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Juventus Football Club 2021-2022

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I calciatori della Juventus salutano i propri tifosi dopo la vittoriosa trasferta di UEFA Champions League del 20 ottobre 2021 contro lo Zenit San Pietroburgo

Citazioni sulla stagione 2021-2022 della Juventus Football Club.

Citazioni

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Citazioni in ordine temporale.

  • Allegri è ancora convinto del calcio che propone? A vedere la Juventus [...], non sembra, visto che la squadra gioca male e perde spesso. L'impressione è quella di un gruppo indeciso sul da farsi: andare avanti, tornare indietro, guardarsi alle spalle, puntare al futuro. Sembra di stare in mezzo all'amletica domanda tra essere e non essere. Un territorio desertico dove l'incertezza provoca un vuoto, un blocco del discorso. La Juventus di questi tempi è come un ragionamento senza un filo logico, che si interrompe a metà e poi riprende, magari con qualche frase a effetto, una parola bella, a cui segue una conclusione affrettata. [27 novembre 2021]
  • Ad Allegri manca una squadra, e forse anche una società così come la si intendeva fino a ieri: non solo potente ma anche strategica. I giocatori di cui dispone sono di alto livello, presi uno ad uno, ma messi insieme assomigliano a disertori che si ritrovano per caso sotto lo stesso tetto. Appaiono stanchi e sembrano non sapere nulla l'uno dell'altro, si guardano, non possono amarsi, vorrebbero conoscersi ma nessuno fa il passo decisivo verso l'altro. Chiesa si spara da solo come una donna cannone, oltrepassa il grande telo e sparisce nel vuoto. Si butta tra le stelle, per meglio dire, ma quello slancio sembra essere l'unico atto eroico di una squadra a cui Allegri non riesce a dare ancora un nome. [8 gennaio 2022]
  • Una squadra sbagliata in una società in lento assestamento in mezzo a piccole scosse, in un presente sussultorio, sia dal punto di vista tecnico che finanziario. Con dentro, sbriciolate in piccole lettere, l'idea fuori tempo della Superlega, l'affare inconcludente di Ronaldo, certi rimedi da ultimo giorno di scuola come il pasticcio di Suarez, il tentativo ondivago di seguire una moda, quella del gioco (cos'è il gioco?), passando da Allegri a Sarri, con dentro un pizzico di Pirlo per tornare ad Allegri. Per finire al mercato, costruito senza avere in testa l'unica idea che conta nel calcio dei più grandi: acquistare campioni e non figure intermedie, detto senza infamia e poca lode. La Juventus di oggi, priva di vittorie come non le capitava da un pezzo, è il risultato di una gestione a cui va messo un punto grande come una casa. Da quel punto la Juventus deve ripartire [...]. Perché non sta scritto da nessuna parte, se non in uno sgualcito vocabolario delle frasi antipatiche, che vincere sia l'unica cosa che conta. Si può anche perdere, e da una sconfitta rinascere. [14 maggio 2022]

Voci correlate

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