Antonio Di Pietro: differenze tra le versioni

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*A convincermi a votare per l'Idv sono le liste che ha presentato Di Pietro, che ospitano diverse persone di valore, alcune delle quali sono amici miei, di MicroMega, dei girotondi e di chi ha combattuto in questi anni le battaglie per la [[legalità]] e la [[libertà]] d'informazione. [...] E poi c'è Di Pietro che, pur con tutti i suoi difetti, ha saputo pronunciare – da ministro e da leader di partito – una serie di «no» molto pesanti contro le vergogne del centro-sinistra. ([[Marco Travaglio]])
*A convincermi a votare per l'Idv sono le liste che ha presentato Di Pietro, che ospitano diverse persone di valore, alcune delle quali sono amici miei, di MicroMega, dei girotondi e di chi ha combattuto in questi anni le battaglie per la [[legalità]] e la [[libertà]] d'informazione. [...] E poi c'è Di Pietro che, pur con tutti i suoi difetti, ha saputo pronunciare – da ministro e da leader di partito – una serie di «no» molto pesanti contro le vergogne del centro-sinistra. ([[Marco Travaglio]])
*Caro Di Pietro, sento il dovere di ringraziarLa per la professionalità ed il senso della misura con il quale conduce la difficile inchiesta a Lei affidata. Voglio esprimerLe la piena solidarietà per la coraggiosa azione Sua e dei Suoi colleghi, perché sappia che all'interno del cosiddetto Palazzo, ai piani alti come ai piani bassi, c'è chi fa il tifo per Lei. [...] ([[Carlo Giovanardi]])
*Caro Di Pietro, sento il dovere di ringraziarLa per la professionalità ed il senso della misura con il quale conduce la difficile inchiesta a Lei affidata. Voglio esprimerLe la piena solidarietà per la coraggiosa azione Sua e dei Suoi colleghi, perché sappia che all'interno del cosiddetto Palazzo, ai piani alti come ai piani bassi, c'è chi fa il tifo per Lei. [...] ([[Carlo Giovanardi]])
*Di Pietro? Il film lo ha già fatto Frank Capra, Mr. Smith va a Washington. Era James Stewart. ([[Dino Risi]])
*Di Pietro è apparso uno capace di far valere la legge contro i prepotenti, un po' come Robin Hood. ([[Rocco Buttiglione]])
*Di Pietro è apparso uno capace di far valere la legge contro i prepotenti, un po' come Robin Hood. ([[Rocco Buttiglione]])
*Di Pietro pare più impegnato a far concorrenza al PD che a fare opposizione al centro-destra. ([[Dario Franceschini]])
*Di Pietro pare più impegnato a far concorrenza al PD che a fare opposizione al centro-destra. ([[Dario Franceschini]])

Versione delle 23:37, 30 nov 2009

Antonio Di Pietro

Antonio Di Pietro (1950 – vivente), uomo politico, blogger, ed ex magistrato italiano.

