Sapore di mare
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Sapore di mare
Titolo originale |
Sapore di mare |
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Lingua originale | italiano |
Paese | Italia |
Anno | 1982 |
Genere | commedia |
Regia | Carlo Vanzina |
Sceneggiatura | Carlo Vanzina, Enrico Vanzina |
Produttore | Claudio Bonivento |
Interpreti e personaggi | |
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Sapore di mare, film italiano del 1982, con Jerry Calà, Christian De Sica, Virna Lisi e Marina Suma, regia di Carlo Vanzina.
Frasi
[modifica]- Per quest'anno, non cambiare: | vengo al mare per ciullare! | E come l'anno scorso, | c'è il pirla del bagnino! (Luca) [canticchiando sulle note di canzone «Stessa spiaggia stesso mare» di Piero Focaccia]
- Marchesini Pucci, va bene che siete dei nobili, ma, la mattina, cercate di scendere dal quadro di famiglia, per piacere! (Luca)
- Ma chi c'è qua dietro? Tutta la Compagnia De Filippo? Eh, perché non ve ne andate in vacanza a Taranto... da Nino? (Luca) [alla Famiglia Pinardi]
- Vianello... Byrds... Beatles... In fin dei conti, quello che mi dà più libidine è sempre The Voice, il vecchio caro Frank. "When somebody loves you..." (Felicino)
- Dai, piuttosto, vammi a fare un panino king size, che c'ho il buzzone che reclama altro rancio! Dai, che c'ho fame! (Felicino) [a Susan]
- Io vi cambierei le orecchie, non i pistoni! (il bagnino Morino) [dopo la rottura del motoscafo del Commendator Carraro]
- Sapete cosa vi dico? Che a me le vecchie mi tirano di più delle ragazzine. Guardate la biondona lì: altro che la "Tigre di Cremona"... la tigre del materasso! Guarda, guarda: c'ha un visetto angelico... ma sotto sotto... mmmm... (Luca) [vedendo entrare in un locale Adriana Balestra]
- Ce ne avesse mi madre di amiche così... E chi se moverebbe più de casa? (Maurizio)
- Be', cosa fai? Il mastino napoletano? Guarda che non te la mangio mica, sai? Te la sbrano!!! (Luca) [a Paolo Pinardi, mentre sta avvinghiato a sua sorella Marina]
- Devi imparare a socialize, a socializzare... come un'ape che vola su tanti fiori: prende qua, prende là... e poi diventa migliore. (Susan)
- Eh, sta qua mi dà lo sfinimento! Come ho visto il cartello "Forte dei Marmi", già non la potevo più vedere. Mi faceva già calare la cataratta! (Felicino) [parlando di Susan]
- Oh! Piano coi "barboni"! Che io qui dentro ho portato il fior fiore della nobiltà. Ti presento i marchesini Pucci, sangue blu, dipinto nel blu! (Luca) [rivolto al padre]
- Sai, l'altra sera, mentre stavamo alla "Capannina", mi veniva voglia di stringerti forte. Non so... un fatto di tenerezza... oh Dio, non certo di sesso! ... No, no, no, Gianni, non ho detto che sei fesso! Ho detto: "Non certo una cosa di sesso" (Adriana) [al telefono con Gianni]
- Morino! Brodino! (Luca) [dopo l'ennesimo scherzo fatto al bagnino Morino]
- D'inverno, fa freddo... D'estate, fa caldo... Gli altri giorni, sei stanco... Mamma mia, quanto sei noioso! (Adriana) [al marito]
- Domani raggiungo il Bebi in Corsica. Pare che ci sia da gustare... come bestie!!! (Felicino)
- Che mi porto dietro il fagottone? Non ho piacere! (Felicino) [parlando di Susan]
