Salomone
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Salomone, personaggio biblico, re d'Israele.
Citazioni di Salomone
[modifica]Per approfondire, vedi: Cantico dei cantici, Libro dei Proverbi e Qoelet. |
- Ecco ho deciso di costruire un tempio al nome del Signore mio Dio, per consacrarlo a lui sì che io possa bruciare profumi fragranti davanti a lui, esporre sempre i pani dell'offerta e presentare olocausti mattina e sera, nei sabati, nei noviluni e nelle feste del Signore nostro Dio. Per Israele questo è un obbligo perenne. Il tempio, che io intendo costruire, deve essere grande, perché il nostro Dio è più grande di tutti gli dèi. Ma chi avrà la capacità di costruirgli un tempio, quando i cieli e i cieli dei cieli non bastano per contenerlo? E chi sono io perché gli costruisca un tempio, anche solo per bruciare incenso alla sua presenza? (Libri delle Cronache)
- Signore, Dio di Israele, non c'è un Dio come te, né lassù nei cieli né quaggiù sulla terra! Tu mantieni l'alleanza e la misericordia con i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il cuore. Tu hai mantenuto nei riguardi del tuo servo Davide mio padre quanto gli avevi promesso; quanto avevi detto con la bocca l'hai adempiuto con potenza, come appare oggi. Ora, Signore Dio di Israele, mantieni al tuo servo Davide mio padre quanto gli hai promesso: Non ti mancherà un discendente che stia davanti a me e sieda sul trono di Israele, purché i tuoi figli veglino sulla loro condotta camminando davanti a me come vi hai camminato tu. Ora, Signore Dio di Israele, si adempia la parola che tu hai rivolta a Davide mio padre. Ma è proprio vero che Dio abita sulla terra? Ecco i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questa casa che io ho costruita!
- Tu hai trattato il tuo servo Davide mio padre con grande benevolenza, perché egli aveva camminato davanti a te con fedeltà, con giustizia e con cuore retto verso di te. Tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che sedesse sul suo trono, come avviene oggi. Ora, Signore mio Dio, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre. Ebbene io sono un ragazzo; non so come regolarmi. Il tuo servo è in mezzo al tuo popolo che ti sei scelto, popolo così numeroso che non si può calcolare né contare. Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso?
- Per questo pregai e mi fu elargita la prudenza; | implorai e venne in me lo spirito della sapienza. | La preferii a scettri e a troni, | stimai un nulla la ricchezza al suo confronto; | non la paragonai neppure a una gemma inestimabile, | perché tutto l'oro al suo confronto è un po' di sabbia | e come fango sarà valutato di fronte ad essa l'argento. | L'amai più della salute e della bellezza, | preferii il suo possesso alla stessa luce, | perché non tramonta lo splendore che ne promana. | Insieme con essa mi sono venuti tutti i beni; | nelle sue mani è una ricchezza incalcolabile. | Godetti di tutti questi beni, perché la sapienza li guida, | ma ignoravo che di tutti essa è madre.
- Riflettendo su tali cose in me stesso | e pensando in cuor mio | che nell'unione con la sapienza c'è l'immortalità | e nella sua amicizia grande godimento | e nel lavoro delle sue mani una ricchezza inesauribile | e nell'assiduità del rapporto con essa prudenza | e nella partecipazione ai suoi discorsi fama, | andavo cercando come prenderla con me.
- Tutto ciò che è nascosto e ciò che è palese io lo so, | poiché mi ha istruito la sapienza, | artefice di tutte le cose.
- Dio, dà al re il tuo giudizio, | al figlio del re la tua giustizia; | regga con giustizia il tuo popolo | e i tuoi poveri con rettitudine.
- Ecco, dono del Signore sono i figli, | è sua grazia il frutto del grembo. | Come frecce in mano a un eroe | sono i figli della giovinezza.
- Se il Signore non costruisce la casa, | invano vi faticano i costruttori. | Se il Signore non custodisce la città, | invano veglia il custode.
- A che serviamo noi, prole degli uomini, se non esercitiamo la carità e l'amore sulla terra? Siamo forse distinti da nullità, da mera erba in un campo, che invecchia secondo stagione e brucia nel fuoco? Sulla terra noi provvediamo a noi stessi con squisite carni, [indossiamo] preziosi vestiti, eppure anche mentre siamo vivi odoriamo già di morte. Noi provvediamo a noi stessi con dolci profumi e delicati unguenti, ma anche mentre siamo vivi moriamo quotidianamente attraverso peccati e trasgressioni; da saggi, diventiamo ignoranti attraverso la disobbedienza e i gesti iniqui; nati saldi nell'onore, diveniamo disprezzabili attraverso la magia, la stregoneria, e la venerazione degli idoli. Dunque l'uomo degno d'onore, creato nell'immagine di Dio, se compie il bene sarà davvero come Dio.