Citazioni di Antonio Di Pietro

  • Due anni per fare Mani pulite e quattro per difendermi dalle conseguenze. (citato in Gianni Barbacetto, Marco Travaglio, Peter Gomez, Mani pulite, p. 546)
  • Non sono un politico e non penso di entrare in politica. Ma potete voi escludere la possibilità di vestirvi domani da donna? Tutto è possibile! (17 dicembre 1995)
  • Sono qui semplicemente per imparare e capire. Qui c'è gente che ne sa molto più di me. (14 novembre 1995)
  • Io con Berlusconi non ho nulla in comune: mi è bastato vederlo un paio di volte in vita mia per capire che bisogna evitarlo. Lo considero politicamente come l' Aids: se lo conosci lo eviti. (da un dialogo con Veltroni in un incontro organizzato da Micromega nell'ottobre del 2000; citato ne la Repubblica, 9 ottobre 2000)
  • Sono una vergogna per il Paese i ladri, i corrotti, gli evasori fiscali, i mafiosi o chi – come me – li ha scoperti con l'inchiesta Mani Pulite? (dalla lettera a Beppe Grillo, 6 febbraio 2006)
  • Se fosse necessario io interrogherei anche lei, se è per questo. (riferendosi a Tremonti durante la registrazione della puntata di Matrix del 24/03/2006)
  • Senta Corona, se lei è innocente, io sono femmina! (durante il confronto televisivo a Matrix con Fabrizio Corona, 29 giugno 2007)
  • Sui temi della giustizia c'è un trasversalismo ancora strisciante. L'ho provato sulla mia pelle perché a me è stato chiesto: "Ma tu che vorresti fare?" "Vorrei fare il Ministro della Giustizia" "No, no, poi va a finire che funziona pure". Allora ho capito che era meglio Clemente. (dal discorso tenuto il 7 giugno 2006 al Teatro Carcano di Milano per il dibattito sulla censura "Italia imbavagliata")
  • Io mi taglio la mano se casca Prodi per me... qui davanti a Lei. (da Ballarò, 20 novembre 2007)
  • La Forleo va difesa, non va resa indifendibile. (dall'intervista di Claudia Morelli, Di Pietro: io difendo Clementina, Italia Oggi, 7 dicembre 2007, p. 7)
  • Allora, quando Craxi disse "siamo tutti colpevoli" calò un profondo silenzio. Tutti tacquero. Adesso, quando Mastella accusa le toghe, tutti applaudono forsennatamente. (dall'intervista di Liana Milella, "Alla fine Clemente sarà prosciolto, però quell'attacco alle toghe è eversivo", la Repubblica, 18 gennaio 2008, p. 4)
  • Io credo che oggi sia giunto il momento di dire basta alle opposte ideologie, questa di dire "questi son di sinistra e quelli non sono di sinistra" è una furbata a cui Berlusconi ricorre perché non ha argomenti di merito. Io non mi sento comunista, ma non credo che la libertà, a cui credo e sono un liberale, sia di fare tutto ciò che si vuole. [...] La prima libertà è di rispettare la legge e di farla rispettare agli altri. (da comizio Italia dei Valori, Asti 29 marzo 2008)
  • Quando c'è un'emergenza democratica si sta al fronte. Non si scappa! (dal discorso alla manifestazione NO-CAV, Roma, 8 luglio 2008)
  • Berlusconi [...] sta alla politica come Fede sta all'informazione. (dall'intervento alla Camera dei Deputati del 18 settembre 2008)[1]
  • L'antiberlusconismo è un falso problema. Noi lo siamo perché è lui l'anomalia. Ci accusano di occuparci solo di Giustizia, ma è lui che si occupa troppo di Giustizia, è lui che ha fatto il lodo Alfano, il lodo Consolo, la Salvapremier. [...] Cerchiamo solo di contenere il male. (da l'Unità, 20 novembre 2008)
  • Berlusconi non può far molto, a parte calunniare e mentire, contro chi agisce secondo le regole. Non mi querela perché quando dico qualcosa contro di lui ho sempre le prove. Spero mi quereli per diffamazione. Ma non lo farà. (da l'Unità, 20 novembre 2008)
  • Il silenzio uccide, il silenzio è un comportamento mafioso. [Manifestazione di piazza Farnese, Roma, 28 gennaio 2009] (citato in Corriere della sera, 28 gennaio 2009)
  • Berlusconi sta alla democrazia come Fede sta all'informazione. (dall'intervista a Chiaro e Tondo in onda su Rai Tre, 10 marzo 2009)
  • Da Berlusconi un tipico discorso da vero e proprio ducetto: vuole azzerare la Costituzione e diventare il padre padrone della sua nuova azienda 'Italia'. Propone la riforma dei regolamenti parlamentari al solo fine di eliminare definitivamente quel che lui considera un inutile ingombro, ossia l'opposizione; pretende che vengano dati maggiori poteri al premier, cioè a lui, così avrà mano libera su quello che lui percepisce come una zavorra: la democrazia. Dopo il controllo dell'informazione, l'attacco all'indipendenza della magistratura, l'indebolimento del sindacato, ecco il potere assoluto, ultimo tassello per il compimento del piano di rinascita democratica della P2, di cui Berlusconi è un noto affiliato. (da Corriere della sera, 29 marzo 2009)
  • [sulla candidatura di De Gregorio] Gesù Cristo che era il Padre eterno ogni 12 ne cannava uno: Giuda. Io che sono un povero cristo ho sbagliato, benedetto il Signore, non lo farò più. (da Che tempo che fa, 4 aprile 2009)
  • Da quindici anni un gruppo di persone utilizza le funzioni pubbliche per risolvere i loro problemi di giustizia; andate a rileggervi le proposte della P2, andate a rileggervi tutte quelle proposte, sono esattamente quelle di una giustizia asservita al potere, sono esattamente quelle di uno stato antidemocratico dove una casta comanda su un popolo che non è più cittadino ma è suddito. (citato in youtube)  Trasmissione? Trasmissione?

