I segreti di Twin Peaks (prima stagione)
I segreti di Twin Peaks, prima stagione.
Benvenuti a Twin Peaks. Mi chiamo Margaret Lanterman. Vivo a Twin Peaks. Mi conoscono come la donna-ceppo. C'è una storia dietro questo. Ci sono molte storie a Twin Peaks. Alcune sono tristi, alcune divertenti. Alcune sono storie di pazzia, di violenza. Alcune sono ordinarie tuttavia hanno un senso di intrinseco mistero. Il mistero della vita. Qualche volta, il mistero della morte. Il mistero della foresta, la foresta che circonda Twin Peaks. Per introdurre questa storia, lasciatemi dire che incorpora tutto. È oltre il fuoco, anche se pochi saprebbero cosa significa. È una storia di molti, ma comincia con una persona. E la conoscevo. Quella che è alla guida di molti è Laura Palmer. Laura è la prescelta.[1]
- Welcome to Twin Peaks. My name is Margaret Lanterman. I live in Twin Peaks. I am known as the Log Lady. There is a story behind that. There are many stories in Twin Peaks – some of them are sad, some funny. Some of them are stories of madness, of violence. Some are ordinary. Yet they all have about them a sense of mystery – the mystery of life. Sometimes, the mystery of death. The mystery of the woods. The woods surrounding Twin Peaks. To introduce this story, let me just say it encompasses the all – it is beyond the 'fire', though few would know that meaning. It is a story of many, but begins with one – and I knew her. The one leading to the many is Laura Palmer. Laura is the one. (introduzione della Signora Ceppo[2])
[Casa Packard. Josie si guarda allo specchio, Pete saluta Catherine prima di uscire]
Pete: Vado a pesca. [si avvia verso la spiaggia] E la sirena solitaria suona. [Pete vede un sacco di plastica sulla spiaggia, si avvicina e nota dei capelli sbucare dal sacco. La scena si sposta in casa, Pete chiama la polizia] Oddio... Lucy? Lucy, sono Pete Martell. Lucy, passami Harry, è urgente.
[Al commissariato di polizia]
Lucy: Sceriffo, è Pete Martell dallo stabilimento. Glielo passerò all'apparecchio che è sul tavolo davanti alla sedia... l-la sedia rossa, quella contro il muro. Il tavolo è quello piccolo, con la lampada che-che abbiamo spostato ieri dall'angolo... il telefono nero, non quello marrone.
Harry [al telefono]: Buongiorno Pete, che cosa c'è?
Pete [al telefono]: È morta... è avvolta nella plastica, Harry![3]
Harry [al telefono]: No, no, no, no... Aspetta! Aspetta un secondo, Pete. Dove? Tu aspettami lì, arrivo subito. [a Lucy] Telefona al dottor Hayward, digli di raggiungermi al Packard Mill, la spiaggia sotto la roccia. Poi butta Andy giù dal letto e digli di venire subito. Chiaro?
Lucy: Che è successo?
Harry: C'è un cadavere sulla spiaggia. Lucy, non parlare di questo con nessuno mentre sono via.
Episodio 1, Passaggio a Nord-Ovest / Pilota
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Dr. Hayward: Mio Dio, Laura!
Harry: Laura Palmer! [riconoscendo il cadavere di Laura Palmer nel sacco di plastica sulla spiaggia]
- Mio Dio... La mia bambina... Oh, no! No! No! No! No! (Sarah) [urlando e mettendosi le mani nei capelli dopo aver saputo della morte di Laura]
- Shelly: Sei in ritardo, Heidi. Troppe salsicce stamattina?
Heidi: La mia macchina non si metteva in moto.
Shelly: O stavi mettendo in moto il tuo ragazzo?
[Heidi ride]
Bobby: Ma i tedeschi non sono sempre puntuali?
[Heidi ride]
- Bobby: Una canzone per voi, ragazze! [seleziona il brano I'm Hurt Bad nel jukebox e inserisce una moneta] Okay. Norma, ti rivedrò nei miei sogni.
Norma: Dipende dalla mia voglia di venirci.
Bobby: Vuol dire che verrò io nei tuoi.
- È quasi sera in Francia. Avanti, cowboy, accendi il tuo fuoco! (Shelley) [facendogli bere a Bobby dell'alcool dalla fiaschetta]
- [Prima di sapere della morte di Laura]
James: È un buon giorno per un picnic, vero?
Donna: Ah, certo!
- Ehi, amico, c'è qualcosa nell'aria. (Mike Nelson)
- Io l'amavo... e lei... lei amava me! Voi credete che io non sia andato agli allenamenti perché ho ammazzato la mia ragazza?! Siete tutti pazzi! (Bobby) [ai poliziotti]
- [Messaggio agli studenti tramite l'interfono] Un momento di attenzione, prego. Vi parla il preside Wolchezk. È per me un grande dolore dovervi informare che... durante la notte la vostra amica Laura Palmer è stata assassinata. Questo è un momento davvero terribile per tutti noi... per tutti noi che la conoscevamo, per gli amici, la famiglia. È molto importante che in questa difficile prova cerchiamo di aiutarci l'uno con l'altro. La polizia mi ha chiesto di... trasmettervi un messaggio. Se c'è qualcuno tra voi che sia a conoscenza dei movimenti di Laura, dopo la scuola, nel pomeriggio, oppure durante la sera, per favore, si faccia avanti. Ho disposto che tutte le lezioni abbiano termine qui per oggi, ma... prima di lasciare la scuola vorrei chiedere a voi tutti... di unirvi a me in un minuto di silenzio...per Laura... e per la sua memoria. [chiude la comunicazione e scoppia a piangere] Oddio... (Preside George Wolchezk)
- Sarah: Ma chi c'è nella stanza?
Harry: Suo marito con uno dei miei uomini.
Sarah: Avrei dovuto capirlo dal suono dei passi che non poteva essere Laura...
- Catherine: Come ti chiami?
Fred Traux: Fred Traux.
Catherine: Licenziato.
- Diane, undici e trenta di mattina del 24 febbraio. Sono quasi arrivato a Twin Peaks, cinque miglia a sud della frontiera canadese, due miglia ad ovest dei confini dello stato. Diavolo, non avevo mai visto tanti alberi in tutta la mia vita! Come direbbe W. C. Fields, meglio stare qui che a Filadelfia. Temperatura 12°, cielo leggermente nuvoloso. Il meteorologo ha previsto pioggia. Be', guadagnare tutti quei soldi per sbagliare il 60% delle volte è un bel lavorare. Miglia percorse a tutt'oggi: settantanovemila. Il serbatoio è in riserva... ormai manca poco, farò il pieno appena giunto in città, poi ti dirò quanto mi è costato. La colazione è venuta sei dollari e trentuno centesimi al... Lamplighter Inn, sulla statale numero 2, vicino a Lewis Fork. Ho preso un sandwich al tonno, una fetta di torta di ciliegie ed un caffè. Non male davvero. Diane, se dovessi capitare da quelle parti ti consiglio la torta. Bene, la prima persona che incontrerò sarà... ehm... sarà lo sceriffo Harry Truman. Non è un nome difficile da ricordare.[4] Lo troverò al Calhoun Memorial Hospital. Devo esaminare attentamente una ragazza che è stata ritrovata fuori città in pessime condizioni. Appena finito mi cercherò un motel, spero che lo sceriffo mi consigli un posto pulito a un prezzo ragionevole. Questo mi serve: un posto pulito a un prezzo ragionevole. Ah, Diane, quasi dimenticavo: debbo scoprire che alberi sono questi. Sono davvero fantastici! (Agente Cooper) [registrazione per Diane]
- Agente Cooper: Ci sono alcune questioni da chiarire immediatamente. Ho imparato a mie spese che è meglio essere franchi subito. Quando l'FBI entra in gioco, ne prende il comando. Ora lei lavorerà per me. A volte la polizia locale oppone resistenza, spero che lei capisca.
Harry: Come le ho già detto, siamo lieti che lei sia qui.
Agente Cooper: Sceriffo, come si chiamano quegli alberi meravigliosi che crescono in questa regione? Grandi, maestosi!
Harry: Douglas Firs.
Agente Cooper: Douglas Firs...
- Harry [presentando l'agente Cooper a Jacoby]: Ehm, lui è l'agente speciale Dale Cooper.
Jacoby [togliendosi un tappo dall'orecchio]: Gary Cooper?
Harry: Agente Cooper.
