Gianni Vattimo

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Gianni Vattimo nel 1999

Gianni Vattimo (1936 – 2023), filosofo e politico italiano.

Per approfondire, vedi: Non essere Dio.

Citazioni di Gianni Vattimo[modifica]

  • Cecchi Paone è una specie di zia di destra. Non mi è antipatico. Non mi piace ma non perché è di destra. Se Robert Redford fosse di destra mi piacerebbe lo stesso. Cecchi Paone, sinceramente... Rizzo nemmeno mi piace. Ma quando nei locali gay si nomina Rizzo si eccitano tutti... quella testa pelata...[1]
  • Chi tuona contro il relativismo non si rivolge a noi come singoli, che non siamo né possiamo mai essere relativisti – giacché forse solo Dio lo può essere davvero, guardando dall'alto la pluralità delle culture e delle interpretazioni. Il relativismo può essere solo un tratto della società, giacché è in essa che convivono e spesso si scontrano molteplici visioni del mondo. Eliminare il vizio relativista non vorrebbe allora dire semplicemente liquidare la società liberale?[2]
  • Come la letteratura occidentale non sarebbe pensabile senza i poemi omerici, senza Shakespeare, senza Dante, così la nostra cultura nel suo più ampio insieme non avrebbe senso se volessimo tagliarne via il cristianesimo. [3]
  • Credo che un vero successo dell'Italia, e anche dell'Europa, si possa realizzare solo riducendo al minimo il danno che la democrazia, l'indipendenza dell'Europa dagli Usa, la libertà di informazione, la lotta contro la corruzione, possono ricevere dalla presidenza europea di Silvio Berlusconi.[4][5]
  • Ecco, se non fossi stato gay, non avrei mai intrapreso questa profonda riflessione sulla non normatività delle essenze naturali, che costituisce l'anima del pensiero debole. Quindi, anche se non è una filosofia particolarmente gaya, credo che ci siano connessioni importanti.[6]
  • Il comunismo, la società senza classi, restano l'unico orizzonte contro il dio mercato.[7]
  • Il comunismo è, come dire, l'unico ideale di società che riesco a coltivare, volete che coltivi un ideale di società che produce di più e per pochi?[8]
  • Il fatto paradossale è che proprio la passione per la verità, la coscienza, nella sua ricerca del vero, è giunta a mettere in crisi se stessa: ha scoperto, appunto, di essere solo una passione come le altre.[9]
  • Il testimone è ridotto egli stesso a puro sintomo.[9]
  • In un'epoca in cui l'umanità si vede sempre più minacciata nelle stesse elementari possibilità di sopravvivenza (la fame, la morte atomica, l'inquinamento) la nostra radicale fratellanza con gli animali si presenta in una luce più immediata ed evidente.[10]
  • Io sono marxista, leninista e non mi è nemmeno antipatico Stalin, che ci ha salvato da Hitler, più degli Stati Uniti.[11]
  • La tradizione della Chiesa cattolica si basa sul tenere i fedeli sotto minaccia terroristiche. La vicenda di Eluana Englaro dimostra che la Chiesa cattolica come istituzione non è riformabile, merita solo di essere distrutta. Siamo alla follia finale della Chiesa. Io non sono mai stato così consapevole della essenza diabolica della Chiesa cattolica come adesso.[12]
  • Mia madre era vedova ed io sono gay, ma conosco molti altri figli di madri vedove che nonostante la mancanza del padre non lo sono diventati. Del resto, io sono convinto che per un bambino quasi tutto è meglio di un orfanotrofio. Né si può inseguire l'equilibrio familiare perfetto. È sufficiente che gli adottanti siano normalmente civili, non siano dei sadici che fanno a fette le creature, che abbiano un reddito per mantenerle, senza necessariamente dover essere un Agnelli.[13]
  • Noi siamo – storicamente – quell'umanità che ha anche scoperto, se cosi è, il bosone di Higgs; ma questa scoperta è un momento della nostra storia. Non è una constatazione risolutiva, ma è con questa condizione duplice, librata tra storia e natura che dobbiamo fare i conti.[14]
  • Opporsi alle famiglie omosessuali si può solo in nome di un credo filosofico sull'essenza naturale della famiglia stessa. Il che non può essere professato da uno Stato laico.[15]
  • Rivendicare i pacs o chiedere l'abolizione del celibato ecclesiastico obbligatorio, posizioni che sembrano il non plus ultra del progressismo e della "modernizzazione", significare anche voler estendere a tutti il diritto-dovere di vivere in famiglia.[16]
  • Sarà pur vero che l'evento – solo cosi lo si può chiamare – che ha rotto la quiete uniforme del «tutto» prima della nascita delle cose ha avuto un peso decisivo nel prodursi di quella differenziazione di particelle da cui è cominciato, per ciò che ne sappiamo, il corso dell'evoluzione di cui, bene o male che sia, noi siamo per ora il punto di arrivo. Ma parlare del bosone di Higgs come se fosse Dio è davvero un po' troppo. Non perché si tratti di una bestemmia («Dio bosone» è sicuramente un'espressione che fino a oggi non era venuta ancora in mente a nessun ateo blasfemo, per quanto dotto e accanito). Semmai, esprime un atteggiamento mentale che non ha più quasi alcun ascolto presso teologi, filosofi, uomini di fede.[14]
  • Se anche dobbiamo pensare che il bosone di Higgs non c'entra niente con Dio, è però vero che scoperte come quella di oggi hanno un potente riflesso sulla nostra vita, sulla visione del mondo, dunque anche sulla nostra religiosità. È una specie di effetto che possiamo solo chiamare «neutralizzante» rispetto alla nostra storia vissuta. Come confrontare i pochi millenni della storia della specie umana con gli sterminati orizzonti delle ere geologiche, del formarsi del cosmo fisico e, appunto, con i minuti seguiti al big bang.[14]
  • Se c'è qualche cosa che vi appare evidente, diffidatene, è sicuramente una balla. Di tutto potete essere certi tranne delle vostre certezze più radicate.[17]
  • Se definiamo «metafisica» il pensiero che cerca di costruirsi raggiungendo un fondamento primo, da cui in vari modi deduce tutta la struttura della realtà, l'ermeneutica è invece quel tipo di pensiero che sa di riferirsi non a fondamenti primi, ma a parole trasmesse. Una parola trasmessa è cosa ben diversa da un fondamento primo: a differenza del fondamento primo, oltre i quale non si procede proprio in quanto è primo, la parola trasmessa non è mai originaria, è sempre derivata, di seconda mano, per così dire; il testo originario non è mai dato come tale, ma sempre attraverso la sua trasmissione, riformulazione, interpretazione. [...] Direi allora che a differenza della metafisica, pensiero del risalimento alla fondazione, l'ermeneutica si caratterizza piuttosto come pensiero della tradizione nel senso del traditum, ciò che viene trasmesso. Per questa ragione l'ermeneutica mi sembra una forma, forse l'unica forma, in cui si può far sopravvivere un'esperienza religiosa: è una forma di secolarizzazione del sacro in quanto è la vera dissoluzione del sacro come principio primo e ultimo, in favore di un pensiero capace di muoversi all'interno della tradizione, che è sempre già trasmissione di messaggi, parole ereditate.[18]
  • Sono comunista perché guardo ad un progresso tecnologico controllato da un potere popolare. Laddove c'è solo una di queste due componenti non si attua realmente il comunismo, mettere insieme le due cose è lo stesso ideale di Lenin.[8]

