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Violino

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Un violino

Citazioni sul violino e sui violinisti.

  • Cos'hanno in comune un impiccato e un violinista? Hanno bisogno di una corda! (Batman: Vittoria oscura)
  • Dio ti salvi da un cattivo vicino, e da un principiante di violino. (proverbio toscano)
  • Durante l'accordatura, i violini si arricciano i baffi. (Ramón Gómez de la Serna)
  • È diabolicamente difficile da suonare. E poi ha effettivamente qualcosa di magico. Vive. [«I violini vivono?»] Sì. Intanto hanno bisogno di almeno settant'anni di vita per raggiungere il massimo delle loro capacità. E poi devono essere continuamente utilizzati per dare il meglio. Se qualcuno oggi suonasse il più celebre degli Stradivari, il Messiah, probabilmente resterebbe deluso, perché è un violino fermo da 250 anni. (Salvatore Accardo)
  • In orchestra circolavano barzellette di questo tenore: chiedono al primo violino se voglia uccidere il direttore o la prima viola, lui risponde che si occuperà dell'uno e poi dell'altra: prima il dovere e poi il piacere! (Jurij Abramovic Bašmet)
  • La vita è come suonare un assolo di violino in pubblico e imparare a suonare lo strumento mentre si suona. (Samuel Butler)
  • L'ho suonato solo una volta il violino nero. Tanto tempo fa. È come l'amore. Quando hai amato una volta fai di tutto per dimenticartene. Non c'è niente di peggio che essere stati felici una volta nella vita. Da quel momento in poi tutto il resto ti rende infelice. (Maxence Fermine)
  • Mi è sempre piaciuta l'idea di creare il suono io stessa, con le mani. Posso modellarlo con un'arcata, come uno scultore. E poi il violino è uno strumento che ha la magia della voce, il suo colore. Anche il tocco è ammaliante. Con la mano sinistra, nell'uso del vibrato, ho la sensazione di muovere davvero il suono. (Anne-Sophie Mutter)
  • Nel tempo che Tartini faceva correr l'arco sulle corde e regolava i bischeri, l'Algarotti ebbe campo di sfoggiare la sua dottrina archeologica sulla genesi del violino, confutando Aristofane e Ateneo che fecero il violino coevo ad Orfeo, e confutando quelli che lo vollero inventato dagli Indiani e donato all'Italia dalle crociate; e piantandosi nell'opinione che vuole il violino figliuolo d'Occidente, e probabilmente dal principato di Galles, e trascorrendo sui vari trattamenti della sua forma, dalla viola primitiva alla viola da braccio, a quella da gamba; i quali a lungo andare generarono poi in Francia il piccolo violino. (Giuseppe Rovani)
  • Non devi schiacciare il viso contro il legno, ma solo poggiarlo [...] Il violino è vivo, sensuale. Un prolungamento del corpo. Per questo, da sempre, suono indossando vestiti senza maniche e con le spalle nude: mi piace sentirlo sulla pelle. Se non sei tesa, se ti abbandoni a lui, ti accompagnerà senza farti male. (Anne-Sophie Mutter)
  • Non ho mai sopportato la musica del violino: era come se qualcuno stesse torturando un gatto. (Queer as Folk)
  • Ritengo che lo studio del violino debba iniziare quando si è molto giovani. In Giappone mettono i violini in mano ai bambini di 3 anni proprio per abituarli [...] Però ci sono molte persone che hanno cominciato tardi e sono diventate bravissime. (Uto Ughi)
  • Se suoni il violino e non ascolti allo stesso tempo il clarinetto non si può far musica. (Daniel Barenboim)
  • Se un violinista | è straordinario | riesce a essere | tutta l'orchestra. (Alberto Casiraghi)
  • Son Tomaso Scarafaggio | Vignajuol di San Quintino, | Detto il Sega nel villaggio | Perché suono il vïolino. (Felice Romani)
  • Violino (s.m.). Strumento per infastidire le orecchie umane con la frizione esercitata da una coda di cavallo sulle viscere di un gatto. (Ambrose Bierce)
  • Il Violino fatto di sua natura per regnare nei concerti e per secondare tutti gli slanci del genio» ha preso secondo il Boucheron i vari caratteri che i grandi maestri vollero dargli: semplice e melodioso sotto le dita di Corelli; armonioso e commovente sotto l'arco di Tartini; nobile e grandioso sotto quello di Pugnani; amabile e soavissimo sotto quello di Rolla; patetico ed ardito fra le mani di Viotti; grazioso e sublime fra quelle di Rovelli; pieno di fuoco e d'audacia sotto le dita di Paganini; purissimo e leggiadro sotto l'arco di Grassi; universale e filosofico sotto quello di Sivori.
  • Il Violino si è innalzato a dipingere perfino le passioni con energia e con quella nobiltà che conviene tanto al grado che occupa, quanto all'impero ch'esercita sullo spirito. Il violino può entusiasmare tanto chi lo sante, quanto chi lo suona, formando con esso un solo tutto; però per giungere a tanto è indispensabile il possedere un sentire straordinario, un'udito perfettissimo, ed una grande fermezza di carattere per intraprendere uno studio tanto faticoso e tanto lungo.
  • Se il suono del Violino potesse uscire accompagnato dalla parola, non vi sarebbe voce umana che potesse uguagliarlo. Il Violino si presta tanto al canto affettuoso e patetico, come al fiero e allo scherzevole, al malinconico come all'allegro, all'angelico come al diabolico.

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