Gatta: differenze tra le versioni
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*Fare la gatta morta. |
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*Gatta da pelare. |
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*Qui gatta ci cova. |
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*Ce vvé fačennə, Marcieddə, cu 'a jattə 'mbrazzə?<ref>«Che vai facendo, Marcella, con la gatta in braccio?» Per riprendere qualcuno che invece di fare cose utili si trastulla con un bambino in braccio.</ref> |
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*Mettərə 'u cambaniəddə 'ngannə a' jattə.<ref>«Mettere il campanello al collo della gatta», ovvero pubblicare i fatti propri pur non volendolo.</ref> |
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==Proverbi== |
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Versione delle 16:29, 21 ott 2017
Citazioni sulla gatta.
Citazioni
- Ho visto, l'altro ieri, sui bastioni della città, una bella gatta tigrata che degli esseri ignobili avevano abbandonato nell'acqua e nel freddo con i suoi tre cuccioletti. Ho preso le quattro bestiole e le ho portate a casa, al sicuro. Non potrò mai descrivere fino in fondo la riconoscenza dimostratami dalla gatta! Dinanzi ad uno sguardo simile a quello che mi ha rivolto, si potrebbe perfino arrossire, oppure si potrebbe esclamare: "È troppo, non lo merito!". (Colette)
- Quando mi trastullo con la mia gatta, chi sa se essa non faccia di me il proprio passatempo più di quanto io faccia con lei? (Michel de Montaigne)
- Questa vecchia gatta dal pelo grigio | Coperta di tigna ha i denti gialli | Ma la sua zampa possiede ancora unghie aguzze | È una gatta di razza. (Elisabetta di Baviera)
- Una volta fui meravigliato di vedere una gatta passare lungo la riva sassosa dello stagno, poiché è piuttosto raro che esse si spingano tanto lontano da casa. La sorpresa fu reciproca. Tuttavia, anche la gatta più domestica, che abbia trascorso i suoi giorni sdraiata su un tappeto, appare completamente a suo agio nei boschi, e con quel suo avanzare furtivo e sornione, dimostra di essere più nativa di quel luogo che noi, i suoi comuni abitatori. (Henry David Thoreau)
- Uno ha perso la vita cercando il femminile allo stato puro e salta fuori che questo non si trova nelle donne, ma, improvvisamente, in una gatta. (Francisco Umbral)
Modi di dire
Italiani
- Fare la gatta morta.
- Gatta da pelare.
- Qui gatta ci cova.
Tarantini
- Ce vvé fačennə, Marcieddə, cu 'a jattə 'mbrazzə?[1]
- Jessə niəndə p'a jattə?[2]
- Mettərə 'u cambaniəddə 'ngannə a' jattə.[3]
Proverbi
- Anche se va in convento, una gatta resta una gatta. (Romeno)
- Lasciate che la gatta scappi, il maschio la rincorrerà. (Tedesco)
Italiani
- La gatta grassa fa onore alla casa.
- La gatta, mette il piede davanti alla vacca.
- La gatta non s'accosta alla pentola che bolle.
- La gatta vorrebbe mangiar pesci, ma non pescare.
- Ogni gatta ha il suo febbraio.
- Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino.
Tarantini
- 'A jattə quannə sə vetə alləsciatə ozə 'a cotə.[4]
- "E va bbenə", dissə donna Lenə, quannə vədiə 'a figghiə, 'a servə e 'a jatta prenə.[5]
- 'Nu uecchiə a' jattə e 'nu uecchiə a' frəzzolə.[6]
Toscani
- Chi sparagna, vien la gatta e glielo magna.
- Dio ti guardi da quela gatta che davanti ti lecca e di dietro di graffia.
- È meglio esser capo di gatto che coda di leone.
- Gatta frisa[7], non fece mai bella coda.
- La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.
Note
- ↑ «Che vai facendo, Marcella, con la gatta in braccio?» Per riprendere qualcuno che invece di fare cose utili si trastulla con un bambino in braccio.
- ↑ «Rimane nulla per la gatta?» A voler dire "c'è qualcosa anche per me?"
- ↑ «Mettere il campanello al collo della gatta», ovvero pubblicare i fatti propri pur non volendolo.
- ↑ «La gatta quando si vede accarezzata alza la coda».
- ↑ «"E va bene", disse donna Maddalena quando vide la figlia, la serva e la gatta incinte».
- ↑ «Un occhio alla gatta ed un occhio alla padella per friggere».
- ↑ «Frisa» sta per ghiotta, leccarda.