Dal suo blog

  • Craxi non era uno statista, è stato solo il fondatore del sistema dei finanziamenti illeciti ai partiti, un incallito corrotto e corruttore che ha distrutto il sistema economico italiano fondandolo sul meccanismo clientelare piuttosto che su quello meritocratico. Un meccanismo per cui appalti e lavori pubblici finirono nelle mani del miglior offerente invece che del più capace. Un uomo alla cui ombra sono cresciuti, come nel peggiore dei vivai, i politici di prim'ordine che ora guidano i partiti italiani. (da La cultura della corruzione, 13 agosto 09)
  • Ma chi fa politica sa che, nel bene e nel male, viene spogliato di tutto. E sono pure contrario all'idea di mettere il bavaglio all'informazione: si rischia che il cittadino non possa più sapere di chi si può fidare e di chi no.
  • [Fabio Salamone ndr] il magistrato della Procura della Repubblica di Brescia che indagò a ripetizione su di me formulando a mio carico una miriade di accuse, poi tutte smontate dai giudici "perché il fatto non sussiste". Certo, alla fine ho avuto giustizia ma quelle accuse furono prese e rilanciate da altri che avevano interesse a costruirmi addosso una montagna di nefandezze che non avevo commesso, con lo scopo di non rendere credibile il lavoro che avevo fatto come magistrato e quindi – per una insana proprietà transitiva – irrilevanti le porcherie che avevo scoperto nei loro confronti.
  • Quello che più colpisce nelle vicende legate ai magistrati Luigi De Magistris e Clementina Forleo è che sono state oscurate completamente le inchieste che stavano conducendo. Di Why Not e di Unipol non parla più nessuno. Stiamo andando oltre alla metafora del dito che indica la luna. Qui hanno fatto scomparire direttamente la luna e ci hanno lasciato solo il dito da guardare. (da I processi scomparsi, antoniodipietro.it, 4 dicembre 2007)
  • Le morti bianche sono la prima, i caduti sul lavoro non sono una sorpresa, la ThyssenKrupp con il suo interminabile elenco di morti, l'ultimo proprio oggi, è solo l'ennesimo episodio. Le pene vanno fortemente inasprite e gli ispettori vanno aumentati. Chi fa morire per incuria un operaio deve finire in galera senza nessuno sconto e senza nessun indulto. (Buon 2008 del 31 dicembre 2007)
  • Tangentopoli non è mai terminata, è anzi divenuta uno stile di vita con cui gli italiani hanno imparato a convivere grazie a modelli distorti imposti dalla classe politica e celebrati da un'informazione sempre meno indipendente. (La mia storia attraverso Tangentopoli del 16 settembre 2008)
  • La Rete è uno spazio libero, nel quale chiunque può manifestare il proprio pensiero senza disporre di mezzi finanziari o avere in tasca un tesserino di qualche ordine. È uno spazio che fa venire l'orticaria a chi crede che l'unica libertà sia quella di servirlo. La libertà dei servi. [...] Io credo profondamente in Internet come strumento di democrazia e farò in modo di impedire che sia messo sotto controllo. Internet inoltre conta per lo sviluppo del Paese più del petrolio. Muove informazioni, processi, dati, intelligenze. Non va controllato, va sviluppato. (Internet non ha bisogno di Berlusconi del 4 dicembre 2008)
  • Del resto, lo abbiamo visto negli Usa, tra Obama e McCain si sono ringraziati a vicenda e hanno iniziato a collaborare da subito. Ma qui non siamo in un Paese civile, qui bisogna togliere il tumore. Ora il problema non è più neanche Berlusconi, sono i "berluschini". Si sono infiltrati in tutti i livelli della società, come un virus. Il modello sta facendo scuola, si sta riproducendo dappertutto. (L'antiberlusconismo: un falso problema del 20 novembre 2008])
