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*Quelli che rubano bisogna metterli in galera. Purtroppo questo non si può fare perché la maggioranza, in genere, li protegge. Questo è il vero scandalo che i giornali dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, per complicità. (24 ottobre 1988)<ref name="eviti" |
*Quelli che rubano bisogna metterli in galera. Purtroppo questo non si può fare perché la maggioranza, in genere, li protegge. Questo è il vero scandalo che i giornali dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, per complicità. (24 ottobre 1988)<ref name="eviti">Citato in [[Peter Gomez]] e [[Marco Travaglio]], ''Se li conosci li eviti'', Chiarelettere, Milano, 2008.</ref> |
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*C'è una volontà di normalizzazione, di ritorno a un vecchio sistema di potere, quello sul quale la mafia ha messo radici e costruito la sua potenza. Questo è il nostro allarme. Questi i fatti che denunciamo. (5 ottobre 1989)<ref name="eviti"> |
*C'è una volontà di normalizzazione, di ritorno a un vecchio sistema di potere, quello sul quale la mafia ha messo radici e costruito la sua potenza. Questo è il nostro allarme. Questi i fatti che denunciamo. (5 ottobre 1989)<ref name="eviti"> |
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*Questa è la differenza fra noi e il «sovversivismo dall'alto» del professor [[Francesco Cossiga]]. Il piccone presidenziale... vuole distruggere il fondamento democratico della Repubblica: così si apre un varco nel quale penetrano e trovano legittimazione la destra fascista e la nuova destra leghista. Così si spinge verso un collasso delle istituzioni e verso il rischio di uno sbocco plebiscitario e autoritario. (26 gennaio 1992)<ref name="eviti"> |
*Questa è la differenza fra noi e il «sovversivismo dall'alto» del professor [[Francesco Cossiga]]. Il piccone presidenziale... vuole distruggere il fondamento democratico della Repubblica: così si apre un varco nel quale penetrano e trovano legittimazione la destra fascista e la nuova destra leghista. Così si spinge verso un collasso delle istituzioni e verso il rischio di uno sbocco plebiscitario e autoritario. (26 gennaio 1992)<ref name="eviti"> |
Versione delle 16:41, 28 nov 2018
Massimo D'Alema (1949 – vivente), politico italiano.
Citazioni di Massimo D'Alema
Citazioni in ordine temporale.
- Quelli che rubano bisogna metterli in galera. Purtroppo questo non si può fare perché la maggioranza, in genere, li protegge. Questo è il vero scandalo che i giornali dovrebbero denunciare e invece non lo fanno, per complicità. (24 ottobre 1988)[1]
- C'è una volontà di normalizzazione, di ritorno a un vecchio sistema di potere, quello sul quale la mafia ha messo radici e costruito la sua potenza. Questo è il nostro allarme. Questi i fatti che denunciamo. (5 ottobre 1989)Errore nelle note:
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- Ah-ah! È impensabile che il dottor Berlusconi entri in politica. Deve occuparsi dei suoi debiti. Stia fermo, tanto prenderebbe pochi voti. Non siamo mica in Brasile![2]
- Lo dico e lo ripeto: Amato è un bugiardo e un poveraccio. È uno che deve far di tutto per restare lì dov'è, sulla poltrona. Ma che devo fare? Devo dire vaffanculo?[3]
- Ho qualche difficoltà a considerare Berlusconi un uomo nuovo, dal momento che è stato uno degli uomini più vicini a quelli che han governato l'Italia negli anni Ottanta. (10 febbraio 1994)Errore nelle note:
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(12 giugno 1995) - La Lega c'entra moltissimo con la sinistra, non è una bestemmia. Tra la Lega e la sinistra c'è forte contiguità sociale. Il maggior partito operaio del Nord è la Lega, piaccia o non piaccia. È una nostra costola, è stato il sintomo più evidente e robusto della crisi del nostro sistema politico e si esprime attraverso un anti-statalismo democratico e anche antifascista che non ha nulla a vedere con un blocco organico di destra [4]
