Il cavaliere oscuro

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Il cavaliere oscuro

Descrizione di questa immagine nella legenda seguente.

La Batmobile alla première londinese del film

Titolo originale

The Dark Knight

Lingua originale inglese
Paese Stati Uniti d'America
Anno 2008
Genere azione, poliziesco, drammatico
Regia Christopher Nolan
Soggetto Christopher Nolan, David S. Goyer, basato sul personaggio dei fumetti creato da Bob Kane
Sceneggiatura Jonathan Nolan, Christopher Nolan
Produttore Emma Thomas, Charles Roven, Christopher Nolan
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

Vincitore di 2 premi Oscar (2009):

Il cavaliere oscuro, film del 2008 con Christian Bale, Heath Ledger, Aaron Eckhart, Maggie Gyllenhaal, Michael Caine, Gary Oldman e Morgan Freeman, regia di Christopher Nolan.

Incipit[modifica]

Crazy: Siamo un tris, muoviamoci.
Grumpy: E basta? Siamo solo in tre?
Crazy: Più due sul tetto. Una fetta per uno. Cinque sono già troppi.
Grumpy: Sei. Manca l'ideatore del colpo.
Crazy: Pensa di starsene alla larga e prendersi una parte. Ho capito perché lo chiamano Joker.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • [Ultime parole] A terra! State a terra! Nessuno si muova, fermi! State giù! (Crazy)
  • Scusate il ritardo, ma mi fa piacere vedere che avete cominciato anche senza di me. Allora, dov'è il nostro Harvey? Dov'è Harvey Dent, l'uomo del momento? E dov'è Rachel Dawes, la mia più vecchia amica? Vieni qui. Sapete, quando Rachel mi ha raccontato che usciva con Harvey Dent, ho detto una sola cosa: il tipo che ha fatto quegli spot agghiaccianti "Io credo in Harvey Dent". Sì, bello slogan, Harvey. Ma... ha colpito Rachel. E così ho cominciato a prestare attenzione ad Harvey. E a quello che ha fatto come nuovo procuratore. E sapete che vi dico? Io credo in Harvey Dent. Io credo che sotto la sua tutela, Gotham potrà sentirsi un po' più sicura, un po' più... ottimista. Guardatelo in faccia. Questo è il volto del brillante futuro di Gotham. Harvey Dent. Facciamogli un applauso. (Bruce Wayne)
  • [Ultime parole] Sì, ma non è che mi date molte informazioni! (giudice Fallen)
  • [Ultime parole] E come avrebbero preso il mio DNA? (commissario Loeb)
  • [Alfred mentre legge la lettera di Rachel] Caro Bruce, devo essere sincera e chiara. Io sposerò Harvey Dent. Lo amo e voglio passare il resto della mia vita con lui. Quando ti ho detto che se Gotham non avesse più avuto bisogno di Batman noi saremmo potuti stare insieme, dicevo sul serio. Ma ora sono sicura che non verrà mai il giorno in cui tu non avrai più bisogno di Batman. Io mi auguro che arrivi. E se succederà, sarò al tuo fianco. Ma come tua amica. Mi dispiace deluderti. Se perdi la fiducia in me, ti prego, almeno mantieni la fiducia nella gente. Con amore, adesso e per sempre. Rachel. (Rachel Dawes)
  • [Ultime parole] Va bene così, Harvey. Non importa... Ascolta, da qualche... [all'improvviso la bomba presente nell'edificio esplode, uccidendo Rachel senza darle il tempo di finire la frase] (Rachel Dawes)
  • [Leggendo il messaggio scritto dal Joker] Sono Mike Engel, di Gotham Tonight. "Che deve succedere perché vi uniate al mio piano? Non avete ucciso l'avvocato. Devo togliervi dalla panchina e mandarvi in campo. Al calar delle tenebre, la città sarà mia e chi resterà giocherà secondo le mie regole. Se non volete stare al gioco, lasciate la città. Ma le folle che usano ponti e tunnel avranno una sorpresa. Ah-ah, ah-ah." (Mike Engel)
  • Stasera parteciperete tutti a un esperimento sociale. Attraverso la magia del carburante Diesel e del nitrato di ammonio, sono pronto fin d'ora a farvi saltare tutti quanti in aria. Se uno solo tenta di scappare dalla nave, morirete tutti. Ogni nave ha un telecomando per far saltare l'altra. A mezzanotte vi farò saltare tutti in aria. Però, se uno di voi premerà il bottone, lascerò libera la sua nave. Quindi, chi rimarrà? La collezione di letame dei super-ricercati di Harvey Dent o i dolci e innocenti civili? A voi la scelta. Ah, e vi consiglio di decidere in fretta, perché i passeggeri dell'altra nave potrebbero anche non essere tanto altruisti... (Joker)
  • [Parlando al memoriale di Harvey Dent] Un eroe. Non l'eroe che meritavamo, ma quello di cui avevamo bisogno. Un paladino, un cavaliere senza macchia... (Gordon)