- [Dopo aver conosciuto il dottor Jacoby]
Agente Cooper: Quel tale è uno psichiatra?
Harry: Sì. È un po' squinternato.
- Agente Cooper [registrazione per Diane]: Diane, sono all'obitorio di Twin Peaks con il corpo della vittima. Come si chiama?
Harry: Laura Palmer.
Agente Cooper: Laura Palmer. Non hanno ancora fatto l'autopsia. Diane, è la stessa cosa. Me lo sentivo che l'avrei trovata anche qui.
Harry: Trovato cosa?
Agente Cooper: Anulare sinistro, sotto l'unghia. Vediamo che cosa ci ha lasciato. È una "R". Diane, consegnalo ad Albert e al suo staff. Non andare da Sam. Albert in queste cose ci sa fare di più. Dobbiamo spedirlo subito.
Harry: E va bene, Cooper. Vuole dirmi una buona volta che diavolo ha trovato?
Agente Cooper: Ho una lunga storia da raccontarle.
- Donna [sarcastica, lamentandosi del fidanzato Mike Nelson]: Sono brava a scegliere, vero?
Nadine [urlando ad Ed, all'improvviso]: Ed, stai ancora spettando che quelle tende si montino da sole?!
Ed: Sì, d'accordo! [a Donna] Hai visto? Anch'io sono bravo a scegliere.
- Agente Cooper [registrazione per Diane]: Diane, ho appena aperto il diario di Laura. Quella che ho davanti è l'ultima annotazione, datata 23 febbraio. Te la leggo. "Ancora asparagi a pranzo. Io odio gli asparagi. Vuol dire che non crescerò mai?" Ah, qui c'è un'aggiunta. "Sono nervosa. Incontrerò J. stanotte." È la lettera "J", Diane. "J"... Poi, non c'è scritto altro. Be', è qualcosa per cominciare.
Harry: Certo... è una lettera su ventisei.
Agente Cooper: Sì, una lettera su ventisei. Diane, in data 6 febbraio c'è una scritta, "Giorno 1", e attaccata alla pagina con un nastro adesivo c'è una busta di plastica contenente una sostanza bianca e una chiave simile a quelle usate per le cassette di sicurezza. [a Harry] Sceriffo, dopo che lei avrà tolto delicatamente la chiave faremo analizzare la busta e scommetto che qui dentro c'è stata della cocaina.
Harry: No, questo non è possibile.
Agente Cooper: Non ha mai avuto sorprese fino ad oggi?
Harry: Stia a sentire, Cooper. Lei non conosceva Laura Palmer.
Agente Cooper: Facciamoci dare l'autorizzazione ad aprire la cassetta di sicurezza, forse scopriremo qualcosa di più su Laura Palmer. [al registratore] Diane, ora ho in mano una scatola di coniglietti di cioccolata.
- [Al telefono]
Andy: Lucy...
Lucy: Andy, sei tu?
Andy [piangendo]: Di' a Harry che abbiamo scoperto dov'è successo... Dove hanno portato Ronette e Laura e le hanno torturate.... Di' a Harry... che non ho pianto...
Lucy: Andy, non ti senti bene? Tesoro?
Andy: Lucy, è una cosa orribile...
Lucy: Andy, tesoro...
Andy: Oddio...
- Hanno trovato la mia amica Laura... sdraiata a faccia in giù in una spiaggia qui vicino... Era completamente nuda. L'avevano assassinata... (Audrey) [ai norvegesi]
- I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! I norvegesi se ne vanno! (Receptionist del Great Northern Hotel) [urlando e suonando il campanello]
- Agente Cooper [registrazione per Diane]: Diane, quattro e dieci del pomeriggio, luogo del delitto. C'è qualcosa che era sfuggito prima: un mucchio di spazzatura di circa 40 centimetri di diametro, in cima c'è una catenina con un cuore d'oro. No, aspetta, mezzo cuore d'oro. Alla base del mucchio di spazzatura c'è un pezzetto di carta di giornale, con una scritta... che sembra essere fatta con il sangue: "Fuoco cammina con me".[5] [a Harry] Sceriffo, dobbiamo assolutamente trovare chi ha l'altra metà del cuore.
- [Osservando la Signora Ceppo che accende e spegne la luce per richiamare l'attenzione dell'assemblea cittadina]
Agente Cooper: Chi è la signora con il ceppo?
Harry: La chiamano la Signora Ceppo.
- Dana, che cosa ti suona meglio? "Lo sbocciare della calda sera" oppure "la fioritura della calda sera"? [...] Vediamo, adesso che è passato qualche minuto mi piace "il fiorito sbocciare della calda sera". (Harriet) [scrivendo una poesia]
- Dr. Hayward: Dov'è tua sorella?
Harriet [confessando che Donna è scappata di casa di nascosto]: Papà, adesso ti dirò tutto, e senza fare troppi giri di parole.
Dr. Hayward: Harriet...
Harriet: La vedi la finestra?
- Ed: Come va fra te e Hank?
Norma: Te l'ho detto. Sto per lasciarlo.
Ed: Prima o dopo che uscirà di prigione?
- Agente Cooper: Sa cosa sto intagliando?
Harry: Va bene, va bene, mi ha fregato di nuovo. Che sta intagliando?
Agente Cooper: Un flauto. Che altro fare in una città in cui il giallo significa ancora "rallentare" invece di "accelerare"?
- La pazienza non rende virtù. (Agente Cooper) [durante un inseguimento]
- Be', questo è il sogno segreto di ogni poliziotto. (Agente Cooper) [davanti al tavolo imbandito di doughnut]
- Diane, è mezzanotte e mezza. Sembra che lo sceriffo mi abbia trovato un buon alloggio al Great Northern Hotel, penso proprio che andrò a riposare. (Agente Cooper) [registrazione per Diane]
Episodio 2, Tracce verso il nulla
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Ho un ceppo, certo. Lo trovate divertente? Io, no. Ogni cosa ha la sua ragione d'essere. Le ragioni spiegano persino l'assurdo. Pensate che ci sia tempo per capire le ragioni del comportamento umano? Non credo proprio. Certi lo trovano, il tempo. Si chiamano detective? Ora vedrete cosa la vita ci insegna.
- Ho in mano un ceppo, sì. Vi sembra divertente? Non lo è per me. Dietro ogni cosa ci sono delle ragioni. Le ragioni possono anche spiegare l'assurdo. Abbiamo forse il tempo di capire le ragioni dietro il comportamento degli esseri umani? Penso di no. Alcuni usano il proprio tempo per quello. Si chiamano forse detective? Osserva e vedi quello che la vita ti insegna.[1]
- I carry a log – yes. Is it funny to you? It is not to me. Behind all things are reasons. Reasons can even explain the absurd. Do we have the time to learn the reasons behind the human being's varied behavior? I think not. Some take the time. Are they called detectives? Watch – and see what life teaches. (introduzione della Signora Ceppo[2])
- [A testa in giù, con i piedi attaccati a una sbarra di ferro] Diane, sono le sei e diciotto, stanza 315, Great Northern Hotel di Twin Peaks. Ho dormito bene. Stanza per non fumatori, non c'è odore di tabacco, qui gli uomini d'affari li trattano molto bene. Ah, c'è un ottimo profumo di abete nell'aria. Lo sceriffo Truman mi aveva detto che questo era un buon albergo, ed aveva ragione: pulito, prezzi ragionevoli per la stagione, il telefono che funziona. Perfino il bagno sembra perfetto: non gocciola e c'è acqua calda in abbondanza a tutte le ore. Devono essersi ispirati alle cascate che vedo qui fuori. Materasso duro ma non troppo. E soprattutto non è scomodo come quello di El Paso. È stato un vero incubo. Però mi sembra di avertela già raccontata questa storia. Non ho ancora provato la televisione. L'antenna c'è, non credo che avrò particolari problemi. Ma la vera prova del nove, come tu sai molto bene, Diane, è quella tazza di caffè al mattino che mi farebbe tornare da te in mezz'ora. [scende dalla sbarra] Diane, ci stavo pensando proprio stamattina. Ci sono ancora due cose che mi preoccupano, e non sto parlando solo da agente federale, ma anche da uomo della strada: quali rapporti c'erano fra Marilyn Monroe e i Kennedy? Chi ha premuto il grilletto contro il presidente? (Agente Cooper) [registrazione per Diane]
- [Ordinando la colazione] Lo sa? Questa è, mi permetta, un'autentica tazza di caffè. Lei non sa quanti caffè ho bevuto nella mia vita, e questo... è uno dei migliori. Ora vorrei due uova molto cotte. Non me lo dica, è duro per le arterie, ma le vecchie abitudini sono dure a morire. Dure come voglio le mie uova. Della pancetta, molto croccante, quasi bruciata. La faccia fondere. Perfetto. E poi, un succo di pompelmo. Ma mi raccomando che sia di... [vede Audrey avvicinarsi] di frutti maturi. (Agente Cooper)
- Audrey: Mi chiamo Audrey Horne.