- Ueh, "Mago di Napoli", digli un po' "Buona fortuna!" anche a lui, così gli spegne il motore! (Luca) [a Paolo Pinardi, prima della gara motociclistica con Gualtiero, detto "Il Divo"]
- Ueh, Prof. Cutolo, qui ci si droga! (Luca) [parlando verso la televisione – dove stanno trasmettendo un programma in voga negli anni '60 –, mentre Susan si prepara del "fumo"]
- Mmmm... mmmm... M'ha acchiappato!!! Vedo tutto adesso: vedo Donovan, vedo Modugno, vedo il Prof. Cutolo, vedo tutto, vedo... mamma che pere!!! (Luca) [palpeggiando Susan, dopo aver assunto del fumo]
- Una noia! Ero qui col Prof. Cutolo. Se esce fuori anche Padre Mariano, mi sa che vado a letto subito! (Luca) [al telefono con Marina]
- Non c'è più Susan. È partita! Andata! [pausa] Al suo paesello! L'ho scaricata mezz'ora fa alla stazione. Non sai che bel momento è stato quello lì! Una vera liberazione, guarda! Aho! Non se ne andava più! S'era impiantata qui nella splendida cornice. Non schiodava, eh! Mangiare gratis, dormire idem... Ogni tanto un regalino con gli annessi e connessi... Ma dove volevi che andasse? E allora io che ormai non la potevo più vedere neanche in fotografia, ho cominciato a stizzarla! E lei alla fine ha ricevuto il messaggio, the message... che era quello di menare! Ooh! Ma che s'era messa in testa? Che la sposavo? A me quella che mi ingabbia deve ancora nascere! Sei d'accordo o no? Dico, sei d'accordo o no? (Felicino) [parlando di Susan al telefono con Paolo che chiedeva di lei]
- Hai visto il mio brother?C'ha la pancia, ma cucca ancora! Vieni, gallinona! (Luca) [negli Anni '80]
- Ma quale amica! È una che s'è trombato vent'anni fa! Pisellone!!! (Felicino, parlando del rapporto tra suo fratello Luca e Marina Pinardi)
- Questo biglietto, vale per tutte le lettere che non ti ho mai scritto. A proposito, sei sempre la più bella. Luca. (biglietto scritto da Luca per Marina) [essendosi rincontrati dopo diciotto anni]
Dialoghi
[modifica]- Felicino [appena arrivato a Forte dei Marmi]: : Questa è Susan. L'ho beccata a Londra in un locale esclusivo dove si balla un nuovo ballo: lo shake! [accenna un movimento del bacino]:]
Luca: Ueh, fratello, calmati! Sei già in sbattimento? Ah! Ah! Ah!
Felicino: Visto che roba? L'inglesina non era mai stata in Italia e, allora, io ho fatto scattare l'invito! [si aggrappa a Susan]
Susan: Lasciami stare, str...!
Felicino: Miseria!
Luca: L'hai cuccata a Oxford?
Felicino [a Susan] : Modera, eh! Modera!
Luca: Però, l'ha imparato subito l'italiano! Eh?
Felicino: Questo è Luca, my brother!
Susan: Ciao, Io sono Susan.
Luca: Ciao, Susan! [a Felicino] Ueh, ma... avete già operato? [allusione all'atto sessuale]
Felicino: Ueh, testa! Ma per forza, no? L'invito è scattato dopo l'operazione! Mi sembra regolare! Adesso non scendiamo nei particolari, che non ho piacere... E poi c'è la Susan: non ho piacere...
Luca: Sì, sì, ho capito! Susan, allora, tutto under control... eh?
Susan: Yes, tutto under control! Lui Felicino, io felicina, molto felicina!
Felicino: Molto felicina!
Luca: Eh, mi piacerebbe essere "Felicino" anche a me!
Felicino: Ueh, modera! Ah! Ah! [a Susan:] È tutto il fratello! Dì la verita!
Luca: Brothers!!!
- Sig.ra Carraro: Ciao, Cicino! com'era Londra?
