Domenica d'agosto

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Domenica d'agosto

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Emilio Cigoli e Vera Carmi nel film

Titolo originale

Domenica d'agosto

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1950
Genere commedia
Regia Luciano Emmer
Soggetto Sergio Amidei
Sceneggiatura Franco Brusati, Luciano Emmer, Giulio Macchi, Cesare Zavattini
Produttore Sergio Amidei
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Domenica d'agosto, film italiano del 1950 con Anna Baldini, Vera Carmi ed Emilio Cigoli, regia di Luciano Emmer.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Bisognerebbe avere il coraggio di ricominciare tutto da capo, ma io non ho niente che mi dia questo coraggio. Trascino una situazione che dura da anni, più per abitudine che per altro. E cosa dovrei fare? Mi sento stanco, mi sembra che la vita sia già passata. (Alberto)
  • Quando una ragazza passa una domenica al mare senza ridere, vuol dire che è innamorata e che ha litigato. (Nora)

Citazioni su Domenica d'agosto[modifica]

  • Amidei ed Emmer non han mancato certamente di coraggio con il loro film [...]. Si trattava, nella sfera delle pellicole sentimentali, dagli sviluppi convenzionali, previsti [...] di costruire un racconto che [...] si potesse giovare delle "scoperte" di Rossellini, Castellani, De Sica. La nostra attenzione infatti [...] deve indirizzarsi [...] alla qualità generale dell'opera più che a episodi particolari [...]. Domenica d'agosto, pur così difettosa, è pellicola girata anche per un'altra ragione: la spontaneità. Il gran difetto di tanti film intellettuali è infatti la noia, della quale in cotesto film non v'è traccia. (Pietro Bianchi)
  • Con questo film dal taglio umoristico e sentimentale, Emmer contribuisce a un'importante tappa del cinema italiano: il trasferimento dell'esperienza neorealistica nella commedia di costume. Rivisto oggi, piace di più, forse, come testimonianza d'epoca che per le sue qualità intrinseche: come commedia è sgranato, come film neorealista anemico. Mastroianni doppiato da Alberto Sordi: allora capitava anche di peggio. (il Morandini)
  • È il primo film del genere "spiaggia", poi ripreso (anche troppo) negli anni Sessanta. Ma qui c'è molto di più: i toni del neorealismo sono ancora vigorosi e attendibili, i ritmi del racconto straordinariamente equilibrati. Da ricordare l'interpretazione di Emilio Cigoli, il grande doppiatore, nella parte del papà affettuoso. (il Farinotti)

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