Proposte di matrimonio dai film
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Raccolta di proposte di matrimonio tratte dai film.
- – Allora, Cissie, vuoi sposarmi?
– No, Madgett. Non potrei mai sposare un medico legale. Non potrei mai essere sicura che tu ti sia lavato le mani. (Giochi nell'acqua) - – Cara signorina Elisabeth, le mie attenzioni sono state troppo marcate per essere fraintese. Non appena sono entrato in questa casa, ho scelto voi come futura compagna della mia vita. Ma prima che mi faccia rapire dai sentimenti, sarà meglio dichiararvi le ragioni che mi spingono al matrimonio: prima di tutto è dovere di un pastore di anime dare il buon esempio di matrimonio alla sua parrocchia; secondo, sono convinto che questo aumenterà di gran lunga la mia felicità e terzo, è desiderio della mia stimata patronessa Lady Catherine De Bourgh che io prenda moglie. Il mio obiettivo nel venire a Longbourn era di sceglierne una tra le figlie del signor Bennet, giacché sarò proprio io l'erede di questa tenuta e... una simile unione di sicuro... accontenterà tutti. E ora, altro non mi rimane che assicurarvi con i miei più animati accenti la veemenza del mio affetto.
– Signor Collins!
– E nessun rimprovero sulla vostra dote sfiorerà le mie labbra dopo il matrimonio.
– Siete affrettato signore, dimenticate che non vi ho risposto.
– Devo aggiungere che Lady Catherine approverà interamente quando le parlerò della vostra modestia, parsimonia e delle altre... vostre amabili virtù.
– Signore, mi commuove la vostra proposta, ma con rammarico devo declinarla.
– So che le signorine non lasciano trapelare gli impeti.
– Signor Collins non sono mai stata più seria! Voi non potreste mai rendermi felice come io non potrei mai rendere felice voi!
– Mi lusinga, cugina, che il vostro rifiuto sia una mera delicatezza naturale. Dovreste tenere conto che a dispetto delle seduzioni, è oltremodo certo che non vi verrà mai fatta un'altra proposta di matrimonio.
– Signor Collins!
– Così devo concludere che voi cerchiate di accrescere con l'attesa il mio amore...
– Signore!
– ...secondo i consueti costumi delle signorine eleganti.
– Signore! Non sono il tipo di donna che tormenta un uomo rispettabile. Vi prego di comprendermi, non posso accettare! (Orgoglio e pregiudizio) - Christy, ascoltami, sposarci risolverà tutto. Non dovrai più andare via o ferire i tuoi genitori. E il denaro non sarà un problema, perché sanno tutti che due persone possono vivere come una sola. (Christy - Ritorno a Cutter Gap)
- – Dica un po', vuole sposarmi? [...] Nel momento stesso in cui l'ho vista, mi sono detto: questa è la ragazza che voglio sposare. Troppo impulsivo, crede?
– Oh, no no no no, un uomo con la sua posizione non ha tempo da sprecare.
– Io giudico a prima vista. In affari è una regola basilare, il segreto del mio successo: agisco d'istinto, spontaneamente, seguendo il mio impulso.
– Mister Brandon, la prego, non sia troppo impulsivo.
– Che noia i preamboli. Il corteggiamento è l'iter burocratico del matrimonio, non serve a un accidente: potrei portarla fuori per tre mesi, inviarle fiori, ronzarle attorno, e non ne saprei di più su di lei di quanto non ne sappia adesso. È solo dopo il matrimonio che uno scopre...
– D'avere scelto la donna sbagliata.
– Be', o quella giusta. In affari e in amore è la medesima cosa: uno deve buttarsi, deve rischiare. (L'ottava moglie di Barbablù) - – [Mentre infuria la battaglia fra la ciurma della Perla Nera e quella dell'Olandese Volante] Elizabeth! Elizabeth... vuoi sposarmi?
– Non mi pare il momento più adatto!
