoja: Vuol dire che mi lascerà combattere da solo?
    Borgia: Mi dia, un paio di giorni. La faccio tornare a Roma!
  • Gianni Bordini [entrando col fratello nella bisca vuota]: C'hai cercati, Libane'?
    Libanese [mentre prepara da bere]: Guarda chi se rivede! I fratelli Bordini! Quant'è che siete asciti?
    Enrico Bordini: Da 'n paio de settimane!
    Libanese: E già ve siete messi a fa danni, eh?
    Gianni Bordini: E sai com'è, se dovevamo rimette' a paro!
    Enrico Bordini: Te invece? Te sei messo a fa' il barista?
    Libanese: Be, era ir minimo, no? Me so detto, fammelo offri' ai Bordini ir brindisi che jo mannato pe' traverso ar gabbio!
    Gianni Bordini: A Libane', pe' quella storia... te l'avemo già spiegato!
    Enrico Bordini: Noi nun te volevamo offenne'!
    Libanese: Ce 'o so! Ce 'o so! Allora, a che brindamo?
    Gianni Bordini: A te, al re de Roma!
    Enrico Bordini: All'affari che faremo 'nsieme! [ultime parole]
    Libanese: Io c'ho n'idea migliore! Perché non brindamo ar poro Angioletto? O magari a l'etto d'eroina che j'avete fregato o all'etto de piombo che j'avete messo 'n corpo?
    Gianni Bordini: Te l'ho già detto, ce volevamo rimette a paro! Volevamo arza' n po' de sordi spignendo 'n po' de droga! [ultime parole]
    Libanese: Potevate bussa', no? V'avrei aperto! E 'nvece no, avete voluto fa de testa vostra... Tutto de nascosto e c'è pure scappato er morto, Bordini! Er problema è che mentre ve stavo a cerca' ho scoperto tante cose brutte: la gloriosa banda der Libanese è diventata 'na manica de' paraculi! Pe' questo v'ho chiamato, Bordi', pe' ringraziavve! [li crivella di pallottole con un mitra] M'avete fatto capi' na cosa... Che è finito er tempo der perdono e è venuto er tempo der giudizio! [li finisce colpendoli ripetutamente]

Episodio 12[modifica]

Frasi[modifica]

  • È mejo fasse guarda' le spalle dai traditori nati che da un falso amico. (Libanese)
  • Freddo, io non lo so chi è stato e non ci voglio entrare, però ti dico una cosa: chiunque ammazza ottanta persone[31], è un pazzo e i pazzi nun c'hanno bandiera! (Il Nero)
  • [A Roberta] So' proprio contento che partite, sai? Sei proprio la donna giusto pe' lui! Diji che i soldi suoi stanno dar Secco, quanno esce se li può anna' a prende'! (Libanese)
  • [In un'allucinazione del Libanese] Me l'hai infilato te, questo ner petto? No, Libane' te so mancate le palle pe' finì il lavoro! È pe' questo che nessuno te rispetta! (Il Terribile)
  • [Al Secco] Volevi sape' pecché me ne vado? Pe' levarmi dar cazzo ji stronzi come te! (Freddo)
  • De 'sti tempi dormi' è un lusso! (Libanese)
  • Pe' 'na vorta sarai contenta de me, ma'! T'ho dato retta, me so' rimesso a posto, ma'... Davero! St'artri l'ho messi tutti in riga, tutti sott'ar Libanese! E la casa, ma', la casa, ma', 'a devi vede', mo è 'na reggia, degna de te, de la regina de Roma! Nun te dovrai più vergogna' de me! Ma', apri 'sta cazzo de porta! Daje, ma'! (Libanese)
  • [Ultime parole rivolto al suo assassino] E te che cazzo vòi? (Libanese)

Dialoghi[modifica]

  • Roberta: Dai, faccio tardi al lavoro!
    Freddo: Nun c'anda'!
    Roberta: Non posso, mi sono già data malata due volte questo mese, quindi...