Dale Cooper: È un vero piacere conoscerla, signorina. [Le porge la mano per presentarsi] Agente speciale Dale Cooper.
Audrey: Posso sedermi?
Dale Cooper: Mi scusi, ma se non ricordo male suo padre è Benjamin Horne, il proprietario di quest'albergo. Credo che lei si possa sedere dove vuole. E vorrei aggiungere che sarebbe un piacere.
Audrey: Grazie.
- Ehi, forse ci siamo! Sceriffo, tiriamo fuori James Hurley dalla cella quattro ed interroghiamolo. Era innamorato di Laura e sono pronto a scommettere che su Mike e Bobby lei gli ha detto qualcosa. Poi ci facciamo una chiacchierata con quei due, e rivoltiamo da cima a fondo la macchina di Bobby, vediamo che cosa ne esce fuori. Diamo anche un'occhiata all'autopsia di Laura Palmer. Oh, credo che dovremo parlare anche coi signori Palmer, ma diamogli qualche giorno, saranno sconvolti. Bene, avremo molto da fare. Ci vediamo esattamente fra tre minuti, Harry... devo proprio andare in bagno. Ah, a proposito, il caffè del mio albergo: incredibile! (Agente Cooper)
- Aiutami... (Laura) [voce fuori campo]
- Nadine: Finalmente a casa mia ho delle belle tende nuove. Me le ha comprate Ed ieri da Gentle Jean, e le ha fatte montare subito. Sono marroncine, molto chiare. Sono rimasta sveglia tutta la notte. Lo sai perché non ho mai dormito?
Norma: No, non lo so.
Nadine: Stavo cercando un sistema perché la nuova guida per le tende non facesse il minimo rumore. E sai come funziona? Sai cosa la fa funzionare? L'idea mi è venuta alle quattro di stamattina mentre stavo aspettando che mio marito si liberasse da certe affettuose attenzioni. Batuffoli d'ovatta! Penso che così dovrà essere silenziosa per forza!
- Harry: Sai, forse avrei dovuto studiare medicina.
Agente Cooper: E perché?
Harry: Perché sto cominciando a sentirmi come se fossi il dottor Watson!
- Pete [servendo il caffè]: Signor Cooper, come lo gradisce?
Agente Cooper: Nero, come il buio di una notte senza luna.
Pete: Senza latte, insomma.
- Fermi, non bevete il caffè, vi prego! Roba da non credere! Pensate, c'era un pesce! Un pesce dentro la caffettiera! (Pete)
- [A Bobby] Robert, speravo che avessimo occasione di parlare di quanto è successo negli ultimi giorni. Non necessariamente dei fatti accaduti, ma piuttosto dei pensieri e delle sensazioni. La ribellione in un ragazzo giovane come te è una caratteristica indispensabile. A volte è un segno di forza. In altre parole, Robert, io rispetto la tua natura ribelle, ma il fatto di essere tuo padre mi impone di contenere questo tuo modo di agire entro i limiti stabiliti dalla società, ed entro i limiti stabiliti da questa famiglia. Robert, conosco la tua riluttanza ad affrontare un discorso serio con me. A volte il silenzio è d'oro. Il silenzio si può interpretare come... sintomo d'intelligenza: più stiamo in silenzio, più ascoltiamo. [quando vede Bobby tentare di accendersi una sigaretta gli molla uno schiaffo che fa atterrare la sigaretta nella pietanza che c'è nel piatto della signora Briggs] Senti, io sono tollerante e paziente, ma la pazienza ha un limite. Avere la strada libera da ogni ostacolo è stata e sarà sempre la maggiore aspirazione di ogni essere umano. Robert, tu e io lavoreremo per eliminare ogni ostacolo. (Garland Briggs)
- Shelly: Vuole qualcosa da mangiare, sceriffo?
Harry: L'agente Cooper vorrebbe provare quella crostata stupenda.
Agente Cooper: Crostata di ciliegie?
Shelly: La più buona dello stato!
- Lo sai che non riesco a togliermi dalla bocca il sapore di quel caffè al pesce? (Agente Cooper)
- Agente Cooper [parlando della Signora Ceppo] Posso chiederle del ceppo?
Harry: L'hanno fatto in molti...
- Certo che tu devi avere il metabolismo di un moscone. Ma come la bruci tutta questa roba? (Harry Truman a Dale Cooper)
- Signora Ceppo: Scusate se mi intrometto. Stavate parlando di Laura Palmer?
Agente Cooper: Sì.
Signora Ceppo: Un giorno il mio ceppo avrà da dire la sua su questa storia. Il mio ceppo ha visto qualcosa l'altra notte.
Agente Cooper: Davvero? Cosa ha visto?
Signora Ceppo: Glielo chieda. [l'agente Cooper è esitante] Sarà per un'altra volta.
Episodio 3, Lo Zen, oppure l'abilità di catturare un killer
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Certe volte, le idee, così come gli uomini, saltano fuori e dicono, "Salve". Si presentano, le suddette idee, con parole... Sono parole? Queste idee hanno uno strano modo di parlare. Tutto ciò che vediamo in questo mondo si basa sulle idee di qualcuno. Certe idee sono distruttive, altre, costruttive. Certe idee si presentano come sogni. Posso ripeterlo: certe idee si presentano come sogni.
- Qualche volta le idee, come le persone, si alzano e dicono, "Salve". Si presentano, queste idee, con parole. Sono forse parole? Queste idee parlano così stranamente. Tutto quello che vediamo in questo mondo è basato sulle idee di qualcuno. Alcune idee sono distruttive, altre costruttive. Alcune idee possono arrivare sotto forma di un sogno. Posso dirlo ancora: alcune idee possono arrivare sotto forma di sogni.[1]
- Sometime ideas, like men, jump up and say "hello". They introduce themselves, these ideas, with words. Are they words? These ideas speak so strangely. All that we see in this world is based on someone's ideas. Some ideas are destructive, some are constructive. Some ideas can arrive in the form of a dream. I can say it again: some ideas arrive in the form of a dream. (introduzione della Signora Ceppo[2])
- Fratellino, questo è il sandwich più gustoso che abbia assaggiato in tutta la mia vita: è una baguette con Camembert e burro. Ne ho mangiati quattro al giorno per tutto il tempo che sono stato lì [in Francia]. (Jerry) [a Ben]
- [Al One Eyed Jacks]
Jerry: Senti Ben, non vorresti fare un salto al casinò prima?
Ben: Jerry, non sono venuto qui per perdere i pantaloni, ma piuttosto per togliermeli!
- [Al One Eyed Jacks]
Jerry: Dolcezza, vorrei ordinare due drink: io vorrei un doppio scotch on the rocks e mio fratello prende invece un doppio scotch on the rocks.
Barista: Il che fa due doppi scotch on the rocks.
Jerry: Prossima lezione: scienze biologiche!
- [Al One Eyed Jacks]
Ben [recitando il Sonetto 18 di William Shakespeare]: Ti paragonerò dunque ad un giorno d'estate? | Tu sei ben più leggiadra, mite temperata; | ruvidi venti sferzano i bocciuoli di Maggio...
Jerry: È bravo mio fratello, eh?
Ben: ...ed ogni bellezza alla fine declina | e cade a causa del fato o del volubile corso della natura, | ma la tua eterna estate non potrà mai svanire, | né perderai il possesso della tua bellezza, | né la morte...
Jerry [rovinando l'atmosfera]: Dov'è la ragazza nuova?
Blackie: Se vuoi veramente l'amore, è già dietro la porta che aspetta.
- Mi dovete più di diecimila dollari! Leo ha bisogno di un paio di scarpe nuove! (Leo) [a Bobby e Mike]
- [Inavvertitamente Ed cammina sopra l'invenzione di Nadine, delle guide per tende modificate con batuffoli di ovatta]
Nadine: Ed!
Ed: Mi dispiace Nadine, scusa!
Nadine: Sei passato sopra la guida delle tende!
Ed: Ma cara, era proprio in mezzo alla stanza.