Felicino: Una menata, guarda!
- Commendator Carraro [al figlio Felicino]: Ueh, pirlone! Cerca di non mettermela incinta quell'inglesina lì!
Susan: Ma, stai tranquillo, daddy, io prendo la pillola!
Felicino: Daddy, oggi le ragazze moderne prendono la pillola! Capisci? La pillola!
Commendator Carraro: Ho capito! Ho capito! Ma tu cerca di non metterla incinta lo stesso!
- Una signora in spiaggia [commentando l'arresto di una ragazza in topless]: Hanno fatto bene! Sulla spiaggia ci sono anche dei bambini!
Luca: Sì, però ci sono anche i grandi!
- Selvaggia: Stasera, che facciamo?
Gianni: Oh, Io devo rimanere a casa Viene a cena un'amica dei miei... due palle!!! [viene immediatamente colpito da due palline da tennis]
- Adriana: Tu, Gianni, che fai? Vai all'università?
Gianni: Sono iscritto al primo anno di Filosofia.
Adriana: Oh, un altro! Tra qualche anno avremo tutti filosofi e nessuno capace di aggiustare un rubinetto!
- Adriana: Tu ce l'hai la ragazza?
Gianni: Io? Be'... sì... abbastanza!
- Gianni: Ho letto che quarant'anni è una gran bella età.
Adriana: Eh, sì... L'ho letto anch'io... So' tutte fregnacce!
- Luca [a Marina, che sta prendendo il sole su un materassino] Ma, tu, sei sempre così socievole?
Marina: E tu, per attaccare discorso, sei sempre così banale?
Luca: Dipende... A volte dico: "Ciao! Come stai?". Altre volte dico: "Salve!" E in casi urgenti lo tiro fuori subito e gioco sul fattore sorpresa!
- Susan: Ma tu sei italiano?
Paolo: No, I'm napoletano!
- Luca [dopo la rottura dei pistoni del motoscafo del padre]: Come: "Che è successo?" S'è fuso tutto, Dio Nettuno!
Felicino: L'hai rotto te!
Paolo: Te l'avevo detto che sfasciavamo tutto, e tu... niente!
Luca: Te l'avevo detto che portavi rogna, e tu... dai!
- Susan: Felicino, [...] non vuoi ballare?
Felicino: Macché ballare e ballare! T'ho detto cento volte che non ho piacere che balli in questo modo! Ecco: non ho piacere!
Susan: Ma se a Londra mi hai detto che ti eccitava un sacco...
Felicino: A Londra mi eccitava. Al Forte, non ho piacere! Va bene?... Fine della trasmissione!
Susan: Ma io volevo soltanto...
Felicino: Fine della trasmissione!!
- Luca: Ueh, my brother fratellone! C'è un gran movimento stasera giù in "Capanna"! Sembra il figodromo di Monza! [risatine]
Felicino: Beato te che ancora ti diverti a venirci qui! Se fosse per me, me ne starei schiantato davanti al video, poi in branda con la mia fichetta, gli do un colpetto, e via di sonno rilassante fino al giorno dopo! Come una bestia!
Maurizio: È che a te te manca la poesia!
Felicino: Nooo, è che a voi mancano le fi..e!
- Marina: Io prima di baciare qualcuno, devo essere proprio sicura.
Luca: Oh, guarda che è un mese che non mangio cipolla!
- Susan: Felicino, dai, vieni a ballare!
Felicino [concentrato a seguire un incontro di pugilato in televisione]: Va' a ca..re!
Susan: Ma quanto dura questo strazio?
Felicino: Ueh, questo strazio! Senti, scassaminchie, quando c'è lo sport in televisione, mi devi dare il break! Sennò, aria! Te ne torni sulle bianche scogliere di Dover! Dai, vai fuori dalle balle, che non riesco a concentrarmi... non riesco...
