Domenica
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Citazioni sulla domenica.
- Ah! Da quando Senna non corre più... | Ah! Da quando Baggio non gioca più... | Oh no, no! Da quando mi hai lasciato pure tu...| Non è più domenica! (Cesare Cremonini)
- Anch'io ebbi il problema delle domeniche che in parte risolsi fotografando quelle degli altri: operai, piccoli impiegati e gli immigrati che scoprivano negli stabilimenti della Bovisa e di Baggio il fascino delle nuove cattedrali. E poi le coppie che passeggiavano al sole di Ripa Ticinese, quasi senza automobili, e nei prati divisi dalle rotaie della ferrovia, con lontane voci di giochi del calcio. (Paolo Monti)
- Avete presente la sera della domenica, no? La conoscete quella sensazione di vuoto, quella piccola, latente frustrazione per un fine settimana passato troppo in fretta e troppo pieno di niente? Quell'immotivata malinconia, come se aveste dovuto incontrare una persona che non avete incontrato? Quella strana, sottile sofferenza, senza ragione, per qualcosa che sembra già finito prima di iniziare? Avete presente la sera della domenica? (Maurizio De Giovanni)
- Bisogna divertirsi, è domenica sera, | c'è da dimenticare la noia pesa e nera, | c'è da dimenticare la favola che fu... (Francesco Guccini)
- Che suono fa la domenica da te? (Zucchero Fornaciari)
- Chi nasce di domenica sarà interamente buono o interamente cattivo, perché in quel giorno furono create la luce e l'oscurità. (Talmud)
- Conoscevo solo l'esemplare domenicale di quell'uomo. (Stanisław Jerzy Lec)
- Diman tristezza e noia | recheran l'ore, ed al travaglio usato | ciascuno in suo pensier farà ritorno. (Giacomo Leopardi)
- – Domenica del cazzo!
– Uno lavora tutta la settimana per aspetta' la domenica per divertirsi, e la domenica 'un vede l'ora di arrivare al lunedì per lavorare, Bella soddisfazione!
– E un altro si tira le seghe tutta la settimana tanto dice: "Domenica chiavo!", e invece arriva la domenica: Nisba! Tanto dice: "Domani gl'è lunedi... mi tiro una sega!" (Berlinguer ti voglio bene) - Domenica. Le cambiali in sosta, l'accertatore delle tasse alla partita. I creditori, fuori, nelle loro ville. Le amanti presso i mariti. Sfratti e sequestri, come tutto il resto, al lunedì. Benedetto giorno del Signore. (Marcello Marchesi)
- Domenica mattina, lode dell'alba. | C'è una sensazione di irrequietezza al mio fianco. | Le prime luci del giorno, domenica mattina. | Gli anni sprecati sono appena dietro di me. (The Velvet Underground)
- È domenica, è mattino, è inverno | Ho finito ieri il mio quadro. | Ma il cuore è molto triste. | Vedo gente che va in chiesa. | C'è chi è andato a caccia, | chi a pesca, ma la pioggia | cade, piano piano e dolcemente | mormora, che tutto è vano. (Giorgio de Chirico)
- E non sarà mai domenica | senza una frase poetica, | gridala tutta la notte, | tutta la notte.[1] (Annalisa)
- In una società dove non si santifica la domenica ogni cosa va in rivoluzione. (Giuseppe Marello)
- La domenica è festiva ma non festosa. (Marcello Marchesi)
- La domenica è in pericolo perché non rientra nel ritmo naturale della vita. Ciò che è naturale riesce ad affermarsi, ma la domenica affonda le proprie radici nella Rivelazione. (Romano Guardini)
- La domenica pulisce tutta la ruggine della settimana. (Joseph Addison)
- La domenica vien dopo sei giorni. E è per questo che la chiamano festa. (Silvio D'Arzo)
- Le settimane finiscono sempre in una domenica. La domenica bisogna sedere sul canapè, con la fidanzata vicina. La fidanzata che vuole abitare a Mazarita in un appartamento con il gas, la luce e le finestre sul cimitero. (Fausta Cialente)
- – Ma tu quando dormi?