Dialoghi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Dopey: Ma perché lo chiamano Joker?
    Happy: Ho sentito che si trucca la faccia.
    Dopey: Si trucca?
    Happy: Sì, per spaventare, tipo segni di guerra.
  • Dopey: Strano, non è collegato alla polizia: ha chiamato un numero privato.
    Happy: È un problema?
    Dopey [ultime parole]: Naa, ho finito. [Happy gli spara alle spalle]
  • Happy: Hanno messo una carica da cinquemila volt. Che razza di banca è questa?
    Grumpy: Una banca della mafia. Joker deve essere pazzo come dicono. Dov'è quello dell'allarme?
    Happy: Il capo ha detto di farlo fuori appena aveva finito. Una fetta in meno, giusto?
    Grumpy: Che buffo. Ha detto lo stesso anche a me...
    Happy [ultime parole]: Come? No! No! [Grumpy gli spara]
  • Grumpy: Sono un mucchio di soldi. Se Joker fosse davvero tanto furbo, ci avrebbe fatto portare una macchina più grande. [punta la pistola contro l'altro] Scommetto che Joker ti ha detto di uccidermi appena caricata la grana.
    Joker [nascosto sotto la maschera]: No, no, no. Io uccido l'autista dell'autobus.
    Grumpy [ultime parole]: L'autista dell'autobus? Quale autobus? [viene investito da un autobus che sfonda la parete]
    Chuckles [ultime parole]: La scuola è finita, è ora di andare. Quello lì non si rialza, vero? Sono un sacco di soldi. Che fine hanno fatto gli altri? [Joker gli spara]
  • Banchiere [ultime parole]: Ti credi tanto furbo, eh? Quello che ti ha assoldato... ti farà fare la stessa fine. Ahh, i criminali di questa città un tempo credevano in certe cose. L'onore... il rispetto! Guardati. Tu in che cosa credi, eh? In che cosa credi?!
    Joker: Io credo semplicemente che quello che non ti uccide, ti rende... [si toglie la maschera] più strano.
  • Det. Ramirez: Non è ricomparso.
    Gordon: Lo fa spesso, ma voglio ricordare a tutti che è in giro per la città.
    Det. Ramirez: E perché non viene?
    Gordon: Spero che sia... perché è impegnato.
  • The Chechen [vedendo il segnale di Batman in cielo]: È per questo che portiamo i cani. Miei piccoli principi. Guarda come riduce i miei clienti la tua roba.
    Spaventapasseri: Caveat emptor[1]! Ti ho detto che la mia miscela ti avrebbe fatto viaggiare. Ma non in posti in cui ti sarebbe piaciuto andare.
    The Chechen: Il mio giro è fatto di clienti abituali.
    Spaventapasseri: Se non ti piace quello che ho, va' a comprare da qualcun altro. Sempre che Batman abbia lasciato qualcuno da cui comprare... [i cani abbaiano, sentendo che Batman sta arrivando in mezzo a loro]
    The Chechen: I miei cani sono molto affamati! Peccato che tu sia uno soltanto!
  • Batman: Non voglio vedervi in giro mai più.
    Brian Douglas [vestito da Batman]: Noi cerchiamo solo di aiutarti!
    Batman: Non ne ho bisogno.
    Spaventapasseri: Non secondo la mia diagnosi.
    Brian Douglas: Perché tu puoi farlo? Qual è la differenza fra te e me?
    Batman: Io non porto imbottiture da hockey.
  • Det. Ramirez [vedendo la banca della mafia svaligiata]: Non resiste a mostrarci la sua forza.
    Gordon: Che cosa nasconde sotto quel trucco?
  • Batman: Ancora lui? Chi sono gli altri?
    Gordon: Un nuovo gruppetto di ladruncoli.
    Batman: Sono le banconote che ti ho dato io.
    Gordon: I miei agenti ci comprano la droga da settimane. Questo è un altro deposito della mafia, e siamo a cinque. Il grosso dei loro soldi sporchi.
    Batman: È il momento di muoversi.
    Gordon: Dovremmo beccarli tutti contemporaneamente. Servono SWAT, rinforzi. E come la mettiamo con questo Joker?
    Batman: È meglio tutta la mafia o un solo uomo? Lui può aspettare.
    Gordon: Il nuovo procuratore vorrà partecipare.
    Batman: Ti fidi di lui?
    Gordon: Sarà difficile tenerlo fuori. Mi dicono che è testardo come te.
  • Alfred: Sarà bello quando Wayne Manor sarà finito. Potrà passare dal non dormire in un attico al non dormire in un castello. Ogni volta che si ricuce da solo, fa un pasticcio infernale.
    Bruce Wayne: Sì, mi costringe ad imparare dai miei errori.
    Alfred: A questo punto dovrebbe aver imparato tante cose, allora.
    Bruce Wayne: È l'armatura. Ho addosso troppo peso. Devo essere... più veloce.
    Alfred: Sono certo che il signor Fox saprà esaudirla. Si è accapigliato con una tigre?
    Bruce Wayne: No, con un cane.
    Alfred: Eh?
    Bruce Wayne: Una bestia enorme. Stanotte c'erano altri imitatori con fucili e pistole, Alfred.
    Alfred: Potrebbe assumerli e prendersi il week-end libero.
    Bruce Wayne: Non era... quello che avevo in mente quando ho detto che volevo essere un'ispirazione per gli altri.
    Alfred: Lo so, ma la situazione è migliorata. Guardi il nuovo procuratore distrettuale.
    Bruce Wayne: Lo sto osservando attentamente. Devo capire se ci si può fidare.
    Alfred: È più interessato al personaggio o alle sue... frequentazioni?
    Bruce Wayne: Rachel può passare il suo tempo libero con chi vuole.
    Alfred: Spero che non faccia spiare anche me, nel mio giorno libero.
    Bruce Wayne: Se ne prendessi uno, lo farei.
    Alfred: Riconosca i suoi limiti, signor Wayne.
    Bruce Wayne: Batman non ne ha. Non ha limiti.
    Alfred: Ma lei sì, signore.
    Bruce Wayne: Non posso permettermi di conoscerli.
    Alfred: E cosa succederà, allora, il giorno in cui li scoprirà?
    Bruce Wayne: Sappiamo tutti quanto ti piace dire: «Gliel'avevo detto».
    Alfred: Quel giorno, signor Wayne, neanch'io vorrò dirlo... probabilmente.
  • Harvey Dent: Scusate il ritardo.
    Rachel: Dove sei stato?
    Harvey Dent: Preoccupata di dover cominciare?
    Rachel: Harvey, io conosco questi fascicoli a memoria...
    Harvey Dent: E allora quello che è giusto è giusto. Testa: conduco io, croce: è tutto tuo.
    Rachel: Vuoi tirare la moneta per vedere chi lo conduce?
    Harvey Dent: È il portafortuna di mio padre. Mi ha fatto avere il primo appuntamento con te.
    Rachel: Non lascerei una cosa del genere alla sorte.
    Harvey Dent: Non lo faccio. [lancia la moneta ed esce testa] Me la creo, la fortuna.
  • Maroni: Il procuratore distrettuale non deve solo giocare a golf col sindaco?
    Harvey Dent: Il tee-off è all'una e mezza, giusto il tempo di spedirla dentro a vita.
  • Rachel: Non riusciremo mai a collegare la pistola a Maroni, quindi non potremo accusarlo. Ma il fatto che vogliano ucciderti significa che li spaventiamo.
    Harvey Dent: Bene. Mi fa piacere che tu sia felice. Per inciso, io sto bene.
    Rachel: Andiamo, Harvey, sei il procuratore di Gotham. Se non ti sparano vuol dire che non fai bene il tuo lavoro. Però, senti... se dici di essere sotto shock potremmo prenderci la giornata libera.
    Harvey Dent: Non posso. Ho chiamato il capo dell'unità emergenze crimine.
    Rachel: Ah, Jim Gordon. È un caro amico, quindi prova ad essere gentile.
  • Gordon: Mi hanno detto che ha un destro micidiale. È un peccato che Sal esca di galera.
    Harvey Dent: Sì, ma il bello della mafia è che ti dà sempre altre occasioni. Banconote leggermente irradiate. Roba sofisticata per un poliziotto. Si è fatto aiutare?
    Gordon: Abbiamo contatti con varie agenzie governative.
    Harvey Dent: Mi risparmi, Gordon. Lo voglio incontrare.
    Gordon: Veramente per noi l'ordine ufficiale è arrestare Batman a vista.
    Harvey Dent: Ma quel fascio di luce che parte dal vostro tetto?
    Gordon: Se ha dei problemi con... attrezzature che funzionano male, le consiglio di rivolgersi alla manutenzione.
    Harvey Dent: Ho mandato in galera tutti quelli che riciclavano denaro, ma la mafia riesce ancora a ripulirlo. Io credo che lei e il suo amico abbiate trovato l'unico punto debole in cui si possa colpirla: il portafoglio. È audace, posso partecipare?
    Gordon: A Gotham meno si sanno le cose, più è sicura l'operazione.
    Harvey Dent: Gordon, non mi piace che lei abbia una sua unità speciale, piena di poliziotti su cui ho indagato quando ero alla disciplinare.
    Gordon: Se non lavorassi con quelli su cui ha indagato per farsi un nome, lavorerei da solo. A me non danno credito politico per essere un idealista. Devo fare il meglio che posso con quello che ho.
    Harvey Dent: Vuole dei mandati di perquisizione e sequestro per cinque banche... senza dirmi che cosa cerchiamo?
    Gordon: Se vuole posso darle i nomi delle banche.
    Harvey Dent: Be', è un inizio. Le darò i mandati, ma voglio la sua fiducia.
    Gordon: Oh, non deve convincere me. Lo sappiamo che lei è il paladino di Gotham.
    Harvey Dent: Gli uomini della sua unità mi avevano dato un altro nome.
    Gordon: Queste cose non mi interessano.
  • Lucius Fox: Un'altra lunga nottata? Questa joint venture è stata una sua idea, i consulenti ne sono entusiasti. Ma io non sono convinto, la società di Lau è cresciuta dell'8% all'anno, con precisione matematica. Il suo flusso di entrate deve essere in nero, magari perfino illegale.
    Bruce Wayne: Va bene, cancelli l'accordo.
    Lucius Fox: Lo sapeva già?
    Bruce Wayne: Volevo dare uno sguardo ai libri contabili.
    Lucius Fox: Posso fare qualcos'altro per lei?
    Bruce Wayne: Un vestito nuovo.
    Lucius Fox: Già, il tre bottoni fa un po' anni Novanta...
    Bruce Wayne: Non parlo di moda, signor Fox, ma di funzionalità.
    Lucius Fox: Vuole poter girare la testa.
    Bruce Wayne: Certo, la retromarcia sarebbe più facile...
    Lucius Fox: Vedrò cosa posso fare.
  • Harvey Dent: Ci ho messo tre settimane per avere un tavolo, e ho dovuto dire che lavoro per il governo.
    Rachel: Sul serio?
    Harvey Dent: L'ispettore alla Sanità ha diritto a un occhio di riguardo.
    [...]
    Rachel: Bruce, lui è Harvey Dent.