- A me non importa se Berlusconi vuole l'accordo sulle riforme per interesse personale.[5] (31 dicembre 1995)
- Io di Berlusconi mi fido: credo proprio che sia sincero, quando dice di volere le riforme.[5] (23 gennaio 1996)
- [In visita alla sede di Mediaset] Non sono qui per rendere omaggio a Berlusconi, ma a un'azienda che è un patrimonio per il Paese.[6]
- La delegittimazione dei giudici scardina l'ordinamento democratico. (9 aprile 1996)Errore nelle note:
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(31 maggio 1996) - Con Berlusconi dobbiamo riscrivere le regole dello Stato democratico.[7] (3 giugno 1996)
- Umanamente, Berlusconi mi è proprio simpatico.[7] (25 luglio 1996)
- Penso che sia ingiusto attaccare Di Pietro e il Pool di Milano, perché questi magistrati hanno reso un grande servizio al Paese. (20 luglio 1997)Errore nelle note:
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- [Pochi giorni prima di divenire premier senza elezioni] O Prodi o elezioni.[8] (ottobre 1998)
- Ringrazio il senatore Cossiga per il suo appoggio [al nuovo Governo]: è un gesto importante, significa che la guerra fredda è finita. (16 ottobre 1998)Errore nelle note:
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- Essere stato piduista vuol dire aver partecipato a un'organizzazione, a una setta segreta, che tramava contro lo Stato, e questo è sancito dal Parlamento. E condivido quest'opinione che si è formata dopo l'inchiesta della Commissione Anselmi.[9]
- Trovo sinceramente di pessimo gusto aver fatto quest'incontro a Teano. L'idea di trasformare una pagina di storia patria in una messa in scena con Maroni al posto di Garibaldi o di Vittorio Emanuele è un'offesa al nostro Paese.[10]
- Alessandro Natta ha rappresentato per me tutta una parte della mia vita.[11]
- Questo autolesionismo è la conferma di ciò che penso da anni. La sinistra di per sé è un male. Soltanto l'esistenza della destra rende questo male sopportabile.[12]
- [...] io giro l'Italia e il tema drammatico che vedo emergere è la profonda sofferenza e la grande inquietudine della gente. Il Paese è pervaso da una passione triste. L'unico che si è dipinto un sorriso in faccia è il Cavaliere, ma lui com'è noto vive in un'altra dimensione che non ha niente a che vedere con la realtà.[13]
- Io sono un uomo di sinistra ragionevole che cerca di impegnarsi per il bene del Paese.[14]
- [Commentando la crisi di governo della sinistra nel febbraio 2007] È un disastro, mi perdo la Roma in Champion's League...[15]
- Berlusconi ha buon gioco, perché veniamo da un periodo di vuoto d'autorità.[16]
- Nichi Vendola è l'unico in grado di rilanciare un'idea di sinistra in chiave moderna, gli altri mi sembrano troppo disorientati.[16]
- Siamo tutti d'accordo sul superamento delle alleanze come ammucchiate di tutti contro qualcuno, il che non vuol dire isolamento. Ora si tratta di farle sulla condivisione dei programmi.[16]
- È da temersi che la Chiesa ceda alla tentazione del potere e che il peso politico dei cattolici si indirizzi da una parte per ottenere in cambio la tutela giuridica di principi e valori, come aborto o fecondazione, perché diventino leggi imposte a tutti colpendo la laicità dello Stato.[17]
- La tentazione del potere è demoniaca e sempre, nella storia della Chiesa, è stata all' origine di misfatti, di cui Giovanni Paolo II ha dovuto chiedere perdono.[17]
- L'altro giorno in parlamento ci siamo dovuti battere per difendere i diritti dei disabili gravi ad avere un'assistenza degna di questo nome. E ci siamo sentiti rispondere da parte di quell'energumeno tascabile che è il ministro Brunetta che ci sono degli abusi. Ma se ci sono degli abusi bisogna colpirli senza cancellare i diritti. Con la sua virulenta campagna contro tutto ciò che è pubblico, Brunetta rischia di colpire beni pubblici essenziali e di fare di tutta l'erba un fascio.[18]
- Una delle ragioni per le quali io posso risultare ostico persino ad una parte dell'elettorato di sinistra è che io faccio sempre politica, anche in campagna elettorale.[19]