    Freddo: E allora diji che parti.
    Roberta: Sì... E per dove?
    Freddo: Pe' do' te pare, basta ch'è lontano! Sto a di' sur serio, Robe', mollamo tutto e annamose... Subito, io e te!
    Roberta: E i tuoi affari? I tuoi amici?
    Freddo: A Robe', mo so' n'uomo libero!
    Roberta: Non dici sul serio!
    Freddo: Mettime alla prova!
  • Libanese: Te trovo bene, Fre'! Hai na bell'aria fresca.
    Freddo: E tu pe' niente invece...
    Libanese: Non ho chiuso occhio stanotte. So' stato a ragiona', a cerca' de capi' un po' de cose...
    Freddo: E quali?
    Libanese: Che ji anni de stecca para non so' serviti a 'n cazzo! Mezza banda continua a sputtanarse le quote sue, a nun investi', a fregasse 'e quote nostre... E tra frega' e tradi' ce core poco.
    Freddo: Che vorresti fa'? Raduna' tutti sott' ar pulpito e farje 'na bella predica?
    Libanese: Metterli a libro paga. D'ora in poi tutti a stipendio fisso e il resto gestito dar Secco.
    Freddo: A stipendio fisso? E se Bufalo se vuole cambia' er Ferari? Se a Scriocchiazeppi je serve 'na casa più grossa?
    Libanese: Me dovranno chiede' er permesso e dovranno esse morto convincenti!
    Freddo: E tu come pensi di convincerli? Eh? L'unica cosa che li tiene uniti è proprio sputtanarse tutti i soldi!
    Libanese: Allora che dovrei fa'? Ammazzarli tutti come i Bordini?
    Freddo: No, chiude' la baracca finché sei in tempo! Dividi l'utile e ognuno p'a strada sua.
    Libanese: Scioje' a banda? Mo che semo i padroni de Roma?
    Freddo: Mo che semo ancora vivi! O voi aspetta' che i sordi spariscono der tutto? O che cominciamo a spararse tra de noi, uno co l'artro? Annamo Libano, è questo il momento de ritirarse! Questo: quanno se vince!
    Libanese: La banda nun se può scioje', Fre'! Avemo fatto n'accordo co' i Servizi Segreti...
    Freddo: Avemo chi?
    Libanese: Io e er Dandi p'uscì dar gabbio...
    Freddo: Quanno cazzo pensavi de dirmelo?
    Libanese: A Fre' ma 'ndo sta il problema, l'avemo sempre fatto, no? Co' la camorra, co' la mafia, prima se semo alleati e poi j'avemo messo ar culo!
    Freddo: A sto giro te lo sei messo ar culo da solo, io me ne vado!
    Libanese: Do' cazzo vai, te?
    Freddo: Parto, chiudo e te dico adio, Libano!
    Libanese: Nun è robba de oggi, eh? È da un po' che ce stavi a pensa', che la sguinzia tua te diceva "prendiamo un aereo, ripartiamo da zero", è vero?
    Freddo: No, Libano! Er bijetto 'n mano me ce l'hai messo te!
    Libanese: Dico ar Secco de preparate i sordi!
  • Canton: Ma che fa? Quella foto potrebbe rovinarla! [riferito alla foto con cui Scialoja è stato minacciato e che il commissario ha appena appeso]
    Scialoja: Lo so, ma la voglio qui, a ricordarmi chi è il vero nemico! È finito il tempo di scappare, Canton, adesso ci sono 85 morti in mezzo!
    Canton: Commissario, non penserà mica di poter dimostrare che dietro la strage di Bologna ci sono i Servizi?
    Scialoja: No! Ma forse possiamo dimostrare che sono collusi con la banda della Magliana... Ragiona: noi la mattina li arrestiamo e questi prima di sera sono fuori, gli chiudiamo la bisca e questi se la fanno riaprire! Qui non si parla più di spaccio in grande stile: il Libanese ha messo piede al palazzo e sarà lui ad aprirci le porte!