    Harvey Dent: Il famoso Bruce Wayne. Rachel mi ha raccontato tutto di lei.
    Bruce Wayne: Spero proprio di no... Allora, mettiamo assieme un paio di tavoli?
    Harvey Dent: Non so se ce lo permetteranno...
    Bruce Wayne: Oh, ma certo... Questo posto è mio. [Wayne, a gesti, dà istruzioni al cameriere]
  • Natasha: Come si possono crescere figli in una città così?
    Bruce Wayne: Sono cresciuto qui e non sono venuto male.
    Harvey Dent: Wayne Manor è nei confini della città?
    Bruce Wayne: Be', le Palisades certo. Come nostro nuovo procuratore è meglio che conosca i limiti della sua giurisdizione.
    Natasha: Io sto parlando del tipo di città controllata da un vigilante mascherato.
    Harvey Dent: Gotham City è fiera di un cittadino che si batte per ciò che è giusto.
    Natasha: A Gotham servono uomini come lei, funzionari eletti, non un uomo che vuole essere al di sopra della legge.
    Bruce Wayne: Esatto, chi ha eletto Batman?
    Harvey Dent: Tutti noi, che siamo rimasti a guardare mentre la malavita prendeva il controllo della città.
    Natasha: Ma questa è una democrazia, Harvey.
    Harvey Dent: Quando i nemici erano alle porte, i Romani sospendevano la democrazia ed eleggevano un uomo per proteggere Roma. E non era un onore, ma un servizio per la comunità.
    Rachel: Harvey, l'ultimo uomo che hanno eletto per proteggere la repubblica si chiamava Cesare, e non ha più rinunciato al suo potere.
    Harvey Dent: E va bene, d'accordo. O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo. Sentite, chiunque sia Batman non vorrà farlo per tutta la vita, come potrebbe? Batman cerca qualcuno che prenda il suo mantello.
    Natasha: Uno come lei, signor Dent?
    Harvey Dent: Può darsi. Se ne sono all'altezza.
    Natasha: E se fosse Harvey Dent il cavaliere oscuro, uhm?
    Harvey Dent: Se sgattaiolassi fuori tutte le notti, qualcuno lo avrebbe notato.
    Bruce Wayne: D'accordo, mi ha convinto. Dent, le organizzo una raccolta di fondi.
    Harvey Dent: È molto gentile, Bruce, ma non mi ricandido per altri tre anni.
    Bruce Wayne: No, lei non capisce. Con una raccolta tra i miei amici, non le servirà più un centesimo...
  • The Chechen [parlando del televisore che un paio di uomini stanno portando alla fine del tavolo per riunioni]: Che diavolo è questo?
    Chen Lau [parlando dal televisore]: Come sapete, uno dei nostri depositi è stato rapinato. Una cifra relativamente modesta: sessantotto milioni.
    The Chechen: Chi è lo stupido che pensa di poter rubare a noi?
    Maroni: Uno schiodato con un costume viola da due soldi e la faccia truccata. Non è lui il problema, è uno zero. Il problema è che gli sbirri hanno rintracciato i nostri soldi.
    Chen Lau: Grazie alle fonti ben piazzate del signor Maroni, sappiamo che la polizia ha identificato i nostri depositi utilizzando banconote segnate e ha intenzione di sequestrare i vostri fondi oggi. E dato che il nuovo solerte procuratore ha tolto di mezzo tutti i mei concorrenti, io sono la vostra unica possibilità.
    Maroni: E che cosa proponi?
    Chen Lau: Di trasferire tutti i depositi in un luogo sicuro. Non in una banca.
    Gambol: E dove, allora?
    Chen Lau: Nessuno può saperlo tranne me. Se la polizia dovesse fare pressioni su uno di voi, sarebbe in pericolo il denaro di tutti.
    The Chechen: Cosa impedisce alla polizia di arrivare a te?
    Chen Lau: Io vado a Hong Kong, lontano dalla giurisdizione di Dent. E cinesi non daranno l'estradizione per un connazionale.
    Gambol: Quando puoi trasferire i soldi?
    Chen Lau: L'ho già fatto. Per ovvie ragioni, non ho potuto aspettare il permesso. State tranquilli, il vostro denaro è al sicuro.
    Joker [entrando nella camera, sghignazzando]: Aaah, ah, ah, ah, ah, aaah, ahahahah, aaah, uh, ih, ah, ah, ahahah. E io che pensavo che le mie battute fossero stupide!
    Gambol: Dammi una ragione per non dire ai miei uomini di staccarti la testa.
    Joker: Ti va bene un trucchetto di magia? [mette in equilibrio la matita sul tavolo] Adesso questa matita la faccio sparire! [un sicario di Gambol cerca di avventarsi su Joker, che gli sbatte la testa sul tavolo, conficcandogli la matita nell'occhio] Ta-da! Ecco... è andata. Ah, e il vestito non è da due soldi. Dovreste saperlo, l'avete pagato.
    The Chechen [Gambol si alza]: Siediti. Voglio sentire sua proposta.
    Joker: Rimettiamo gli orologi indietro di un anno. Questi poliziotti e avvocati non osavano sfidare neanche uno di voi. Ma... ma allora cos'è successo? Vi sono cadute le palle? Mh? Vedete, un uomo come me...
    Gambol: Un mostro. [i mafiosi ridacchiano]
    Joker: Un uomo come me... ecco, sentite, io lo so perché voi scegliete di fare le vostre, uhm, "sedutine di terapia di gruppo" in pieno giorno. So perché avete paura di uscire la notte: Batman. È che Batman ha mostrato a Gotham la vostra vera natura, purtroppo. Dent, lui è solamente l'inizio... e per quanto riguarda il televisore, il piano del cinese, Batman non conosce giurisdizioni. Lo troverà in qualche modo e lo spremerà! So riconoscere uno che si fa spremere a prima vista, e... [Chen Lau spegne la trasmissione]
    The Chechen: Che cosa proponi?
    Joker: È semplice. Dobbiamo... uccidere Batman.
    Maroni: Se è così semplice, allora perché non l'hai già fatto?
    Joker: Se sei bravo a fare una cosa, mai farla gratis.
    The Chechen: Quanto vuoi?
    Joker: Eh... la metà!
    Gambol: Tu sei pazzo.
    Joker: No, per niente. No. Per niente. Se noi non ce ne occupiamo subito, adesso... presto, il piccolo Gambol, qui, non troverà più neanche un nichelino per nonna Gambol.
    Gambol [sbattendo furiosamente un pugno sul tavolo]: Questo clown parla troppo!!! [si rialza di nuovo cercando di avventrarsi sul Joker]
    Joker [mostrando le granate che si è legato addosso]: Ah-ta-ta-ta-ta-ta... Vediamo di non far scoppiare... [gli altri mafiosi si alzano in piedi spaventati] un gigantesco pasticcio.
    Gambol: Pensi di poterci rapinare e passarla liscia?!
    Joker: Sì.
    Gambol: Spargete la voce: io pago cinquecentomila dollari per la testa del clown, un milione se vivo, così posso insegnargli le buone maniere.
    Joker: Allora. Sentite, perché non mi date un colpo di telefono quando volete cominciare a prendere le cose un po' più seriamente? Vi lascio... il mio... biglietto. Mmh? Mmh?! [posa sul tavolo la carta da gioco del Jolly ed esce]
  • Lucius Fox: Per i lanci ad alta quota le serviranno ossigeno e stabilizzatori. Devo dire che al confronto delle richieste che fa di solito, saltare da un aereo in volo è piuttosto convenzionale.
    Bruce Wayne: E se invece volessi risalire sull'aereo?
    Lucius Fox: Le consiglio un buon agente di viaggi.
    Bruce Wayne: Senza che atterri.
    Lucius Fox: Ora sì che la riconosco, signor Wayne. La CIA aveva un programma negli anni '60, per tirare fuori gli agenti da situazioni pericolose, lo Skyhook... diamogli un'occhiata.
  • Lucius Fox: Ma c'è una controindicazione. La separazione delle placche la rende più vulnerabile ai coltelli e armi da fuoco.
    Bruce Wayne: Ah. Non vogliamo rendere le cose troppo facili, no? Che resistenza ha contro i cani?
    Lucius Fox: Parliamo di rottweiler o di chihuahua? Dovrebbe andare bene contro i gatti...
  • Curtis Alexander: Ehi, Gambol. Chiedono di te. Dicono che hanno appena steso Joker. Hanno portato il cadavere. [portano un sacco con dentro Joker]
    Gambol [ultime parole]: Morto, erano cinquecentomila.
    Joker [alzandosi e ficcando un coltello in bocca a Gambol]: E quant'era vivo, uhm? [gli uomini ribelli di Gambol proteggono Joker] Vuoi sapere come mi sono fatto queste cicatrici? Mio padre era... un alcolista. E un maniaco. E una notte dà di matto ancora più del solito. Mamma prende un coltello da cucina per difendersi; ma a lui questo non piace. Neanche... un... pochetto. Allora, mentre io li guardo, la colpisce col coltello. Ridendo mentre lo fa. Si gira verso di me, e dice: «Perché sei così serio?». Viene verso di me con il coltello... «Perché sei così serio?!» E mi ficca la lama in bocca. «Mettiamo un bel sorriso su quel faccino!» E... perché sei così serio? [uccide Gambol] Ora, la nostra organizzazione è piccola, ma... ha un alto potenziale di... di aggressività ed espansione! Chi di voi vuole entrare nella nostra squadra, sentiamo? Ah! C'è un solo posto disponibile per adesso, quindi faremo delle eliminatorie. Uhm... Fate in fretta.
  • Chen Lau: Io credo, signor Fox, che bastava una chiamata del signor Wayne.
    Lucius Fox: Il signor Wayne non voleva darle l'idea di averle fatto perdere tempo di proposito.
    Chen Lau: Me lo ha fatto perdere accidentalmente.
    Lucius Fox: Ottima risposta, signor Lau. Accidentalmente. Molto bene.
  • Sindaco: Cinquecentoquarantanove criminali in una volta. Come ha fatto a convincere Surrillo a presiedere questa farsa?
    Harvey Dent: Condivide il mio entusiasmo per la giustizia. Dopotutto è un giudice.
    Sindaco: Be', anche se alza un polverone tale da convincere Surrillo, batterà il record in corte d'appello per il più veloce calcio in culo.
    Harvey Dent: Non importa. I capi pagheranno la cauzione, certo, ma i pesci piccoli non possono. E non possono stare via dalla strada per il processo e l'appello. Patteggeranno e resteranno in galera. Pensi a quante cose può fare, con diciotto mesi di strade pulite.
    Assistente: Signor sindaco...
    Sindaco: No, fuori. Tutti e due. [escono Gordon e l'assistente] Si sieda. Lei piace alla gente, è l'unico motivo per cui potrebbe funzionare. Ma se ne assume il carico. D'ora in poi le staranno tutti alle costole, e non solo la mafia: politici, giornalisti, poliziotti, tutti quelli che si vedranno il portafoglio più leggero. È pronto a sostenerlo? Sarà meglio. Se trovano un solo appiglio su di lei, quei criminali torneranno per la strada. Seguiti a ruota da lei e da me.