- D'ora in poi il [pensiero di] morire non mi riempirà più di mestizia e amerò la morte come amo la vita. Da adesso io berrò l'amara coppa della morte come se fosse miele e d'ora in poi amerò la tomba come se fosse un luogo di gemme preziose. Allora quando sarò sceso nello Sheol e sarò gettato giù nel profondo, a causa dei miei peccati, non soffrirò di dolore poiché ho udito la parola che mi ha reso felice. Così quando sarò finito nell'ultima profondità del più infimo fondo dello Sheol, a causa dei miei peccati, che cosa potrà importarmi? E se Egli mi schiaccia in polvere nella Sua mano e mi disperde agli angoli della terra e al vento, a causa dei miei peccati, io non mi addolorerò poiché ho udito la parola che mi ha fatto gioire e Dio non ha escluso la mia anima all'eredità dei miei padri. La mia anima sarà con l'anima di Davide mio padre, e con l'anima di Abramo, Isacco e Giacobbe miei padri. Il Salvatore verrà e ci porterà via dallo Sheol con tutti i miei padri e i miei parenti, vecchi e giovani.
- In cosa il re è superiore al povero se egli in terra non ha fatto del bene? Il loro cadere nella fossa è lo stesso e il loro percorso nel profondo è lo stesso. Che vantaggio abbiamo a essere uomini? Noi siamo creati invano e in breve tempo diveniamo come se non fossimo mai stati creati. Quanto al respiro che respiriamo, se cessa per qualche istante, la nostra anima trapassa e se l'impulso della scintilla del nostro cuore che si muove nella nostra mente scompare, noi diveniamo polvere e i nostri amici o conoscenti ci riterranno una cosa ripugnante.
- La reggenza non conduce a niente senza la purezza, e il giudizio non porta a niente senza la giustizia, e la ricchezza non dà niente senza il timor di Dio.
- [Su Menelik I] Oltre a partorirlo e ad allattarlo, cos'altro deve fare una donna con un figlio? Una figlia appartiene alla madre, e un ragazzo al padre. [...] Così questo mio figlio non lo ridarò alla Regina, bensì lo renderò Re su Israele. Questo è il mio primogenito, il primo della mia stirpe che Dio mi ha dato.
- [Rivolto alla regina di Saba] Saggezza e conoscenza sorgono anche da te, invero. In quanto a me, [le possiedo solo] nella misura in cui il Dio d'Israele me le ha donate, perché le chiesi a Lui. Ma tu, anche se non conosci il Dio d'Israele, hai la saggezza che hai raccolto nel tuo cuore, la quale ti ha spinto fin qui per vedere me, vassallo e servo del mio Dio [...]. Ebbene, io sono il servo del mio Dio e non sono un uomo libero: non sevo ciò che mi dice la mia volontà, bensì eseguo quanto detti la Sua volontà. Questo discorso non nasce da me, bensì esprimo solamento ciò che Egli mi fa asserire. Ogni cosa mi comandi di fare io lo faccio, ovunque desidera che io vada io vado, di qualsiasi argomento mi abbia erudito, io ho parlato; questo limitatamente riguardo ciò su cui Mi ha dato saggezza e conoscenza. Poiché all'inizio ero solo polvere ed Egli ha fatto la mia carne, ero solo acqua e ha fatto di me un uomo solido, e da semplice goccia, che cadendo sul suolo si sarebbe asciugata sulla superficie della terra, Egli mia ha reso a sua immagine e mi ha fatto a Sua somiglianza.
- Sono uomo di polvere e ceneri, che domani diverrà vermi e terra, eppure fino a questo momento appaio come uno che non morirà mai.
