GoldenEye (film 1995)
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GoldenEye
Titolo originale |
GoldenEye |
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Lingua originale | inglese |
Paese | Gran Bretagna, Stati Uniti d'America |
Anno | 1995 |
Genere | spionaggio |
Regia | Martin Campbell |
Sceneggiatura | Michael France, Kevin Wade, Bruce Feirstein e Jeffrey Caine |
Produttore | Barbara Broccoli, Michael G. Wilson |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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GoldenEye, film angloamericano del 1995 con Pierce Brosnan e Isabela Scorupco, regia di Martin Campbell.
Frasi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- La considero un dinosauro misogino sessista, una reliquia della Guerra Fredda il cui puerile fascino, sprecato nel mio caso, ha invece colpito la giovane donna da me mandata a valutarla. (M) [a James Bond]
- Se lei pensa anche solo per un momento che io non abbia le palle per mandare un uomo a morire, il suo istinto le servirà a poco. Io non mi farò scrupolo di mandarla incontro alla morte, ma non sarà per un capriccio, o per il suo cavalleresco disinteresse per la vita. (M)
- [ultime parole] Guardia! (Ministro della difesa Dimitri Mishkin)
- James e io condividevamo tutto. Su una cosa poi c'era grande intesa. Che al vincitore andassero le spoglie. (Trevelyan)
- Buona fortuna con il pavimento, James. Ho regolato i timer per sei minuti ... gli stessi sei minuti che tu hai dato a me. Il minimo che potessi fare per un amico. (Trevelyan)
- [ultime parole] Questa volta ho paura, signor Bond, che il piacere sarà tutto mio. (Xenia Onatopp)
- [Dopo aver ucciso Xenia] Ha sempre avuto un debole per le strizzatine. (Bond)
- Lo sai James, sono sempre stato il migliore. (Trevelyan)
- [Ultime parole, dopo essere sopravvissuto all'esplosione] Sì! Sono invincibile! [delle cisterne di azoto liquido sopra di lui scoppiano e il liquido lo congela a morte] (Boris Grishienko)
Dialoghi
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- [Bond entra in un bagno dall'alto e c'è una persona che legge il giornale.]
Bond: Avrei dovuto bussare. Le chiedo scusa.
[Bond colpisce l' uomo con un pugno.]
- Bond: Sono solo. [Parola d' ordine]
Trevelyan: Non lo siamo tutti? [Risposta alla parola d' ordine] Sei in ritardo, 007.
Bond: Sono andato al bagno.
Trevelyan: C'è da salvare il mondo. Vieni?
Bond: Dopo di te, 006.
- Trevelyan: James, per l'Inghilterra.
Bond: Per l' Inghilterra, Alec.
- Bond: È troppo facile.
Trevelyan: Metà della vita è fortuna James.
Bond: E l'altra metà? [Suona l'allarme]
Trevelyan: Destino. Regola il timer a sei minuti.
Bond: Sei minuti, bene. [Arriva il colonnello Ourumov con i suoi uomini.]
Colonnello Ourumov: Fuoco!
Trevelyan: Il locale chiude, James, ultimo avviso.
Bond: Il tempo di bere una birra.
Colonnello Ourumov: Terroristi! Parla il colonnello Ouromov. Venite fuori con le mani sopra la testa.
Bond: [Parla tra sè] Originale! [Parla ad Alec] Chiudi la porta, c'è corrente Alec! Alec! [Bond vede che il colonnello Ourumov ha catturato Trevelyan]
Colonnello Ourumov: Venga fuori. Deponga le armi e cammini verso di me. Lentamente.
Trevelyan: Completa la missione, James: falli saltare in aria!
Colonnello Ourumov: Le concedo dieci secondi. [Bond cambia il tempo del timer e lo imposta a tre minuti.] Dieci... nove... otto... sette... sei... [Bond lascia le armi e si avvicina al colonnello Ourumov con le mani sopra la testa.] cinque... quattro... tre... due...