  • Alfred: La sua raccolta di fondi avrà un grande successo, signore.
    Bruce Wayne: Perché pensi che dovrei dare una festa per Harvey Dent?
    Alfred: Pensavo per il solito motivo per cui vuole socializzare con altri, oltre che con me o la malavita di Gotham. Ossia per far colpo sulla signorina Dawes...
    Bruce Wayne: Ah, molto spiritoso. Ma molto sbagliato. Veramente lo faccio... per lui.
  • Joker [sul filmato che ha inviato alla polizia]: Di' come ti chiami.
    Brian Douglas: ... Brian. Douglas.
    Joker: E sei il vero Batman?
    Brian Douglas: No.
    Joker: No?! E allora perché ti vesti come lui? [gli leva la maschera e la scuote ridacchiando]
    Brian Douglas: Perché è un simbolo. Non dobbiamo avere paura della feccia come te!
    Joker: Sì, sì che devi averne, Brian. Devi averne molta. [si mette a toccargli il viso] Sì! Shh! E così pensi che Batman abbia fatto di Gotham un posto migliore? Uhm?
    Brian Douglas [ultime parole]: Sì.
    Joker: Guardami. Guardami!!! [gira la camera sul suo volto] Vedete? Questa è la follia che Batman ha scatenato su Gotham. Se volete l'ordine a Gotham, Batman deve togliersi la maschera e andare a costituirsi. Ah! Morirà qualcuno, per ogni giorno che non lo farà... A partire da stanotte. Sono un uomo di parola. [comincia a ridere, si sentono le urla di Brian e il filmato termina]
  • Alfred: Un po' di coraggio liquido, signor Dent?
    Harvey Dent: Grazie. Alfred, giusto?
    Alfred: Esatto, signore.
    Harvey Dent: Già. Rachel parla sempre di lei, la conosce da tutta la vita.
    Alfred: Ah, non ancora, signore.
    Harvey Dent: Qualche ex fidanzato psicopatico che dovrei temere?
    Alfred: Oh, più di quanto possa immaginare.
  • Rachel: Harvey forse non ti conosce abbastanza per capire quando lo prendi in giro. Ma io sì, invece.
    Bruce Wayne: No, ero convinto di ogni parola. Ti ricordi quando mi hai detto che un giorno non molto lontano, Gotham non avrebbe più avuto bisogno di Batman?
    Rachel: Bruce.
    Bruce Wayne: Sta per arrivare.
    Rachel: Non mi puoi chiedere di aspettare quel giorno.
    Bruce Wayne: Sta succedendo adesso. È Harvey l'eroe. Ha messo in gabbia metà dei criminali della città. E lo ha fatto senza indossare una maschera. Gotham ha bisogno di un eroe con un volto.
  • Harvey Dent: Quando rischi la vita, vedi tutto con più chiarezza.
    Rachel: Sì, lo immagino.
    Harvey Dent: Già. Pensi alle cose che non potresti sopportare di perdere. E alla persona con cui passare il resto della tua vita.
    Rachel: È una proposta impegnativa.
    Harvey Dent: Be', non se la mafia ce la farà!
    Rachel: Non scherzare.
    Harvey Dent: Va bene. Allora parliamo sul serio. La tua risposta?
    Rachel: Non ho una risposta.
    Harvey Dent: Non avere una risposta è un no.
    Rachel: Harvey...
    Harvey Dent: C'è qualcun altro, vero?
    Rachel: Harvey...
    Harvey Dent: Dimmi solo che non è Wayne. Quello è completamente... [viene immobilizzato da dietro da Bruce]
  • Joker: Eccoci! [spara al soffitto per zittire la gente in panico] Buonasera, signore e signori... Noi siamo gli animatori della serata! Ho una sola domanda: dove sta Harvey Dent? [passa da persona a persona toccandogli la faccia] Lo sai dov'è Harvey? Lo sai chi è? Lo sai dove trovo Harvey? Gli devo dire una cosa, una cosetta piccola, eh? No. [si ferma davanti a un anziano ospite] Guarda, mi accontento anche dei suoi cari!
    Anziano ospite: Non ci facciamo intimidire dagli animali.
    Joker: Sai... Tu mi ricordi mio padre... [lo afferra e gli punta il coltello in faccia] Io lo odiavo, mio padre!
    Rachel: Va bene, smettila!
    Joker: Oh, ma buonasera bellissima! [si sistema i capelli] Tu devi essere la pollastra di Harvey! E lo sei, bellissima... Oh, mi sembri un po' tesa. È per le cicatrici? Vuoi sapere la loro storia? [l'afferra] Vieni qui, ehi guardami. Avevo una moglie, era bellissima... come te. Lei mi diceva sempre che mi preoccupavo troppo, mi diceva che dovevo sorridere di più, che giocava d'azzardo e si metteva in un mare di guai con gli strozzini... [Rachel tenta di liberarsi] Ehi! Un giorno le sfregiano il viso. Ma non abbiamo i soldi per la plastica. Lei non lo sopporta. Ma io voglio vederla tornare a sorridere! Mh? Voglio che lei sappia che non me ne importa delle cicatrici! E allora, mi ficco il rasoio in bocca e mi riduco così... da solo. E sai che succede? Non ce la fa neanche a guardarmi! E mi ha lasciato. Ora ne vedo il lato buffo: ora sorrido sempre! [Rachel gli tira un pugno] Ehehehehe! Sei un tipetto combattivo! Mi piace lottare.
    Batman: Allora sarai pazzo di me! [gli molla un destro e combatte contro i suoi uomini, Joker sguscia via e afferra Rachel puntandole la pistola alla testa] Giù la pistola.
    Joker: Oh, certo, tu ti togli la tua bella mascherina e ci fai vedere chi sei veramente! Mh?! Eheh! [rompe la vetrata e porge Rachel nel vuoto]
    Batman: Lasciala andare.
    Joker: Pessima scelta di parole! [la lascia cadere e Batman si butta per salvarla]
  • Harvey Dent: Devi andare in tribunale. Mi servi vivo giusto in tempo della deposizione.
    Chen Lau: Non potete proteggermi. Non riuscite neanche a proteggere voi stessi.
    Harvey Dent: Se non collabori non torni qui, vai nella prigione della contea. Secondo te quanto duri lì dentro?
  • Bruce Wayne: Eliminare me non gli ridarà i soldi. Sapevo che non si sarebbero arresi senza combattere, ma questo è troppo. Hanno passato il segno.
    Alfred: Lei lo ha passato per primo, signore. Li ha stritolati, li ha martellati fino alla disperazione. E nella loro disperazione, si sono rivolti ad un uomo che non hanno compreso fino in fondo.
    Bruce Wayne: I criminali non sono complicati, Alfred. Dobbiamo solo scoprire cosa vuole.
    Alfred: Con tutto il rispetto, signor Wayne, forse questo è un uomo che neanche lei capisce appieno. Molto tempo fa ero in Birmania con degli amici e lavoravamo per il governo locale. Volevano che comprassimo la fedeltà dei capitribù cercando di corromperli con delle pietre preziose. Ma i carri del governo vennero assaliti da un bandito in una foresta a nord di Rangoon. E così iniziammo a cercare le pietre. Ma in sei mesi non incontrammo nessuno che avesse fatto affari con lui. Un giorno, vidi un bambino che giocava con un rubino che era grande come un'arancia. Il bandito le aveva buttate via tutte.
    Bruce Wayne: E perché le ha rubate?
    Alfred: Be', perché lo trovava un grande divertimento, perché certi uomini non cercano qualcosa di logico, come i soldi. Non si possono né comprare né dominare. Non ci si ragiona né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo.
  • Lucius Fox: Che cosa posso fare per lei, signor Reese?
    Coleman Reese: Voleva che verificassi l'affare con LS Holdings di nuovo. Be', ho trovato delle irregolarità.
    Lucius Fox: Il loro amministratore è detenuto dalla polizia.
    Coleman Reese: No, non nei loro conti. Nei vostri. Scienze applicate. Un'intera sezione della Wayne Enterprises è scomparsa dal giorno alla notte. Sono andato negli archivi e ho tirato fuori dei vecchi fascicoli. Non mi dica che non ha riconosciuto nel telegiornale della sera questa sua creatura che ha ridotto come frittelle delle macchine della polizia. E ora tutta la sezione "Ricerche e sviluppo" brucia soldi a fiumi e poi dichiara che sono degli studi sui cellulari dell'esercito? Che sta costruendo per lui adesso? Un'astronave? Io voglio dieci milioni di dollari all'anno per il resto della mia vita.
    Lucius Fox: Mi faccia capire bene... Lei pensa che il suo cliente, uno degli uomini più ricchi e più potenti del mondo, sia segretamente un giustiziere che passa le notti a pestare a sangue a mani nude i criminali... e il suo piano è ricattare questa persona? [Reese rimane scioccato, e Fox ridacchia] Tanti auguri.
    Coleman Reese: Lo tenga lei.
  • Batman: Io voglio Joker.
    Maroni: Da professionista a professionista, se vuoi mettere paura a qualcuno, cerca un posto migliore. Da questa altezza la caduta non mi ucciderà.
    Batman: È quello che spero. [lo lascia cadere] Dov'è?
    Maroni: Non so dov'è. È lui che viene da noi.
    Batman: Deve avere degli amici.
    Maroni: Amici? Ma lo hai visto?
    Batman: Qualcuno deve sapere dov'è!
    Maroni: Non ci sperare. Nessuno ti dirà niente. Lo sanno come sei fatto: tu hai delle regole. Joker non ha regole. Nessuno si metterà contro di lui per te. Se vuoi quell'uomo, hai un solo modo. Ma tu lo sai già qual è. Ti devi togliere quella maschera e ti cercherà lui. O puoi fare ammazzare qualcun altro mentre ci pensi ancora un po'.
  • Harvey Dent: Vuoi fare giochetti? [spara a vuoto e punta la pistola alla testa di Thomas] Che effetto fa?
    Thomas Schiff: Non lo faresti.
    Harvey Dent: Non lo farei?! Non credi che lo farò? Non credi che lo farò? No. No, non lo farei. Deciderà qualcos'altro per me. Testa: ti risparmio la vita. Croce... sei sfortunato. Allora, vuoi dirmi di Joker? [lancia la moneta ed esce testa] La lancio di nuovo.
    Thomas Schiff: Non so niente!! No!!!
    Harvey Dent: Non si sfida la fortuna. Rifacciamolo. [rilancia la moneta, ma compare Batman, che la afferra a mezz'aria]
    Batman: Affidi la vita di un uomo al caso?
    Harvey Dent: Non esattamente.
    Batman: Si chiama Schiff, Thomas. È un paranoico schizofrenico. Ex paziente di Arkham, il tipo di mente attratta da Joker. Cosa ti aspetti di sapere da lui?
    Harvey Dent: Joker ha ucciso Gordon. E ucciderà Rachel.