- Veramente, è giusto che tutti debbano credere in Dio, che ha creato l'universo, il cielo e la terra, il mare e la terra ferma, il sole e la luna, le stelle e i brillanti corpi del paradiso, gli alberi e le pietre, le bestie e i pennuti, le belve selvagge e i coccodrilli, i pesci e le balene, gli ippopotami e le lucertole acquatiche, i fulmini e il rombo del tuono, le nuvole e i lampi, il bene e il male. È in lui che dobbiamo credere, nella paura e nel terrore, con gioia e giubilo. Perché Egli è Signore dell'universo, Creatore degli uomini e degli angeli. Colui che toglie e dà la vita, che infligge punizioni e mostra compassione, che può rialzare dalla terra chi è in miseria, che può esaltare il povero dalla polvere, che può gettare nello sconforto o riempire di gioia, solo Egli solleva, o abbatte. Nessuno può rimproverarLo, poiché è il Signore dell'universo, non c'è nessuno che può dirgli "ma cosa hai fatto?", bensì verso di Lui bisognerebbe pregare e rendere grazie, angeli come uomini. E per quanto tu dicesti, che "ci ha donato il Tabernacolo della Legge", veramente ci fu dato il Tabernacolo del Dio d'Israele che fu creato prima di qualunque altra cosa, dal Suo glorioso consiglio. Egli ha fatto scendere su di noi i suoi comandamenti messi per iscritto, cosicché noi potessimo conoscere i decreti e giudizi che aveva sul monte della Sua santità.
Citazioni su Salomone
[modifica]- Davide pensava: "Mio figlio Salomone è ancora giovane e inesperto, mentre la costruzione da erigersi per il Signore deve essere straordinariamente grande, tale da suscitare fama e ammirazione in tutti i paesi; per questo ne farò i preparativi io". Davide, prima di morire, effettuò preparativi imponenti. Poi chiamò Salomone suo figlio e gli comandò di costruire un tempio al Signore Dio di Israele. Davide disse a Salomone: "Figlio mio, io avevo deciso di costruire un tempio al nome del Signore mio Dio. Ma mi fu rivolta questa parola del Signore: Tu hai versato troppo sangue e hai fatto grandi guerre; per questo non costruirai il tempio al mio nome, perché hai versato troppo sangue sulla terra davanti a me. Ecco ti nascerà un figlio, che sarà uomo di pace; io gli concederò la tranquillità da parte di tutti i suoi nemici che lo circondano. Egli si chiamerà Salomone. Nei suoi giorni io concederò pace e tranquillità a Israele. Egli costruirà un tempio al mio nome; egli sarà figlio per me e io sarò padre per lui. Stabilirò il trono del suo regno su Israele per sempre". (Libri delle Cronache)
- Guardate i gigli, come crescono: non filano, non tessono: eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. (Gesù, Vangelo secondo Luca)
- Il sapientissimo Salomone può essere messo vicino ai greci Focilide, Teognide o Isocrate? In che cosa? Se confronti le Esortazioni di Isocrate ai Proverbii di quello, ti è facile riconoscere – ne sono certo – che il figlio di Teodoro ha il vantaggio sul re sapientissimo. Ma – si dirà – Salomone era anche esercitato nelle pratiche sacre. Che significa? Non sacrificò forse questo medesimo Salomone anche ai nostri Dei, tratto in inganno – a quanto raccontano – da una donna? Oh, esempio di virtù! Oh, tesoro di sapienza! Non riuscì a trionfare del piacere, e parole di donna lo pervertirono! Ma almeno, se da una donna si lasciò ingannare, non chiamatelo sapiente. O se lo credete sapiente, non dite che fu ingannato da una donna, ma che di testa sua, per meditato proposito e per suggerimento di Dio che gli apparve, ha sacrificato anche agli altri Dei. (Flavio Claudio Giuliano)
- La regina del sud sorgerà nel giudizio insieme con gli uomini di questa generazione e li condannerà; perché essa venne dalle estremità della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, ben più di Salomone c'è qui. (Gesù, Vangelo secondo Luca)
- Lo stesso re Salomone fu un grande sincretista: ebbe molte mogli pagane, che adoravano i loro dei, ed era in buoni rapporti con i pagani confinanti. (Karen Armstrong)
- Salomone fu il primo a praticare il noto slogan "Fate l'amore, non la guerra". (Adin Steinsaltz)
- Salomone, re d'Israele, non ha forse peccato appunto in questo? Certo fra le molte nazioni non ci fu un re simile a lui; era amato dal suo Dio e Dio l'aveva fatto re di tutto Israele; eppure le donne straniere fecero peccare anche lui. Si dovrà dunque dire di voi che commettete questo grande male, che siete infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere? (Libro di Neemia)
- Salomone sedette sul trono del Signore come re al posto di Davide suo padre; prosperò e tutto Israele gli fu sottomesso. Tutti gli ufficiali, i prodi e anche tutti i figli del re Davide si sottomisero al re Salomone. Il Signore rese grande Salomone di fronte a tutto Israele e gli diede uno splendore di regno, che nessun predecessore in Israele aveva avuto. (Libri delle Cronache)
- A coloro cui Salomone doveva dare ordini, parlava con umiltà e grazia, e quando questi sbagliavano li ammoniva gentilmente. Poiché aveva costruito la propria casa nella saggezza e nel timore di Dio, sorrideva graziosamente agli stolti e li metteva sulla retta via, e trattava con gentilezza anche le serve. Apriva la sua bocca esprimendosi in parabole e le sue parole erano più dolci del miele più puro; tutto il suo comportamento era ammirevole, tutto il suo aspetto piacevole. Poiché la saggezza è amata dagli uomini accorti, mentre è respinta dagli stolti.