– No, ma potrebbe essere l'unico! Ti amo! La mia scelta è fatta. Qual è la tua?
– Barbossa, sposaci!
– [Combattendo] Sono un po' occupato in questo momento!
– Barbossa, adesso!
– Bene! Amici carissimi, siamo qui riuniti oggi... [trafiggendo un nemico] ...per appenderti all'albero maestro, cane rognoso!
– Elizabeth Swann, vuoi tu prendermi come tuo sposo?
– Oh, sì!
– Bene!
– Will Turner, vuoi tu prendermi come tua sposa, in salute e in malattia.. [venendo attaccata da un nemico] ...sempre che di salute ce ne resti!
– Oh, sì!
– Come capitano, io vi dichiaro... [respingendo un nemico] ...puoi baciare... [sparando un colpo a un uomo-pesce] ...puoi baciare [dando un altro colpo] ...e baciala! (Pirati dei Caraibi - Ai confini del mondo) - – Forse potrei farti restare. Se ti chiedessi... Senti, devi credere che... No, non posso... Non posso.
– Vorrebbe chiedervi di sposarlo, signorina. Scusate signore, ma se non lo facevo io, voi non lo avreste fatto. Vi vuole molto bene e merita il vostro affetto, è tanto buono.
– Ma dite sul serio?
– Sì. Voglio che tu resti qui, sempre.
– Ma non è possibile che parliate sul serio. Sono stata così bene in questi giorni, ora avete rovinato tutto! (Viridiana) - Guarda! I miei uomini invadono le strade. Grazie a loro creerò un Impero nero e tu sarai regina al mio fianco! (Nascita di una nazione)
- Io non posso assicurarti che sarò perfetto, so che sbaglierò di tanto in tanto ma ti prometto che mi impegnerò con tutte le mie forze. Ho imparato una lezione, che a mio nonno è costata davvero molta fatica: i veri tesori nella vita sono le persone che amiamo. E tu sei il mio tesoro. Tu vali molto di più di tutto l'oro del mondo, e senza di te io sono un uomo povero. Perciò accogli questo povero uomo in cerca di una fortuna che solo tu puoi dargli. Io non voglio chiederti di fare nulla per cui tu non ti senta pronta, ma questo costosissimo anello che ho preso al mercatino in fondo alla strada è la mia promessa che non smetterò mai di essere l'uomo che tu meriti davvero. Ti prometto che aspetterò tutto il tempo che serve, perché tu sia mia moglie. (L'ultima ricchezza)
- – Io voglio... Io voglio che resti perché mi piaci... Mi piace parlare con te...
– Anche a me piace parlare con te, Alan.
– E se non fossi più sola? Se avessi un marito?
– Hai qualcuno in mente?
– Certo.
– Hugh? È molto attraente, te lo concedo, ma non credo sia fatto per il matrimonio.
– No... Non pensavo a Hugh.
– E Peter.... Peter è così tranquillo... [Alan, imbarazzato, si sposta davanti a lei e la guarda] Oh, mio Dio.
– Ma avrebbe senso.
– Mi hai appena chiesto di sposarti?
– È... la cosa più logica da fare.
– È una cosa ridicola!
– Sono i tuoi genitori...
– Io non... non ci posso credere...
– [Si svuota le tasche trovando filo di ferro, comincia ad arrotolarlo per realizzare un anello] Joan Ca... È Joan Caroline o Catherine?
– Elizabeth.
– Ah. Joan Elizabeth Clarke... [si inginocchia e le porge l'anello di fil di ferro] ...vuoi sposarmi? (The Imitation Game) - – Marcello, mi sposeresti tu?
– E tu?
– Ah, io sì. Sono innamorata di te, Marcello.
– Ma da quando?
– [Facendo un rumore] Ascolta! Sai che cos'è questo rumore?
– Non lo so, che cos'è?
– E adesso indovina, eh. [fa il suono di un bacio]
– Un bacio?