    Batman: Tu sei il simbolo della speranza che io non sarò mai. La tua lotta contro il crimine organizzato è il primo raggio di legalità a Gotham in tanti anni. Se qualcuno ti vedesse ora, andrebbe tutto in fumo. Tutti i criminali che hai arrestato sarebbero rilasciati. E Jim Gordon sarebbe morto per niente. Tu farai una conferenza stampa domani mattina.
    Harvey Dent: Perché?
    Batman: Nessun altro morirà per causa mia. [gli dà la moneta ad Harvey] Gotham è nelle tue mani ora. [si allontana]
    Harvey Dent: Non puoi. Non puoi arrenderti! Non puoi arrenderti!!!
  • Rachel: Ha chiamato Harvey. Ha detto che Batman si costituirà.
    Bruce Wayne: Non ho altra scelta.
    Rachel: Tu credi davvero che questo impedirà a Joker di uccidere altre persone?
    Bruce Wayne: Forse no, ma ho già troppo sangue sulle mani. E ora ho capito... cosa diventerei per fermare uomini come lui. Una volta mi hai detto che se un giorno avessi smesso di essere Batman, saremo stati insieme.
    Rachel: Bruce, non voglio essere la tua unica speranza di una vita normale.
    Bruce Wayne: Dicevi sul serio?
    Rachel: Sì. [si baciano] Bruce. Se tu ti costituisci, non ci lasceranno stare insieme...
  • Alfred: Anche i tabulati [da bruciare]?
    Bruce Wayne: Tutto. Qualunque cosa possa ricondurre a Rachel o a Lucius. Chi mi sta vicino muore, Alfred. Che cosa dovrei fare?
    Alfred: Resistere, signor Wayne. Sopportare. La odieranno per questo, ma è la vera forza di Batman. Lui può essere l'emarginato, può fare la scelta che nessuno osa affrontare: la scelta giusta.
    Bruce Wayne: Oggi ho scoperto quello che Batman non può fare: non può resistere a questo. Oggi potrai dire: «gliel'avevo detto».
    Alfred: Oggi no, non voglio farlo. [si allontanano camminando insieme] Però gliel'avevo detto, maledizione. Suppongo che rinchiuderanno anche me... come suo complice.
    Bruce Wayne: Complice? Dirò che è stata tutta una tua idea.
  • Harvey Dent: Signori, grazie di essere qui. Ho convocato questa conferenza stampa prima di tutto per assicurare i cittadini di Gotham che tutto ciò che si può fare per gli omicidi di Joker è stato fatto. Secondo punto, perché Batman ha deciso di costituirsi. Ma consideriamo la situazione: dobbiamo cedere alle richieste di questo terrorista? Crediamo veramente...
    Det. Ramirez: Lei preferisce proteggere un fuorilegge o la vita dei cittadini?
    Harvey Dent: Batman è un fuorilegge? Ma non è per questo che vogliamo che si costituisca, è perché abbiamo paura. Siamo stati felici che Batman ripulisse le strade fino adesso.
    Pubblico: Le cose vanno peggio che mai. È vero, è così.
    Harvey Dent: Si, è vero. Ma la notte è più buia subito prima dell'alba. E io vi garantisco... che l'alba sta per sorgere. Un giorno Batman dovrà rispondere per le leggi che ha violato, ma a noi, non a questo psicopatico.
    Pubblico: Basta poliziotti morti. Sì. È vero, ha ragione. Sì, dovrebbe costituirsi. Sì. Dateci Batman.
    Harvey Dent: E va bene, prendete Batman in custodia. Sono io Batman.
  • Rachel: Alfred. Perché lascia che Harvey faccia questo?
    Alfred: È andato alla conferenza stampa.
    Rachel: Lo so, ma è rimasto in disparte.
    Alfred: Forse sia Bruce che il signor Dent credono che Batman difenda qualcosa di più importante dei capricci di un terrorista, signorina Dawes, anche se tutti dovessero odiarlo per questo. È il sacrificio che sta facendo. Non vuole fare l'eroe, lui vuole fare qualcosa di più.
    Rachel: Sì, hai proprio ragione. Lasciare che Harvey si prenda la colpa non è assolutamente da eroe. Tu lo conosci meglio di chiunque altro.
    Alfred: Infatti.
    Rachel: [Consegna ad Alfred una lettera] Gli puoi dare questa da parte mia... Quando sarà il momento?
    Alfred: Come lo capirò?
    Rachel: Non l'ho chiusa. Addio, Alfred.
    Alfred: Addio, Rachel.
  • Harvey Dent: Testa, vado fino in fondo! [lancia la moneta e Rachel la prende]
    Rachel: Questa è la tua vita. Non puoi affidare una cosa del genere al caso.
    Harvey Dent: Non lo faccio! [Rachel vede che ci sono due facce uguali nella moneta]
    Rachel: Tu te la crei, la fortuna...
  • Giornalista #1: Signor Dent, come ci si sente a essere il più grande eroe di Gotham?
    Harvey Dent: No, non sono io l'eroe. Sono i poliziotti di Gotham, gli eroi.
    Giornalista #2: Ma lei e il suo ufficio avete lavorato con Batman per tutto questo tempo?
    Harvey Dent: No. Ma sapevo che ce l'avrebbe fatta.
    Giornalista #2: A fare cosa?
    Harvey Dent: A salvarmi il culo!
  • Sindaco: Risorto dai morti?
    Gordon: Non potevo rischiare l'incolumità della mia famiglia.
    Sindaco: Cosa abbiamo?
    Gordon: Niente. Nessuna corrispondenza di impronte, DNA, denti... L'abito è fatto a mano, senza etichette. Nelle tasche ha solo coltelli e lanugine. Nessun nome. Nessun altro alias.
    Sindaco: Vada a casa, Gordon. Il clown starà qui fino a domani mattina. Vada a riposare. Ne avrà bisogno. Domani avrà un nuovo incarico. E non lo può rifiutare, Commissario Gordon!
  • James Gordon Jr.: È Batman che ti ha salvato?
    Gordon: Veramente questa volta, James... Ho salvato io Batman.
  • Joker [nella stanza buia dell'interrogatorio]: Buonasera, commissario.
    Gordon [si siede]: Harvey Dent non è tornato, è scomparso.
    Joker: Eh, certo.
    Gordon: Che gli hai fatto, è colpa tua?
    Joker: Mia? Io ero qui dentro! Tu piuttosto con chi l'hai lasciato? Mh? Con i tuoi uomini? Ammettendo ovviamente che siano ancora i tuoi uomini... e non gli uomini di Maroni. Ti deprime, commissario? Sapere quanto sei profondamente solo? Ti fa sentire responsabile per le attuali condizioni di Harvey Dent?
    Gordon: Dov'è?
    Joker: Che ore sono?
    Gordon: E questo che cosa cambia?
    Joker: Be', a seconda dell'ora potrebbe essere in un luogo o in molti altri.
    Gordon: Se dobbiamo fare dei giochetti... [toglie le manette a Joker] Mi serve un po' di caffè.
    Joker: Ahhh, il solito trucco "sbirro buono/sbirro cattivo"?
    Gordon: Non esattamente. [esce dalla sala]
    Joker [si accendono le luci e Batman, che era dietro Joker, gli sbatte la testa sul tavolo]: Aaargh... Oooh! Mai cominciare con la testa, la vittima rimane confusa! Non sente il col... [Batman gli tira un pugno sulla mano e stavolta il Joker non sente nulla] ...Visto?
    Batman: Volevi vedermi, eccomi.
    Joker: Volevo vedere cosa avresti fatto. E non mi hai deluso neanche un po'. Hai lasciato morire cinque persone. Poi hai lasciato che Dent prendesse il tuo posto. Perfino per uno come me sei senza cuore.
    Batman: Dov'è Dent?
    Joker: Quegli scemi della mafia ti vogliono morto per "tornare alla situazione di prima". Ma io so qual è la verità. Non si torna indietro. Tu hai cambiato tutto... per sempre.
    Batman: E allora perché vuoi uccidermi?
    Joker [ride]: Io non... io non voglio ucciderti! Che faccio senza di te? Torno a fregare i trafficanti mafiosi? No, no. No. No, tu... tu completi... me!
    Batman: Tu sei spazzatura, uccidi per soldi.
    Joker: Non parlare come uno di loro, non lo sei! Anche se ti piacerebbe. Per loro, sei solo un mostro. Come me! Ora gli servi. Ma tra un po'... ti cacceranno via. Come un lebbroso! La loro moralità, i loro principi sono uno stupido scherzo. Li mollano appena cominciano i problemi. Sono bravi solo quanto il mondo permette loro di esserlo. Te lo dimostro: quando le cose vanno male, queste... persone "civili" e "perbene" si sbranano tra di loro. Vedi, io non sono un mostro; sono in anticipo sul percorso.
    Batman [lo afferra per il colletto]: Dov'è Dent?!
    Joker: Tu hai tutte le tue regole, e pensi che ti salveranno?! [Batman lo sbatte contro il muro]
    Gordon [osservandoli e rivolgendosi ad altri presenti]: È sotto controllo.
    Batman: Io ho una sola regola.
    Joker: Ooh, allora la dovrai infrangere per conoscere la verità.
    Batman: Quale verità?
    Joker: Che l'unico modo sensato di vivere è senza regole. E stasera tu infrangerai la tua unica regola.
    Batman: Ci sto pensando.
    Joker: Ah, mancano solo pochi minuti, quindi devi stare al mio giochino se vuoi salvare uno di loro.
    Batman [sbigottito]: Loro?
    Joker: Per un po', prima... ho pensato che fossi davvero Dent. Per come ti sei lanciato dietro di lei... [Batman lo scaraventa violentemente sul tavolo e poi blocca la porta della sala dell'interrogatorio con una sedia mentre Joker ride] Guarda come ti scaldi! Harvey sa di te e della sua piccola bambolina?!
    Batman [gli sbatte la testa contro il vetro dell'osservatorio, che si scheggia]: Dove sono?
    Joker: Uccidere è fare una scelta!
    Batman [tira un pugno in faccia a Joker]: Dove sono?!
    Joker: Scegliere una vita piuttosto che un'altra! Il tuo amico il procuratore o la sua timida futura sposina? [Batman gli tira un pugno in faccia e Joker ride] Tu non hai niente, niente con cui minacciarmi! Non te ne fai niente di tutta la tua forza! [Batman lo afferra per il colletto] Non ti preoccupare, te lo dirò dove sono. Tutti e due. Ed è questo il punto: sarai costretto a scegliere. Lui è al 250, 52ª Strada. E lei è... tra la Avenue X e Cicero. [Batman esce dall'interrogatorio]
    Gordon: Chi vai a salvare?
    Batman: Rachel!
    Gordon: Noi andiamo da Dent! 250, 52ª Strada!
  • Joker: Voglio fare... la mia telefonata. La voglio, la voglio. Voglio la mia telefonata.
    Detective Stephens: Mi fa piacere.
    Joker: ...Quanti dei tuoi amici ho ucciso?
    Detective Stephens [sorride]: Ho vent'anni di servizio. E conosco la differenza tra i teppisti che hanno bisogno di una lezione e gli psicopatici come te che ci proverebbero gusto. Hai ucciso sei dei miei amici.