Nadine: E tu credi che sia un caso? Sono stata io stessa a mettercele! Per tutta la notte ho lavorato a questo mio nuovo progetto: sto per escogitare un sistema che renderà le guide per le tende silenziose al cento per cento!
Ed: Mi dispiace davvero, Nadine.
Nadine: Ed, sei un essere nauseante!
- Ogni giorno la vita ricomincia e ogni ora racchiude la promessa di un... Invito all'amore. (Annunciatore televisivo) [introduzione della soap opera Invito all'amore]
- Ottimo questo caffè! E caldo! (Agente Cooper)
- [Davanti a una cartina del Tibet, in mezzo al bosco] Per potervi spiegare quello che faremo adesso devo prima darvi qualche informazione su un paese chiamato Tibet, un paese permeato di spiritualità. Per secoli il sovrano del Tibet ha preso il nome di Dalai Lama, nel '50 la Cina comunista invase il Tibet, eppur lasciando il Dalai Lama al suo posto, assunse il controllo dell'intera regione. Nel '59 in seguito a una rivolta contro i cinesi, il Dalai Lama è stato costretto a fuggire in India e da quel giorno vive lì in esilio. In conseguenza di un sogno che ho fatto tre anni fa ho cominciato a interessarmi della sorte del popolo tibetano e ho sentito il desiderio di aiutarlo. In seguito a quello stesso sogno mi sono reso conto di aver acquisito inconsciamente i fondamenti di una tecnica deduttiva basata sulla coordinazione mente-corpo che nell'insieme agisce al più profondo livello di intuizione. (Agente Cooper)
- Dio, come amo questa musica! Una musica che fa sognare... (Audrey) [e poi si mette a ballare sotto le note di Audrey's Dance nel RR Diner]
- Ne ho visti di posti lerci e puzzolenti in vita mia, ma questi li batte tutti. (Albert Rosenfield) [appena arrivato a Twin Peaks]
- Nadine [urlando dall'altra stanza]: Ed!
Ed: Oh mio Dio...
Nadine [si fionda su Ed per abbracciarlo]: Oh, Ed! Sono così felice, amore mio! Ed è tutto merito tuo!
Ed: Che vuoi dire?
Nadine: Tu non sai che cos'hai fatto per me.
Ed: No, non lo so.
Nadine: Oh, Ed, che bestia sei! Quando hai portato tutto quel grasso in casa, stamattina, ne hai lasciato cadere un po' sui miei batuffoli di cotone, ma invece di buttarli via ho fatto una porva: li ho messi nella mia guida per tende. E Ed, devi sentirlo con le tue orecchie! [fa scorrere le tende con entusiasmo] Completamente silenziose!
Ed: E questo che significa?
Nadine: Oh, Ed, che rischiamo di diventare molto ricchi.
- Io avevo qualche problema con un pesce: si era andato a ficcare nel filtro dell'acqua. (Pete)
- Catherine: Leva i tuoi sporchi stivali dal mio letto e va' in camera tua!
Pete: Non volevo rischiare di sporcare con l'olio di visone il mio copriletto nuovo.
Catherine: Tu l'olio di visone ce l'hai in testa.
- Dobbiamo danzare! Dobbiamo danzare, Sarah! Dobbiamo danzare! (Leland) [ruotando su se stesso tenendo in mano una foto di Laura]
- "Nell'oscurità di un futuro passato | il mago desidera vedere. | Non esiste che un'opportunità tra questo mondo e l'altro. | Fuoco cammina con me".[6][5] Noi viviamo tra la gente, tu lo chiameresti un negozio conveniente. Noi ci viviamo sopra, proprio così com'è, come lo vedi tu. Anch'io sono stato toccato dall'essere infernale. Un tatuaggio sulla spalla sinistra. Ah, ma il giorno che vidi il volto di Dio, divenni un altro, e mi staccai da solo il braccio intero. Il mio nome è Mike e il suo è Bob. (Mike) [nel sogno dell'Agente Cooper]
- Mike? Mike? Puoi sentirmi? "Ti catturerò con il mio sacco mortale". Tu penserai che io sia impazzito. Ma ti faccio una promessa: tornerò ad uccidere... ancora! (Bob) [nel sogno dell'Agente Cooper]
- Forza, balliamo! (Nano) [nella sala d'attesa della Loggia Nera, nel sogno dell'Agente Cooper]
- Let's rock!
- [Nella sala d'attesa della Loggia Nera, nel sogno dell'Agente Cooper]
Nano: Ho una grande notizia. Quella gomma che ti piaceva tanto è di moda questi giorni. Lei è mia cugina. Ma non diresti che è esattamente uguale alla piccola Laura Palmer?
Agente Cooper invecchiato: Ma lei... lei è Laura Palmer. Non sei Laura Palmer?
Laura: No. Io sento di conoscerla. Certe volte le braccia si piegano all'indietro.
Nano: Lei conosce tanti segreti. Viviamo in un posto dove gli uccelli cantano un grazioso motivo e c'è sempre tanta musica nell'aria.
[Il Nano danza sotto le note di Dance of the Dream Man e Laura sussurra qualcosa all'orecchio dell'Agente Cooper][7]
Episodio 4, Riposa nel dolore
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- C'è una certa tristezza in questo mondo, poiché ignoriamo molte cose. Sì, ignoriamo molte belle cose. Cose come la verità. Pertanto, la tristezza della nostra ignoranza è molto reale. Le lacrime sono vere. Che cosa sono le lacrime? Ci sono persino piccoli condotti, i condotti lacrimali, per produrre queste lacrime, in caso di tristezza. Poi, il giorno in cui la tristezza ci colpisce, ci chiediamo: "Chissà se questa tristezza, che mi fa piangere, chissà se questa tristezza che mi spezza il cuore avrà mai fine?" La risposta, ovviamente, è sì. Un giorno, la tristezza avrà fine.
- There is a sadness in this world, for we are ignorant of many things. Yes, we are ignorant of many beautiful things – things like the truth. So sadness, in our ignorance, is very real. The tears are real. What is this thing called a tear? There are even tiny ducts – tear ducts – to produce these tears should the sadness occur. Then the day when the sadness comes – then we ask: "Will this sadness which makes me cry – will this sadness that makes my heart cry out – will it ever end?" The answer, of course, is yes. One day the sadness will end. (introduzione della Signora Ceppo[2])
- Diane, sette e un quarto di mattina. Ho chiesto allo sceriffo di raggiungermi in albergo. Poi, andremo insieme ai funerali di Laura Palmer. (Agente Cooper) [registrazione per Diane]
- Audrey, l'inclinazione a destra della tua scrittura indica una natura romantica, un cuore ardente, sta' attenta! (Agente Cooper)
- Una focaccia imburrata con sciroppo d'acero e una fetta di prosciutto appena scaldata. È indescrivibile l'incontro del sapore del prosciutto con quello dell'acero. (Agente Cooper)
- Il mio sogno è un codice che deve essere decifrato. Decifrato il sogno, risolto il caso. (Agente Cooper)
- Lo sapete voi da dove provengono i sogni? [...] I neuroni producono acelticolina mediante la quale inviano impulsi al proencefalo. Questi impulsi diventano immagini e le immagini diventano sogni, ma nessuno sa perché scegliamo queste particolari immagini. (Agente Cooper)
- Dr. Hayward: Lei è l'uomo più insensibile che abbia mai conosciuto. Non avevo mai incontrato uno così totalmente privo di compassione.
Albert Rosenfield: A me la compassione esce dalle orecchie, nonno. Io sono il sultano dei sentimenti. Dottor Hayward, ho viaggiato per più di duemila miglia ed evidentemente per qualche secolo per raggiungere questa cloaca allo scopo di effettuare dei test. Ora, non le chiedo di capire questi test, non sono così crudele, le chiedo soltanto di levarsi dai piedi e di lasciarmi finire il lavoro!
- Signor Horne, capisco che la sua posizione in questa degna comunità le permetta un comportamento venale e insincero e le consenta di esprimersi in modo irritante. La stupidità, ad ogni modo, non è mai perdonabile. Perciò mi stia a sentire: voi potete fare il funerale in qualunque momento – scavate la fossa e seppellite la bara – io invece non posso eseguire questi test l'anno prossimo, tra un mese, una settimana o domani, li posso fare soltanto adesso. [maneggiando il trapano] Ho ancora un sacco di taglia e cuci da fare. Signori, perché non tornate alle vostre sedie a dondolo e vi fate un cicchetto? (Albert Rosenfield)
- Garland Briggs: Abbiamo delle responsabilità verso i morti. La responsabilità è la molla della convivenza sociale. Ogni uomo è responsabile delle sue azioni e queste azioni sono un contributo al bene comune.
