Discussione:Mahatma Gandhi

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Tutte queste citazioni senza riferimento a favore di Mussolini e Hitler mi sembrano piuttosto sospette. Il precedente commento non firmato è stato inserito da 85.18.87.141 (discussioni · contributi).

Prima della guerra Mussolini e Hitler erano osannati da tutte le parti (vedi Gerge Orwell, Processo a Mussolini), e ci sono altre citazioni con fonte che sono dello stesso tenore. --Nemo 00:09, 25 mar 2009 (CET)[rispondi]

"Dobbiamo fare il miglior uso possibile del tempo libero", secondo me è sospetta. Non si riesce a trovare un corrispondente in inglese ed è senza fonte.Il precedente commento non firmato è stato inserito da 88.53.248.130 (discussioni · contributi), in data 16:29, 19 apr 2010.

Non ho capito che cos'abbia di particolarmente sospetto rispetto alle altre senza fonte: le altre le hai controllate tutte trovando corrispondenti in inglese e magari fonti? In tal caso ti prego di aggiungerle anche qui, grazie. --Nemo 15:43, 25 lug 2010 (CEST)[rispondi]

La frase sugli ebrei che avrebbero dovuto gettarsi sugli scogli ha una fonte: la biografia di Gandhi scritta da Louis Fischer. Potete trovare il testo sulla pagina di en.wikiquote.org dedicata a Gandhi

"Hitler killed five million Jews. It is the greatest crime of our time. But the Jews should have offered themselves to the butcher's knife. They should have thrown themselves into the sea from cliffs. As it is, they succumbed anyway in their millions."

  • The Life of Mahatma Gandhi (1950) by Louis Fischer. The quote is in the the context of Gandhi's argument to his biographer that collective suicide would have been a heroic response that would have "aroused the world and the people of Germany to Hitler's violence".

Mi sembra un po' curioso dover aggiungere la parola "violenza" come spiegazione della forza del governo Fascista nella citazione "Mussolini è un enigma per me. Molte delle riforme che ha fatto mi attirano. Sembra aver fatto molto per i contadini. In verità, il guanto di ferro c'è. Ma poiché la forza (la violenza) è la base della società occidentale, le riforme di Mussolini sono degne di uno studio imparziale. La sua attenzione per i poveri, la sua opposizione alla superurbanizzazione, il suo sforzo per attuare una coordinazione tra il capitale e il lavoro, mi sembrano richiedere un'attenzione speciale. [...] Il mio dubbio fondamentale riguarda il fatto che queste riforme sono attuate mediante la costrizione. Ma accade anche nelle istituzioni democratiche. Ciò che mi colpisce è che, dietro l'implacabilità di Mussolini, c'è il disegno di servire il proprio popolo. Anche dietro i suoi discorsi enfatici c'è un nocciolo di sincerità e di amore appassionato per il suo popolo. Mi sembra anche che la massa degli italiani ami il governo di ferro di Mussolini." Sembra come minimo una forzatura; proporrei di levarla, sia che essa sia una aggiunta di un utente sia che essa sia testualmente riportata nel libro della nota n 11. Il precedente commento non firmato è stato inserito da 95.245.23.126 (discussioni · contributi), in data 21:18, 23 mag 2012‎.

È riportata nel libro; bisognerebbe trovare il testo originale per capire se quella parola è stata scritta da Gandhi oppure è stata aggiunta dal curatore. Nel dubbio dobbiamo essere fedeli alla fonte citata, e lasciare la frase com'è. --Spinoziano (scrivimi) 09:16, 24 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Sono le parentesi quadre che mi "incuriosiscono". Non credo, o per lo meno non ne ho memoria, che in un libro si aggiungano parentesi quadre ad una citazione. Sembra più presumibile che sia una aggiunta postume. Ad ogni modo, mi impegnerò a trovare la voce originale del libro per fugare ogni dubbio. Per ora vi saluto. Aggiorno subito: i libri ai quali la nota potrebbe rivolgersi sono "Ghandi in Italia" e "Ghandi e l'India" entrambi di Gianni Sofri ed entrambi del 1988. Chiedo se qualcuno, leggendo quanto ho avuto modo di scrivere, possa chiarire la vicenda, visto che io non possiedo nessuno di questi libri, per quanto io sia interessato lettore sul Mahatma. Il precedente commento non firmato è stato inserito da 95.246.99.220 (discussioni · contributi), in data 28 mag 2012‎.

