Fantozzi contro tutti

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Fantozzi contro tutti

Immagine Fantozzi.JPG.
Titolo originale

Fantozzi contro tutti

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1980
Genere comico
Regia Neri Parenti, Paolo Villaggio
Sceneggiatura Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Neri Parenti, Paolo Villaggio
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Fantozzi contro tutti, film italiano del 1980 con Paolo Villaggio, Milena Vukotic e Diego Abatantuono, regia di Neri Parenti e Paolo Villaggio.

Incipit[modifica]

Questa è la sede centrale di una megaditta italiana degli anni ottanta. La crisi del Paese, la svalutazione galoppante hanno finalmente generato nella classe impiegatizia un nuovo, incredibile, morboso attaccamento al lavoro... (Voce narrante)

Frasi[modifica]

  • Fantozzi, come tanti altri sventurati, era stato travolto da un nuovo mortale nemico: il telecomando. Era ormai come tutti un telecomando-dipendente, e durante un'agghiacciante crisi di astinenza aveva anche stabilito il nuovo record condominiale: trecentottanta cambi di canale in ventisei secondi netti! (Voce Narrante)
  • A una cert'ora della notte le famiglie si ritirano sconfitte: è l'ora critica, l'ora di Proibito, di Vietatissimo, di Oro-scopone, Super porno show. (Voce Narrante)
  • Scodazzi isis bu! (Fantozzi) [eccitato]
  • La settimana bianca era una delle più tragiche tappe obbligate di Fantozzi e dei suoi sventurati colleghi. Prudentemente questa volta si erano iscritti a settembre, ma il loro turno era scattato a metà maggio dell'anno successivo, quasi all'inizio dell'estate! (Voce Narrante) [settimana bianca ad Ortisei]
  • È in partenza dal terzo binario l'accelerato Napoli-Potenza-Tripoli! Nella terza classe sono ammessi solo viaggiatori forniti di sgabello. (Voce altoparlante stazione)
  • Per cinquantamila lire comperò nell'ordine: una forchettina di plastica, un coltellino di plastica, stuzzicadenti di plastica, un bicchierino di plastica, un'ala di pollo... di plastica... e una mela bacata. (Voce Narrante) [Fantozzi durante il viaggio in treno verso Ortisei]
  • C'era poco da stare tranquilli, perché Filini era un dormitore da competizione. Ancor più da temere era il geometra Calboni, per una sua turba dal nome scientifico di Ventilatio Intestinalis Putrens [...] L'aria diventò subito irrespirabile. (Voce Narrante) [durante il viaggio in treno verso Ortisei]
  • Dopo una notte orrenda piena di dubbi passata a decidere sulle vacanze alternative, il gruppo finì per dividersi a seconda dei gusti e delle tendenze... (Voce Narrante)
  • Calboni, Colsi e Filini optarono per la scuola di roccia! [...] Capo cordata fu messo imprudentemente Calboni! (Voce Narrante) [vacanza ad Ortisei]
  • Fantozzi, che aveva promesso alla Pina di perdere con lo sci almeno cinque chili, decise per il dimagrimento alternativo: si fece ricoverare nella modernissima clinica locale, per seguire la famosa dieta del professor Birkermaier, dell'Università di Jena... (Voce Narrante)
  • Chi tocca cibo kaputt! (Professor Birkermaier)
  • Polpette di Bavària! (Professor Birkermaier)
  • Tu mancia! Tu mancia!? Infermieri! Infermieri! Lui mancia, lui mancia tutto, lui mancia! (Professor Birkermaier)
  • Un mercoledì sport un mese dopo tutti gli apparecchi erano invece sintonizzati, su un unico canale, per la cronaca differita dell'ennesima rivincita fra l'Italia e l'Argentina. Fantozzi era già in prima linea: poltrona, tavolinetto apparecchiato davanti al televisore, vestaglione di flanella, spaghetti in cottura, birrone gelato, rutto libero![1] (Voce Narrante)
  • Prese un giorno di ferie, aspettò che la Pina uscisse, e si mise a rovistare la casa in ricerca di un piccolo indizio, una lettera, una fotografia. [...] A questo punto [dopo aver trovato pane ovunque in casa] venne colto da un leggero sospetto. (Voce Narrante)
