Marzo

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Marzo (J. von Sandrart, 1642)

Citazioni sul mese di marzo.

Citazioni[modifica]

  • Cantando Marzo porta le sue piogge, la nebbia squarcia il velo, | porta la neve sciolta nelle rogge il riso del disgelo, il riso del disgelo... | Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta la penitenza vana, | l'ala del tempo batte troppo in fretta, la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana... (Francesco Guccini)
  • Che dice la pioggerellina | di marzo, che picchia argentina | sui tegoli vecchi | del tetto, sui bruscoli secchi | dell'orto, sul fico e sul moro | ornati di gèmmule d'oro? (Angiolo Silvio Novaro)
  • Che torbida notte di marzo! | Ma che mattinata tranquilla! | che cielo pulito! Che sfarzo | di perle! Ogni stelo, una stilla | che ride: sorriso che brilla | su lunghe parole. (Giovanni Pascoli)
  • Era una di quelle giornate di marzo in cui il sole brilla caldo e il vento soffia freddo, quando è estate alla luce e inverno all'ombra. (Charles Dickens)
  • I giardini di marzo si vestono di nuovi colori | e le giovani donne in quei mesi vivono nuovi amori. (Lucio Battisti)
  • Marzo: nu poco chiove | e n'ato ppoco stracqua: | torna a chiovere, schiove, | ride 'o sole cu ll'acqua, | mo nu cielo celeste, | mo n'aria cupa e nera: | mo d' 'o vierno 'e tempeste, | mo n'aria 'e primmavera. (Salvatore Di Giacomo)
  • Marzo ventoso | mese adolescente | marzo luminoso | marzo impenitente. (Carlo Michelstaedter)
  • Mentre che dietro pensieri malvagi | corre la gente con gran bramosia, | Marzo sghignazzando tra i nubifragi | schiude ai fiori di nascosto la via. (Théophile Gautier)
  • Quale una incinta, su cui scende languida | languida l'ombra del sopore e l'occupa, | disciolta giace e palpita su 'l talamo, | sospiri al labbro e rotti accenti vengono | e súbiti rossor la faccia corrono || [...] Chinatevi al lavoro, o validi omeri; | schiudetevi agli amori, o cuori giovani; | impennatevi a sogni, ali dell'anime; | irrompete alla guerra, o desii torbidi: | ciò che fu torna e tornerà nei secoli. (Giosuè Carducci)

Proverbi[modifica]

  • Marzu faci li hiuri e aprili avi l'onuri. (calabrese)

Italiani[modifica]

  • A marzo chi non ha scarpe va scalzo, d'aprile chi ne ha sta bene.
  • A marzo chi non ha scarpe, semini scalzo.
  • A volte si crede di trovare il sole d'agosto e si trova la luna di marzo.
  • Chi ha messo marzo in primavera ha fatto male.
  • Come marzo s'avvicina, tutti gli umori si risentono.
  • Da marzo ad aprile c'è poco da dire.
  • Di marzo, chi non ha scarpe, vada scalzo. (proverbio toscano)
  • Di marzo, ogni matto vada scalzo.
  • Di marzo, ogni villan va scalzo.
  • L'acqua di marzo è peggio delle macchie nei vestiti.
  • La nebbia di marzo non fa male a nessuno.
  • La neve marzolina dura dalla sera alla mattina.
  • Marzo al vento, aprile nell'acqua.
  • Marzo arido, aprile umido.
  • Marzo asciutto la indovinano fino i ceppi.
  • Marzo cambia sette cappelli al giorno.
  • Marzo è un mese pazzo.
  • Marzo ha comprato la pelliccia a sua madre, ma tre giorni dopo l'ha venduta.
  • Marzo non ha un di come l'altro.
  • Marzo nuvoloso, estate piovosa.
  • Marzo pazzerello guarda il sole e prendi l'ombrello.
  • Marzo piovoso, anno straccioso.
  • Marzo tinge e Aprile dipinge.
  • Marzo, la serpe esce dal balzo.
  • Marzo, vuol far sempre le sue.
  • Nel marzo, un sole e un guazzo.
  • Quando marzo fa aprile, aprile fa marzo.
  • Quando marzo marzeggia, april campeggia.
  • San Benedetto [21 marzo[1]] la rondine è sotto il tetto.
  • Se marzo non marzeggia, april mal pensa.
  • Se tu vedrai sol chiaro, sia marzo come gennaio.
  • Sole di marzo o ti tingo o ti ammazzo.
  • Tanta nebbia di marzo, tanti temporali d'estate.

Napoletani[modifica]

  • Marzo ê bbuòne 'e ttuculèja, e 'e tuculejàte s' 'e ccarèja.
  • Marzo è pazzo, e càvere 'e sole.
  • Si marzo 'ngrogna | te fa zumpà ll'ogne | si marzo ngrifa | te la levà 'a cammisa.
  • Si Jennaro sta ncammisa, Marzo crepa de la risa.

Note[modifica]

  1. San Benedetto fu celebrato nella liturgia cattolica il 21 marzo (giorno della sua morte) fino all'ottobre 1964, quando Papa Paolo VI, nel proclamare il santo Patrono d'Europa, ne spostò la data di celebrazione all'11 luglio

Bibliografia[modifica]

Voci correlate[modifica]

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