  • Il Vecchio: E così l'intrepido commissario è riuscito a riprendersi la sua poltrona!
    Zeta: Solo con l'intervento di quel PM...
    Pigreco: Se crede, possiamo farlo trasferire, mandare le foto alla stampa...
    Il Vecchio: No! Borgia è solo un vaso di coccio che si illude di aver un'anima di ferro! Scialoja, invece, quant'è che ce l'abbiamo tra i piedi?
    Zeta: Più di tre anni!
    Il Vecchio: Tre anni dietro lo stesso caso malgrado ricatti, minacce, trasferimenti... Niente male, no? Ha la grinta di un vero scalatore!
    Pigreco: Appunto, se lo lasciamo indagare ancora, potrebbe crearci dei problemi!
    Il Vecchio: Mettiamolo alla prova invece, vediamo fin dove riesce ad arrampicarsi prima di cadere!
  • Ruggero Buffoni: Stipendio fisso? E quanto sarebbe?
    Scrocchiazeppi: Ogni quanto?
    Sergio Buffoni: A Libano, ma che cazzo de discorso è?
    Dandi: Io i soldi mia no l'ho sputtanati, l'ho fatti frutta'! Mo perché me dovrei accontenta' de la paghetta?
    Libanese: Ma nun lo capite che è l'unico modo pe resta' uniti?!
    Dandi: No, nu' lo capisco! Si volevo un mensile, annavo ar Ministero! E poi io perché me dovrei mette a...
    Libanese: Guarda che non è una proposta, Dandi, è 'na legge! E n'artra legge è che d'ora in poi me dite tutto quello che fate! Ogni più piccolo movimento m'o venite a di'! È chiaro?
    Dandi [con un ironico saluto romano]: Salute ar Duce!
    Fierolocchio: A Libano, ma famme capì 'na cosa, 'sto discorso che c'hai fatto, vale pure per Freddo?
    Libanese: Er Freddo non fa più parte de' a banda!
  • Il Secco: Liquidare il Freddo? Parliamo di una barca di soldi!
    Libanese: Dajeli e mannalo affanculo!
    Il Secco: Ci vorranno dei giorni, non abbiamo tutto quel contante.
    Libanese: E alora pijali da a cassa, pijali da la quota mia, basta che s'o levamo dai cojoni!
    Il Secco: Sì, ma uno come il Freddo, che molla tutto e se ne va, carico di soldi, non farà un bell'effetto!
    Libanese: Perché, te che voresti fa'?
    Il Secco: Be', c'è modo e modo di liquidare qualcuno... Quello che ho in mente io, ci farà risparmiare tempo e soldi e darà l'esempio agli altri!
    Libanese [prendendo la pistola] : Ma sfonna' la capoccia a 'n giuda come te sarebbe n'esempio ancora mijore! Te adesso te prendi i sòrdi, je li porti e je fai l'inchino! Perché il Freddo può esse' stronzo e ingrato, ma è 'n gigante 'n petto a te!
  • Sergio Buffoni: Più ce penso, più me pare 'na stronzata...
    Ruggero Buffoni: Perché è 'na stronzata! Metterce a stipendio come tanti pischelli de quartiere...
    Sergio Buffoni: Proprio mo che er Freddo se ne sta a anna'!
    Dandi: Aoh, me lasciate tira'!
    Sergio Buffoni: Ma parlaci te, no? Lo conosci da 'na vita!
    Ruggero Buffoni: Te sei l'unico che 'o può fa' ragiona'!
    Dandi: Ma chi? Er Libanese de 'na volta forse, quello de oggi io nun lo conosco.
    Ruggero Buffoni: Allora pija er posto suo, no?
    Sergio Buffoni: Noi, nun aspettamo artro, Dandi...
    Dandi: E che voreste fa', parcheggia' il Libanese? Che cazzo ve dice er cervello?
    Sergio Buffoni: Quello che volevamo di' l'hai capito... Mo sta a te!
    Dandi: Ma annatevene affanculo, va'!