– La domenica. (Thank You for Smoking) - Meno male che la domenica c'è la partita. Per me è come andare a messa. (Bruno Pesaola)
- Na dummeneca passa e n’ata vene, | e tutte ’o stesso e tutte tale e quale! | ’I[2]quant’accunte[3]c’ ’o barbiere tene! | ’I[2]quanta folla ’int’a dd’ ’o spezziale! || ’E tramme chine... ’E ccarruzzelle chiene... || Passano ’a princepala e ’o principale,[4]| che vanno ’a messa e apparo apparo vanno. | Passa ’o cullegio... Duie carabiniere... | Na serva cu na guardia duganale, | ca s’alliscia ’o mustaccio[5]e ca passanno, | se mmira ’int’ ’a vetrina d’ ’o barbiere. || Gente che vene e va senza penziere, | sott’all’arbere ’ncopp’ ’o marciappiere... | (E st’arbere ’e Furia c’ogne anno, ogne anno, | chiù s’acalano[6]’ncopp’ ’o marciappiere, | ma chiù verde e chiù morbede se fanno...) || ’E tramme chine... ’E ccarruzzelle chiene...|| Chiù giovene esce 'accunto[7]d' 'o barbiere... | Chiù cresce ’a folla ’int’add' ’o spezziale! | E comme addora ’sta pasticciaria! || Na dummeneca passa e n’ata vene, | e tutte ’o stesso e tutte tale e quale | pe’ me... che guardo l’arbere ’e Furia! | Chist’arbere ’e Furia c’ogne anno, ogne anno, | chiù s’abboccano[6]’ncopp’ ’o marciappiere, | cchiù verde e malinconeche se fanno! (Rocco Galdieri)
- «Niente fretta. Niente fretta, – dicevo. – La domenica vien dopo sei giorni. E è per questo che la chiamano festa.» (Silvio D'Arzo)
- Non mi sono mai ammalato in un giorno di lavoro. C'era la domenica per questo. (Marcello Marchesi)
- Non sento più il suono della domenica. Non ci sono più i vecchietti nelle piazze la domenica o le tavole apparecchiate. La domenica è diventato un giorno come un altro. (Zucchero Fornaciari)
- Non v'è sabato senza sole, non v'è donna senza amore, né domenica senza sapore. (proverbio toscano)
- Perché, perché | la domenica mi lasci sempre sola | per andare a vedere la partita | di pallone. (Rita Pavone)
- Quando mi viene a svegliare la domenica mattina col bicchiere di caffè, sento la puzza di lacca mentre si china su di me. Lacca e caffè mescolati: mi è diventato un po' l'odore della domenica. (Paola Mastrocola)
- Quando un giorno che sapete essere mercoledì comincia subito a sembrarvi domenica, vuol dire che da qualche parte c'è qualcosa che proprio non funziona. (John Wyndham)
- Se volete che il mondo intero venga a bussare alla vostra porta, provate a fare un pisolino la domenica pomeriggio. (Sam Ewing)
- Tedio domenicale: quanta droga consuma. | Tedio domenicale: quanti amori frantuma. (CCCP Fedeli alla linea)
- Tra noi e il mare vi era lo spazio della strada. L'odore salino era dovunque. Inebriava. Sul castello avevano innalzato una bandiera in onore di chi sa chi. All'improvviso un formidabile rombo assordò ogni cosa. Era un piccolo aereo a bassa quota. Lanciava manifestini pubblicitari. Non era stata mai tanto domenica. Arrivavano e partivano macchine, giovanotti e ragazze, gente bene, ilare, donne sigillate da abiti perfetti. Restandone al di fuori effettivamente «gli altri» si potevano considerare salvi e felici. Non si vedevano i trucchi, gl'imbrogli, i dolori, le cattiverie. Una domenica di primavera con l'odore salino o con quello di noce moscata che giungeva a ondate dal forno dei dolci del bar. (Domenico Rea)
- Vorrei una domenica pomeriggio | per ogni lunedì che non ho saputo iniziare. (Lo Stato Sociale)