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Juventus Football Club 1989-1990

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Dino Zoff, allenatore della Juventus nella stagione 1989-1990.

Citazioni sulla stagione 1989-1990 della Juventus Football Club.

  • Gli ultimi mesi furono molto difficili. La morte di Scirea ci toccò davvero nel profondo e ci fece compattare, l'allenatore [Dino Zoff, ndr] rischiò di non esser confermato e il nostro gruppo diede quel qualcosa in più. Il nostro intento era quello di far capire alla società che potevamo vincere anche se eravamo inferiori [...], inaspettatamente riuscimmo [...] a vincere oltre alla Coppa Italia anche la Coppa Uefa. I tifosi juventini in quegli anni non vinsero molto poi come è accaduto in seguito, ma qualche gioia la regalammo anche noi [sorride, ndr]. (Roberto Galia)
  • Io non so che traguardi taglierà Maifredi a partire dal prossimo anno con lo squadrone che gli stanno allestendo [...]. So però che con questa squadra Zoff ha vinto una Coppa Italia e, probabilmente, vincerà anche la Coppa Uefa: non credo che altri avrebbero saputo far di meglio. (Gigi Garanzini)
  • [Dopo la vittoria della Coppa UEFA] La gente juventina grida due nomi, Dino e Stefano. La gente festeggia tutta la Juve ma ci tiene a isolare i due attori più cari: uno in panchina, uno che ha centrato il piccolo slam con la valigia in mano, un altro in campo, a parare tutto quello che c'era da parare. Non c'è tristezza in questi cori, dell'addio di Zoff si sapeva da tempo, ma intanto deve essere una bella soddisfazione per lui vedere alzare dal suo capitano questa coppa: due traguardi su tre, qualcuno in questa stagione ha fatto meglio? (Gianni Mura)
  • La Juventus vince il suo piccolo slam (si fa per dire): Coppa Italia e Coppa UEFA, quanto basta a connotare trionfalmente una stagione [...]. Unica squadra europea ad essersi aggiudicata tutti i trofei internazionali disponibili, la Juventus comincia così a replicare quello di più antica data. La sua prima Coppa Uefa risale infatti a tredici anni addietro, e la sofferta conquista di Bilbao avviò [...] l'epopea decennale di Giovanni Trapattoni. Questa Uefa '90, invece, chiude la breve ed esaltante parentesi tecnica di Dino Zoff: ed è sicuramente il fatto più singolare, quello di un tecnico liquidato malgrado i risultati ottenuti abbiano valicato, e di molto, ogni ragionevole previsione di partenza. (Adalberto Bortolotti)
  • [Riferito a Dino Zoff] Nella Juve si è passati dall'esercizio tecnico esplicito ed estroverso di Giovanni Trapattoni, alla tua direzione tecnica assolutistica, che apre spiragli di verità nel rapporto coi giocatori, nel senso di una capacità anche interiore di esaltarne le qualità migliori, da monumento a calciatore normale, da campionissimo a campione (il tuo rapporto con Tacconi che ti adora), sfruttando quello che si definisce carisma. Il tuo carisma di campionissimo del calcio, ha fatto di te, Dino, un allenatore senza scuola, e senza testi, senza teorie, e senza dialogo: può bastare un'occhiata o un sorriso. Io so che tutto ciò è dolcissimo ed è la tua forza. Io so che tutto ciò è la tua grandezza, ed anche la tua infallibilità. [...] E so pure che tutto questo ha saputo creare [...] un magnifico gruppo di calciatori seri, di calciatori veri, di calciatori interi. La tua Juve ha giocato bene, anzi benissimo. Come abbia fatto, non lo sai nemmeno tu. Ha improvvisato sui suoi bassotti, ha sbrigliato il suo calcio di possesso controtempo, ma con partecipazione di tutti al gioco: ecco la novità del tuo istinto di ex portierone, tutti avanti, tutti all'attacco, il gol scovato dagli inserimenti eccellenti, dalle variazioni incessanti del movimento senza pallone. Una Juve nuova, in certo modo nuovissima. (Vladimiro Caminiti)

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