Frankenstein di Mary Shelley
Frankenstein di Mary Shelley
Titolo originale |
Mary Shelley's Frankenstein |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Giappone, Stati Uniti d'America |
Anno | 1994 |
Genere | drammatico, horror |
Regia | Kenneth Branagh |
Soggetto | Mary Shelley (Frankenstein o il moderno Prometeo) |
Sceneggiatura | Frank Darabont, Steph Lady |
Produttore | Francis Ford Coppola, James V. Hart |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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Frankenstein di Mary Shelley, film del 1994 con Robert De Niro e Kenneth Branagh, diretto dallo stesso Branagh.
Mi ingegnai di inventare una storia che sapesse parlare alle paure più misteriose della natura umana. Risvegliando in essa il fremito dell'orrore. Una storia che inducesse il lettore a tremare nel guardarsi intorno... che gelasse il sangue e gli accelerasse i battiti del cuore. (Mary Shelley/Voce narrante)
L'alba del diciannovesimo secolo. Un mondo sull'orlo di un cambiamento rivoluzionario.
Accanto a sconvolgimenti politici e sociali, ci sono progressi scientifici che avrebbero profondamente cambiato la vita di tutti.
La brama di conoscenza non era mai stata così grande.
Tra i pionieri, il capitano Robert Walton, un esploratore con l'ossessione di raggiungere il Polo Nord.
Avvicinandosi alla meta, il suo viaggio è stato quello di scoprire una storia che avrebbe incusso terrore nei cuori di tutti coloro che si fossero avventurati nell'ignoto...
- The dawn of the nineteenth century. A world on the brink of revolutionary change.
Alongside political and social upheaval, scientific advances that would profoundly change the lives of all.
The lust for knowledge had never been greater.
Among the pioneers, Captain Robert Walton, an explorer, obsessed with reaching the North Pole.
As the prize drew closer, his voyage was to uncover a story to strike terror in the hearts of all who would venture into the unknown... (Testo a scorrimento)
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Moglie e madre amata Caroline Beaufort Frankenstein. (Epitaffio)
- Beloved wife and mother Caroline Beaufort Frankenstein
- Nessuno mai dovrebbe morire. A questo metterò fine... a questo metterò fine. Lo prometto. (Victor Frankenstein)
- Perché non guardi dove metto i piedi? (Schiller) [urtando di proposito Victor]
- A me basta diventare un semplice dottore. Mi si dice che abbia a che fare con la cura dei malati. Un vero peccato. In realtà trovo i malati alquanto repellenti. [...] voglio spassarmela, prendere la laurea se riesco a passare Anatomia e dedicarmi a liberare vecchie riccone da malanni immaginari per poi libertinare le loro belle figlie in modo molto più concreto! (Henry Clerval)
- "Caro diario, perché nessuno mi capisce? P.s. Io non sono un pazzo!" (Henry Clerval) [prendendo in giro Victor Frankenstein che sta scrivendo sul proprio diario]
- Io credo che per sconfiggere la morte e la malattia, per dare ad ogni uomo su questa terra la possibilità di vivere una vita lunga, una vita sana, per permettere alle persone che si amano di restare insieme per sempre. Per tutto questo credo che valga la pena di rischiare. (Victor Frankenstein)
- Dunque gli organi in tal maniera ricomposti abbisognano del nutrimento e del calore sufficienti e soprattutto di una maggiore quantità di energia diretta... maggiore energia diretta... Il liquido amniotico è l'elemento biogeno essenziale. Viene iniettato nel soggetto con gli aghi di rame dall'agopuntura, infissi nella carne nei punti chiave di massima energia. Ora, dopo l'interruzione della corrente il rospo morto dovrebbe conservare l'animazione, ma indipendentemente da fonti esterne di energia. [elettrizza il rospo, che si rianima] Sì, esatto! Ecco la combinazione! Ecco la combinazione! Esatto! (Victor Frankenstein)