Dall'intervista di Claudio Sabelli Fioretti, Corsera Magazine, 2 settembre 2004

Testo disponibile su sabellifioretti.it.

  • Mi viene voglia di andare con una donna quando penso che appartengo alla stessa schiera di Cecchi Paone. Molti intelligenti sono gay, ma non tutti i gay sono intelligenti.
  • Per essere di sinistra o sei un proletario sfruttato o hai qualche altra incazzatura. Se non fossi stato gay avrei probabilmente sposato una ragazza ricca di cui mi ero innamorato. Non sarei mai stato di sinistra: nel senso che sarei rimasto un diessino.
  • Eco è uno dei pochi che riconosco più intelligenti di me. Non gli danno il Nobel solo perché lo hanno già dato a Dario Fo. Però è un sornione, si identifica troppo volentieri con la sua figura sociale di mostro sacro, di monumento nazionale. E mi incazzo con lui quando vedo che si mette con quelli di "Libertà e Giustizia", che è una specie di comitato della Croce Rossa. Signori equilibrati che è difficile vedere scamiciati in piazza san Giovanni a gridare contro Berlusconi.
  • Se io tradisco mia moglie con un'altra signora capisco, ma se la tradisco con un militare che gliene importa? Aristotele aveva una moglie, dei figli e un amante. Era un mostro?
  • [Giuliano Ferrara] Crede a sé stesso. Ed è sfrontatamente autoassolutorio. Quando parla di Machiavelli, della politica che deve essere fatta dagli astuti, crede soprattutto al fatto che non bisogna credere. Propone una visione del mondo dove è previsto prendere i soldi dalla Cia. È al di là della sopportabilità.

Dall'intervista alla trasmissione radiofonica La Zanzara, Radio24

Citato in Vattimo: "Israele? Nazisti puri, forse peggio di Hitler". E volano insulti con Parenzo, ilfattoquotidiano.it, 16 luglio 2014.