- I giornali italiani non sono tanto dannosi quanto irrilevanti. [...] Il confronto con i giornali stranieri è umiliante. Quelli si occupano di cose serie mentre da noi si stampano solo cazzate. [...] Provo ripugnanza per questo modo di fare giornalismo.[20]
- [«Lei disse nel 1995 che la Lega Nord era una costola della sinistra»] No, del movimento operaio, ed era un'analisi giustissima. Adesso che gli operai votano Lega lo dicono tutti, io l'ho detto 15 anni fa.[21]
- Noi abbiamo una forma democratica della leadership: i leader possono cambiare. Mentre la destra italiana da sedici anni è sotto il comando imperituro di Berlusconi. Però vorrei fare osservare che è la loro l'anomalia, non la nostra. Perché Berlusconi, che ha perduto per due volte le elezioni, nel '96 e nel 2006, tuttavia è rimasto a capo della destra, cosa che non avviene in nessun paese democratico. E perché Berlusconi, malgrado che abbia perduto per due volte le elezioni, Berlusconi è rimasto, ormai per quasi vent'anni, a capo della destra? Perché lui ne è il proprietario, non il leader. E quindi questo è un concetto del tutto diverso. Ora, se si pensa che anche il centrosinistra debba avere un proprietario, ci si sbaglia. Siamo un'associazione libera.[22]
- Sono un partigiano di Zeman. La sua è una figura che divide, di forte personalità, uno che ama il bel calcio.[23]
- [Alle elezioni primarie del Partito democratico 2012] Se si va sulla strada di Renzi si va al disastro politico.[24][25]
- [Enrico] Letta è solo un leader di transizione per un governo [il Governo Letta] momentaneo e con un programma di scopo. Non sarà utile una seconda volta. Per il futuro immagino Gianni Cuperlo alla segreteria del partito [il Partito Democratico] e Matteo Renzi a Palazzo Chigi.[26]
- Non mi pare che al successo mediatico di Renzi corrisponda una straordinaria ricchezza e novità di contenuti.[27]
- [Durante la campagna elettorale del 2018] Io non partecipo alla criminalizzazione del M5s anche perché è senz'altro più preoccupante la deriva neofascista della Lega.[28]
Dall'intervista di Maria Teresa Meli, «Atto di barbarie, è allarme democrazia», Corriere.it, 5 settembre 2009
- Bersani è un leader autorevole, determinato a costruire un partito e un gruppo dirigente, dopo che si è pensato troppo a lungo che bastasse demolire ciò che c'era per costruire il nuovo.
- Bersani è un uomo di governo capace ed è sempre stato fuori dai conflitti personali all'interno del centrosinistra. Lui è di gran lunga la persona più adatta a guidarci in questa fase di ricostruzione del partito, dopo il periodo confuso che ha caratterizzato l'avvio del PD.
- Con Bersani nel partito ci sarà finalmente la pace.
Citazioni su Massimo D'Alema
- [Nel 2016] Ai vituperati giornalisti, Massimo D'Alema ne regala tali e tante sul Pd da far invidia a Beppe Grillo. Con la differenza che le bordate sparate dal primo rottamato dell'era Renzi non sono affidate al linguaggio urlato del Blog, ma recitate nel freddo e lucido linguaggio della battaglia politica e della lotta di partito. (Norma Rangeri)
- Berlusconi non si deve guardare da lui, ma semmai da quelli come Bossi. (Marcello Dell'Utri)
- Berlusconi veste i suoi da ginnasti dell'Ottocento e li porta alle Bermuda? D'Alema convoca i Vip in convento. Dov'è la differenza? (Stefano Benni)
- [In un mondo in cui:] C'è il leggiadro Vendola con la lingua di pezza e l'orecchino, che fa il comunista e vuole prendere il posto di Bersani, che fa di tutto senza fare niente; c'è Veltroni, l'amerikano di piazza Fiume, aedo di Kennedy e bardo di Che Guevara, che si detestavano. C'è il super «Baffino» D'Alema che si prende tanto sul serio e che nessuno ormai prende più sul serio. C'è Rutelli che non sa più quale gabbana indossare, avendole già indossate tutte. Ieri per il divorzio o l'aborto, oggi per il Papa e il Concilio di Trento. (Roberto Gervaso)
- C'è sempre stata una timidezza reverente nei suoi confronti da parte dei giornalisti. (Giorgio Forattini)