  • So' diabbolico nell'amplesso, shprupurziunato per quel che riguarda le dimensioni d'i' sesso, e se trovo la tonna adatta, me la ciuccio come un'aragusta. (Cecco) Era lui: era Cecco, il nipote del fornaio sotto casa. Era un orrendo butterato di ventisei anni, con il culo molto basso ed un alito agghiacciante, tipo fogne di Calcutta. (Voce Narrante)
  • Sembrava una mattina come tutte le altre [...] E invece l'austera e irreprensibile segretaria del Direttore Ereditario uscì dal suo ufficio con una "ben triste" notizia! [...] Il Direttore Ereditario aveva centosei anni. Quel morbo infantile poteva anche essergli fatale. Gli impiegati accolsero la notizia con "composto dolore". [tutti esultano] (Voce Narrante)
  • Fantozzi pensò che quell'occasione andava aiutata con qualsiasi mezzo. [...] A quell'iniziativa privata di Fantozzi ne seguirono altre collettive, tipo rosarioni giganti in Sala Mensa; furono esauditi! Fantozzi si presentò alle esequie in lutto totale. (Voce Narrante)
  • Il vostro nuovo direttore totale sarà... sarà... sarà... il Dottor Ing. Gran Mascalzon. di Gran Croc. Visconte Cobram! (Capo dell'Ufficio Riciclaggio Denaro Sporco, Duca Bumbam)
  • Da tutti quello del Visconte Cobram era il nome più temuto. Era quello della corsa ciclistica. Da giovane era stato un mediocre ciclista dilettante, ed entrato a diciotto anni nei ranghi della società, aveva fatto strada facendo il leccaculo e la spia dei potenti, ed ora, raggiunto anche lui il potere, voleva che il ciclismo lo praticassero tragicamente tutti i suoi dipendenti. (Voce Narrante) [presentazione del Visconte Cobram]
  • In sella, alla bersagliera! (Fantozzi)
  • Tre ore dopo anche Fantozzi ebbe qualche leggerissima difficoltà di movimento [si accascia a terra dopo quaranta chilometri in bicicletta ]. (Voce Narrante) Pina, aiutami che non arrivo alla maniglia... ho qualcosa che non va alle articolazioni elementari... (Fantozzi)
  • Il giorno dopo in sala mensa entrò un plotone di supermutilati di tutte le guerre! Erano i tragici partecipanti all'allenamento della sera prima! (Voce Narrante)
  • Sulla salitella di Viale de Amicis, nominata poi tragicamente "cima del Diavolo", incontrarono l'immancabile e terrificante tempesta teatro di ogni Gran Premio della Montagna. Nell'epicentro, cinquanta gradi sotto zero! (Voce Narrante) [durante la gara ciclistica Coppa Cobram]
  • Il geometra Belli, che assomigliava stranamente ad un'orata, si perse nella nebbia. Fu venduto a trance in un supermarket rionale. (Voce Narrante) [durante la gara ciclistica Coppa Cobram]
  • Ecco papà! Vedi che è ancora vivo? (Pina) [durante la gara ciclistica Coppa Cobram]
  • Al secondo attacco del colle del Diavolo furono colti dai primi impercettibili sintomi da fatica: asfissia, occhi pallati, arresti cardiaci, lingue felpate, aurore boreali, miraggi! Ormai disidratato, Fantozzi pensò di essere vittima di un'allucinazione! (Voce Narrante) [durante la gara ciclistica Coppa Cobram]
  • Al secondo passaggio nella Tempesta, un tifoso si mosse a compassione. [...] Pochi superstiti raggiunsero l'agognato rifornimento! (Voce Narrante) [durante la gara ciclistica Coppa Cobram]
  • Caro Bambocci, caro Follini! (Marchese Conte Barambani) [parlando a Fantozzi e Filini]
  • Vadino pure fuori dalle pall... Si accomodino! (Marchese Conte Barambani) [parlando a Fantozzi e Filini]
  • Eh sì, è ultrapotente: diciottomila megasuoni! (Marchese Conte Barambani) [parlando a Filini della tromba della barca]
  • Cazzi quella gomena. (Marchese Conte Barambani)!
  • E cazzi, se no s'incazza. (Filini)
  • Il Megapresidente è uno stronzo, è! Certe volte mi verrebbe voglia di scriverlo in cielo, così... (Fantozzi) [e l'insulto compare per davvero in cielo]
  • Io, Pina, ho una caratteristica: loro non lo sanno, ma io sono indistruttibile, e sai perché? Perché sono il più grande "perditore" di tutti i tempi. Ho perso sempre tutto: due guerre mondiali, un impero coloniale, otto – dico otto! – campionati mondiali di calcio consecutivi, capacità d'acquisto della lira, fiducia in chi mi governa... e la testa, per un mostr... per una donna come te. (Fantozzi[in macchina, si rivolge a Pina]