- Susan [lamentandosi con Felicino per la breve durata di un amplesso]: Ma, come? È già finita?
Felicino: Eh, già finito... No? Tra cinque minuti alla tele trasmettono gli Europei di atletica leggera! Dico: posso mica perderli! Testa!!!
- Luca: "Ma cosa volete che sia qualche chilo di caviale? Vorrà dire che quest'inverno ci rifacciamo sulle paghe degli operai! Va bén?" [facendo il verso al padre, il Commendator Carraro] Ah! Ah! Chissà perché i padri quando invecchiano, diventano così str...?
Commendator Carraro: Te lo dico io il perché. Perché hanno i figli pistola come te!
- Adriana: Senti, Gianni. Io volevo dirti una cosa... ma mi vergogno un po'. Sai, ti conosco poco e ho quasi vent'anni più di te...
Gianni: Oh, l'età... Cosa vuole che conti l'età? L'età è solo un fatto anagrafico!
Adriana: Be', io voglio farti vedere una cosa!
Gianni [fraintendendo la situazione]: E io ho una gran voglia matta di vederla, questa cosa!
Adriana: Ma se non sai che cos'è?
Gianni: No, ma credo di aver intuito!
- Adriana: No, non darmi del "Lei"! Dammi del "tu"!
Gianni: Certo, come vuole Lei, Sig.ra Balestra!
- Adriana: Gianni, cosa ci fai dentro il mio letto?
Gianni: Non doveva farmi vedere una cosa?
Adriana [un po' seccata]: : Le mie poesie!
Gianni [deluso]: Ah... Le Sue poesie... Fantastico! Io mi ero messo qui comodo per ascoltare...
Adriana: Gianni, ma cosa ti sei messo in testa?
Gianni: Io? Niente... Guardi, lo giuro, sono ancora vestito...
- Gianni [legge una delle poesie di Adriana]: Quando la luna sostituisce il sole, | quando la luce diventa di stella | nei miei occhi si spegne la speranza | e nel mio cuore si accende l'ombra. Bella! Molto delicata! Femminile!
Adriana: Ah.. Be'... Cose di tanto tempo fa... Ah.
Gianni: Si sente una... una sorta di malinconia giovanile...
Adriana: Ah, ecco, guarda: questa è la mia preferita! Vuoi che te la legga?
Gianni: Eh, sono qua per questo.
Adriana: Si intitola Io e il mio gatto.
Gianni: Interessante!
Adriana: Oh, però, se non ti piace, dimmi la verità!
Gianni: Sarò spietato!
Adriana: Allora, Io e il mio gatto: Io e il mio gatto ci teniamo compagnia | e quando il tramonto ci dà nostalgia | tra una carezza e un miagolio | intanto la notte scende sul pendio... Carina, no?
Gianni: Fantastica! Assolutamente fantastica!
- Maurizio [che prova a palpeggiare Selvaggia]: : Senti, si inca..a se ti faccio un po' di corte?
Selvaggia: No, mi inca..o io! [rifila uno schiaffo a Maurizio]:
Maurizio: Aho! Io dovevo nascere in Svezia! Qui ce sta 'na capoccia piena de pregiudizi!
Giorgia: Tu, invece, ce l'hai piena di stronzate!
Maurizio: Fini! Fini! Avete studiato alle "Orsoline"
- [All'ospedale, dove Paolo è ricoverato con una gamba rotta dopo essere caduto dalla moto guidata da Luca:]
Sig. Pinardi: Scommetto che andavate come i pazzi!
Luca: No come i pazzi. Saremo andati...
Paolo: A trenta all'ora... Forse trentacinque...
Sig. Pinardi [a Paolo]: E tu sei caduto a trenta all'ora?
Sig.ra Pinardi: Anto', noi tenimmo 'nu figlio bruoccolo!
- Sig.ra Pinardi [parlando del rapporto tra suo figlio Paolo e l'inglesina Susan]: Anto', ma, secondo te, nostro figlio e la straniera fanno il coso?