Bobby Briggs: E cosa c'è di buono nel mettere qualcuno sotto terra?
Garland Briggs: È il modo con cui gli uomini chiudono un capitolo. È in questi momenti che si imparano certe cose, si impara ad andare avanti, anche senza coloro che abbiamo amato. Robert, nella vita devi affrontare anche questo e andare avanti comunque.
Bobby Briggs: Grandioso!
Garland Briggs: Vedi, mi rendo conto che stai provando una crescente riluttanza ad affrontare con me un significativo scambio di idee. Questo ci conduce a un un punto morto. Mentre io vorrei tanto che tu vincessi questa tua riluttanza, non è detto che sia sempre negativa, anzi a volte è la sola via percorribile. Figliolo, non avere paura. Saremo tutti accanto a te.
Bobby Briggs: Paura? E di che?
Garland Briggs: Del funerale.
Bobby Briggs: Non ho paura di questo maledetto funerale. Paura? Non vedo l'ora di andarci. [poi urlando] Paura?! Ho intenzione di farvi saltare in aria!
- Le attrezzature qui danno un nuovo senso al termine "primitivo". (Albert Rosenfield)
- Sono stato qui a Twin Peaks per poco tempo, ma in questo periodo ho visto decoro, onore e dignità. L'omicidio non è un fatto ordinario qui. Non è un dato statistico da aggiornare tutte le sere. La morte di Laura Palmer ha profondamente scosso tutti, uomini, donne, bambini, perché la vita ha un senso qui, ogni vita. Ci sono valori che credevo scomparsi, ma mi sbagliavo, li ho ritrovati a Twin Peaks. (Agente Cooper) [ad Albert Rosenfield]
- Diane, sono le dodici e ventisette. Vorrei che ti informassi sulle facilitazioni che posso avere per acquistare un immobile. Credo proprio che da queste parti potrei fare un investimento particolarmente vantaggioso per me. (Agente Cooper) [registrazione per Diane]
- [Al funerale] Amen! Che c'è da guardare? Cosa state aspettando? Siete rivoltanti. Maledetti ipocriti, siete rivoltanti! Lo sapevate tutti che Laura era nei guai, ma nessuno ha fatto niente. Nessuno di voi, brava gente. Volete sapere chi ha ammazzato Laura? Siete stati voi! Siamo stati tutti. E le belle parole non la riporteranno in vita, risparmiate le preghiere. Lei comunque ne avrebbe riso. (Bobby Briggs)
- Leland, non rovinare anche questo! (Sarah) [al funerale di Laura, dopo che Leland si è lanciato disperato sulla sua bara, il cui meccanismo si è inceppato e la fa andare su e giù]
- Harry: Senti, che ne diresti di una bella fetta di torta di mirtilli?
Agente Cooper: Mi sembra un'ottima idea. Norma, una fetta di torta di mirtilli, scaldata, con gelato alla vaniglia e caffè.
Norma: Torno subito. [va via]
Agente Cooper: Big Ed, da quanto tempo stai con Norma?
Harry [riferendosi alla scommessa fatta in precedenza]: Ed, credo che quel conto sia per te.
- Ma questa viene direttamente dal paradiso delle torte! (Agente Cooper) [mangiando una fetta di torta di mirtilli, scaldata, con gelato alla vaniglia al RR Diner]
- Twin Peaks è diversa. Lontana dal resto del mondo, l'avrai notato. [...] Ed è proprio per questo che ci piace. Ma c'è anche il rovescio della medaglia, come in tutte le cose. Forse è il prezzo che paghiamo per vivere qui. [...] C'è una specie di malattia nell'aria. Qualcosa di molto, molto strano tra questi vecchi boschi. Puoi chiamarla come vuoi. Una maledizione. Una presenza. Assume forme diverse, ma è stata tenuta lontana da qui da tempo immemorabile e noi siamo sempre pronti a combatterla. [...] Come i nostri padri. E non finirà con noi. Poi toccherà ai nostri figli. (Harry)
- Sono una persona terribile, agente Cooper. Faccio finta di non esserlo, ma lo sono. Certo, io ascolto i problemi dei miei pazienti, giorno dopo giorno, e questa gente mi considera un amico. La verità è che non me ne frega niente. Credevo che nessuno e nulla mi potesse più interessare. Laura però era diversa. (Jacoby)
- Agente Cooper: Tu credi nell'anima?
Hawk: In molte anime.
Agente Cooper: In più di una?
Hawk: È una leggenda indiana: le anime della veglia danno vita al corpo e alla mente e le anime dei sogni vagano.
Agente Cooper: Le anime dei sogni... E dove vagano?
Hawk: In posti lontani. Nella terra dei morti.
Agente Cooper: È dove si trova ora Laura?
Hawk: Laura è sotto terra, agente Cooper. È l'unica cosa di cui sono certo.
Agente Cooper [brindando con la birra]: A Laura. Buon viaggio.
- Nessuno vuole ballare con me! (Leeland) [piangendo in mezzo alla pista da ballo]
- Lui fa il barista lì, non lo sai? (Bernard Renault) [Ultime parole]
Episodio 5, L'uomo con un solo braccio
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Persino coloro che ridono talvolta non hanno una risposta. Queste creature si presentano, ma siamo sicuri di averle già incontrate da qualche parte. Sì? Guardate nello specchio, che cosa vedete? Si tratta di un sogno o di un incubo? Ci stanno introducendo contro il nostro volere? Sono specchi? Vedo il fumo. Sento odore di bruciato. Sta per aver inizio la battaglia.
- Anche quelli che ridono a volte sono colti impreparati. Queste creature si presentano, ma giuriamo di averle incontrate prima, altrove. Sì? Guarda nello specchio. Cosa vedi? È un sogno o un incubo? Ci stanno presentando contro la nostra volontà? Sono forse specchi? Posso vedere il fumo. Posso annusare il fuoco. La battaglia si avvicina.[1]
- Even the ones who laugh are sometimes caught without an answer: these creatures who introduce themselves but we swear we have met them somewhere before. Yes, look in the mirror. What do you see? Is it a dream, or a nightmare? Are we being introduced against our will? Are they mirrors? I can see the smoke. I can smell the fire. The battle is drawing nigh. (introduzione della Signora Ceppo[2])
- Sì, sì, aveva capelli lunghi, capelli sudici, grigi, che arrivavano alle spalle. L'ho visto ai piedi del letto di Laura. Sembrava un animale. [...] Aveva un tale sguardo, una faccia terrificante! (Sarah) [raccontando di aver avuto una visione di Bob]
- Era notte, vedevo un raggio di luce che illuminava il terreno. Poi una mano, coperta da un guanto solleva un sasso e raccoglie un ciondolo spezzato a metà. Era di Laura. (Sarah) [raccontando della visione che ha avuto]
- [Harry entra nel commissariato interrompendo Lucy che guarda la soap opera Invitation to Love]
Harry: Ciao, Lucy. Ci sono novità?
Lucy: Be', grazie a Jade, Jared ha deciso di non suicidarsi più e ha cambiato testamento lasciando il Towers a Jade invece che a Emerald, ma Emerlad l'ha scoperto e ora cerca di convincere Chet a darle il testamento per poterlo distruggere. Montana vuole uccidere Jared prima di mezzanotte così il Towers resterà a Emerald e Montana, ma credo proprio che lei faccia il doppio gioco e lui non lo sappia ancora. Povero Chet!
Harry: Ci sono novità qui?
- Agente Cooper: Laura veniva da lei perché era diventata tossicodipendente?
Jacoby: Agente Cooper, mi piacerebbe aiutarla, ma non in questa forma. Non posso darle delle risposte finché lei mi chiede informazioni coperte dal segreto professionale.
Agente Cooper: Allora possiamo dire che Laura veniva da lei perché aveva dei problemi.
Jacoby: Oh, ma certo.
Agente Cooper: Erano problemi di natura sessuale?
Jacoby: Agente Cooper, i problemi della società contemporanea sono tutti di natura sessuale. [nota la mappa del Tibet appesa alla lavagna] Tibet. Lo sa, anch'io sono molto attratto dai paesi orientali, ma il mio interesse non va oltre le Hawaii. Gli antichi abitanti di quelle isole ricorrevano spesso al potere calmante dello zenzero per lenire le pene di una profonda delusione la cui origine, nella maggior parte dei casi era sessuale.