Trevelyan: Per l' Inghilterra, James! [Il colonnello Ourumov gli spara. I soldati sparano a Bond.]
Colonnello Ourumov: Non sparate, idioti! Colpirete i serbatoi del gas! [Parla a Bond.] Le offro un' ultima occasione: venga avanti con le mani sulla testa. [Bond prende un carrello con dei contenitori del gas e si ripara con quello per camminare. I soldati gli puntano le armi addosso.]
Colonnello Ourumov: Fermi! [Un soldato gli spara e il colonnello Ourumov lo uccide.] Non può farcela. [Bond scappa.] Prendetelo! Sparate! Sparate! Cessate il fuoco! Fermi!
[Bond corre verso un piccolo aereo che sta decollando, sale al volo e lotta con il pilota, e i due cadono fuori dall'aereo. Bond prende una moto e corre verso l'aereo, il quale cade dall'altopiano; Bond lo segue con la moto e si lancia dall'altopiano, lo prende mentre cade e scappa, poi la base militare russa esplode.]
- Bond: Sono immagini in diretta?
M: A differenza del governo americano, noi preferiamo non ricevere le brutte notizie dalla CNN.
- [Dopo che Q mostra a Bond la penna granata]
Bond: Dicono che ne uccida più la penna che la spada.
Q: E grazie a me quel detto è veritiero.
- [Zukovsky sente l'arma di Bond sulla sua testa]
Zukovsky: Walther PPK, 7.65 millimetri. Conosco solo tre uomini che la usano, e... e due di loro li ho già ammazzati.
Bond: Sono fortunato.
[Un altro uomo punta una pistola verso Bond]
Zukovsky: Io credo di no.
- Bond: Devi mettermi in contatto con Janus.
Zukovsky: E cos'ha fatto Janus per meritarti?
Bond: Ha rubato un elicottero.
Zukovsky: Io ne ho sei.
Bond: Tre, e nessuno in grado di volare. Janus e i suoi sono dei traditori oltre che dei criminali; con quell'elicottero hanno rubato un'arma nucleare uccidendo tanti russi innocenti.
Zukovsky: Che cosa ti aspettavi da un cosacco?
Bond: Chi?
Zukovsky: Il tuo Janus io non l'ho mai visto, ma so che è un cosacco di Lienz.
Bond: La falange alleata dei nazisti contro i russi, seconda guerra mondiale.
Zukovsky: Conosci la storia signor Bond, e saprai che alla fine della guerra i cosacchi di Lienz si arresero agli inglesi in Austria, convinti di contare poi sul tuo governo per muovere guerra ai comunisti. Ma la Gran Bretagna li tradì, e non solo: li spedì da Stalin che non perse tempo e li ammazzò tutti. Bambini, donne... famiglie intere.
Bond: Non è tra le nostre più degne azioni.
- Xenia: La pistola non serve... Comandante.
Bond: Forse, dipende da che cosa intendi per "sesso sicuro".
- Trevelyan: Salve, James.
Bond: Alec?!
Trevelyan: Tornato dall'aldilà, e non più stella anonima sulla lapide commemorativa del MI6. Che ti prende, James? Nessuna risposta secca? Non hai la battuta pronta?
Bond: Perché?
Trevelyan: Ehehehe! Divertente domanda, sopratutto se fatta da te. Tu ti sei mai chiesto perché abbiamo rovesciato tutti quei dittatori, fatto cadere i loro regimi, per poi sentirci dire "ben fatto, bel lavoro ragazzi, però... ora sono cambiate le cose e avete rischiato la vita per niente".
Bond: Era il lavoro per cui eravamo stati scelti.
Trevelyan: Ero sicuro che l'avresti detto. James Bond: il devoto cane da riporto di sua maestà, il difensore di un'improbabile fede. Oh, per favore James, metti via la pistola; è un insulto pensare che io non sia stato capace di anticipare ogni tua mossa.
