In nome del popolo sovrano

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In nome del popolo sovrano

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Titolo originale

In nome del popolo sovrano

Lingua originale italiano
Paese Italia
Anno 1990
Genere drammatico, storico
Regia Luigi Magni
Soggetto Luigi Magni, Arrigo Petacco
Sceneggiatura Luigi Magni, Arrigo Petacco
Produttore Angelo Rizzoli
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Note

In nome del popolo sovrano, film italiano del 1990, regia di Luigi Magni.

Frasi[modifica]

Citazioni in ordine temporale.

  • Il servo che non si ribella è peggio del padrone che lo comanda. (Cristina)
  • Le fucilate si perdono in aria. Le parole restano, e col tempo la gente se le ricorda. (Ugo)
  • Il convento non è un carcere, anzi il contrario. Il convento è... è pace, è amore, è fratellanza. Il convento è libertà. E come dice San Benedetto, è un avamposto del paradiso. Per questo l'ho lasciato, e sono tornato nel mondo dove tutto è guerra, sofferenza, miseria e oppressione. [...] In convento è facile guadagnarsi la salvezza dell'anima, mi sembrava di stare lì a rubarla. (Ugo)
  • Qualcuno ha detto che una rivoluzione che è costretta a difendersi è già sconfitta prima ancora di misurarsi col nemico. (Giovanni)

Citazioni su In nome del popolo sovrano[modifica]

  • Anche se Magni non sta dalla sua parte, quel Papa Re in fuga più vincitore che vinto è uno dei segnali della vitalità del suo film. Nel rispetto onesto delle ragioni degli altri. (Gian Luigi Rondi)
  • Film simpatico, spesso didattico, ma anche capace di momenti autenticamente commossi, con cui si chiude una ideale trilogia di L. Magni contro il potere temporale del Papato (Nell'anno del Signore, 1969, e In nome del Papa re, 1977, i primi due). (il Morandini)

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