  • Signor Presidente del Consiglio [Berlusconi ndr], anzi signor Presidente Videla, lei è proprio un capo di Governo modello Argentina. Lei ha umiliato e umilia ogni giorno il Parlamento con colpi di mano che violano ogni regola di democrazia parlamentare. Proprio pochi minuti fa, lei ha promosso e realizzato l'ultimo atto provocatore e promotore di una deriva antidemocratica, ovvero la nomina a presidente della Commissione di vigilanza RAI di una persona scelta dalla sua maggioranza. Lo dico a chi ci ascolta in diretta: questa maggioranza parlamentare ha avuto l'arroganza di scegliere anche chi deve rappresentare l'opposizione. Si tratta di un comportamento tipico, appunto, delle dittature argentine (Dittatura argentina del 13 novembre 2008)
  • Non è credibile un Governo che vede serrare ogni giorno i battenti di migliaia di aziende e finire in mezzo ad una strada altrettanti lavoratori e che chiede ai cittadini, lavoratori e piccoli imprenditori, di farsi carico di risolvere un problema le cui principali responsabilità risiedono nello Stato stesso e nelle sue inefficienze. (Le responsabilità di Draghi e Marcegaglia del 30 maggio 2009)
  • Mi accusano di perseguitare un corruttore, di essere "sfascista" e antiberlusconiano. Io, invece, mi sento un partigiano della nuova resistenza. Non ho fretta, il tempo ed i cittadini mi daranno ragione. (Le responsabilità di Draghi e Marcegaglia del 30 maggio 2009)
  • Appena insediato, Silvio Berlusconi ha ripristinato l'accesso disinvolto ai voli di Stato con la consapevolezza e la premeditazione di volerne fare largo uso per amici, vallette, avvenenti aspiranti GF (Grande Fratello), cantanti, amici e vip da trasportare ovunque ci sia bisogno per un favore personale o per una festicciola in Sardegna, verso quella che oggi appare più una meta di turismo sessuale che non una residenza estiva di un Presidente del Consiglio. (Alla faccia dei cittadini del 1 giugno 2009)
  • L'Italia va a picco con un Pil a -5% e un tasso di disoccupazione reale al 10% e loro brindano alla faccia dei cittadini. (Alla faccia dei cittadini del 1 giugno 2009)
  • Ci sono due Pd, quello del territorio dove con l'Idv si sta realizzando un nucleo di alternativa e quello della dirigenza politica fatto di invidia e insoddisfazione. Noi facciamo politica, non è colpa nostra se gli elettori ci premiano. (da Preferisco nuotare piuttosto che affogare del 29 maggio 2009)
  • L'Idv è un partito popolare nato spontaneamente e non vuole connotarsi ideologicamente, sta facendo opposizione al governo Berlusconi, a ragion veduta, sulla politica economica, istituzionale, giudiziaria. (da Preferisco nuotare piuttosto che affogare del 29 maggio 2009)
  • Il Pdl e Letizia Moratti hanno detto no alla Commissione antimafia per il controllo degli appalti e delle forniture per milioni e milioni di euro che verranno investiti in occasione dell'Expo del 2015 che si svolgerà a Milano. [...] Compiere un gesto simile, dopo le inquietanti parole del sostituto procuratore della Direzione nazionale antimafia, Vincenzo Macrì, che nel giugno dello scorso anno aveva definito Milano la "vera capitale delle cosche", è un atto inspiegabile che desta sospetti sul fatto che si vogliano avere mani libere per gestire anche commesse di dubbia assegnazione. (da Expo 2015 - Mafia: 0-1 del 27 maggio 2009)
  • La dirigenza Rai, costola di governo, da una parte boicotta le trasmissioni di punta ad altissimo indice di gradimento come Report della Gabanelli, Annozero di Santoro e Ballarò di Floris, dall'altra elabora strategie fallimentari come TivuSat e promuove l'informazione faziosa di soggetti come Minzolini o Vespa, che stanno al giornalismo come la sedia elettrica alla vita umana. (da Via dalla Rai del 15 settembre 2009)

