Atanasio di Alessandria: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Atanasio di Alessandria==
==Citazioni di Atanasio di Alessandria==
*Come chi vuoi vedere la luce del sole dee nettarsi l'occhio, così chi vuol come prendere il senso de' sapienti di Dio dee purificar l'anima.<ref>Da ''De Incarnatione''; citato in [[Cesare Cantù]], ''Sant'Atanasio'', p. 510, ''Biografie per corredo alla storia universale'', volume I.</ref>
*Come chi vuoi vedere la luce del sole dee nettarsi l'occhio, così chi vuol come prendere il senso de' sapienti di Dio dee purificar l'anima.<ref>Da ''De Incarnatione''; citato in [[Cesare Cantù]], ''Sant'Atanasio'', p. 510, ''Biografie per corredo alla storia universale'', volume I.</ref>
*Forse ti meravigli, perché avendo noi stabilito di parlare dell'[[Incarnazione]] del Logos, ora trattiamo dell'[[Genesi|inizio]] degli uomini; ma ciò non è estraneo alla nostra trattazione. Infatti è necessario che noi parlando della manifestazione del Salvatore tra noi, parliamo anche dell'inizio del'umanità affinché tu conosca che la nostra colpa fu a Lui motivo della Sua venuta e che la nostra trasgressione provocò la [[filantropia]] del Logos.<ref>Dal trattato ''Contra Gentes - De Incarnatione'', 2-11,25. Citato in Angelo De Nicola, [https://www.pdcnet.org/collection/show?id=agstm_1976_0016_0001_0085_0106&file_type=pdf ''La concezione e la storia del male nel Contra Gentes - De Incarnatione di S. Atanasio''], ''Augustinianum'' (Dissertationes), vol. 16, n. 1, aprile 1976, p. 85. ''www.pdcnet.org'' OCLC 4839556387.</ref>
*Forse ti meravigli, perché avendo noi stabilito di parlare dell'[[Incarnazione]] del Logos, ora trattiamo dell'[[Genesi|inizio]] degli uomini; ma ciò non è estraneo alla nostra trattazione. Infatti è necessario che noi parlando della manifestazione del Salvatore tra noi, parliamo anche dell'inizio del'umanità affinché tu conosca che la nostra colpa fu a Lui motivo della Sua venuta e che la nostra trasgressione provocò la [[filantropia]] del Logos.<ref>Da ''Contra Gentes - De Incarnatione'', 2-11, 25; citato in Angelo De Nicola, ''La concezione e la storia del male nel Contra Gentes - De Incarnatione di S. Atanasio'', ''Augustinianum'' (Dissertationes), vol. 16, n. 1, aprile 1976, p. 85; disponibile in ''[https://www.pdcnet.org/collection/show?id=agstm_1976_0016_0001_0085_0106&file_type=pdf Pdcnet.org]''.</ref>
*Gl'incomodi della [[fuga]] sono più difficili a sopportare che non i dolori della morte; e il principale merito di chi sostiene [[persecuzione|persecuzioni]], consiste nel perseverare senza noia né impazienza.<ref>Citato in Cesare Cantù, ''Sant'Atanasio'', p. 505, ''Biografie per corredo alla storia universale'', volume I.</ref>
*Gl'incomodi della [[fuga]] sono più difficili a sopportare che non i dolori della morte; e il principale merito di chi sostiene [[persecuzione|persecuzioni]], consiste nel perseverare senza noia né impazienza.<ref>Citato in Cesare Cantù, ''Sant'Atanasio'', p. 505, ''Biografie per corredo alla storia universale'', volume I.</ref>
*Quando il [[Verbo (cristianesimo)|Verbo]] visitò la [[Maria|Vergine Maria]], lo Spirito giunse a lei attraverso di Lui, e il Verbo modellò il suo corpo per conformarlo a Sé stesso, desiderando unire e presentare ''tutta'' la creazione al Padre attraverso Lui stesso e in Sé stesso per la riconciliazione di tutte le cose, avendo portato la Pace tra le cose del paradiso e le cose della terra.<ref>Da ''Ad Serapionem''; citato in [[Andrew Linzey]], ''Teologia animale'', traduzione di Alessandro Arrigoni, Cosmopolis, Torino, 1998, p. 9. ISBN 978-88-87947-01-4</ref>
*Quando il [[Verbo (cristianesimo)|Verbo]] visitò la [[Maria|Vergine Maria]], lo Spirito giunse a lei attraverso di Lui, e il Verbo modellò il suo corpo per conformarlo a Sé stesso, desiderando unire e presentare ''tutta'' la creazione al Padre attraverso Lui stesso e in Sé stesso per la riconciliazione di tutte le cose, avendo portato la Pace tra le cose del paradiso e le cose della terra.<ref>Da ''Ad Serapionem''; citato in [[Andrew Linzey]], ''Teologia animale'', traduzione di Alessandro Arrigoni, Cosmopolis, Torino, 1998, p. 9. ISBN 978-88-87947-01-4</ref>