– Per te, Marcello. E allora, mi sposeresti? O hai paura di rispondermi?
– Ma perché mi fai questa domanda? Sei un po' ubriaca, eh?
– Un poco, sì. Ti amo, Marcello. Lo sai, vorrei essere tua moglie, esserti fedele. Vorrei tutto insieme: vorrei essere tua moglie, vorrei divertirmi come una puttana...
– Stasera, non so perché, mi sembra di volerti tanto bene, di avere bisogno di te.
– Ah sì, è vero?
– Sì, è vero. Non so se hai parlato sul serio o se mi prendi in giro, ma non importa. Ti voglio bene Maddalena. Vorrei stare sempre con te.
– Dopo un mese mi odieresti.
– Perché dovrei odiarti?
– Perché non si può avere tutto in una volta: o una cosa o l'altra. E io non posso più scegliere, è troppo tardi. Del resto io non ho mai voluto scegliere. Non sono che una puttana, lo sai. Non c'è rimedio: sarò sempre una puttana e non voglio essere altro!
– No, non è vero. Sei una ragazza straordinaria, Maddalena, io lo so. Il tuo coraggio, la tua sensibilità... Davvero ho bisogno di te. Pensa che la tua disperazione mi dà forza... Saresti una compagna meravigliosa perché a te si può dire tutto. Sai tutto. (La dolce vita) - – Mi ami?
– Sì.
– La faresti una cosa per me?
– Qualsiasi cosa.
– Vuoi sposarmi, Jamie? (I passi dell'amore - A Walk to Remember) - – Non dibatterti come un uccello selvatico in una gabbia.
– Non sono un uccello in gabbia, sono un essere umano libero e indipendente, con una sua volontà.
– Allora resta, resta e sposami.
– Non dovete prendervi gioco di me!
– Dico sul serio, Jane. Resta a Thornfield, diventa mia moglie.
– E la signorina Blanche?
– Io non amo Blanche Ingram, né lei ama me. Jane, dolce e strana creatura quasi ultraterrena, io ti amo come la mia stessa carne. Te ne prego, sposami. (Jane Eyre) - – Non posso vivere senza di voi.
– Oh, siete un essere davvero ignobile. Venite qui in un momento simile con le vostre sporche...
– Ho capito che eravate la sola donna per me fin dal giorno che vi vidi alle Dodici Querce. Ora che avete un negozio e i soldi di Franco non verrete a cercarmi come quand'ero in galera e così dovrò proprio sposarvi.
– Non avete il minimo tatto.
– Forse preferite che mi metta in ginocchio?
– Siete uno sfrontato e un villano! Andatevene!
– Perdonatemi se vi ho offesa con la violenza della mia passione, adorata Rossella. Volevo dire, cara Mrs. Kennedy. Ma non deve esservi sfuggito che da qualche tempo l'amicizia che nutro per voi si è mutata in un sentimento profondo, un sentimento più bello, più puro, più elevato... Posso osare di chiamarlo "amore"?
– Alzatevi in piedi. Non mi vanno gli scherzi volgari.
– Ma è un'autentica proposta di matrimonio fatta nel momento che mi sembra più opportuno. Devo cogliere l'occasione fra un marito e l'altro.
– Siete volgare e villano! Questo colloquio è durato anche troppo. E poi non mi risposerò mai.
– Ma sì, invece. Sposerete me.
– Voi? Voi?! Non vi amo. E... non mi piace il matrimonio.
– Sbagliate, perché può essere piacevole.
– "Piacevole"? Per dindirindina! Per gli uomini, forse!
– Smettete, vi sentiranno tutti. Avete sposato un ragazzo e un vecchio. Provate un uomo dell'età giusta e che sa fare con le donne.
[...]
– Dite che mi sposerete. Dite di sì. Sì?
– Sì...
– Avete detto sul serio? Non vi rimangerete la parola?
– No...