- Vivi! Vivi! Vivi! (Victor Frankenstein) [durante l'esperimento]
- "Massime malformazioni congenite. Forze fisiche enormemente accresciute. Ma il soggetto rianimato è subfunzionale, è miserevole... ed è morto." (Victor Frankenstein) [scrivendo nel diario]
- Siete un folle, Victor Frankenstein di Ginevra! Come potevate immaginare quel che avreste liberato! Come l'avete messo insieme? Con pezzi di ladri, pezzi di assassini? Il male cucito al male, cucito al male, cucito al male! Credete veramente che questa cosa vi sarà grata della sua mostruosa nascita? Il male avrà la sua vendetta! Possa Iddio aiutare coloro che amate. (Prof. Krempe)
- Se tu mi neghi la mia notte di nozze sarò con te alla tua! (Creatura) [a Victor Frankenstein]
- [Ultime parole] Tutto ciò che un tempo ho amato giace in una fossa che ho scavato con le mie mani. Ho seguito il sentiero che lui mi ha tracciato. Nord, sempre a Nord, da mesi ormai con un solo scopo: ucciderlo. Ora sono stanco. Sono... tanto... troppo stanco. (Victor Frankenstein)
- E io ho dato il cuore per conoscere la saggezza e per conoscere il furore e la follia e ho compreso che tutto è vanità e afflizione dello spirito. Perché in molta saggezza vi è molto dolore e colui che accresce la conoscenza accresce la sofferenza. Perché Iddio pronunzierà su ogni opera e su ogni cosa segreta il suo giudizio, che sia buona o che sia malvagia. (Robert Walton) [pronunciando l'elegia al rito funebre di Victor Frankenstein]
- [Ultime parole] Ho concluso con gli uomini. (Creatura) [Prima di darsi fuoco insieme a Victor Frankenstein]
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Robert Walton: Statemi a sentire: mi è costato sei anni di vita questo progetto, tutte le mie ricchezze! Non mi lascerò fermare né da voi né da qualche fantasma!
Victor Frankenstein: Siete vittima della mia stessa follia.
Robert Walton: No, la mia non è una follia.
Victor Frankenstein: Cos'è allora?
Robert Walton: C'è una via per raggiungere il Polo Nord. E io riuscirò a scoprirla.
Victor Frankenstein: A costo della vostra vita? La vita dei vostri uomini?
Robert Walton: La vita nel mondo va e viene. Se avremo successo invece i nostri nomi vivranno per l'eternità. Io sarò considerato un vero benefattore per la specie umana.
Victor Frankenstein: Vi sbagliate. Fra tutti gli uomini io posso dire di saperlo.
- Victor Frankenstein: Mi mancherà sentirti ridere di me.
Elizabeth: A e me mancherà chi mi fa ridere!
Victor Frankenstein: Allora, come si dicono addio fratello e sorella?
Elizabeth: Forse non devono dirselo mai.
- Prof. Krempe: Gli sciocchi e i vanesi impongono le loro opinioni con la frusta, ma "la conoscenza è potere solo attraverso Dio". È il nostro motto... che voi giovanotti impazienti spesso dimenticate. [gli studenti ridono] Ma direi probabilmente che l'errore più grave che commettono tutti gli studenti durante la loro permanenza qui è supporre di essere in grado di esprimere un pensiero davvero originale o creativo. Tutti l'abbiamo immaginato possibile ai nostri tempi. Ma signori, voi non siete venuti qui per pensare con la vostra testa, siete qui per imparare a pensare per prima cosa ai vostri pazienti. Dovete imparare dunque anzitutto a sottomettervi alla leggi eterne e indubitabili della nostra realtà fisica.
Victor Frankenstein: Ma di sicuro, professore, non ci chiederete di trascurare approcci più filosofici.
Prof. Krempe: Filosofici?
Victor Frankenstein: Be', quelli che stimolano tanto l'immaginazione quanto l'intelletto. Come in Paracelso, per esempio.
Prof. Krempe: Ah, Paracelso! Uno svizzero sciocco e arrogante!
Victor Frankenstein: Alberto Magno!
Prof. Krempe: Le sue fandonie furono confutate al loro apparire, cinquecento anni fa!
Victor Frankenstein: Cornelio Agrippa!
Prof. Krempe: Uno stregone, un occultista! Come vi chiamate?