Agente Cooper: Lo zenzero non dà assuefazione, la cocaina sì.
Jacoby: Guardi, il solo fatto che Laura Palmer cercasse dei rimedi, non importa quanto discutibile, era senz'altro un segno positivo.
Agente Cooper: Dottor Jacoby, capisco che lei fosse molto attaccato a Laura Palmer, ma allora perché non vuole aiutarci?
Jacoby: Be', sa, temo che le indagini che sto conducendo personalmente mi terranno occupato per il resto dei miei giorni. Laura aveva tanti segreti e attorno a questi segreti aveva costruito una fortezza che io in sei lunghi mesi di lavoro non sono stato in grado di espugnare. Ecco perché considero la mia vita un completato fallimento.
- Avevo intuito che il mio sogno e la visione di Sarah erano correlati. non sono venuto con voi stamattina per non influenzarla. Io ho poteri telepatici. (Agente Cooper)
- Quando la segheria andrà in fumo i titoli sui giornali dovranno dire "Josie Packard incendia il suo stabilimento per frodare l'assicurazione" e non "hot dog gigante arrostito nel bosco". (Ben)
- [La polizia fa irruzione nella stanza di motel di Philip Gerard, l'uomo con un braccio solo]
Harry: Signor Gerard, non si muova!
Philip Gerard: Oh, mio Dio!
Harry: Le mani in alto e bene in vista!
[Philip Gerard alza il solo braccio che possiede]
- Agente Cooper: Il braccio che ha perso aveva un tatuaggio?
Philip Gerard: Che domande sono queste? Sono solo un rappresentante!
Harry: Stia calmo, signor Gerard. È una domanda come un'altra.
Agente Cooper: Se lei non vuole rispondere lo scopriremo lo stesso. Allora, che cosa c'era scritto?
Philip Gerard: C'era... c'era scritto... "Mamma"! [scoppia a piangere]
- Audrey: Ho fatto qualche ricerca. Ho scoperto che nella vita reale non c'è l'algebra.
Donna: Forse dovresti andartene via e unirti a un circo.
Audrey: Scappare... No, ho un'idea migliore: uno straniero alto, tenebroso, affascinante si innamora pazzamente di me e mi trascina in una vita piena di misteri e di intrighi internazionali.
Donna: Vuoi dire l'agente dell'FBI? Tu sogni, Audrey.
- Tu la conoscevi molto meglio di me, ma una cosa l'ho capita: Laura era una spostata. (Audrey) [a Donna]
- Audrey: Lo sai che cos'è il One Eyed Jacks?
Donna: Non è un western con Marlon Brando?[8]
Audrey: È un locale oltre il confine, con molte ragazze al servizio dei clienti.
Donna: E tu pensi che Laura fosse una di queste?
Audrey: Non ne ho idea, ma se fosse non lo vorresti sapere?
Donna: Certo, questo spiegherebbe diverse cose.
Audrey: Sai, ci ho pensato spesso. Ho pensato a Laura in un posto come quello. Ed è una cosa che mi da i brividi... dei brividi caldi, come se tenessi in mano un cubetto di ghiaccio per lungo tempo.
- Agente Cooper: Nel mio sogno Mike diceva di vivere sopra un negozio di prodotti a buon mercato.
Harry: Lo sai, credo che dovresti aver paura dei tuoi sogni.
- Nel corso di un'indagine così intricata la via più breve fra due punti non è necessariamente una linea retta. (Agente Cooper)
- Andy: Lucy non vuole più parlarmi, e io non so il perché. Non so perché si stia comportando in questa maniera. Non riesco proprio a immaginarlo.
Agente Cooper: Non c'è logica nel suo comportamento, devi rassegnarti. Nel grande disegno le donne sono state dipinte con pennelli diversi.
Hawk: E così sia.
- Harry: Ti sei mai sposato, Cooper?
Agente Cooper: No, ma ho conosciuto qualcuno che mi ha fatto capire quali siano i doveri, gli obblighi e i rischi del mio lavoro e mi ha fatto conoscere il dolore di un cuore spezzato.
Hawk: "Una donna può farti volare come il falco. Un'altra può darti la potenza del leone. Ma ce n'è una sola nel corso della vita che può riempirti il cuore di stupore e donarti l'emozione di una gioia mai provata." L'ho scritto per la mia fidanzata.
- Grazie Tod, questa mi servirà ad aumentare il mio fondo previdenziale per quando andrò in pensione! (Norma) [risentita nei confronti di un cliente che ha dato solo una moneta come mancia]
- Shelly: Ho incontrato un uomo di troppo nella mia vita, e me lo sono sposato. La conosci la storia.
Norma: Dovresti cercare di parlare con Leo.
Shelly: Leo non parla. Picchia. All'inizio era meraviglioso, sai? Questo ragazzone muscoloso con la sua macchina sportiva. Poi ci siamo sposati e ho scoperto che voleva solo una cameriera che lavorasse gratis. Mi sento così stupida...
Norma: Eccoci qua. Due uomini a testa e non sappiamo che fare con nessuno dei quattro.
- Audrey: Papà, ti vergogni di me?
Ben: Audrey, tu sei... sei mia figlia...
- Ho visto una mia amica recisa come un fiore che aveva appena iniziato a sbocciare. La vita può essere così breve. Non durerò in eterno, l'ho capito solamente adesso ed è per questo che voglio cambiare. (Audrey)
- Quando due fatti separati vengono a coincidere durante lo svolgimento di una stessa indagine, bisogna sempre prestare la massima attenzione. (Agente Cooper)
- Un tocco di classe, Leo, davvero. Un'automobile rosso fiamma per un incontro segreto. Grande. (Ben)
- Laura diceva che sua madre aveva degli strani poteri, strane visioni, strani sogni premonitori. Capitava anche a Laura. (Donna)
- Comincio a pensare che la rivedrò. Sai, mi capita di avvertire la sua presenza o di sentire la sua voce. Certe volte mi sembra addirittura di vederla. (James) [parlando di Laura a Donna]
Episodio 6, I sogni di Cooper
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- Recito la mia parte nel teatro della vita. Dico quello che posso per dar forma alla risposta perfetta. Ma la risposta non può giungere finché non siamo pronti ad ascoltarla. Perciò dico quello che posso per dar forma alla risposta perfetta. Talvolta la mia ira verso il fuoco è evidente. Talvolta non si tratta proprio di ira. Può apparire tale, ma forse è un indizio? Il fuoco del quale parlo non è un fuoco cordiale.
- Faccio la mia parte nel palcoscenico del mondo. Faccio quello che posso per formulare la risposta perfetta. Ma quella risposta non può arrivare prima che tutti siano pronti a sentirla. Quindi dico quel che posso per offrire la risposta perfetta. Qualche volta, la mia rabbia per il fuoco è evidente. Qualche volta non è rabbia, veramente. Può apparire come tale, ma potrebbe essere un indizio? Il fuoco di cui parlo non è un tipo di fuoco.[1]
- I play my part on my stage. I tell what I can to form the perfect answer. But that answer cannot come before all are ready to hear. So I tell what I can to form the perfect answer. Sometimes my anger at the fire is evident. Sometimes it is not anger, really. It may appear as such, but could it be a clue? The fire I speak of is not a kind fire. (introduzione della Signora Ceppo[2])
- Diane, sono le quattro e ventotto del mattino. Sono stato appena svegliato dal fracasso infernale che in questo momento sta sovrastando la mia voce. [punta il registratore in alto per far sentire i canti degli islandesi] Ti rendi conto? Fino a questa notte ho creduto che il Great Northern Hotel fosse uno degli alberghi più silenziosi che avessi mai frequentato, ma questa è la conferma definitiva che quando si è lontani da casa non c'è alcuna speranza di poter conservare la pace e la tranquillità per lungo tempo. Diane, ti prego di spedirmi al più presto due paia di quei tappi di cera per orecchie che ho usato l'ultima volta che sono stato a New York. Naturalmente non ho pensato a portarli, perché non credevo che fosse necessario, e invece... [punta il registratore di nuovo in alto] (Agente Cooper)
- Agente Cooper: Il mercoledì solitamente andavo a scuola quando avevo la tua età.
Audrey: Sembra impossibile che abbia avuto la mia età.
Agente Cooper: Ho molte foto che lo provano.
