Vedovanza
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Citazioni sulla vedovanza, i vedovi e le vedove.
Citazioni
[modifica]- – Ci sono ancora donne che si occupano della casa? Nelle grandi città no. Nelle grandi città ci sono donne di mezza età, vedove, il cui marito ha trascorso l'esistenza ammazzandosi di lavoro per cercare di fare una fortuna e ha raggiunto lo scopo di lasciare il suo denaro alla vedova. E che cosa ne fa la vedova, questa donna inutile? Va a vivere in un hotel, uno dei migliori, gettandolo a piene mani, bevendo champagne di marca, dando sontuosi banchetti, perdendo somme al gioco; spende e spande, pensando unicamente ad accumular gioielli. Orribile. Putrido essere umano indegno di questo nome.
– Ma indegno o no, è sempre un essere umano.
– Lo credi? Io penso piuttosto che sia un'ingorda bestia vecchia, grassa e asmatica. Mh? E cosa si fa alle bestie quando diventano troppo grasse e troppo vecchie? (L'ombra del dubbio) - Ci sono vedove inconsolabili, e vedove a cui qualsiasi maschio adulto offrirebbe con piacere la consolazione opportuna. (Arturo Pérez-Reverte)
- Gli studenti li evito, preferisco le ricche vedove | con gli anelli di platino. | Sono un ladro ma fine gentleman. (Baustelle)
- Il suo passo.
Calpestava il mio cuore, il mio ventre, la mia fronte prima di entrare. Una città-luce veniva verso me. Un incantesimo terribile. Sapevo che dietro il vetro lei mi cercava. La vedevo nella notte sotto le mie palpebre. Non alzavo la testa, non uscivo dalla mia vedovanza. Dei corvi presero il volo, i noccioli erano bianchi di brina. Veniva, respirava con i miei polmoni. (Violette Leduc) - La vedova sa tutto, dell'uomo, perché non l'ha visto unicamente vivere ma lo ha visto anche morire. Lo ha conseguito, lo ha detenuto e lo ha congedato. Ne ha un ritratto completo, esattissimo. (Giuseppe Marotta)
- La vedovanza le ringiovanisce. (Joseph Joubert)
- Nell'ozio riparatore della solitudine, invece, le vedove scoprivano che il modo onorevole di vivere era alla mercé del corpo, mangiando solo per fame, amando senza mentire, dormendo senza doversi fingere addormentate per sfuggire all'indecenza dell'amore ufficiale, infine padrone del diritto a un letto intero per loro sole dove nessuno contendesse la metà del lenzuolo, la metà dell'aria da respirare, la metà della notte, finché il corpo non si saziava di sognare i propri sogni, e si svegliava da solo. (Gabriel García Márquez)
- Non c'è altro per te che fare come le altre vedove... Comprati i vestiti a lutto e sta' di buon umore. [...] Come una moglie per bene, va' a piangere e gemere sull'agonia di tuo marito: questo è un dovere. Pensa che non puoi avere l'uomo e anche i quattrini, e cerca quindi di consolarti cavandogli tutto ciò che puoi. (John Gay)
- Non maltratterai la vedova o l'orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l'aiuto, io ascolterò il suo grido, la mia collera si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani. (Libro dell'Esodo)
- Onora le vedove, quelle che sono veramente vedove; ma se una vedova ha figli o nipoti, questi imparino prima a praticare la pietà verso quelli della propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, poiché è gradito a Dio. Quella poi veramente vedova e che sia rimasta sola, ha riposto la speranza in Dio e si consacra all'orazione e alla preghiera giorno e notte; al contrario quella che si dà ai piaceri, anche se vive, è già morta. (Paolo di Tarso, Prima lettera a Timoteo)
- Però il suo pensiero non è giusto: perché io non sono ragazza, sono vedova, e una vedova, seppure s'incontra con qualcuno, non fa tanto peccato come una ragazza: meno assai! (Elsa Morante)
- Poeta si diventa, ma vedova di guerra si nasce. (Ignazio Silone)
- «Qual è l'animale che tiene il becco sottoterra?» domandò Arturo Pecorilla dalla soglia.
[...] Quelli che più avevano dimestichezza col mondo animale, e cioè i cacciatori, nominarono la beccaccia, il formichiere; i più sprovveduti diedero invece nell'esotico con gru, cicogne, struzzi e condor.
Il giovane Pecorilla li lasciò cuocere un poco; poi trionfalmente rivelò «La vedova». (Leonardo Sciascia) - Un caso simile! Ma è proprio questa la sostanza e lo scopo del matrimonio! La confortevole prospettiva della vedovanza è ciò che tiene alto il morale di una donna sposata. Qual è la donna che esiterebbe ad esser moglie, se da lei dipendesse di diventare vedova al momento prescelto? (John Gay)
- Una donna è con dignità sposa e vedova, una volta sola. (Alphonse Karr)
- Una vedova, come un'attrice, è due volte donna; voi la circuite, ma ne rimane sempre una libera, disoccupata, agevole preda, secondo me, dei cattivi pensieri. (Giuseppe Marotta)
- Una vedova sia iscritta nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni, sia andata sposa una sola volta, abbia la testimonianza di opere buone: abbia cioè allevato figli, praticato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene. Le vedove più giovani non accettarle perché, non appena vengono prese da desideri indegni di Cristo, vogliono sposarsi di nuovo e si attirano così un giudizio di condanna per aver trascurato la loro prima fede. Inoltre, trovandosi senza far niente, imparano a girare qua e là per le case e sono non soltanto oziose, ma pettegole e curiose, parlando di ciò che non conviene. (Paolo di Tarso, Prima lettera a Timoteo)
- Uno scaldaletto, una magra consolazione per le vecchie vedove, la loro unica fonte di calore. (La morte va a braccetto con le vergini)
Proverbi
[modifica]- Chi viddu u vo restè ch' u men-na ra dona au sù id Fervé. (paretese)
- Chi vedovo vuol restare porti la donna al sole di Febbraio.
- Le ragazze sono d'oro, le sposate d'argento, le vedove di rame e le vecchie di latta.
- Vérola, vìrela e ffùie. (napoletano)
- La vedova, guardala e scappa.
- 'A sortə d'a cattivə: scì a vucciariə e acchiò ô vucciərə 'mbisə.
- La sorte della vedova: andò in macelleria e trovò il macellaio cattivo.
- Aspiəttə vacandijə cu 'na bbona fatə, finə ca cattivə 'nu bbuenə 'nzuratə.
- Aspetta, nubile con una buona ragazza, finché [diventi] vedovo un buon ammogliato.
- 'U chiandə amarə d'a cattivə: tənev'u muertə 'nnandə e sté ppenzavə ô vivə.
- Il pianto amaro della vedova: aveva il morto davanti e stava pensando al vivo.