    Joker: Sei... [un carcerato grasso prova dolore allo stomaco, sviene e i poliziotti tentano di soccorrerlo] Vuoi sapere perché uso il coltello? Le pistole sono troppo rapide. Non puoi assaporare tutte le... piccole... emozioni. Vedi, nei loro ultimi attimi, le persone mostrano chi sono veramente. Quindi in un certo senso posso dire che... ho conosciuto i tuoi amici meglio di te. Vuoi sapere chi di loro era un vigliacco?
    Detective Stephens [si toglie la giacca]: Lo so che questo ti divertirà. Ma io cercherò di divertirmi ancora di più. [prova ad avventarsi su Joker, ma questo lo afferra per il collo ed esce dalla sala dell'interrogatorio tenendolo come ostaggio con un frammento del vetro della cella rotto nella lotta con Batman]
    Poliziotto #3 [puntandogli la pistola]: Metti giù quel coltello!
    Detective Stephens: Tutta colpa mia, sparategli!
    Poliziotto #3: Metti giù quel coltello, adesso!
    Joker: Come? Scusa?
    Poliziotto #3: Che cosa vuoi?!
    Joker: Voglio solo fare la mia telefonata.
    Poliziotto #3: Va bene. [passa il suo telefono a Joker, che chiama]
    Poliziotto #1 [ultime parole vedendo che nel ventre del carcerato grasso c'è un cellulare]: Cos'è? Un telefono? [il cellulare esplode]
  • Poliziotto #1: Commissario, Joker è riuscito a scappare.
    Gordon: Con Lau? Il suo piano era farsi catturare... ha voluto che lo rinchiudessi vicino a lui!
  • Bruce Wayne: Alfred, è morta per colpa mia. Io dovevo ispirare il bene. Non la follia, la morte.
    Alfred: Lei ha ispirato il bene, ma ha anche sputato in faccia ai criminali di Gotham. Pensava che non ci sarebbero state vittime? Le cose peggiorano sempre prima di poter migliorare.
    Bruce Wayne: Ma Rachel, Alfred...
    Alfred: Rachel credeva in quello che difendeva, signore. In quello che noi difendiamo. Gotham ha bisogno di lei.
    Bruce Wayne: No, Gotham ha bisogno del suo vero eroe. E io ho lasciato che quello psicopatico assassino lo spedisse quasi all'inferno.
    Alfred: Un motivo per il quale, per ora... dovrà accontentarsi di lei.
    Bruce Wayne: Lei mi avrebbe aspettato, Alfred. Dent non lo sa. E non dovrà saperlo... [Alfred si riprende la lettera di Rachel] Che cos'è?
    Alfred: Può aspettare.
    Bruce Wayne: Quel bandito, nella foresta in Birmania... Lo avete preso?
    Alfred: Sì.
    Bruce Wayne: Come?
    Alfred: Abbiamo bruciato la foresta...
  • Gordon [nella sala dell'ospedale dove è ricoverato Harvey Dent]: Mi dispiace per Rachel. I medici dicono che lei ha dei dolori lancinanti, ma che rifiuta di farsi curare. Che non vuole accettare nemmeno... degli innesti di pelle.
    Harvey Dent/Due Facce: Si ricorda il nome che mi avevate affibbiato quando ero alla disciplinare? Qual era, Gordon?
    Gordon: Harvey, io...
    Harvey Dent/Due Facce: Qual era? Qual era?!
    Gordon: Era... Due Facce. "Harvey Due Facce".
    Harvey Dent/Due Facce [si volta mostrandogli la parte bruciata della sua faccia senza essere inquadrata, che Gordon osserva orripilato]: Perché dovrei nascondere quello che sono?
    Gordon: Lo so, aveva cercato di mettermi in guardia. Mi dispiace. È venuto a prenderla Wuertz, lavorava per loro, per la mafia. Sa chi è andato a prendere Rachel? Io ho bisogno di sapere di quali dei miei uomini mi posso fidare.
    Harvey Dent/Due Facce: E perché dovrebbe ascoltarmi adesso?
    Gordon: Mi dispiace, Harvey.
    Harvey Dent/Due Facce [gli mostra nuovamente la parte bruciata della sua faccia stavolta rivelata al pubblico]: No. Non è vero. Non ancora.
  • Maroni: Questa follia è troppo.
    Gordon: Be', doveva pensarci prima di tirare fuori il Jolly dal mazzo.
    Maroni: Lo vuole? Posso dirle dove sarà oggi pomeriggio.
  • The Chechen [vedendo Joker in cima alla montagna di banconote insieme a Lau imbavagliato e legato]: Non sei così pazzo come sembri!
    Joker: Ve l'ho detto, sono un uomo di parola! [scende dalla montagna di soldi] Dov'è Maroni?
    The Chechen: Dimmi, Joker. Con tutti quei soldi cosa ci compri?
    Joker: Io sono un tipo dai gusti semplici. Mi piacciono, ehm, la dinamite, la polvere da sparo... e la benzina! [i complici di Joker spargono benzina sulla sua metà dei soldi]
    The Chechen [tenta di fermarli]: Ma che cosa...?!
    Joker [lo ferma puntandogli una pistola addosso]: Ah, ah, ah. E sai qual è la cosa che hanno in comune? Costano poco.
    The Chechen: Hai detto che eri un uomo di parola.
    Joker: Oh, lo sono. Infatti brucio la mia metà. [toglie il sigaro di bocca a Chechen e dà fuoco alla montagna di banconote] A voi importa solo dei soldi. Questa città merita un criminale di maggior classe, e io sono pronto a darglielo. Di' ai tuoi uomini che lavorano per me, adesso. Questa città è mia.
    The Chechen [ultime parole]: Non lavoreranno per un mostro.
    Joker [prendendo in giro il suo accento]: Un mostro! E se adesso io ti taglio a pezzetti e ti do in pasto ai tuoi mastini? Mh? Così vediamo quanto è veramente fedele, un cane affamato! [The Chechen viene portato via dai suoi stessi uomini, al soldo del Joker, venendo sbranato dai suoi stessi cani] Non si tratta di soldi, si tratta di mandare un messaggio. Tutto brucia!
  • Giornalista: Chi c'è in linea?
    Joker [al telefono, in diretta televisiva]: Io ho avuto una visione di un mondo senza Batman. La mafia racimolava qualche spicciolo e la polizia cercava di bloccarla poco a poco. Ma era una visione... noiosa. Allora ho cambiato idea. Non voglio che il signor Reese rovini tutto, ma perché devo divertirmi soltanto io? Diamo la possibilità a qualcun altro. Se Coleman Reese non è morto entro sessanta minuti, faccio saltare in aria un ospedale.
  • Alfred: Pensa che prenderà il Batpod, signore?
    Bruce Wayne: In pieno giorno, Alfred? Non è molto discreto.
    Alfred: La Lamborghini, allora. Molto più discreta.
  • Joker [vestito da infermiera]: La, de, la, de, la, de, lum. [Joker si toglie la maschera chirurgica e Due Facce si dimena, legato al suo letto] Ciao. Sai, io non voglio che ci siano dei rancori fra noi due, Harvey. Quando tu e... Ra...
    Due Facce: Rachel!!!
    Joker: Rachel, venivate portati via, io ero seduto in gabbia da Gordon! Non ho fatto esplodere io quelle cariche.
    Due Facce: I tuoi uomini... Un tuo piano...
    Joker: Ti sembro davvero il tipo da fare piani? Lo sai cosa sono? Sono un cane che insegue le macchine. Non saprei che farmene se... le prendessi! Ecco, io... agisco e basta. La mafia ha dei piani. La polizia ha dei piani. Gordon ha dei piani. Loro sono degli opportunisti. Opportunisti che cercano di controllare i loro piccoli mondi. Io non sono un opportunista. Io cerco di dimostrare agli opportunisti quanto siano patetici, i loro tentativi di controllare le cose. Quindi, quando dico... [gli prende la mano] vieni qui. Quando dico che con te e la tua ragazza non c'era niente di personale, capisci che ti dico la verità. [libera un braccio di Due Facce] Sono gli opportunisti... che ti hanno messo dove sei. Anche tu eri un opportunista. Avevi dei piani. E guarda dove ti hanno portato. [libera l'altro braccio di Due Facce e questo tenta di attaccarlo, ma lui riesce a tenerlo fermo] Io ho solo fatto quello che so fare meglio: ho preso il tuo bel piano e l'ho ribaltato contro di te! Guarda cosa ho fatto a questa città con qualche bidone di benzina e un paio di pallottole. Mh? Ho notato che nessuno entra nel panico quando le cose vanno "secondo i piani"... anche se i piani sono mostruosi. Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion pieno di soldati esploderà, nessuno va nel panico, perché fa tutto parte del piano. Ma quando dico che un solo piccolo sindaco morirà... allora tutti perdono la testa! [tira fuori una pistola] Se introduci un po' di anarchia... [carica la pistola facendola prendere in mano a Due Facce] se stravolgi l'ordine prestabilito... tutto diventa improvvisamente caos. [si fa puntare la pistola sulla fronte] Sono un agente del caos. Ah, e sai qual è il bello del caos? È equo.
    Due Facce [mostra il lato intatto della sua moneta]: Così vivi.
    Joker: Mmm-hm.
    Due Facce [mostra il lato rovinato della moneta]: Così muori.
    Joker: Hm, adesso ci capiamo. [Due Facce tira la moneta ed esce la parte intatta]
  • Due Facce: Salve.
    Det. Wuertz: Dent? Dio, credevo che fossi morto.
    Due Facce: Mezzo. [gli punta la pistola] Wuertz, chi ha preso Rachel?
    Det. Wuertz: Gli uomini di Maroni.
    Due Facce: Silenzio!!! Questo vuol dire che vuoi proteggere l'altro traditore nell'unità di Gordon?
    Det. Wuertz [ultime parole]: Non lo so chi è, non me lo ha detto! Te lo giuro, io non sapevo cosa ti avrebbero fatto!
    Due Facce: Ahah. È strano. [lascia girare la moneta sul tavolo] Perché neanche io so che ti succederà. [esce la faccia rovinata, e gli spara]
  • Batman: Bellissimo, non è vero?
    Lucius Fox: Bellissimo. Immorale. Pericoloso. Ha trasformato ogni cellulare di Gotham in un microfono spia.
    Batman: E in un generatore ricevitore ad alta frequenza.
    Lucius Fox: Lei ha preso il mio concetto di sonar e lo ha applicato a tutti i telefoni della città. Con mezza città che le dà segnali, può tracciare la mappa di Gotham. È una cosa sbagliata.
    Batman: Io devo trovare quell'uomo.
    Lucius Fox: Sì, ma a quale costo?
    Batman: Il database è criptato null-key. Può avere accesso una sola persona.
    Lucius Fox: È troppo potere per una sola persona.
    Batman: Ecco perché l'ho dato a lei. Solo lei può usarlo.
    Lucius Fox: Spiare trenta milioni di persone non fa parte delle mie mansioni.
    Batman: Questo è un campione audio. Se Joker parla a portata di qualunque telefono, lei può triangolare la sua posizione.