- [L'agente Cooper apre una busta contenuta tra le pagine di una copia della rivista erotica Flash World trovata in casa di Jacques Renault]
Agente Cooper: Vediamo chi scriveva a Ronette. L'hanno spedita dalla Georgia. [trova una polaroid di un uomo vestito da donna]
Dr. Hayward: Bel tipo!
Agente Cooper: Una cosa è sicura: barba e baffi rovinano l'effetto della lingerie. Tu che ne dici?
Harry: Che non diventerà mai Miss Georgia.
- Non vogliamo far male a nessuno, e rinunciamo alle cose a cui teniamo. Sto cominciando a pensare che in questo mondo si arriva alla fine della vita e non si ha niente di bello da ricordare. (Norma) [a Ed]
- [Audrey cerca lavoro ai magazzini Horne, proprietà del padre]
Audrey: Allora, mi dica, che cos'ha in mente per me?
Emory Battis: Vede, Audrey, come dice sempre suo padre, si parte dal basso per arrivare in alto. Pensavo per il momento al reparto confezione pacchetti per regali. Un lavoro part-time, dopo la scuola.
Audrey: No. No-no-no-no-no. No. Emory, posso parlarle con franchezza?
Emory Battis: Ma certo che può.
Audrey [va dall'altro lato della scrivania, per avvicinarsi a lui]: Parliamo di... vendite.
Emory Battis: Vendite?
Audrey: Profumi.
Emory Battis: Ma si tratta del settore più difficile della nostra azienda: articoli dispendiosi, rapporti delicati con i clienti...
Audrey: Lavorare lì riempirebbe il mio cuore di gioia.
Emory Battis: Credo che dovrò parlarne con suo padre.
Audrey: Emory, senta che cosa facciamo: dirà a mio padre che mi sto dando un gran da fare a confezionare pacchetti, invece mi farà stare dietro al banco dei profumi da questo pomeriggio. [lo afferra per la cravatta con fare minaccioso] E se non lo farà io mi strapperò i vestiti di dosso e comincerò a strillare come un'aquila e dirò a mio padre che ha tentato di violentarmi. Spero di averle chiarito le idee...
Emory Battis: Ehm... Sì.
Audrey: "Sì" cosa?
Emory Battis: Sì, signorina Horne.
Audrey [torna dall'altro lato della scrivania, sorridente]: Vogliamo cominciare a mettere nero su bianco?
- James: Donna, ci sono alcune cose che devi sapere. Ti ho detto che mio padre è morto quando avevo dieci anni. Non è vero. Fa il musicista, vive sulla costa occidentale. Era un violento, picchiava me e la mamma.
Donna: Mi dispiace.
James: Mia madre era scrittrice. Era molto brava, scriveva poesie, racconti brevi... Ora è alcolizzata. Se queste cose ti danno fastidio, dimmelo, io smetto.
Donna: Non mi danno fastidio. Raccontami.
James: È vero che la settimana scorsa era fuori città. Ma non per lavoro. Di solito in questi casi prende una stanza in un motel da due soldi, compra qualche bottiglia di quello buono e... e si diverte con dei ragazzi. [si allontana e volge lo sguardo verso l'orizzonte]
Donna [lo abbraccia]: Non ha importanza.
James: Ti ho detto tutto perché non voglio avere segreti con te. Non devono esserci ipocrisie fra noi. I segreti rovinano tutto, distruggono la felicità fra due persone. Non deve succedere anche a noi.
Donna: Non succederà, noi siamo diversi. [si baciano]
James: Avevi ragione tu ieri. Ci ho pensato. dobbiamo farlo. Dobbiamo assolutamente scoprire cosa è successo a Laura o questo mistero ci rovinerà la vita.
Donna: Ce la faremo, James.
James: Il suo spirito è qui intorno, e non ha pace.
Donna: Scopriremo chi l'ha uccisa. Glielo dobbiamo.
- "Giovane studentessa cerca chi la educhi nell'arte dell'amore. Accetta solo uomini maturi e generosi." (Agente Cooper) [leggendo l'annuncio lasciato da Laura Palmer su un numero della rivista erotica Flash World ]
- Il giorno prima che Laura morisse ho avuto come la sensazione che fosse nei guai. Mi sono sempre sentita vicino a lei, per questo sono venuta subito qui. Sapete, non conoscevo Laura a fondo, ma lei era uguale a me. In famiglia dicevano sempre che eravamo identiche. (Maddy)
- [Seduta di psicoterapia familiare dal dottor Jacoby]
Jacoby: Fai uso di qualche droga, Bobby?
Bobby: No.
Garland: Alcool!
Betty: L'alcool è una droga.
Bobby: Mi ha chiesto un'altra cosa.
Betty: L'alcool non conta?
Bobby: Tutti bevono un po'.
- Jacoby [parlando di Laura]: Dimmi Bobby, cos'è successo la prima volta che avete fatto l'amore?
Bobby: Ma che razza di domande mi fa?!
Jacoby: Bobby, tu hai pianto?
Bobby: Cos'avrei fatto?!
Jacoby: E poi cos'ha fatto Laura, ha riso di te? [Bobby è turbato] Ti è dispiaciuto molto quando è morta?
Bobby: Laura voleva morire.
Jacoby: E tu come lo sai?
Bobby: Me l'ha detto lei.
Jacoby: E che altro ti ha detto? Ti ha detto anche che non c'è bontà a questo mondo?
Bobby: Diceva che le persone provano a essere buone, ma sono ormai corrotte, marce, lei più degli altri e che ogni volta che aveva tentato di trasformare il mondo in un posto migliore, dentro di lei era esplosa una forza orribile e l'aveva trascinata giù all'inferno. Quella cosa la portava sempre più giù, nel più nero degli incubi ed era sempre più difficile liberarsene e trovare la luce.
Jacoby: Ti è capitato di avere la sensazione che Laura nascondesse qualche orribile segreto?
Bobby: Sì.
Jacoby: Così orrendo da indurla a desiderare la morte?
Bobby: Sì.
Jacoby: Così orrendo da indurla a cercare le debolezze delle persone e poi da approfittarne, tentandole, privandole della dignità, portandole a compiere gesti terribili, degradanti?
Bobby: Sì.
Jacoby: Voleva corrompere la gente perché si sentiva sporca e corrotta anche lei.
Bobby: Sì.
Jacoby: È questo che è successo anche a te, Bobby? [Bobby scoppia a piangere] È questo che ti ha fatto Laura?
Bobby [disperato]: Era così... convincente! Mi faceva spacciare droga per averne anche lei!
- State tranquilli, il mio ceppo non morde. (Signora Ceppo)
- My log does not judge.
- I gufi qui non ci daranno fastidio. (Signora Ceppo)
- The owls won't see us in here.
- Con il tè! I biscotti non scappano! (Signora Ceppo) [schiaffeggiando la mano dell'agente Cooper, che ha tentato di mangiare un biscotto prima che il tè fosse pronto]
- Harry: Ci stava aspettando?
Signora Ceppo: Siete in ritardo di due giorni. Ma sono affari vostri. Il mio ceppo ha visto qualcosa. Qualcosa d'importante.
- Mio marito faceva il taglialegna. Ha incontrato il diavolo. Il fuoco è il diavolo celato come un codardo nel fumo. (Signora Ceppo)
- Il bosco nasconde molti spiriti, Margaret. (Hawk) [alla Signora Ceppo]
- Signora Ceppo' [porgendo il ceppo verso l'agente Cooper]: Glielo può chiedere adesso.
Agente Cooper [dopo aver avuto l'approvazione di Harry, si avvicina al ceppo]: Che cos'hai visto quella notte, la notte in cui Laura fu uccisa?
Signora Ceppo [al ceppo, accarezzandolo]: Parlerò io per te. Era buio, sentivo ridere, i gufi volavano, molte cose si erano fermate, sentivo ridere, due uomini, due ragazze, delle luci, c'erano delle luci nel bosco, oltre la collina, i gufi erano vicini e il buio ormai la stava circondando, poi il silenzio, più tardi dei passi, si intravede un uomo nell'ombra, urla, in lontananza... Terribile... Terribile... Una voce.
Agente Cooper: Di uomo o di donna?
Signora Ceppo: Di donna. E dopo, oltre la collina, i gufi non gridavano più.
- Pete: Mi raccomando, vacci piano con l'alcol stasera, Catherine.
Catherine [prende due flûte di champagne e ne scola uno subito]: Un paio di bicchieri e anche tu potresti sembrarmi simpatico.