  • Scialoja: Ci si rivede, Soleri. Un'altra volta ar gabbio?
    Freddo: Eh già, pe' na canna... Quanto pensi che me daranno?
    Scialoja: Abbastanza per farti perdere il volo. Com'è solo andata? Non ti bastavano i soldi? Senti, facciamo così, visto che ormai i biglietti li hai presi! Io ti faccio partire ma tu mi dici che rapporti avete con i Servizi.
    Freddo: Ce vado ar bagno la mattina!
    Scialoja [mostrando due proiettili]: Lo sai che sono questi?
    Freddo: Du' pezzi de' piombo! Adesso posso partì?
    Scialoja: Uno stava nel corpo di Cannizzaro e l'altro nella testa di uno coinvolto nella strage di Bologna. Ma la pistola che li ha sparati è la stessa, è una pistola vostra!
    Freddo: Ma che cazzo te stai a inventa' mo?
    Scialoja: Dimmelo tu! Dimmelo tu, perché qui le cose sono due: o quella bomba l'avete messa voi oppure avete aiutato qualcuno a farla esplodere...
    Freddo: Vojo turna' in cella!
    Scialoja: Se hai deciso di partire per non tornare, vuol dire che col Libanese hai chiuso! E allora scaricati la coscienza, viaggeresti più leggero!
    Freddo: Ho detto che vojo torna' in cella, commissa'!
    Scialoja: Soleri, qui non si parla più di un rapimento, una rapina, una truffa... Qui ci sono 85 morti innocenti di mezzo! Dormici su se ti riesce, ne riparliamo domani!
  • Libanese: A Dandi viette a fa 'n tiro, c'hai l'aria stanca.
    Dandi: Che me dovevi dì de tanto urgente?
    Libanese: Che me devi dì te! Che ce sei annato a fa all'ippodromo?
    Dandi: Sò annato a parlà co' Mazzocchio.
    Libanese: Ah. Ce sta a fregà?
    Dandi: Forse. O forse no.
    Libanese: E che aspettavi a dimmelo? Te me devi dì tutto e subbito, l'hai sentite le regole, no?!
    Dandi: Le regole sò pe' i servi, Libanè!...
    Libanese: Le regole sò pe' tutti, specie pe' li furbetti come a te!
    Dandi: ...Vattene a casa, che sei più stanco de me...
  • Freddo: Le pistole se vendono, se rubano... E da Roma a Bologna la strada può esse molto lunga, commissa'!
    Scialoja: E la bomba?
    Freddo: Nun lo so chi è stato... So solo che questa è gente che manco conosce er nome di chi ammazza... Noi nun ragionamo così.
    Scialoja: E il Libanese? Il Libanese come ragiona adesso che è pappa e ciccia con quelli dei servizi? Aiutami a incastrare lui e sei libero!
    Freddo: Un infame nun è mai libero! Me dispiace commissa', ma io il Libanese non lo tradisco né mo e né mai!
  • Zeta: Bentrovato Libanese! In che cosa possiamo esserti utili?
    Libanese: Dovete fa usci' er Freddo!
    Pigreco: Chi? Il tuo socio? Quell'ingrato che vuole mollarti a tutti i costi...
    Zeta: Sei carino a preoccuparti per lui!
    Libanese: Rivojo er cortello, quello che ha ammazzato er Teribile!
    Zeta: Escluso! È un'arma del delitto in mano al magistrato e...
    Libanese: E voi riprennetevela! Che ve può fa er giudice? Voi siete al di sopra de tutto, no?
    Pigreco: Appunto, anche di te!
    Libanese: No, noi semo alla pari! Noi c'avemo n'accordo, no? E nun c'avete idea di quanto lo sto a sconta'... Per cui quando ve chiedo 'na cosa, dovete scatta'!
    Zeta: Ci stai minacciando? L'hai già fatto una volta, mi pare, e non ti è andata bene!