– Guardatemi e ditemi la verità. Avete detto di sì per i miei soldi?
– Be'... sì... in parte.
– "In parte"?
– Vedete, il denaro ha la sua importanza. E certo, mi piacete anche.
– Vi piaccio?
– Be', se vi dicessi che vi amo alla follia, capireste che non è vero. Ma avete detto voi che abbiamo molto in comune...
– Sì, avete ragione, cara. Non vi amo più di quanto mi amiate voi. Dio aiuti l'uomo che vi ami veramente. Come lo volete l'anello, mia cara?
– Con un brillante. Ma uno grande, bello, Rhett!
– Avrete il più grosso e il più volgare anello di Atlanta. Vi porterò a New Orleans per la più costosa luna di miele che pagherò col mio denaro mal guadagnato.
– Oh, sarà davvero delizioso!
– E, s'intende, provvederò io al vostro corredo.
– Oh, Rhett, che gioia! Ma non lo direte a nessuno, vero Rhett?
– Sempre ipocrita! (Via col vento) - – Oh, Miss O'Hara, vi ho detto che vi amo. Voi siete la più bella fanciulla che esista, tanto dolce e cara. So di non poter sperare che mi amiate. Sono così goffo e stupido e non sono certo degno di voi. Ma se fosse che possibile che voleste sposarmi, farei di tutto per rendervi felice. Qualsiasi cosa, lo prometto.
– Che avete detto?
– Miss O'Hara, vi ho chiesto di sposarmi.
– Sì, Mr. Hamilton, vi sposo.
– Davvero? Mi sposerete? Mi aspetterete?
– Non ho voglia di aspettare.
– Volete dire che mi sposerete subito?! (Via col vento) - – Posso dire una follia? Vuoi sposarmi?
– Posso dire una follia ancora più folle? Sì! (Frozen - Il regno di ghiaccio) - – Professore, tu tremi! Spero non ti sia preso qualche malanno.
– Beh, ho paura di sì. Non riesco più a dormire bene... E anche quando sono sveglio concludo poco, non mangio... Non riesco più a combinare niente... Insomma... E la cosa peggiore è che non so se guarirò mai. Credo ci sia un solo rimedio: che tu mi sposi e passi il resto della tua vita con me. (The Time Machine) - Quando io ti ho vicino, sento il bisogno di inginocchiarmi davanti a te come... come davanti a un altare. Sì, un altare. Forse è l'amore che fa vedere Dio. Kira, vuoi sposarmi? (Addio Kira!)
- Se io non fossi quello che sono, ma l'uomo più bello, intelligente, migliore di questo mondo, e se fossi libero, ebbene non esiterei un solo momento a chiederti in ginocchio la tua mano e il tuo amore. (Guerra e pace)
- – Se qui riusciamo a salvarci la pelle, ce ne torniamo a New York in treno e assieme. D'accordo?
– Cos'è, una proposta?
– Di matrimonio, cara. (Intrigo internazionale) - – Senti, Vale, vuoi sposarmi?
– No.
– Mi offri il pranzo?
– Può darsi.
– Mangio poco. (Batman) - – Signorina Elizabeth, ho lottato invano, ma non c'è rimedio... Questi mesi trascorsi sono stati un tormento, sono venuto a Rosings con lo scopo di vedervi, dovevo vedervi, ho lottato contro la mia volontà, le aspettative della mia famiglia, l'inferiorità delle vostre origini, il mio rango e patrimonio, tutte cose che voglio dimenticare e chiedervi di mettere fine alla mia agonia...
– Non capisco.
– Vi amo con grande ardore... Vi prego, concedetemi la vostra mano.
– Signore, io... io apprezzo i conflitti che avete fronteggiato e mi duole molto avervi causato pena; credetemi, è stato fatto in modo incolpevole.
– Questa è la vostra risposta?
– Sì, signore.
– Vi state prendendo gioco di me?
– No.