Sig. Pinardi: Se ha preso del papà, fanno 'e cose... cosine... cosette e... cosone!
Sig.ra Pinardi: Ha parlato Casanova! Ma vattenn'!
- Commendator Carraro [rientrando a casa e trovando il figlio Luca e Susan, fidanzata di Felicino, poco vestiti]: Ueh, Caino, ma questa qui non se la ciulava tuo fratello!
Luca: Eh, be'... finché resta in famiglia...
Commendator Carraro: Ah, va bé... Contenti voi!
- Maurizio [a Gianni, dopo aver perso a tennis con Luca]: Ah beccamorto! Ma dove credi de sta' ad arbitra'? A Wimbledon? Ammazza, che tipo! Aho!
Gianni: Ma va'! Tu, Impara a giocare! Vai!
Luca: Fatti un panino con la Coppa Davis!
- Gianni [mentendo sul suo legame con Adriana]: Ma quale sentimentale! Il rapporto è sessuale, caro mio!
Luca: Ma allora è vero che tu e la signora... [allusione all'atto sessuale]
Gianni: Ma, perché? Ti stupisci?
Luca: Mah... Sembrava una donna così per bene...
Gianni: Ah, sì! Ma infatti lo è! Oh! Mi sta facendo passare un'estate proprio per bene!
Luca: Eh dai! Non fare il misterioso, Hitchkock! Racconta!
Gianni: Cosa vuoi che ti racconti? Mi sta spolpando vivo!
Luca: Ma, allora, la signora è una di quelle che fa... tutto?
Gianni: Tutto!
Luca: E le piace?
Gianni: Se le piace? Quella, come la tocchi, e le vengono i brividi! È pazzesca! Io una donna così mica l'ho mai incontrata! E, poi, guarda: le fai il solletico sulla spalla e quella tacca ad urlare! Ti dice certe cose mentre siamo a letto!
Luca [incuriosito]: Cosa dice?
Gianni: Cosa dice? [sussurra qualcosa all'orecchio di Luca]
Luca: Ma, allora, è una maialona!
Gianni: Una maialona! Sì! Sì!
- Adriana: E così il nostro Gianni va dicendo in giro che sono una donna sensibile?
Luca: No sensibile... Mooolto sensibile! Adriana: Oh! Oh! [sorride] Che scemo! Oh! [sorride]
Luca: Sa: tra me e Gianni, non ci sono proprio segreti... So tutto sulla sua spalla!
Adriana: Ah, sì? E che cosa sai?
Luca [con fare da furbetto]: So! So!... Ma stia tranquilla: non dirò niente. Sarò come una tomba!
Adriana [sorride confusa]: Ma cosa stai dicendo?
Luca [sempre con fare da furbetto]: Ma niente... È che conosco questo genere di situazioni, perché... ho già avuto delle relazioni con delle donne sposate... [convinto di eccitare Adriana con un semplice massaggio della spalla, secondo un racconto, falso, di Gianni]: Ha sentito che roba?
Adriana: No!
Luca: Non sente niente?
Adriana [confusa]: Nn... no!
Luca: Neanche un po' di solletico?
Adriana [che comincia ad essere un po' scocciata]: No!
Luca: No, scusi, ma, a questo punto, Lei dovrebbe urlare!
Adriana: Ah, tu vuoi che urli?
Luca: Eh! Se Lei urla, io mi gaso al massimo. E sei poi mi dice anche una di quelle paroline che dice a Gianni, facciamo... tombola!
Adriana: Ah! Ah! [risata ironica]: Ma, sì! Te le dico sì le paroline!
Luca: Me Le dica!
Adriana: Brutto idiota, deficiente, imbecille! [rifila un sonoro ceffone a Luca]
Luca: Ahi! Ma, Sig.ra Balestra, cosa fa? Mi dà degli sganassoni? Questo Gianni non me l'aveva detto!