Victor Frankenstein: Victor Frankenstein, signore. Sono di Ginevra. [gli studenti ridono]
Prof. Krempe: Oh-oh, un altro svizzero! [gli studenti ridono] Signor Frankenstein, qui all'università di Ingolstadt insegnamo, e in verità speriamo di far progredire, la scienza della medicina, chimica, biologia, fisica. Noi studiamo la scienza concreta!
Victor Frankenstein: Ma converrete, professore, che i più grandi progressi nascono combinando questi elementi!
Prof. Krempe: Noi non studiamo i vaneggiamenti di lunatici e alchimisti morti e sepolti centinaia di anni fa perché quel tipo di combinazioni, di fantasticherie dilettantesche e fanatiche speculazioni non guariscono corpi né salvano vite! Soltanto la scienza può far questo!
- Victor Frankenstein: No, dico sul serio. Prendiamo il vaccino per esempio. Trent'anni fa l'intero concetto della vaccinazione era inaudito e ora salviamo delle vite ogni giorno. Ma non è tutta qui la risposta.
Henry Clerval: Che vuoi dire?
Victor Frankenstein: Che prima o poi il modo migliore per ingannare la morte sarà creare la vita.
Henry Clerval: Ora superi ogni limite. C'è un solo Dio, Victor.
Victor Frankenstein: No, lascia stare Dio. Senti, se amassi qualcuno che ha il cuore malato non vorresti dargliene uno sano?
Henry Clerval: Impossibile.
Victor Frankenstein: No, non è impossibile. Si può fare. Ci siamo vicini. E se possiamo sostituire una parte di un essere umano, possiamo sostituirle tutte e se possiamo fare questo, possiamo plasmare una vita. Possiamo creare un essere che non invecchierà e non si ammalerà. Un essere più forte di noi, migliore di noi. Un essere più intelligente di noi... più illuminato di noi!
- Vecchio cieco: Un uomo non dovrebbe stare nascosto nell'ombra.
Creatura: Meglio in questo modo per me.
Vecchio cieco: Perché?
Creatura: Perché tutti hanno paura, tranne te.
Vecchio cieco: Non può essere così terribile.
Creatura: Peggio.
- Vecchio cieco: Pover'uomo... amici non ne hai?
Creatura: Ci sono delle persone... ma loro non conoscono me.
Vecchio cieco: E perché allora non ci vai? Che aspetti?
Creatura: No, perché io so che sono così... brutto... mentre loro invece sono così... tanto belli.
- Creatura: Tu mi hai dato queste emozioni, ma non mi hai detto come dovevo usarle. Ora due persone sono morte per colpa nostra. Perché?
Victor Frankenstein: C'è qualcosa che consuma la mia anima e che io non riesco a comprendere.
Creatura: E la mia di anima? Ne ho una o questa è una delle parti che hai trascurato? Chi erano le persone di cui sono composto? Persone buone, persone cattive?
Victor Frankenstein: Materiali, niente più di questo.
Creatura: Ti sbagli. Lo sapevi che so suonare? In quale parte di me risiedeva questa conoscenza? In queste mani? In questa mente? In questo cuore? E leggere? E parlare? Non sono cose apprese, quanto cose ritrovate nella memoria.
Victor Frankenstein: Tracce residue nel cervello forse.
Creatura: Ti sei mai fermato a riflettere sulle conseguenze delle tue azioni? Tu mi hai dato la vita e poi mi hai lasciato a morire. Chi sono io?
Victor Frankenstein: Tu... Non lo so.
Creatura: E tu credi che io sia malvagio?
Victor Frankenstein: Che posso mai fare?
Creatura: C'è qualcosa che potresti fare per me. Voglio una persona.
Victor Frankenstein: Una persona?
Creatura: Una donna, un'amica, una compagna. Un essere come me. Così non finirà per odiarmi.
Victor Frankenstein: Come te? Oddio, non sai quello che stai chiedendo...
Creatura: Io so solo che mi basterebbe la comprensione di un essere vivente per farmi sentire in pace con tutti. L'amore che è in me è talmente grande che tu stenteresti a immaginarlo e il mio furore ha un'intensità che tu non puoi concepire. Se non troverò il modo di soddisfare l'uno, darò libero sfogo all'altro.
