Ronald Reagan

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Ronald Reagan nel 1981

Ronald Wilson Reagan (1911 – 2004), 40° presidente degli Stati Uniti d'America.

Citazioni di Ronald Reagan[modifica]

  • Alcune persone vivono a lungo e si chiedono se abbiano mai fatto la differenza al mondo; i marine non hanno questo problema.[1]
  • Ci sono insulti peggiori che essere definito un sognatore.[2]
  • Circa l'80% dell'inquinamento dell'aria è provocato dall'emissione di idrocarburi da parte della vegetazione. Quindi non esageriamo nel regolamentare le emissioni standard provenienti dalle attività dell'uomo.
Approximately 80% of our air pollution stems from hydrocarbons released by vegetation; so let's not go overboard in setting and enforcing tough emissions standards from man-made sources.[3]
  • Come primo ministro della più popolosa democrazia esistente al mondo e come presidente del movimento dei paesi non allineati i suoi sforzi decisi per promuovere la pace, la sicurezza e lo sviluppo economico nell'Asia meridionale e in tutto il mondo serviranno costantemente a ricordarci l'impegno della signora Gandhi per difendere i valori, da lei condivisi, delle nazioni democratiche.[4]
  • Come si riconosce un comunista? Beh, è uno che ha letto Marx e Lenin. E come si riconosce un anticomunista? È uno che ha capito Marx e Lenin.[5][6]
  • [Ultime parole famose] Cuba è la prossima nella ramazzata della democrazia. E lasciatemi dire direttamente a Fidel Castro: tu sei finito.
Cuba is next in democracy's sweep. And let me say directly to Fidel Castro: You are finished. (da un discorso del 17 maggio 1990 all'Università di Pennsylvania[7])
  • Dicono che ci siano due posti dove il comunismo funziona: in cielo, dove non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove ce l'hanno già.[8][6]
  • Dopo che ieri sera ho visto Rambo, so cosa fare la prossima volta che ciò accade.
After seeing Rambo last night, I know what to do the next time this happens.[9]
  • [Su Michail Gorbačëv] È il primo leader sovietico, a quanto mi risulta, ad aver parlato spontaneamente di un taglio degli arsenali nucleari.[10]
  • [Su Michail Gorbačëv] È l'unico che cerca di attuare l'insegnamento di Lenin, la Nep, la nuova politica economica. La glasnost e la perestrojka potrebbero cancellare lo stalinismo...[11]
  • [Su Muhammad Zia-ul-Haq] Ha avuto il coraggio di ospitare milioni di afghani che sfuggivano ad una guerra brutale, e di aiutare la resistenza afghana.[12]
  • [Su Frank Sinatra] Il suo amor di patria, la sua generosità nei confronti dei meno fortunati, la sua arte e la sua personalità vincente e ricca di umanità fanno di lui uno degli americani più degni e rappresentativi. È inoltre un uomo che con la sincerità si è sempre comportato a modo suo.[13]
  • [A un giornalista che gli chiese se gli sarebbe piaciuto prendere parte a una missione spaziale] E perché mai? sono tanti anni, ormai, che ho la testa tra le nuvole! [14]
  • La gente che vive nell'Unione Sovietica racconta molte storie divertenti, spesso come forma di protesta clandestina. Una di questa riguarda la domanda: Cos'è un comunista? Risposta: una persona che ha letto i lavori di Marx e Lenin. E la domanda: Cos'è un anticomunista? Risposta: qualcuno che ha capito i lavori di Marx e Lenin.[15]