- Chi era più saggio di Salomone? Eppure egli fu sedotto da una donna.
- Dopo che si fu addormentato, apparve a Re Salomone una visione abbagliante: vide il Sole infuocato scendere dal paradiso e illuminare con un incredibile splendore la terra d'Israele. Il Sole restava in quella posizione per un certo tempo, ma poi improvvisamente si ritirava e volava fin sopra il regno d'Etiopia, dove si fermava a risplendere per sempre con immenso bagliore, poiché aveva voluto restare lì.
- Era come un padre per gli orfani. Giudicava con saggezza ed era imparziale. Aveva gloria e ricchezza che Dio gli aveva dato in grande abbondanza; esattamente: oro, argento, pietre preziose, ricche vesti, buoi e pecore e capre innumerevoli.
- Tutto era scritto dal suo comando, non c'era nessuno che si mettesse contro la sua parola; poiché la luce del suo cuore era come una lampada nelle tenebre, la sua saggezza abbondante come la sabbia.
- Al Signore piacque che Salomone avesse domandato la saggezza nel governare. Dio gli disse: "Perché hai domandato questa cosa e non hai domandato per te né una lunga vita, né la ricchezza, né la morte dei tuoi nemici, ma hai domandato per te il discernimento per ascoltare le cause, ecco faccio come tu hai detto. Ecco, ti concedo un cuore saggio e intelligente: come te non ci fu alcuno prima di te né sorgerà dopo di te. Ti concedo anche quanto non hai domandato, cioè ricchezza e gloria come nessun re ebbe mai. Se poi camminerai nelle mie vie osservando i miei decreti e i miei comandi, come ha fatto Davide tuo padre, prolungherò anche la tua vita".
- Dio concesse a Salomone saggezza e intelligenza molto grandi e una mente vasta come la sabbia che è sulla spiaggia del mare. La saggezza di Salomone superò la saggezza di tutti gli orientali e tutta la saggezza dell'Egitto. Egli fu veramente più saggio di tutti, più di Etan l'Ezrachita, di Eman, di Calcol e di Darda, figli di Macol; il suo nome divenne noto fra tutti i popoli limitrofi. Salomone pronunziò tremila proverbi; le sue poesie furono millecinque. Parlò di piante, dal cedro del Libano all'issòpo che sbuca dal muro; parlò di quadrupedi, di uccelli, di rettili e di pesci. Da tutte le nazioni venivano per ascoltare la saggezza di Salomone; venivano anche i re dei paesi ove si era sparsa la fama della sua saggezza.
- Il re Salomone superò, dunque, per ricchezza e saggezza, tutti i re della terra. In ogni parte della terra si desiderava di avvicinare Salomone per ascoltare la saggezza che Dio aveva messo nel suo cuore.
- Come fosti saggio nella giovinezza, | versando copiosa intelligenza come acqua d'un fiume! | La tua scienza ricoprì la terra, | riempiendola di sentenze difficili. | Il tuo nome giunse fino alle isole lontane; | fosti amato nella tua pace. | Per i tuoi canti, i tuoi proverbi, le tue massime | e per le tue risposte ti ammirarono i popoli.
- Dopo di lui [Davide] sorse un figlio saggio, | che, in grazia sua, ebbe un vasto regno. | Salomone regnò in tempo di pace, | Dio dispose che tutto fosse tranquillo all'intorno | perché costruisse una casa al suo nome | e preparasse un santuario perenne.
- Nel nome del Signore Dio, | che è chiamato Dio di Israele, | accumulasti l'oro quasi fosse stagno, | come il piombo rendesti abbondante l'argento. | Ma accostasti i tuoi fianchi alle donne, | e ne fosti dominato nel corpo. | Così deturpasti la tua gloria e profanasti la tua discendenza, | sì da attirare l'ira divina sui tuoi figli | e sofferenze con la tua follia.
Filmografia
[modifica]- Salomone e la regina di Saba (1959)
- Salomone (1997)
Voci correlate
[modifica]- Davide – padre
- Adonia – fratellastro
- Menelik – figlio
- Tempio di Salomone