    Libanese: Allora nun hai capito... Io nun abbozzo du' vorte! Perché in finale voi chi cazzo siete? Pure 'e spie c'hano 'na casa, no? Pure voi dovete chiude l'occhi, hai visto mai che prima o poi nu' li riapri più!
  • Zeta: Sta andando fuori di testa, i sintomi ci sono tutti.
    Pigreco: Adesso pretende persino un reperto vecchio di mesi...
    Zeta: Forse sarebbe il caso di non perdere altro tempo con questa gente... Se Soleri, il Freddo parte, gli altri hanno i giorni contati!
    Il Vecchio: Vedete, ogni giorno un canale nuovo: il mondo sta cambiando! In futuro i crimini non si commetteranno più coi coltelli a serramanico...
    Zeta: Allora che cosa facciamo con Proietti?
    Il Vecchio: Be', se è pazzo, bisogna assecondarlo, no? E comunque l'importante è avere un cavallo di riserva e noi ne abbiamo uno perfetto: giovane, ambizioso, elegante... [si riferisce al Dandi]
  • Dandi: A Fre', Freddo, te vuoi ferma 'n momento?
    Freddo: Sto a parti', nun te l'ha detto il capo tuo?
    Dandi: Eh, proprio de lui che te devo parla! E fermate, cazzo! Libano sta a sbrocca', ormai va avanti a coca, è pieno de' paranoie, nun se fida più de nessuno. Parlaci te, a te t'ascolta!
    Freddo: È troppo tardi, io so' fori!
    Dandi: Fori? C'o vedo che stai fori! Secondo te chi t'ha fatto usci'?
    Freddo: Tu sicuramente no!
    Dandi: Bravo, vattene, scappa che è l'unica cosa che sai fa'... E noi ce lasci affoga' ne la merda!
    Freddo: Ma non di' cazzate, saranno l'artri a affoga', perché tu ne la merda ce sguazzi mejo de na pantegana!
  • Dandi: Vuoi passa' tutta a vita così?
    Patrizia: Così come?
    Dandi: A fai i conti in un bordello, Patri'...
    Patrizia: È l'unica cosa che so fare a parte scopare!
    Dandi: Sì, ma nun te serve pe' campa', c'hai già abbastanza sordi pe' chiudere tutto e annartene via, e io pure! Freddo e Roberta se ne vanno... Annamo via pure noi, Patri', adesso, subito! Allora, t'ho fatto una domanda...
    Patrizia: Andiamo a letto che è meglio!
    Dandi: Che vorebbe di'?
    Patrizia: Che è l'unico posto dove io e te potremo mai andare! Freddo e Roberta hanno qualcosa che tra me e te non c'è mai stato!
  • Libanese: E bravo er cagnolino, guarda come scodinzola... Però io nun te pago!
    Maurizio Gemito: Libane'...
    Libanese: Perché te dovrei paga' che sei n'omo te? Te sei 'n cane, anzi peggio perché i cani almeno so' fedeli e te a tradi' er Terribile nun c'hai messo 'n cazzo!
    Maurizio Gemito: Libane'...
    Libanese: S'a volemo vede' all'antica? [prendi il coltello con cui ha ammazzato il Terribile] Eccolo il vecchio amico, t'o ricordi? Eccolo qua! E 'sto ricamino qua, te lo ricordi 'sto ricamino? [mostrando il taglio sul braccio] Ce stavi pure te quanno m'hanno fatto, no? No, i cani nu' ricordano, so' bòni solo a pijassela ch'e regazzine!
  • Scriocchiazeppi [mostrando il documento falso per partire] : Te piace? 'Na cannonata, no?
    Freddo: Ma perché geometra?
    Scriocchiazeppi: No è che era il sogno de' mamma averce 'n fijo geometra!
    Freddo: E com'è che poi sei finito a fa er criminale?
    Scriocchiazeppi: Papà c'aveva bisogno de n'aiutante!
    Freddo: Grazie di tutto, Scro'...
    Scrocchiazeppi: Oh e ricordate de mannamme un po' de caffè che in Brasile ce l'hanno buono!