Il guastafeste

  • In procura ero snobbato, molto snobbato. Ero considerato un poliziotto, ero ricordato come il poliziotto che i miei colleghi avevano conosciuto. Fino a qualche mese prima avevo lavorato come commissario al IV distretto di polizia, e quasi quotidianamente avevo portato ai pm milanesi di turno gli arrestati del giorno e della notte precedente.
  • Prima, nel reato di corruzione, si puntava a indagare sul corrotto, sul politico. Io mettevo con le spalle al muro i corruttori, gli imprenditori. Gli imprenditori non erano i più deboli, ma i più opportunisti: quelli che avevano più convenienza a parlare.
  • Siamo andati a fare una perquisizione alle Botteghe Oscure. Dovevamo capire che fine aveva fatto un miliardo di lire: Cusani racconta che Gardini l'ha portato a Botteghe Oscure. Piaccia o non piaccia, quel miliardo lì è entrato, anche se non siamo mai riusciti a sapere a chi è arrivato.
  • Il mio partito viene sempre più visto come la vera, unica opposizione al modello fascistoide di governo berlusconiano, fatto di furbizie, favoritismi, leggi ad hoc, manganelli e accenni di xenofobia.
  • Franco Frattini mi chiamò quando era ministro della Funzione Pubblica nel governo Dini. Mi disse che voleva fare un partito con me, perché lui con Berlusconi non c'entrava nulla. Anche Buttiglione mi chiamò e mi invitò a casa sua: cercò in tutti i modi di convincermi a fare con lui un partito contro Berlusconi. Giovanardi mi scrisse una lettera in cui osannava me e Mani Pulite, e ora non perde occasione per attaccarmi.
  • Nel 2006 Prodi mi aveva offerto di fare il ministro delle Telecomunicazioni. Però non ero considerato molto affidabile per la pax politica bipartisan di controllo dell'informazione pubblica. Sia a destra, sia a sinistra c'è qualcuno che mi guarda con fastidio.
  • La mia era una famiglia cattolica, anzi direi ecclesiastica, piena di parenti preti e suore in giro per tutto il mondo.
  • Dal suo punto di vista, Berlusconi è sempre stato coerente con se stesso: checché se ne dica, si è messo a fare politica per risolvere i suoi guai giudiziari e si è comportato di conseguenza. Anche questa volta, ha messo subito in cantiere le leggi che gli servivano. A Milano lo stavano processando per corruzione giudiziaria perché, secondo l'accusa, avrebbe pagato un testimone, l'avvocato inglese David Mills, per non fargli dire la verità in un paio di processi a proprio carico a Milano. Ma non c'era solo questo, c'era un caso forse perfino più imbarazzante, anche se è rimasto nell'ombra, poco raccontato dai giornali: il procedimento penale aperto a Roma a seguito della denuncia del marito di una bella e giovane nobildonna, Virginia Saint Just, per abusi e favori in cambio di sorrisi e tenerezze varie, denuncia poi in via di archiviazione.