  • [Durante l'Operazione Margine di protezione] Israele vuole distruggere definitivamente i palestinesi, è una guerra di puro sterminio. Sono nazisti puri e forse un po' peggio di Hitler perché hanno anche l'appoggio delle grandi democrazie occidentali.
  • [Durante l'Operazione Margine di protezione] Andrei a Gaza a combattere a fianco di Hamas, direi che è il momento di fare le Brigate Internazionali come in Spagna, perché Israele è un regime fascista che sta distruggendo un popolo intero. In Spagna non era niente in confronto a questo. Questo è un genocidio in atto, nazista, razzista, colonialista, imperialista e ci vuole una resistenza. Ma siamo quattro gatti, perché tutta l'informazione, compresa la stampa italiana, piange sul fatto che c'è una pioggia di missili su Israele, però Hamas quanti morti ha fatto? Nessuno. I poveretti non hanno armi, sono dei miserabili tenuti in schiavitù, come tutta la Palestina. Hanno dei razzetti per bambini, e voglio promuovere una sottoscrizione mondiale per permettere ai palestinesi di comprare delle vere armi e non delle armi giocattolo. Cominciamo a distruggere il nucleare israeliano, Israele è lo stato canaglia che ha il nucleare.
  • [Rispondendo alla domanda se sparerebbe contro gli israeliani] Io sono un non violento, però contro quelli che bombardano ospedali, cliniche private e bambini sparerei, ma non ne sono capace. Gli ebrei italiani dalla parte di Israele sono gli ex fascisti, che adesso sono dalla parte dell'America. La comunità ebraica italiana è rappresentata da quell'ossimoro che è Pacifici, ma ci sono molti ebrei d'accordo con me. Li c'è uno stato nazista che cerca di sopprimere un altro popolo. E io ce l'ho con lo stato di Israele, non con gli ebrei.

Citazioni su Gianni Vattimo[modifica]

  • Uno scrive libri e non se lo fila nessuno. Poi un giorno manda affanculo Vattimo e te vengono a cercà tutti. (Antonio Pennacchi)

Note[modifica]

  1. Dall'intervista di Claudio Sabelli Fioretti, sabellifioretti.it, 23 gennaio 2007.
  2. Da "Chi attacca il relativismo ce l'ha con la società liberale", La Stampa, 1 marzo 2006.
  3. Da Il futuro della religione, con Richard Rorty, a cura di Santiago Zabala, Garzanti.
  4. Da Il socialismo, ossia L'Europa, Trauben, 2004.
  5. Da Lettera di presentazione, in Marco Travaglio, Peter Gomez, Berlusconi, 27 giugno 2003 (Opuscolo distribuito da Vattimo il 2 luglio 2003 a tutti i parlamentari europei, redatto su domanda dello stesso).
  6. Citato in P. Quaranta, Gianni Vattimo è morto, addio al filosofo del pensiero debole, lastampa.it, 19 settembre 2023.
  7. Citato in Pensiero debole ma idee forti, Giannivattimo.blogspot.com.
  8. a b Citato in Gianni Vattimo a Tempostretto.it: «Se i giovani non leggono più Platone finiranno per abbandonarsi al rincoglionimento mentale», tempostretto.it.
  9. a b Da Le avventure della differenza, Garzanti, Milano, 1988.
  10. Da Animali quarto mondo, in AA. VV., I diritti degli animali, a cura di L. Battaglia e S. Castignone, Ed. Centro di Bioetica, Genova 1987, p. 133.
  11. Citato in Non voto Bresso nemmeno sotto tortura, Giannivattimo.blogspot.com.
  12. Da "La pazzia finale della Chiesa", micromega, 4 febbraio 2009.
  13. Dall'intervista «Adozioni gay, non voto più ds», Corriere della sera, 17 dicembre 2006, p. 20.
  14. a b c Da Ma non è nella natura che si scopre il divino, lastampa.it, 5 luglio 2012.
  15. Da Lasciate che si sposino, L'Espresso, 21 gennaio 1996.
  16. Da Com'è triste il Natale gay, L'espresso, n. 5, anno LIII, 8 febbraio 2007.
  17. Da Giovanni Filoramo, Emilio Gentile, Gianni Vattimo, Cos'è la religione oggi?, Ets, Pisa, 2005.
  18. Da La ragione contro il sacro. Italo Mancini, in, Filosofia al presente: conversazioni con Francesco Barone, Remo Bodei, Italo Mancini, Vittorio Mathieu, Mario Perniola, Emanuele Severino, Carlo Sini, Garzanti, Milano, 1990, pp. 77-78. ISBN 88-11-65871-3

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