Versione delle 22:09, 22 apr 2020

Atanasio di Alessandria

Sant'Atanasio detto il Grande (295 circa – 373), vescovo e teologo greco antico.

Citazioni di Atanasio di Alessandria

  • Come chi vuoi vedere la luce del sole dee nettarsi l'occhio, così chi vuol come prendere il senso de' sapienti di Dio dee purificar l'anima.[1]
  • Forse ti meravigli, perché avendo noi stabilito di parlare dell'Incarnazione del Logos, ora trattiamo dell'inizio degli uomini; ma ciò non è estraneo alla nostra trattazione. Infatti è necessario che noi parlando della manifestazione del Salvatore tra noi, parliamo anche dell'inizio del'umanità affinché tu conosca che la nostra colpa fu a Lui motivo della Sua venuta e che la nostra trasgressione provocò la filantropia del Logos.[2]
  • Gl'incomodi della fuga sono più difficili a sopportare che non i dolori della morte; e il principale merito di chi sostiene persecuzioni, consiste nel perseverare senza noia né impazienza.[3]
  • Quando il Verbo visitò la Vergine Maria, lo Spirito giunse a lei attraverso di Lui, e il Verbo modellò il suo corpo per conformarlo a Sé stesso, desiderando unire e presentare tutta la creazione al Padre attraverso Lui stesso e in Sé stesso per la riconciliazione di tutte le cose, avendo portato la Pace tra le cose del paradiso e le cose della terra.[4]

Citazioni su Atanasio di Alessandria

  • Il più grande uomo del suo secolo, anzi, considerato sotto tutti gli aspetti, il più grande di quanti n'abbia avuti la Chiesa. (Jean-Philippe-René de La Bléterie)
  • Negli scritti d'Atanasio non può cercarsi né grand'eloquenza, giacché scopo suo era di vincere, non di piacere; né una compiuta esposizione della fede, od un'artistica confutazione delle eresie; ma qualunque punto del dogma cristiano, egli lo ravvisa ne' rapporti coll'essenza del cristianesimo. (Cesare Cantù)
  • Qualsiasi ciarlatano di paese può farsi un nome in un sinodo galileo. Basta guardare Atanasio! (Gore Vidal)
  • Se, come i prudenti lo consigliavano forse, per amor di pace egli avesse ceduto, o per timore si fosse ritirato, la Chiesa non sarebbe no soccombuta, ma a lungo sarebbero gli Ariani rimasti trionfanti. (Cesare Cantù)

Note

  1. Da De Incarnatione; citato in Cesare Cantù, Sant'Atanasio, p. 510, Biografie per corredo alla storia universale, volume I.
  2. Da Contra Gentes - De Incarnatione, 2-11, 25; citato in Angelo De Nicola, La concezione e la storia del male nel Contra Gentes - De Incarnatione di S. Atanasio, Augustinianum (Dissertationes), vol. 16, n. 1, aprile 1976, p. 85; disponibile in Pdcnet.org.
  3. Citato in Cesare Cantù, Sant'Atanasio, p. 505, Biografie per corredo alla storia universale, volume I.
  4. Da Ad Serapionem; citato in Andrew Linzey, Teologia animale, traduzione di Alessandro Arrigoni, Cosmopolis, Torino, 1998, p. 9. ISBN 978-88-87947-01-4

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