La parola "violenza" di cui parlavi è tra parentesi tonde e si trova nel libro. La citazione è stata inserita da me, che avevo preso il libro Ghandi in Italia in biblioteca. Riguardo alle parentesi quadre, se ti riferisci agli {{NDR}}, sono piccole aggiunte nostre, che mettiamo con discrezione solo quando sono strettamente necessarie per capire una citazione. Dov'è che ti sembra ci sia un'aggiunta faziosa tra parentesi quadre? --Spinoziano (scrivimi) 09:50, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

In questo caso torno sui miei passi e chiedo scusa. Come già detto, temevo che potesse essere una aggiunta successiva all'aggiunta di tale citazione quasi come rafforzamento del concetto di "forza". Ma dal momento che anche le parentesi sono presenti sul libro, tutto è come dovrebbe essere e dunque ringrazio l'utente Spinoziano per aver chiarito definitivamente il mio dubbio. Grazie a tutti.

Senza fonte[modifica]

Avendo molto lavorato a questa voce, mi pare il momento di spostare qui le residue citazioni senza fonti. --Spinoziano (scrivimi) 18:05, 25 ott 2011 (CEST)[rispondi]

Senza fonte[modifica]

  • Cerca invano chi vuole il ramo e dimentica la radice.
  • Che importa se gli uomini ti rifiutano? Dio è pronto a prenderti.
  • Chi non controlla i propri sensi è come chi naviga su un vascello senza timone e che quindi è destinato a infrangersi in mille pezzi non appena incontrerà il primo scoglio.
  • Ci sono cose per cui sono disposto a morire, ma non ce ne è nessuna per cui sarei disposto ad uccidere.
  • Dio non ci dimentica mai; siamo noi che dimentichiamo Lui.
  • Dobbiamo fare il miglior uso possibile del tempo libero.
  • Il Duce è uno statista di primissimo ordine, completamente disinteressato. Un superuomo.
  • Il presidente è il primo dei servitori.
  • Io e te siamo una sola cosa: non posso farti male senza ferirmi.
  • Io amo e stimo Gesù, ma non sono cristiano. Lo diventerei se solo vedessi un cristiano comportarsi come lui.
  • L'uomo è dove è il suo cuore, non dove è il suo corpo.
  • La felicità e la pace del cuore nascono dalla coscienza di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso, non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.
  • La forza interiore cresce con la propria preghiera.
  • La vita sulla terra è solo un bolla di sapone.
  • La purezza di mente e la pigrizia sono incompatibili.
  • Nel mondo c'è quanto basta per le necessità dell'uomo, ma non per la sua avidità.
  • Nessun uomo è inutile, se allevia il peso di qualcun altro.
  • Non c'è strada che porti alla pace che non sia la pace, l'intelligenza e la verità.
  • Non dobbiamo fare nulla per piacere o non piacere agli uomini, ma unicamente a Dio.
  • Non è la letteratura né il vasto sapere che fa l'uomo, ma la sua educazione alla vita reale. Che importanza avrebbe che noi fossimo arche di scienza, se poi non sapessimo vivere in fraternità con il nostro prossimo?
  • Non vale la pena avere dei diritti che non derivano da un dovere assolto bene.
  • Nulla consuma il corpo quanto l'ansia, e chi ha fede in Dio dovrebbe vergognarsi di essere preoccupato per qualsivoglia cosa.
  • Occhio per occhio... e il mondo diventa cieco.
L' occhio per occhio rende cieco il mondo intero.
  • Ogni male viene dall'orgoglio.
  • Perché cambiare il mondo quando possiamo cambiare noi stessi?
  • Perché ci sia vera unità, questa deve sopportare la tensione più pesante senza spezzarsi.
  • Perché temere la morte? Essa ci è eppure sempre vicina.
  • Quanto più l'uomo si conosce, tanto più progredisce.
  • Se esiste un uomo non violento, perché non può esistere una famiglia non violenta? E perché non un villaggio? una città, un paese, un mondo non violento?
  • Se un uomo venisse sepolto nella stessa fossa con la carcassa di un animale, tutti deplorerebbero il fatto. Eppure, pensandoci bene, sarebbe un bel modo per manifestare l'unità di ogni vita.
  • Solamente chi è forte è capace di perdonare. Il debole non sa né perdonare né punire.
  • Tanto più l'uomo è indulgente con se stesso, tanto più diventa infelice.
  • Un'onesta divergenza è spesso segno della salute del progresso.