- D'Alema, del resto, è il più comunista di tutti: vuole andare al potere e mantenerlo senza la democrazia. (Silvio Berlusconi)
- D'Alema, di' una cosa di sinistra! (Aprile)
- D'Alema è una jena, quelli che predicano odio prima o poi cadono. (Giorgio Forattini)
- [Sul confronto con Palmiro Togliatti] D'Alema ha grandissima intelligenza politica, ma ha però meno esperienza e questo porta ad essere più impetuosi e meno attenti alle ripercussioni. (Nilde Iotti)
- D'Alema, un grande stratega, le intuizioni storiche nascono sempre da grandi errori, come quando Colombo confuse l'America con le Indie. (Roberto Benigni)
- D'Alema vale dieci Cofferati. Però ha avuto la grossa opportunità di cambiare la sinistra e non l'ha sfruttata. Mancanza di coraggio. (Alessandro Cè)
- È un imbroglione che non vuole dare al popolo la costituente. La sinistra è bugiarda: vuole godere i frutti del maggioritario mettendosi la maschera delle riforme. (Umberto Bossi)
- [Nel 2014] Ho dovuto ascoltare Massimo D'Alema dire che Matteo Renzi non è di sinistra. Perché, lui lo è? È ridicolo. (Giovanni Senzani)
- I progetti non lo interessano se non sono la giustificazione di un agire politico, [...] ricorda in caricatura il personaggio di Elikon nel Caligola di Camus. (Bruno Trentin)
- [Sul ruolo di segretario del Partito Democratico della Sinistra] In un momento come questo c'è bisogno di un capo di partito dotato di molte capacità. (Nilde Iotti)
- L'Europa è stata assente, muta, poco considerata. L'Europa avrebbe potuto essere più presente se la sua voce fosse stata affidata al presidente D'Alema, il cui prestigio, la cui conoscenza ed esperienza non è da rottamare. (Gianni Letta)
- Massimo D'Alema è bravo, intelligente. Non è l'uomo che punta a un partito democratico indistinto e confuso come Veltroni. È un leader della sinistra diverso da noi. Proprio per questo ci si potrebbe alleare perché non ci sarebbe confusione. (Mino Martinazzoli)
- Non volevo una carezza da lui, ma una intelligenza come la sua non può permettersi il lusso di dare la stura a una deriva catastrofica del suo partito e del centro sinistra. (Nichi Vendola)[29]
- [Alla domanda: Perché le piace tanto D'Alema?] Perché come me per attaccare i manifesti elettorali è andato di giro nottetempo con il secchio di colla di farina a far botte. Perché è un comunista nazionale e democratico, un berlingueriano di ferro, e quindi un quasi affine mio, non della mia bella nipote Bianca Berlinguer che invece è bella, brava e veltroniana. E poi è uno con i coglioni. Antigiustizialista vero, e per questo minacciato dalla magistratura. (Francesco Cossiga)
- Sai, un po' come nell'antica Grecia, che mentre gli schiavi coltivavano i campi i cittadini potevano fare filosofia. Solo che la Grecia ci ha dato Socrate, Aristotele e Talete, questi [gli studenti di estrema sinistra] ci hanno dato D'Alema. (Marco Malvaldi, A bocce ferme)
- [Sulla nomina di D'Alema a primo ministro] Sono lieto e anche un po' orgoglioso. Perché D'Alema è un dirigente, prima del partito comunista poi del Pds, di grandi qualità. (Alessandro Natta)
- "Spezzaferro" sembra un tenentino della Belle époque, un coiffeur pour dames fine Ottocento uscito da una novella di Maupassant o da un romanzo di Guido da Verona. Ma ha la stoffa del leader. È il miglior fico del bigoncio diessino dell'ex-scuderia marxista-leninista, ripulita dall'ascetico Berlinguer e ribattezzata, dopo la caduta del Muro berlinese, dal baffuto Occhetto. (Roberto Gervaso)
Note
- ↑ Citato in Peter Gomez e Marco Travaglio, Se li conosci li eviti, Chiarelettere, Milano, 2008.
- ↑ Nel 1993; citato in Le ultime parole famose, D.Repubblica.it, 24 maggio 2011.
- ↑ Citato in La Stampa, 11 marzo 1993; citato in Marco Travaglio, Carta Canta – Proto-Vaffa Day, Repubblica.it, 21 settembre 2007.
- ↑ Citato in "Un conclave per la sinistra", la Repubblica, 1° novembre 1995.
- ↑ a b Citato in Marco Travaglio, Ad personam, Chiarelettere, Milano, 2010, p. 103. ISBN 978-88-6190-104-9.