Victor Frankenstein: E se io acconsento... come farete a vivere?
Creatura: Noi andremo subito al nord, la mia sposa ed io, fino alle più remote regioni del Polo, dove nessun uomo ha mai messo piede, lì vivremo per il resto della nostra vita, insieme. Nessun occhio umano si poserebbe mai più su di noi. Questo te lo giuro. Ora però devi aiutarmi, ti prego.
Victor Frankenstein: Se è possibile porre rimedio a questa ingiustizia allora lo farò.
- Victor Frankenstein: Non andartene, ti prego. Non andartene. Ho paura.
Elizabeth: Di cosa?
Victor Frankenstein: Quello che ho fatto, Elizabeth, è così terribile, così malvagio... che ho paura... che se ti dico la verità allora ti perderò.
Elizabeth: Mi perderai se non me la dici.
Victor Frankenstein: Io... non... so... cosa... devo fare.
Elizabeth: Vuoi sposarmi, Victor? Sposami oggi stesso. Domani mi racconterai tutto. Ma devi dirmi la verità. Insieme possiamo affrontare qualunque cosa. Non so cos'è successo, non so cosa tu abbia fatto... ma io ti amo. [proposte di matrimonio dai film]
- Robert Walton: Chi siete?
Creatura [piangendo]: Non mi ha mai dato un nome.
Robert Walton: Perché piangete?
Creatura: Era mio padre.
Marinaio: E ora dove andiamo, signore?
Robert Walton: A casa.
Citazioni su Frankenstein di Mary Shelley
[modifica]- A breve distanza dal Dracula di Coppola – i due classici mostri viaggiano spesso in coppia – un'analoga operazione di ritorno alle fonti, per una versione "definitiva", viene tentata anche con Frankenstein. Diversamente da Coppola, Branagh sembra realmente rispettoso dell'opera di Mary Shelley e cerca di coglierne l'essenza romantica, nel confronto disperato e terribile tra creatore e creatura. Ambientazione e costumi risentono della scelta meticolosa di Branagh e sono impeccabili. [...] Eppure, l'insieme non funziona. Verboso e tonitruante, il film si rivela lento, lungo e poco coinvolgente. Si capisce l'intento di superare le strettoie del genere creando qualcosa di culturalmente elevato, ma proprio questo atteggiamento di supponenza nei confronti di un genere, evidentemente ritenuto minore, è l'errore più grave, riflettendosi in una tronfia solennità, che vorrebbe far assurgere il framma ad altezze shakespeariane, ma fa solo rimpiangere la sarcastica asciuttezza di Terence Fisher e della Hammer. Non brutto, ma sostanzialmente superfluo. (Dizionario dei film horror)
- Frankenstein di Mary Shelley non regge assolutamente il confronto con il Dracula di Bram Stoker, nel reinventare lo spirito del racconto, umanizzando il mostro, Branagh pecca di narcisismo e di megalomania, senza riuscire a imporre una sua cifra personale. È come se urlasse al suo film «Parla!», e quello restasse muto. (Michele Anselmi)
- Sulla falsariga del Dracula di Bram Stoker, l'inglese Branagh ha portato il suo carisma di attore e regista di scuola shakespeariana in questa impresa da 35 milioni di dollari rivelatasi una mezzo fallimento al botteghino. Troppo ambizioso? No, magari solo irrisolto, non possedendo il cineasta britannico né il talento visionario di un Coppola né la fantasia cupa di un Neil Jordan. (Michele Anselmi)
- Un Frankenstein in più non farà male a nessuno, ma come al solito Bob De Niroè stato bravo a scegliere la parte: la Creatura è sempre stata più simpatica del Creatore. (Lietta Tornabuoni)
Frasi promozionali
[modifica]- Sei avvertito.
- Be warned[1]
Note
[modifica]- ↑ Dalla locandina in inglese. Cfr. (EN) Pictures & Photos from Frankenstein (1994), IMDb.com
Altri progetti
[modifica]- Wikipedia contiene una voce riguardante Frankenstein di Mary Shelley