Adriana: E che cosa t'ha detto Gianni, oltre al fatto che sono molto sensibile?
Luca: Eh, mi ha detto che Lei... insomma... è una maialona!!! [si prende un altro schiaffo da Adriana] Ma, signora...
Adriana: Brutto maialone sarai tu e quel deficiente dell'amico tuo! Adesso lo sistemo io quando lo vedo!
Gianni [entrando improvvisamente]: Ehilà! Buongiorno, Adriana! Ti ho portato quei racconti di Salinger!
Luca: Ah, eccolo qui il marchese De Sade!
- Felicino [di ritorno dalla Corsica, ritrova Paolo infortunato]: Paolino, be'? Ti lascio solo un attimo tu mi combini 'sti casini! Eh, eh, eh. Però! Sei elegante col gessato!
Luca: Ciao, Marina!
Paolo [a Felicino]: Com'è andata la crociera?
Felicino: Alla grande! Fighette al massimo! Roba da non credere!... Molto piacevole...
- Susan [rivedendo Cecco una ventina d'anni dopo] : Scommetto che non ti sei sposato. Non eri proprio il tipo!
Cecco: No, non lo ero. Ma poi lo sono diventato... È una ragazza tedesca, ci si siamo conosciuti cinque anni fa: parliamo poco per via della lingua, ma in compenso a letto... vien da far delle porcherie!
- Adriana [una ventina d'anni dopo, al figlio]: E pensare che all'epoca mia i lenti andavano così forte... Ma che ne so? Vedi.. Era per stabilire un contatto umano... Non so... Forse si pomiciava di più... Ma andavano forte.
Figlio di Adriana: Sai una cosa, mamma? Sei tu che sei forte...
Adriana: Ah! Ah! E tu non sai ballare i lenti! Ah! Ah!
Figlio di Adriana: Mamma, ma... ma com'era l'epoca tua?
Adriana: Mah! Che ne so? Era diversa.
Figlio di Adriana: Diversa come?
Adriana: Mah! Non so... Era diversa... Ci batteva il cuore. Eh, sì! Mi sembra di ricordare che ci batteva il cuore.
- Padre di Luca: Uè, deficiente, vuoi smettere di fare l'Aga Khan coi soldi di tuo padre?!
Luca: Oh, matusa, ma come: il brother torna dopo un anno e tu fai il barbone? Va be', dai, fammi un prestito e te li ridò quando becco l'eredità!
- Luca: Chi si tuffa per ultimo fa lingue in bocca con Little Tony!
Felicino: Io rimango e faccio le lingue con la Pavone!
Citazioni su Sapore di mare
[modifica]- In Sapore di mare, che girammo nel 1983, raccontavamo una particolare estate degli anni '60, simile a quelle che io e mio fratello trascorrevamo da ragazzi nella vicina Castiglioncello. Quel film ebbe un grande successo e con gli anni è diventato un vero e proprio cult. (Carlo Vanzina)
- Quando Vanzina mi mandò la sceneggiatura non mi colpì e volevo dire di no. Lasciai il copione su un tavolino in soggiorno e dopo un po' sentii mio figlio ridere a crepapelle con un amico. Andai da loro e chiesi: "Ma che cos'è che vi fa così divertire?". "Ma mamma, è il tuo copione. È uno spasso". Capii che lo avevo valutato male e infatti ho vinto un Nastro d'Argento e un David per quel ruolo. (Virna Lisi)
- Sapore di mare è stato fondamentale. Con mio fratello ci eravamo detti: perché non raccontiamo i nostri anni '60, i personaggi che conoscevamo, le situazioni che abbiamo vissuto in prima persona? Abbiamo avuto successo e da allora abbiamo cercato di raccontare sempre le cose, l'ambiente e le persone che conoscevamo bene. (Enrico Vanzina)
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