Note[modifica]


Citazione non verificata[modifica]

La citazione: "La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali.", presente all'ottavo posto della lista nella sezione Citazioni del Mahatma Gandhi, NON è verificata.

Vedi: la discussione sulla Wikipedia in italiano. –pjoef (talkcontribs) 12:24, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]

Aggiungo una nota alla citazione che dice che per Ralph Keyes, The Quote Verifier (2006), p. 74 essa non è verificata. Siccome non c'è scritto che è errata non si può metterla tra le errate: sarebbe uno sbaglio se qualcuno lo facesse. Raoli ✉ (scrivimi) 15:38, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]
E la metto nella sezione "Attribuite". --Raoli ✉ (scrivimi) 15:44, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]
Confermo comunque che nel libro The Moral Basis of Vegetarianism non esiste tale affermazione, provo a controllare in altri testi online. Raoli ✉ (scrivimi) 16:12, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]
Gandhi ha rilasciato moltissime interviste e scritto un'infinità di articoli e discorsi... Comunque è giusto metterla fra le attribuite, se in quel libro è stata classificata come "non verificata"... --Spinoziano (scrivimi) 16:17, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]
Penso di aver trovato qualcosa di interessante:

La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere valutati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali.

proviene da The Extended Circle, un dizionario del pensiero umano, pubblicato nel 1985 da Jon Wynne-Tyson. Lui dava come fonte alla citazione The Moral Basis of Vegetarianism ma non esiste tale affermazione nel discorso con tale titolo del 1931; tutt'al più questo titolo fu usato per un libro pubblicato negli anni '60, che comprende differenti scritti di Gandhi sul vegetarianismo. Esiste anche un'altra versione della medesima citazione:

La grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere misurati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali.

ma nessuna fonte esiste nemmeno per questa. Tuttavia, nel lontano 1883 Howard Williams pubblicò L'etica della dieta - una Catena che è una raccolta di articoli di scrittori etici. Williams fu amico di Gandhi nella Società Vegetariana di Londra, e Gandhi afferma chiaramente nella sua autobiografia di aver letto il libro di Williams nel 1890. Nella sezione di Schopenhauer del medesimo, pag. 287, Williams cita il dottor David Strauss (Die Alte und die Neue Glaube) che dice:

Il modo in cui una nazione, nel compelsso, tratta le altre specie, è la misura principale della sua reale civilizzazione. (The manner in which a nation, in the aggregate, treats the other species, is one chief measure of its real civilisation.)

Così dunque Gandhi potrebbe aver utilizzato una sua personale variazione di questa citazione, quindi la frase non si è originata interamente da lui.[a 1] Raoli ✉ (scrivimi) 17:01, 30 set 2012 (CEST)[rispondi]
  1. Fonte su Ivu.org
  2. Citazioni su Jinnah e Nehru?[modifica]

    Salve, chiunque abbia a portata di mano le fonti usate in questa voce, potrebbe per cortesia controllare se ci siano cenni a Mohammad Ali Jinnah o Jawaharlal Nehru? Grazie! Mariomassone (scrivimi) 08:54, 3 feb 2018 (CET)[rispondi]