Dialoghi[modifica]

  • Visconte Cobram: Alla Milano-San Remo del 1931, arrivò terzo Piemontesi, secondo Guerra, e primo?
    Fantozzi: Bè primo... Carnera...
  • Fantozzi: Vorrei far dire una messa.
    Prete: Pro o contro qualcuno?
    Fantozzi: Contro.
    Prete: Contro costa il triplo, trentamila. Cantata cinquantamila.
    Fantozzi: Cantata!
    Prete: Lo odi molto, figliolo!
  • Fantozzi: Ragioniere, che fa? Va in fuga?
    Filini: No, freni rotti! [sul passo della Coppa Cobram]
  • Direttore Calabar: Scriva quell'ignobile frase.
    Fantozzi: Non ho le mani.
    Impiegato: E queste che cosa sono ?
    Fantozzi: Queste sono paralizzate.
    Direttore Calabar: Non facci il buffone, scriva.
  • Ducaconte Bumbam: Io la faccio interdire, cacciare, massacrare, la faccio a pezzi, la metto in una valigia e la spedisco a Olbia!
    Direttore Calabar: Ed io, carogna maledetta, ti stacco orecchie, braccia e gambe e le metto in una valigia e spedisco tutto ad Olbia per via aerea!
    Dott. Tronca: E io lo taglio in quattro, lo metto in un baule e lo spedisco ad Olbia!
    Fantozzi: M-mi scusino signori, ma allora a Olbia hanno istituito un nuovo centro di raccolta?
  • Megapresidente Arcangelo: Lei è convinto di quello che ha scritto di me?
    Fantozzi: Io non l'ho scritto, io l'ho solo pensato!
    Megapresidente Arcangelo: Lei non deve pensare, Fantozzi, questo è il suo errore. Venga con me, avanti, su, cancelli.
  • Visconte Cobram: Cos'è la punzonatura?
    Fantozzi: Eh, la punzonatura... Eh, dunque... Eh-ehm, dicesi punzonatura un... Quando... L'acqua... Non me lo ricordo più...
    Visconte Cobram [con tono derisorio]: Non se lo ricorda più!
    [Risate concertate]
    Fantozzi: No, eh, sì... Mi sembra, insomma... Forse si potrebbe ipotizzare che la punzonatura è un... è una cattiva azione, cioè quando si dice "gli ha dato una gran punzonatura"... Ah, sì è quando uno sciame d'api che... No, è un piatto regionale abruzzese...
    Visconte Cobram [con tono derisorio]: Un piatto regionale abruzzese! [nuovamente risate concertate]. Le cose cambieranno qua! Voi non avete idea di cosa vi aspetta, maledetti smidollati! Fuori!
  • Fantozzi: Lei mi deve rendere conto
    Cecco: Dei conti se n'occupa mi' zio Antunello... [emette un potente fischio indicando lo zio]...

Explicit[modifica]

Ridete! Ridete pure! Ma ride ben, chi ride ultimo! Dite quel che volete ma io sono un uomo proprio riuscito! [riceve una sonora pernacchia] Vabbè, riuscito magari no, ma diciamo almeno che sono fortunato! Che cosa mi manca? Io ho tutto: ho una bellissima casa ad equocanone, in fondina un telecomando a novantanove canali, una figlia meravigliosa... m-meravigliosa! E una moglie fedele! Io sono il più felice di tutti! Ho voglia di giocare, spostati, Mariangela... sono for-tu-na-ti-ssi-mooooooooooo! [cade in un pozzo profondissimo] (Fantozzi)

Note[modifica]

  1. Cfr. Il secondo tragico Fantozzi (1976): «Sabato 18, alle ore 20 e 25, in telecronaca diretta da Wembley, Inghilterra-Italia, valevole per la qualificazione della Coppa del Mondo. Fantozzi aveva un programma formidabile: calze, mutande, vestaglione di flanella, tavolinetto di fronte al televisore, frittatona di cipolle per la quale andava pazzo, familiare di Peroni gelata, tifo indiavolato e rutto libero!»

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