People who live in the Soviet Union tell many funny stories, often as a form of underground protest. One is about the question: What is a Communist? The answer: A person who has read the works of Marx and Lenin. And the question: What is an Anti-Communist? The answer: someone who understands the works of Marx and Lenin.[16]
  • La scorsa notte ho visto quella roba in televisione, e vedere quelle scimmie da quei paesi africani… Diamine, sono ancora a disagio a indossare le scarpe![17]
  • [Presentando la riforma delle tasse] Mi sono ricordato di un recente film di successo. E nello spirito di Rambo, lasciate che vi dica: «questa volta vinceremo!».
I'm reminded of a recent, very popular movie. And in the spirit of Rambo, let me tell you, we're going to win this time.[18]
  • Miei cari americani, sono lieto di annunciarvi che oggi ho firmato una legge che ha messo al bando per sempre la Russia. Inizieremo a bombardarli fra cinque minuti. [Frase pronunciata nell'agosto 1984 durante le prove di una trasmissione radio, pensando che non sarebbe stata registrata][19]
  • [Ultime parole famose, nel 1973] Il pensiero di diventare Presidente [degli Stati Uniti d'America] mi spaventa. Io non penso di volere quella carica.
The thought of being President frightens me. I do not think I want the job.[20]
  • [Su Sandro Pertini nel 1982] Oggi è arrivato Sandro Pertini. Ha 84 anni ed è un fantastico gentiluomo. Abbiamo avuto un ottimo colloquio. Ama molto gli Stati Uniti. C'è stato un momento commovente quando è passato davanti al marine che teneva la nostra bandiera. Si è fermato e l'ha baciata.[21]
  • Potete scappare, ma non potrete nascondervi per sempre!
You can run, but you can't hide forever.[22]
  • Quei [mujaheddin] sono combattenti per la libertà. Queste sono persone che combattono per il proprio paese e non vogliono diventare uno stato satellite dell'Unione Sovietica, che è arrivata e ha stabilito un governo di sua scelta lì, senza riguardo per i sentimenti degli afghani.
Those are freedom fighters. Those are people fighting for their own country and not wanting to become a satellite state of the Soviet Union, which came in and established a government of its choosing there, without regard to the feelings of the Afghans.[23]
  • Segretario generale Gorbaciov, se lei cerca la pace, se cerca prosperità, se cerca liberalizzazione per l'Unione Sovietica e l'Europa dell'est: venga a questa porta. Signor Gorbaciov, apra questa porta. Signor Gorbaciov, abbatta questo muro![24]
General Secretary Gorbachev, if you seek peace, if you seek prosperity for the Soviet Union and Eastern Europe, if you seek liberalization: Come here to this gate. Mr. Gorbachev, open this gate. Mr. Gorbachev, tear down this wall!
  • Sinora la distensione è stata una strada senso unico, di cui l'Unione Sovietica sia servita per seguire i propri fini [...]. Non c'è dirigente sovietico che non abbia ribadito più volte l'affermazione che l'obiettivo deve essere quello di promuovere la rivoluzione mondiale e l'instaurazione di uno Stato mondiale socialista o comunista, quale che sia la parola che si vuole usare.[25]
  • Una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai essere combattuta.[26]