    Lucius Fox: L'aiuto solo per questa volta. Ma non può più contare su di me. Se questa macchina rimane alla Wayne Enterprises, do le dimissioni.
    Batman: Quando ha finito... Digiti il suo nome.
  • Due Facce: Vuoi raggiungere tua moglie? La ami?
    Maroni: Sì.
    Due Facce: Hai mai immaginato come sarebbe ascoltarla morire?
    Maroni: Senti, prenditela con Joker. L'ha uccisa lui, la tua donna. È colpa sua se... sei così.
    Due Facce: Joker è solo un cane rabbioso... Io voglio quello che lo ha sguinzagliato. Ho già sistemato Wuertz. Chi era l'altro nell'unità di Gordon che ha preso Rachel? Era qualcuno di cui si fidava.
    Maroni: Se te lo dico, mi lasci stare?
    Due Facce [puntandogli la pistola contro]: Può aiutare la sorte.
    Maroni: Ok, è stata Ramirez. [Due Facce carica la pistola] Ma hai detto...
    Due Facce: ... che può aiutare la sorte. [lancia la moneta ed esce la faccia sana] Tu sei un uomo fortunato... [rilancia la moneta ed esce la faccia rovinata] Ma lui no.
    Maroni [ultime parole]: Chi?
    Due Facce [mettendosi la cintura]: Il tuo autista. [gli spara e la macchina si ribalta]
  • Barbara: Pronto?
    Det. Ramirez: Barbara, sono Alva Ramirez. Jim vuole che scappi immediatamente. Mettiti subito in macchina con i bambini.
    Barbara: Ma come? Le unità che sono qui fuori...
    Det. Ramirez: Di quei poliziotti non ci si può fidare. Jim vuole che ti allontani da loro il più presto possibile. Li faccia andare via per dieci minuti. Devi muoverti in fretta.
    Barbara: Ma dove dobbiamo andare?
    Det. Ramirez: Al 250 della 52a Esci appena va via la pattuglia.
    Barbara: Va bene. [chiusa la telefonata]
    Due Facce: Ti ha creduto? [lei fa cenno di sì con la testa] Perché si fida di te. Proprio come Rachel.
    Det. Ramirez: Non sapevo che voleva...
    Due Facce: Non sapevi che le avrebbero fatto? Sei il secondo poliziotto che me lo dice. E che cosa pensavi che le avrebbero fatto?!
    Det. Ramirez: Mi hanno comprato molto prima, i conti per l'ospedale di mia madre...
    Due Facce: Basta!!! [lancia la moneta]
    Det. Ramirez: Mi dispiace.
    Due Facce: Potrai ancora combattere il crimine. [la tramortisce colpendola con la pistola]
  • Batman: Non è così semplice. Con Joker non lo è mai.
    Gordon: La cosa semplice è che ogni secondo che passa, quelle persone sui traghetti sono più vicine a farsi esplodere.
    Batman: Non succederà mai.
    Gordon: Allora le farà esplodere lui!
  • Joker: Ah, ce l'hai fatta. Sono davvero euforico.
    Batman: Dov'è il detonatore?
    Joker: Addosso! [sguinzaglia i cani di The Chechen, ma Batman li mette fuori gioco] La lingua batte dove il dente duole! [immobilizza Batman] Dovremmo smettere di batterci o perderemo i fuochi d'artificio!
    Batman: Non ci saranno i fuochi d'artificio!
    Joker: Pronti... partenza... via.
  • Batman [dopo che entrambe le navi non esplodono]: Che cosa volevi dimostrare? Che in fondo sono tutti mostruosi come te? Sei l'unico.
    Joker [visibilmente irritato]: Non si può contare su nessuno al giorno d'oggi. Bisogna fare tutto da soli, non è vero? Non fa niente, sono venuto preparato. [prende il detonatore] Viviamo in un mondo strano... a proposito, sai come mi sono fatto queste cicatrici?
    Batman: No, ma so come ti farai queste! [Batman trafigge il Joker con dei dardi e butta il criminale dal palazzo, che comincia a sghignazzare, ma poi lo aggancia con una fune e lo tira su]
    Joker: Ah, oh... Oh! Tu... tu non riesci proprio a lasciarmi andare, vero? Ecco cosa succede quando una forza irrefrenabile incontra un oggetto inamovibile. Tu sei davvero incorruttibile, non è così? Eh!? Tu non mi uccidi per un mal riposto senso di superiorità. E io non ti ucciderò... perché tu sei troppo divertente! Credo che io e te siamo destinati a lottare per sempre.
    Batman: Tu starai in una cella imbottita per sempre!
    Joker: Magari potremmo dividerne una! Le raddoppieranno, vista la velocità con cui impazziscono gli abitanti di Gotham.
    Batman: Questa città ti ha appena dimostrato che ci sono ancora delle persone pronte a credere nel bene.
    Joker: Finché non perderanno completamente le speranze! Finché non guarderanno bene in faccia il vero Harvey Dent e tutte le "gesta eroiche" che ha compiuto. Non avrai pensato che rischiassi di perdere la battaglia per l'anima di Gotham in una scazzottata con te? No... Bisogna avere un asso nella manica. E il mio è Harvey.
    Batman: Che cosa hai fatto?
    Joker: Ho preso il "paladino di Gotham" e l'ho... l'ho fatto abbassare al nostro livello. Non è stato difficile, vedi, la follia, come sai, è come la gravità: basta solo una piccola spinta! [comincia a ridere e Batman si allontana mentre lui viene circondato dalla polizia]
  • [Due Facce ha rapito la famiglia di Gordon e il commissario l'ha seguito fino al luogo dove è morta Rachel]
    Gordon [Gordon cammina all'interno del palazzo]: Dent!
    Due Facce [colpisce alle spalle Gordon e lo scaraventa per terra]: È qui che l'hanno portata, Gordon. Dopo che i tuoi uomini gliel'hanno consegnata. È qui che è morta.
    Gordon: Purtroppo lo so. Ho cercato di salvarla.
    Due Facce: Ma non l'hai fatto.
    Gordon: Non ho potuto.
    Due Facce: Sì, avresti potuto. Se mi avessi ascoltato... se ti fossi opposto alla corruzione, invece di stringere il tuo patto col diavolo.
    Gordon: Io volevo sconfiggere la mafia!!!
    Due Facce [puntandogli la pistola]: Non oseresti tentare di giustificarti se sapessi che cosa ho perso! Hai mai dovuto parlare con la persona che amavi di più? E dirle che andava tutto bene, quando sapevi che non era vero? Be', fra poco saprai che cosa si prova. Dopo potrai guardarmi negli occhi e dirmi che ti dispiace!
    Gordon [terrorizzato]: Tu non farai del male alla mia famiglia.
    Due Facce: No, solo alla persona che ami di più. [punta la pistola alla moglie di Gordon] Allora, è tua moglie?
    Gordon: Metti giù la pistola, Harvey. [sussurra] Metti giù la pistola... per favore... mettila... ti prego. [Due Facce punta la pistola a sua figlia] Ti prego. [Due Facce punta la pistola al figlio di Gordon] Porca puttana, la vuoi piantare di puntare la pistola contro la mia famiglia?!
    Due Facce: Abbiamo il vincitore. [afferra James Gordon Jr.]
    Barbara [piagnucolando dal terrore]: No, Jim, fermalo, non farglielo fare!
    Gordon: Harvey? Harvey! Mi dispiace... per quello che è successo! Non uccidere mio figlio, ti prego.
    Due Facce [sente i cani della polizia]: Hai portato i tuoi sbirri?!
    Gordon: Sanno solo che c'è un problema. Non sanno con chi o con cosa, delimitano l'area.
    Due Facce: Pensi che voglia scappare da tutto questo?! [indica il suo lato ustionato] Non c'è più modo di scappare ormai!
    Batman [appare dall'ombra]: Non vorrai fare del male al bambino.
    Due Facce: Non è questione di quello che voglio io, ma di quello che è giusto!!! Pensavi che potessimo essere persone per bene in questi tempi in cui tutto è male... ma ti sbagliavi. Il mondo è spietato, e l'unica moralità in un mondo spietato... [tira fuori la moneta] ...è il caso. Imparziale, senza pregiudizi... equo. Suo figlio ha le stesse probabilità che aveva lei: metà e metà.
    Batman: La morte di Rachel non è stata un caso. Abbiamo deciso di agire. Noi tre.
    Due Facce: E allora perché sono io l'unico a cui è stata tolta ogni cosa?!
    Batman: Ti sbagli.
    Due Facce: Joker ha scelto me!
    Batman: Perché tu eri il migliore di noi! Voleva dimostrare che persino un uomo così integro come te poteva cadere.
    Due Facce: E aveva ragione.
    Batman: Sei tu quello che ha la pistola in mano. Quindi puntala contro le persone che sono responsabili.
    Due Facce: Mi sembra giusto. Tu sei il primo. [lancia la sua moneta. Esce la faccia rovinata e spara a Batman nello stomaco] Tocca a me. [punta la pistola alla sua tempia e lancia la moneta: faccia buona. Punta la pistola alla tempia del figlio di Gordon]
    Gordon: Harvey, hai ragione. La morte di Rachel è stata colpa mia. M-ma per favore, non punire mio figlio. Ti prego, punisci me.
    Due Facce [ultime parole]: Sto per farlo. Di' a tuo figlio che andrà tutto bene. Menti... come ho fatto io.
    Gordon: Andrà tutto bene, James. [Due Facce lancia la moneta, ma Batman improvvisamente lo travolge, trascinando Dent e il figlio di Gordon giù dall'edificio e tutti e tre scompaiono dalla visuale mentre Barbara urla; la moneta cade sul pavimento, e appare la faccia buona]
  • Gordon: Grazie.
    Batman: Non devi ringraziarmi.
    Gordon: Sì, invece. [sospira] Joker ha vinto. Il processo di Harvey, tutto quello per cui si è battuto... è distrutto. Qualunque possibilità di mettere a posto la città muore con la reputazione di Harvey. Avevamo puntato tutto su di lui. Joker ha preso il migliore di noi e l'ha fatto a pezzi. La gente perderà la speranza.
    Batman: Non la perderà. Nessuno dovrà sapere cosa ha fatto.
    Gordon: Cinque morti! Due dei quali poliziotti. Non si può cancellare tutto.
    Batman: No, no. Perché Joker non può vincere. [Batman si china di fronte al corpo immobile di Harvey che mostra il lato ustionato del suo volto]. Gotham ha bisogno del suo vero eroe [Batman gira la testa di Harvey in modo da mostrare solo la parte del volto intatta].
    Gordon: No.
    Batman [citando una frase di Harvey Dent]: «O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo». Io posso fare queste cose, perché non sono un eroe. Non come Dent. Le ho uccise io quelle persone. Questo posso essere.
    Gordon [parlando a fatica dopo aver capito quello che ha in mente Batman]: No, no, no, non puoi, non sei così...
    Batman: Io sono quello di cui Gotham ha bisogno. Dillo a tutti.