    Fierolocchio: Fai buon viaggio, a Fre'!
    Bufalo: E nun fai che sparisci, se no te devo veni' a cerca'! Che io a te ancora te devo spacca' a testa!
    Freddo: Quanno te pare!

Citazioni sulla prima stagione[modifica]

  • La serie parte dall'uccisione di Giorgiana Masi, freddata da un colpo di pistola a Ponte Garibaldi per ricostruire le avventure della banda della Magliana, in un intreccio oscuro fra servizi segreti e criminali comuni, fra l'immaginario spaesato di Rino Gaetano e quello ben più radicato di Franco Califano. (Aldo Grasso)

Note[modifica]

  1. La battuta vuole indicare la parità tra tutti i membri della banda, ai quali spetta la stessa parte del bottino.
  2. La scena si rivede alla fine della seconda serie e l'ex-membro si rivela essere il Bufalo.
  3. Scialoja si riferisce a Giorgiana Masi, una studentessa uccisa dalla polizia durante un corteo non autorizzato.
  4. Il Terribile si riferisce ad un profondo taglio sul braccio che egli stesso aveva procurato al Libanese, dopo che questi aveva rubato la sua auto.
  5. Il Freddo si riferisce al colpo che la batteria del Libanese aveva messo a segno qualche sera prima.
  6. Tutti in magistratura credono, infatti, che Scialoja sia comunista dopo la sua reazione alla morte di Giorgiana Masi.
  7. Riferimento all'Attentato all'"Angelo Azzurro" di Torino del 1º ottobre 1977.
  8. a b L'uomo che controllava lo spaccio nella zona di Val Melaina prima dell'arrivo della banda.
  9. Riferimento al quarto Governo Andreotti, che in quei giorni ottiene la fiducia con l'astensione del Partito Comunista Italiano.
  10. La zona di Centocelle a quel tempo "apparteneva" al Terribile.
  11. Si riferisce all'inevitabile scontro con il Libanese e la sua banda.
  12. Si riferisce al Libanese e al Terribile.
  13. Le strade di Roma infatti sono piene di polizia per via del rapimento di Aldo Moro e gli spacciatori per la paura non vogliono lavorare.
  14. a b L'ex-ragazza del Libanese
  15. a b Il riferimento è sempre al giorno in cui il Libanese aveva rubato l'auto al Terribile e questo per vendicarsi aveva procurato un taglio sul braccio al Libanese e stuprato la sua ragazza.
  16. Un furgone pieno di pellicce che il Bufalo si è messo in testa di rapinare.
  17. Un boss della 'Ndrangheta.
  18. È la stessa frase che l'amante del padre disse a Freddo, quando da piccolo li scoprì.
  19. Si tratta di un flashback del Freddo: si tratta della cena dopo che il Freddo aveva scoperto il padre con l'amante.
  20. Si riferisce all'incontro col vecchio Dandi, dal quale ha preso anche il soprannome, incontrato quando faceva il cameriere di un bar a 12 anni.
  21. Evidente il parallelo con la situazione del Libanese, ignorato dalla madre.
  22. Riferito alla morte di Aldo Moro.
  23. Riferito alla sorella di Scialoja, nei guai con la giustizia per via di una retata alla radio di estrema sinistra dove lei lavora.
  24. La denuncia fatta a carico del Dandi, dopo che aveva picchiato un cliente di Patrizia.
  25. Il Libanese da al Freddo il coltello con cui il Terribile l'ha sfregiato.
  26. Un boss della mafia.
  27. Una guida del movimento neofascista.
  28. Il Libanese, il Dandi e Fierolocchio sono in carcere da qualche giorno, ma i motivi non sono ancora chiari.
  29. Si tratta delle foto di un loro furto di droga al deposito della polizia, consigliato loro da Fabio Santini, un poliziotto della squadra narcotici.
  30. In seguito alla strage di Bologna del 2 agosto 1980.
  31. a b Il riferimento è sempre alla strage di Bologna del 2 agosto 1980.

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