– Mi state respingendo?
– Di certo i sentimenti che hanno offuscato la vostra lucidità vi aiuteranno a dimenticare.
– Potrei chiedervi perché vengo respinto con un così poco riguardo alla cortesia?
– In egual maniera potrei chiedervi perché, con una così evidente intenzione di insultarmi, avete dichiarato di amarmi contro la vostra volontà... (Orgoglio e pregiudizio)
- Sora Ro', solo sono io, sola siete voi, siamo soli tutti e due. Perché non ci sposiamo? (Le ragazze di piazza di Spagna)
- Ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi. Ti amo quando ci metti un'ora a ordinare un sandwich. Amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi pazzo. Mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf, e sono felice che tu sia l'ultima persona con cui chiacchiero prima di addormentarmi la sera. E non è perché mi sento solo, e non è perché è la notte di capodanno. Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile. (Harry ti presento Sally)
- Ti ricordi quando ci siamo conosciuti? Io sì, perfettamente. Sai che poche volte mi sono sentito osservato come quel giorno lì. E poi mi hai chiesto «Posso sedermi al tuo tavolino?», che è una frase meravigliosa se ci pensi, secondo me la dovrebbero dire tutti almeno una volta nella vita. E poi non dev'essere per niente facile abbordare qualcuno così, al tavolino di un bar. Sai che credo di non aver mai riso come rido con te? Io non so nemmeno perché me ne sono andato quel giorno, giuro. Non avevo niente da fare e tu eri la cosa più bella che mi fosse capitata da un sacco di tempo, da sempre. E poi ho trovato il coraggio di scriverti quel messaggio e di baciarti. Io credo di non aver mai baciato qualcuno così. Ma sai che proprio da quando ci siamo visti per la prima volta in quel caffè, io ho capito che ci sarei diventato vecchio con te, anche se mi fai arrabbiare tantissimo perché sei una tamarra napoletana. Tu mi apri il cuore e io con te so che si apre il mio di cuore, poi non mi succede niente di brutto. Tu mi hai fatto sentire a casa come non mi era mai successo e io non so se esserti grato per questo. E poi non mi ricordo se ti ho mai detto che voglio passare il resto della mia vita con te, però io voglio passare il resto della mia vita con te. [tirando fuori l'anello dalla tasca] Oddio... Paolo, mi vuoi sposare? (Puoi baciare lo sposo)
- Voglio sposarti perché sei la prima persona che voglio vedere quando mi sveglio e l'unica a cui voglio dare il bacio della buonanotte e quando qualcuno ama una persona come io amo te, sposarsi è l'unica cosa che resta da fare, per cui vuoi... sposarmi? (Certamente, forse)
- Vorrei soltanto... credeste che sono degno di voi. Siete così buona e nello stesso tempo siete... siete così ferma di fronte alla vita. Signorina Adriana, se io... se io avessi vicino a me una... una persona che... io potrei fare molto, molto di più. Lo so, lo sento. Perché non sono soltanto un povero contabile. Credetemi, dovetemi credermi. Signorina Adriana. Adriana... volete essere mia moglie? (T'amerò sempre)
- – Vuoi sposarmi?
– Non posso, tra un po' devo uscire. (E morì con un felafel in mano) - – Vuoi sposarmi? Sarei un buon marito, Jenny.
– Ne sono sicura, Forrest.
– Non mi sposerai, però...
– È meglio che tu non mi sposi.
– Perché non mi ami, Jenny? Non sono un uomo intelligente, ma so l'amore che significa. (Forrest Gump) - – Vuoi sposarmi?
– Sei troppo folle per me. (The Aviator) - Vuoi sposarmi, Victor? Sposami oggi stesso. Domani mi racconterai tutto. Ma devi dirmi la verità. Insieme possiamo affronteare qualunque cosa. Non so cos'è successo, non so cosa tu abbia fatto... ma io ti amo. (Frankenstein di Mary Shelley)