- ↑ Citato in Paola Di Caro, D'Alema in Fininvest: non dovete temerci, Corriere della Sera, 5 aprile 1996, p. 3.
- ↑ a
b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
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- ↑ Citato in Marco Travaglio, Ad personam, Chiarelettere, Milano, 2010, p. 100. ISBN 978-88-6190-104-9.
- ↑ Dall'intervista a Radio anch'io, 7 marzo 2000; citato in Mario Guarino e Fedora Raugei Gli anni del disonore: dal 1965 il potere occulto di Licio Gelli e della Loggia P2 tra affari, scandali e stragi, Edizioni Dedalo, 2006, p. 227. ISBN 8822053605
- ↑ Citato in Enzo D'Errico, Polo-Lega, a Teano un «patto» per il Sud, Corriere della Sera, 12 aprile 2000, p. 7.
- ↑ Citato in L'addio a Natta tra rose rosse e pugni chiusi D'Alema: «Ha rappresentato una parte della mia vita» IlTirreno.it, 25 maggio 2001
- ↑ Dall'intervista "Dall'Iraq alla fecondazione, dalla Gasparri alla Finanziaria, il Cavaliere ha fallito. E dopo le europee...", L'espresso, 19 dicembre 2003; riportata in Berlusconi se ne vada , MassimoDAlema.it.
- ↑ Dall'intervista di Massimo Giannini, la Repubblica; riportata in D'Alema: "Conflitto d'interessi faremo la nuova legge", MassimoDAlema.it, 1° aprile 2006.
- ↑ Dall'intervista di Marco Cianca, «Il premier fermi la strategia della tensione», Corriere.it, 15 aprile 2006.
- ↑ Citato in Massimo Giannini, L'amarezza di D'Alema "Cosa volevano di più?", Repubblica.it, 22 febbraio 2007.
- ↑ a b c Citato in Monica Guerzoni, E D'Alema elogia Nichi Vendola «Basta casinisti», Corriere della Sera, 25 maggio 2008, p. 8.
- ↑ a b Citato in «Chiesa, la tentazione del potere è demoniaca» Corriere.it, 26 maggio 2008.
- ↑ Citato in Botta e risposta tra D'Alema e Brunetta, Corriere.it, 21 ottobre 2008.
- ↑ Dall'intervista a Repubblica Radio Tv Massimo D'Alema, 27 maggio 2009.
- ↑ Dall'intervista al Corriere Magazine, 4 giugno 2009; citato in Matteo Marchetti e Luca Sappino, Le migliori stoccate di Massimo D'Alema, Espresso.Repubblica.it, 11 marzo 2016.
- ↑ Da un'intervista a Panorama, 31 luglio 2009; citato in Matteo Marchetti e Luca Sappino, Le migliori stoccate di Massimo D'Alema, Espresso.Repubblica.it, 11 marzo 2016.
- ↑ Dall' intervista a RaiNews24, 5 agosto 2010 (Video disponibile su YouTube.com).
- ↑ Dall'intervista di Chiara Gamberale durante la festa del Pd romano, 4 luglio 2012; citato in Marco Sarti, «La sinistra è Zeman, gioca bene ma prende tanti gol», Linkiesta.it, 5 luglio 2012.
- ↑ 8 novembre 2012; citato in Sul carro di Matteo Renzi c'è posto per tutti. Ma ecco cosa dicevano di lui i nuovi renziani, Repubblica.it, 17 luglio 2014.
- ↑ Citato in Primarie Pd, polemica sui fondi Renzi attacca: chi paga sms di Bersani?, Il Messaggero.it, 8 novembre 2012.
- ↑ Citato in Le previsioni di D'Alema: «Letta? Non ha futuro. Con Matteo Renzi vinciamo», Corriere.it, 23 agosto 2013.
- ↑ 29 ottobre 2013; citato in Sul carro di Matteo Renzi c'è posto per tutti. Ma ecco cosa dicevano di lui i nuovi renziani, Repubblica.it, 17 luglio 2014.
- ↑ Citato in D'Alema: "Preoccupa la deriva neofascista della Lega", Repubblica.it, 21 gennaio 2018.
- ↑ Dall'intervista al Corriere della Sera, 7 gennaio 2010.
Bibliografia
- Biondani Paolo, Gerevini Mario e Malagutti Vittorio, Capitalismo di rapina, Chiarelettere, Milano, 2007. ISBN 9788861900233
Altri progetti
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