Bond: Sì... io mi fidavo di te, Alec.
Trevelyan: Fidarsi! Che stravaganza.
Bond: Com'è potuto sfuggire all'MI6 il fatto che i tuoi genitori erano Cosacchi di Lienz?
Trevelyan: Ancora una volta la tua fede è mal riposta: lo hanno sempre saputo. Siamo entrambi orfani, James, ma mentre i tuoi ebbero il lusso di morire in un incidente in montagna, i miei sopravvissero al tradimento inglese e alle vili esecuzioni staliniste, ma mio padre non si perdonò questa fortuna e fu travolto dai sensi di colpa. L'MI6 sottovalutò i miei ricordi di bambino, e per una di quelle strane ironie della sorte, il figlio andò a lavorare per lo stesso vile governo che aveva spinto il padre a uccidere sé stesso e sua moglie.
Bond: E da questo è nato Janus: Giano bifronte, il Dio romano dalla doppia faccia.
Trevelyan: Ma non è stato un Dio a darmi questo volto, sei stato tu, regolando i timer a 3 minuti anziché a 6.
Bond: Che dovrei fare, essere desolato per te?
Trevelyan: No, dovrai solo morire per me.
- Min. Mishkin: Sono il Ministro della Difesa Dmitri Mishkin. Allora, come preferisce essere giustiziato, Comandante Bond?
Bond: Non mi mette sotto torchio? Niente "chiacchierata"? Che peccato, oggi nessuno vuole più perdere tempo. Sono finiti i sinistri interrogatori di una volta, un' arte in declino.
- Trevelyan: Ha pensato di farmi un dono gradito, generale? O per quello che vedo mi devo arrabbiare?
Ourumov: Li aveva trovati prima Mishkin.
Trevelyan: Bond è ancora vivo?
Ourumov: Si, è scappato.
Trevelyan: Bene per Bond. Male per lei.
- Trevelyan: Perché non fai il bravo una volta tanto e non crepi?
Bond: Prima tu, Alec. E tu [Rivolgendosi a Xenia] per seconda.
- Bond: Progetto interessante Alec. Penetri nella Banca d'Inghilterra via computer e poi trafughi il denaro elettronicamente. E questo pochi secondi prima di far esplodere Goldeneye, cancellando così ogni traccia dell'avvenuta transazione. Ingegnoso.
Trevelyan: Grazie, James.
Bond: Ma questo riduce il tutto a un meschino furto. Alla fine non sei che un rapinatore di banche, niente di più di un comune ladro.
Trevelyan: Il tuo limite è che pensi sempre in piccolo, James. Non cancelleremo solo pochi dati bancari, ma la memoria di ogni computer di Londra e dintorni. Anagrafe fiscale, mercato azionario, sistema creditizio, catasto, archivi, casellario giudiziario. Tra 16 minuti e 48 secondi... no, 42 secondi il Regno Unito ritornerà all'età della pietra.
Bond: Un tracollo finanziario di dimensioni planetarie... e tutto affinché il piccolo Alec possa pareggiare il conto con il mondo a 50 anni di distanza.
Trevelyan: Oh, per favore James, risparmiami Freud, eh? Perché potrei chiederti se i tuoi Vodka Martini riescono a coprire le urla di tutti gli uomini che hai ammazzato. O se tra le braccia di donne compiacenti cerchi il perdono per tutti coloro che non sei riuscito a proteggere. L'Inghilterra sta per conoscere il prezzo del tradimento. Interessi a decorrere dal '45.
- [Bond afferra Trevelyan salvandolo da una caduta nel vuoto]
Trevelyan [ultime parole]: Per l'Inghilterra, James?
Bond: No, per me. [Bond lascia cadere Trevelyan, provocando la sua morte]
Citazioni su Goldeneye
[modifica]Frasi promozionali
[modifica]- Senza limiti. Senza paura. Insostituibile. [1]
- No limits. No fears. No substitutes.