Attribuite[modifica]

  • Il contribuente è uno che lavora per lo stato senza essere un impiegato statale.[27]

Citazioni su Ronald Reagan[modifica]

  • [Durante l'elezione di Ronald Reagan] Io penso che Reagan riporterà l'America come era una volta. Una regione artica ricoperta di ghiaccio. (Steve Martin)
  • – Allora, dimmi, ragazzo del futuro... chi è il presidente degli Stati Uniti nel 1985?
    – Ronald Reagan.
    – Ronald Reagan?! L'attore?! E il vicepresidente chi è? Jerry Lewis?! Suppongo che Marilyn Monroe sia la First Lady! E John Wayne è il ministro della guerra! (Ritorno al futuro)
  • La prima cosa da fare nel caso Ronald Reagan stia parlando in televisione: accendete e abbassate il volume, mettete vostro figlio davanti allo schermo e avvertitelo: "Se ti chiede di entrare in una macchina, ti offre una caramella, o ti chiede di andare a combattere in Nicaragua, digli di NO!" (Frank Zappa)
  • Nella sua California era imbattibile, dominava persino i dibattiti (accesi) con gli studenti progressisti della Stanford University. Ma si perdeva, dicevo allora, se appena entrava in Nevada. Mi sembrò, conoscendolo e parlandoci spesso alla Hoover Institution di Stanford, che fosse già un po' arteriosclerotico. Eppure conquistò la Casa Bianca per due mandati. Reagan fu anche il presidente che vinse a tavolino la guerra fredda credendo alla tesi delle Guerre stellari di Edward Teller, padre della bomba termonucleare. Reagan gli diede retta e fece partire un riarmo. L'Unione Sovietica fece i suoi conti e capì che tecnologicamente non avrebbe retto alla corsa. Ma in verità le Guerre stellari erano un'invenzione di Teller! Me lo ha detto proprio lui. In confidenza, s'intende. (Giovanni Sartori)
  • Reagan è una persona vecchia e malata, sotto la pressione dei suoi nemici potrebbe prendere decisioni insensate. Ma gli costerebbe caro. (Ali Akbar Hashemi Rafsanjani)
  • Reagan non è stato un presidente, è stata l'ultima volontà di Walt Disney. (Robin Williams)
  • Reagan non è un reazionario, ma un fior di conservatore. Sa bene cosa, nel paese più vitale e innovatore del mondo, vada conservato e perché. [...] Reagan ha quel fiuto e quel piglio da vecchio cowboy, franco e risoluto, a volte spavaldo, e sempre rassicurante, che tanto piace agli americani. (Roberto Gervaso)
  • [Su Ronald Reagan e l'AIDS] Ritengo che non avesse capito la portata di quello che stava succedendo: è stata Liz Taylor a esortarlo a prendere una posizione pubblica in un convegno dove erano presenti molti rappresentanti della comunità omosessuale. Fino a quel momento il silenzio è stato un grave errore di un presidente che ha anche molti meriti in altri campi. (Anthony Fauci)
  • Ronald Reagan una volta disse che in russo non esiste un equivalente della parola "libertà" (invece c'è, è svoboda, ed è un vocabolo ben presente nella letteratura). Reagan sostenne che i missili balistici intercontinentali una volta lanciati potevano essere richiamati. [...] Reagan mise in allarme le sue controparti sovietiche affermando che Usa e Urss avrebbero unito le forze contro un'invasione di marziani. Seminò il terrore tra gli elettori parlando a ruota libera della "fine dei tempi" adombrata nella Bibbia. Nello Studio ovale disse a Yitzhak Shamir e a Simon Wiesenthal, in due diverse occasioni, di aver assistito di persona alla liberazione dei campi di sterminio nazisti. Ma non è ancora finita. Annunciò che il Sudafrica dell'apartheid era stato "al nostro fianco in tutte le guerre che abbiamo combattuto", quando nell'ultima guerra mondiale i dirigenti sudafricani erano stati dalla parte opposta. [...] Vendette armi pesanti ai mullah iraniani e su questo mentì ripetutamente. Poi stornò i profitti di questo traffico criminale verso il Nicaragua, dove si combatteva una guerra illegale, e anche su questo mentì senza tregua. Lasciò infine che i suoi sottoposti dicessero che era troppo ottuso per capire il nesso tra questi due crimini, entrambi punibili con l'impeachment. A quel punto passò disinvoltamente a sostenere Saddam Hussein contro Teheran. (Christopher Hitchens)
  • Un grande poeta ha osservato che la volpe sa tante cose piccole, mentre il porcospino sa una sola cosa grande. Ronald Reagan non era né una volpe né un porcospino. Era stupido come una zucca. In qualsiasi sera della settimana avrebbe potuto ospitare a cena i grandi della terra, e invece mangiava quasi sempre da un vassoio, seduto davanti alla tv. Non aveva amici, solo compari. Dai figli non era poi tanto benvoluto. Sua moglie l'aveva conosciuta perché lei aveva bisogno di farsi cancellare da una lista nera maccartista di attori, e lui aveva il potere di farlo. A Washington gli anni passavano e io, trovando già incredibile che un uomo del genere avesse potuto essere un cattivo governatore della California in un anno difficile, non mi capacitavo di come un paese tanto forte potesse sorbirsi un presidente così fasullo e anche un po' scemo. (Christopher Hitchens)