Explicit[modifica]

Gordon: Ti daranno la caccia.
Batman: Tu mi darai la caccia. Mi condannerai, mi sguinzaglierai dietro i cani. Perché è quello che deve succedere. Perché a volte, la verità non basta. A volte la gente merita di più. A volte la gente ha bisogno che la propria fiducia venga ricompensata. [Batman fugge via correndo a piedi per raggiungere il BatPod]
James Gordon Jr.: Batman! Batman! Perché scappa?
Gordon: Perché dobbiamo dargli la caccia.
Poliziotto: Avanti SWAT, entriamo, via via, muoversi!
James Gordon Jr.: Ma non ha fatto niente.
Gordon: Perché Batman è l'eroe che Gotham merita, ma non quello di cui ha bisogno adesso. E quindi gli daremo la caccia. Perché lui può sopportarlo. Perché lui non è un eroe. È un guardiano silenzioso che vigila su Gotham. Un cavaliere oscuro.

Citazioni su Il cavaliere oscuro[modifica]

  • Batman Begins era un film più semplice, era una storia sulle origini. Bruce era un giovane arrabbiato, ingenuo, pieno di dolore e rabbia, che voleva cambiare le cose, che voleva fare del bene, ma che si rendeva conto di non avere le capacità per farlo. Partiva per un viaggio per fortificarsi, per fare esperienza e per tornare a Gotham come un personaggio del tutto diverso: forgiato, con una maggiore forza di carattere. Ora è uno che ha già ottenuto tutto ciò; adesso è la sua mente che è chiamata a combattere. Come avversario ha il Joker, che è un personaggio molto intelligente, dedito al caos e alla distruzione, che cerca di mostrare a Batman e al resto di Gotham che credere nell'ordine è ipocrita, che l'ordine in fin dei conti è impossibile, non fa parte della natura umana. Cerca di tentare Batman e portarlo a rompere il suo codice morale: non uccidere. La cupezza di questo film è molto più cerebrale, intellettuale rispetto al precedente. (Christian Bale)

Note[modifica]

  1. Cfr. voce su Wikipedia.

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