Citazioni su Antonio Di Pietro

  • A convincermi a votare per l'Idv sono le liste che ha presentato Di Pietro, che ospitano diverse persone di valore, alcune delle quali sono amici miei, di MicroMega, dei girotondi e di chi ha combattuto in questi anni le battaglie per la legalità e la libertà d'informazione. [...] E poi c'è Di Pietro che, pur con tutti i suoi difetti, ha saputo pronunciare – da ministro e da leader di partito – una serie di «no» molto pesanti contro le vergogne del centro-sinistra. (Marco Travaglio)
  • Caro Di Pietro, sento il dovere di ringraziarLa per la professionalità ed il senso della misura con il quale conduce la difficile inchiesta a Lei affidata. Voglio esprimerLe la piena solidarietà per la coraggiosa azione Sua e dei Suoi colleghi, perché sappia che all'interno del cosiddetto Palazzo, ai piani alti come ai piani bassi, c'è chi fa il tifo per Lei. [...] (Carlo Giovanardi)
  • Di Pietro? Il film lo ha già fatto Frank Capra, Mr. Smith va a Washington. Era James Stewart. (Dino Risi)
  • Di Pietro è apparso uno capace di far valere la legge contro i prepotenti, un po' come Robin Hood. (Rocco Buttiglione)
  • Di Pietro pare più impegnato a far concorrenza al PD che a fare opposizione al centro-destra. (Dario Franceschini)
  • È l'unico vero leader nazional – popolare, l'autentica espressione della società civile. (Alessandra Mussolini)
  • Il mio partito si chiama Popolare e io credo che il popolo abbia ancora dei valori cristiani tra i quali "non rubare", che sta nei comandamenti. Ecco, la gente ha visto in Di Pietro proprio la personificazione di questi valori che noi popolari cerchiamo di rappresentare e quindi è ovvio che mi farebbe molto piacere se Di Pietro venisse con noi. (Rocco Buttiglione)
  • Il voto per Di Pietro è solo un voto di protesta. (Dario Franceschini)
  • La pazienza è finita, mi sono rotto i coglioni di Di Pietro. (Clemente Mastella)
  • Le dichiarazioni di Di Pietro (che aveva detto di aver colpito la parte cattiva della Dc, ndr) sono vergognose, nel ricordo delle centinaia di esponenti politici Dc di tutti i livelli, massacrati dai magistrati. (Carlo Giovanardi)
  • Perché Di Pietro? – mi si chiede da ogni parte. Di Pietro rimane il simbolo di una stagione, quella di Mani Pulite, che ha dato speranza a Milano e a tutta Italia. Porta avanti da anni discorsi corretti sulla giustizia, sui diritti civili e altro. (Franca Rame)
  • Proposi a Di Pietro i servizi segreti. (Silvio Berlusconi)

Pier Ferdinando Casini

  • Antonio Di Pietro è una vergogna per la magistratura e per la politica.
  • Caro Di Pietro, i tuoi articoli rivelano passione civile e senso dell'opinione pubblica e mi inducono a darti un caloroso e rispettoso benvenuto. Ho trovato nelle tue parole qualche assonanza con lo sforzo che anche noi stiamo facendo per moderare i toni della contesa e per superare le derive ideologiche che costituiscono il retaggio di un tempo andato. Il mio benvenuto, perciò, è ancora più caloroso. Da parte mia ti esprimo consenso soprattutto per il tuo rifiuto della politica urlata, insultata, violentata e per l'insieme delle tue considerazioni che vale a segnalare quanto sia indispensabile un lavoro comune per riportare lo scontro politico su binari meno estremizzati e rissosi. Spero sia l'inizio di un percorso. Noi del Ccd lo abbiamo avviato da tempo. Se è lo stesso, ci incontreremo. Se sarà diverso, vale almeno la constatazione di esserci trovati in sintonia oggi su quello che l'interesse generale richiede.
  • Per Antonio Di Pietro ci vuole un ruolo di primo piano nell'alleanza di centro-destra, la sua collocazione più naturale. Dovrebbe essere uno dei leader della coalizione.
  • Spero che Di Pietro in politica contribuisca a saldare il rapporto incrinato tra l'opinione pubblica e i suoi rappresentanti.

Note

  1. Video e resoconto stenografico dell'intervento.

Bibliografia

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