Michail Gorbačëv[modifica]

Reagan con Gorbačëv nel 1985
  • Fu un Presidente di grande statura, dotato di coraggio e inventiva. Non so come altri leader avrebbero reagito di fronte a una situazione così difficile come quella che egli dovette affrontare.
  • Reagan era consapevole che il mondo intero stava correndo gravissimi pericoli e che una guerra nucleare era possibile. Per questo non si tirò indietro di fronte al problema di mettere fine alla guerra fredda.
  • Sapevo perfettamente che mi sarei trovato di fronte un uomo di idee profondamente conservatrici, perfino reazionarie. Eppure mi resi conto assai presto che era un uomo lineare, senza fronzoli e senza trucchi.

Paul Krugman[modifica]

  • Ciò che intendo per reaganismo va oltre l’economia vudù, la pretesa che gli sgravi fiscali abbiano un potere magico e possano risolvere tutti i problemi. Dopo tutto, nessuno crede a quella pretesa a parte una manciata di ciarlatani e di individui strampalati, in aggiunta all’intero Partito Repubblicano. No, intendo qualcosa di più ampio – il convincimento che l’aiuto per migliorare le esistenze delle persone comuni consista nel rendere i ricchi più ricchi e nell’aspettare che i benefici vengano giù a cascata. Questa convinzione era incapsulata nella famosa espressione di Ronald Reagan secondo la quale le parole più terribili in lingua inglese sono: "I’m from the government, and I’m here to help".
  • I repubblicani, naturalmente, hanno trasformato Reagan in una icona, ritraendolo come il salvatore di una nazione disperata, in declino. Tuttavia, questa è per la maggior parte solo propaganda. Da quella leggenda, non saprete mai che la crescita economica sotto Reagan è stata solo leggermente più veloce di quello che era stata sotto Jimmy Carter, e più lenta di quello che sarebbe stata con Bill Clinton. E l’ineguaglianza rapidamente crescente dei redditi comportò che i benefici della crescita economica andarono solo ad una piccola elite, che soltanto un po’ ricadde sulla maggioranza della popolazione. La povertà, misurata correttamente, era più alta nel 1989 di quanto non fosse dieci anni prima. In ogni caso il prodotto interno lordo non è la stessa cosa del benessere. Altre misure indicano che stavamo già cambiando rotta. Ad esempio, nel 1980 l’aspettativa di vita era simile a quella nelle altre nazioni ricche; ma gli anni di Reagan segnano l’inizio della grande divergenza dal resto del mondo avanzato della mortalità negli Stati Uniti. Ai giorni nostri, in media gli americani possono aspettarsi di vivere quattro anni in meno dei loro omologhi in paesi paragonabili. Il punto principale, tuttavia, è che sotto Reagan l’irrazionalità e l’odio per i fatti cominciò a subentrare nel Partito Repubblicano.
  • In America ci sono sempre state teorie cospirative, odio per la scienza e faziosità antidemocratica. Prima di Reagan, tuttavia, i conservatori che prevalevano e il gruppo dirigente repubblicano rifiutavano di fare alleanze con quella fazione, tenendola ai margini della politica. All’opposto, Reagan portò i folli nell’accampamento.
  • Reagan e i suoi dirigenti spesero anni a negare la minaccia delle piogge acide, mentre insistevano che l’evoluzionismo fosse solo una teoria e promuovevano l’insegnamento del creazionismo nelle scuole. Il rifiuto della scienza in parte rifletteva l’ossequio ad interessi particolari che non volevano regolamenti basati sulla scienza. Fu anche più importante, tuttavia, l’influenza della destra religiosa, che dapprima divenne sotto Reagan una importante forza politica ed è diventata sempre più centrale nella coalizione repubblicana, sino ad essere oggi un importante elemento chiave del rigetto dei fatti e della democrazia, da parte del partito.

Note[modifica]

  1. Citato in Call of Duty 4: Modern Warfare.
  2. Dal discorso alla Oxford Union Society del 4 dicembre 1992.
  3. (EN) Da un'intervista per Sierra magazine, 10 settembre 1980 durante la campagna elettorale; citato in Katy Heslop, The president in his own words, the Guardian.com, 22 ottobre 2003.
  4. Citato in Reagan svegliato in piena notte «Una prova della minaccia terrorista», L'Unità, 1 novembre 1984
  5. Dal discorso alla convention annuale delle Concerned Women for America, Arlington, Virginia, 25 settembre 1987.
  6. a b Citato ne Il liberista tascabile, a cura dell'Istituto Bruno Leoni, IBL Libri, 2014.
  7. (EN) Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, The Experts Speak, New York, Villard, 1998, p. 287. ISBN 0-679-77806-3
  8. Dal discorso alla conferenza della National Federation of Independent Business, Washington DC, 22 giugno 1983.
  9. 30 giugno 1985, fuori onda prima di pronunciare il discorso ufficiale sulla liberazione di 39 ostaggi americani in Libano.
  10. Citato in Reagan elogia Gorbaciov, La Stampa, 13 giugno 1986
  11. Citato in Reagan: Gorbaciov è il «nuovo Lenin», La Stampa, 27 febbraio 1988
  12. Citato in Tutti si chiedono che ne sarà dell'Afganistan, Avanti!, 19 agosto 1988
  13. Citato in: Renzo Magosso, Frank Sinatra, Book Time, Milano, 2019, IV pagina di copertina. ISBN 978-88-6218-300-0
  14. Citato in Leggendo qua e là..., La settimana enigmistica, N. 4377, p. 4.
  15. Citato nel 2006 da Silvio Berlusconi: «Tutti abbiamo letto Marx, c'è chi l'ha letto e chi l'ha capito. Chi l'ha letto è diventato comunista e chi l'ha capito è diventato liberale.»
  16. Da Remarks to Captive Nations Conference Participants, 24 luglio 1987. Citato in Public Papers of the Presidents of the United States: Ronald Reagan, 1987, Best Books on, 1989, p. 868. ISBN 1623769515
  17. Citato in È emersa una telefonata razzista del 1971 fra Ronald Reagan e Richard Nixon, Ilpost.it, 1 agosto 2019
  18. Da Remarks at the Santa-Cali-Gon Days Celebration in Independence, Missouri, 2 settembre 1985. Riportato su Reagan.Utexas.edu; video disponibile su Youtube.com.
  19. Citato in Richard Crockatt, Cinquant'anni di guerra fredda, traduzione di L. Cecchini, Salerno Editrice, 1997, p. 435. ISBN 9788884022134
  20. (EN) Citato in Christopher Cerf e Victor Navasky, The Experts Speak, New York, Villard, 1998, p. 311 ISBN 0-679-77806-3
  21. Citato in ACCADDE OGGI – Nel 1896 nasceva Pertini, il presidente più amato, firstonline, 25 settembre 2019.
  22. Discorso pubblico del 1985 alla Casa Bianca riferito ai terroristi che, dopo aver sequestrato la nave da crociera "Achille Lauro" ed aver ucciso un passeggero americano, erano stati incarcerati e successivamente scarcerati dal governo italiano, riuscendo poi a far perdere le proprie tracce trovando rifugio in alcuni paesi arabi. Fonte? Fonte?
  23. REAGAN HINTING AT ARMS FOR AFGHAN REBELS, su nytimes.com (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2015).
  24. Nel 1987, a Berlino, davanti alla porta di Brandeburgo; da Reagan - Tear Down This Wall.
  25. Citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. Dal 1918 ai giorni nostri'', Editori Laterza, Roma, 2008, ISBN 978-88-420-8734-2, pag. 1256
  26. Dal discorso sullo stato dell'Unione, 1984. Citato in AA.VV., Il libro della legge, traduzione di Sonia Sferzi, Gribaudo, 2021, p. 246. ISBN 9788858029596
  27. Citato in Dizionario delle citazioni, a cura di Ettore Barelli e Sergio Pennacchietti, BUR, Milano, 2013. ISBN 9788858654644

Filmografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]