- Heba, lo sai che il tuo nome è un modo di dire americano? "Heba, Heba" non l'avevi mai sentito dire prima?[9] (Jerry) [a Heba, la ragazza islandese]
- Che cosa si ottiene incrociando un norvegese con uno svedese, mh? Un socialista che vuole essere re! (Ben) [raccontando una barzelletta agli islandesi]
- Ben: Vediamoci nel mio ufficio, ma dammi due minuti per liberarmi.
Catherine: Il paradiso può attendere.
- – Meet me in my office. Give me two minutes to break away.
– Hell hath no fury.[10]
- [Catherine chiede spiegazioni sulla fiche del One Eyed Jacks]
Catherine: Che ci faceva questa fiche – tu sai da dove viene – nei tuoi pantaloni? Credevo tu preferissi donne con una certa esperienza.
Ben: Me l'ha data Jerry. [Catherine gli da uno schiaffo] È un portafortuna, credevo di averlo perso. Sono contento di averlo ritrovato. [gli da un altro schiaffo] Hai finito? [e un altro ancora]
Catherine: Sì.
Ben: In questo caso... [la bacia appassionatamente]
- Mh, aspetta un momento, fammi capire bene... vuoi dire che nel tuo paese non c'è neppure l'ombra di un albero?! (Pete) [parlando con Einar Thorson, l'uomo d'affari islandese]
Episodio 7, Tempo di realizzazione
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- La bellezza è nell'occhio di chi guarda. Eppure certi aprono molti occhi. "Gli occhi sono lo specchio dell'anima", qualcuno ha detto. Pertanto fissiamo gli occhi, per vedere la natura dell'anima. Talvolta, quando vediamo gli occhi... quei momenti terribili in cui vediamo gli occhi, occhi che... che sono privi di un'anima, allora riconosciamo le tenebre e ci domandiamo, "Dov'è la bellezza?" Non ve n'è alcuna, negli occhi di chi è privo di un'anima.
- La bellezza è negli occhi di chi guarda. Ma ci sono quelli che aprono molti occhi. "Gli occhi sono lo specchio dell'anima", disse qualcuno. Allora noi guardiamo dritto negli occhi per vedere la natura dell'anima. Qualche volta, quando vediamo gli occhi, quelle orribile volte in cui vediamo gli occhi, occhi che... non hanno anima, allora vediamo le tenebre. Poi ci chiediamo: "Dov'è la bellezza?" Non c'è, se gli occhi sono senz'anima.[1]
- Beauty is in the eye of the beholder. Yet there are those who open many eyes. "Eyes are the mirror of the soul", someone has said. So we look closely at the eyes to see the nature of the soul. Sometimes when we see the eyes – those horrible times when we see the eyes, eyes that... that have no soul – then we know a darkness, then we wonder: "Where is the beauty"? There is none if the eyes are soulless. (introduzione della Signora Ceppo[2])
- [Audrey è entrata di nascosto in camera dell'agente Cooper per farsi trovare nuda sotto le coperte]
Agente Cooper: Audrey, tu sei ancora minorenne e io sono un agente dell'FBI.
Audrey: Vuoi davvero che me ne vada?
Agente Cooper: Quello che vorrei fare e quello che devo fare sono due cose diverse, Audrey. Vedi, nella mia professione è richiesto il rispetto di determinati valori. valori che ho giurato di difendere. Sarebbe sbagliato, Audrey. Lo sappiamo tutti e due.
Audrey: Non ti piaccio neanche un po'?
Agente Cooper: No, anzi, mi piaci molto. Sei molto bella, intelligente, attraente. Un uomo non potrebbe desiderare di più. Ma quello che ti serve più di ogni altra cosa è un amico che ti sappia ascoltare.
Audrey: Un amico, eh?
Agente Cooper: Cercherò di procurarmi delle birre e delle patatine giù in cucina, poi voglio che mi racconti tutti i tuoi guai.
Audrey: Ci vorrà tutta la notte.
Agente Cooper: Be', la notte è giovane. Senti, mentre vado a prendere queste cose, perché non ti vesti?
Audrey: Non posso dirti tutti i miei segreti.
Agente Cooper: I segreti sono pericolosi, Audrey.
Audrey: E tu ne hai?
Agente Cooper: No.
Audrey: Laura ne aveva tanti di segreti.
Agente Cooper: E cercare di scoprirli è il mio lavoro.
- Come va, dottore?[11] Solo una parola prima di andare a letto. Credo che farò un sogno stanotte. Uno di quei sogni, capisci? Quelli che piacciono a te. È più facile parlare, con il registratore. Sento che potrei parlare di tutto. Di tutti i miei segreti. Anche i più intimi. So che questo ti piace, dottore. E so che anch'io ti piaccio. Questo sarà il mio piccolo segreto, va bene? Come la tua noce di cocco. Perché è così facile per me fare innamorare un uomo? Non devo neanche impegnarmi troppo. O forse... se fosse più difficile... (Laura) [registrazione per il dottor Jacoby]
- [Audrey lavora al reparto profumi dei magazzini Horne]
Audrey: Ecco, provi questo: è all'essenza di mughetto.
Signora: No, questo non va bene. Vorrei qualcosa di più importante.
Audrey: "Importante"?
Signora: Sì, più adatto a me. Forse non mi sono spiegata, cara. Vorrei qualcosa di classe e che sia alla moda.
Audrey [con insolenza]: Perché non prova ad appendersi la boccetta al collo? Avrà un profumo e un accessorio alla moda. Due articoli al prezzo di uno!
Signora: Non è affatto spiritosa, signorina. [se ne va via offesa]
Audrey: Grazie per aver preferito i magazzini Horne!
- Credi che la gente possa cambiare? Io no. (Harry)
- Harry, voglio darti un consiglio prezioso. Una volta al giorno, tutti i giorni, fatti un piccolo regalo. Non programmarlo e non andarlo a cercare, ma... lascia che arrivi. Può essere una camicia vista in un negozio, un sonnellino nel tuo ufficio oppure... due ottime tazze di caffè nero fumante. (Agente Cooper)
- Oh, magnifico! Questo è un caffè! Non c'è niente come una tazza di caffè nero! (Agente Cooper) [bevendo il caffè al Double R Diner]
- Nuove emozioni domani con Invito all'amore. (Annunciatore televisivo)
- Ed: Su, tesoro, non te la prendere.
Nadine: Tu non sai quanto sia grave... Non hai idea di quante cose avevo progettato per noi due...
Ed: Lo so.
Nadine: Un televisore nuovo ultimo modello... Avevo anche visto un motoscafo...
Ed: Nadine...
Nadine: E non era soltanto per quello che avrei comprato, ma perché avremmo vissuto una nuova vita.
Ed: All'ufficio brevetti ci sono tanti funzionari. Vedrai, ne troveremo uno che capisca il valore delle tue guide per tende.
Nadine: "Rifiutate"! "Rifiutate": ecco quello che ha detto. Nessun altro dirà qualcosa di diverso.
Ed: Nadine, non arrenderti! Devi insistere! [si abbracciano]
- Ehilà, Waldo. [fischia] Laura. Laura. Non andare là. [fa un verso] Fa male. Fa male. Fermati. Fermati. Fermati. Leo, no! Leo, no! (Waldo) [Ultime parole] [registrazione di Waldo, prima che Leo gli sparasse]
- [Ed e l'agente Cooper vanno al One Eyed Jack sotto copertura]
Blackie: Tu sembri un agente.
Agente Cooper [scherzoso]: Io sono un agente!
Blackie: Tu sembri Cary Grant. Avete un nome?
Ed: Barney e Fred. Siamo di Tri-City.
Blackie: Bene. Tu, Fred, cosa fai?
Ed: Ho un'autofficina. [l'agente Cooper gli lancia uno sguardo] Ehm... io sono dentista.
Blackie: Ah, io ho una CHevrolet parcheggiata qua fuori che ha qualche problema di carie. Puoi darle un'occhiata?
Ed: Speravo che tu avessi bisogo del mio aiuto. Sarò felice di guardare sotto il tuo cofano.
- [Audrey vuole essere assunta al One Eyed Jacks usando una falsa identità]
Blackie: Tu non sei timida, vero dolcezza?
Audrey: No, non direi. [le porge il curriculum vitae]
Blackie [leggendo]: Hester Prynne. Un nome grazioso. Maple House a Vancouver, da Roy a Chicago, poi a Calgary dall'87 all'89. Dove hai lavorato a Calgary, tesoro?
Audrey: In giro.
Blackie: Puoi dirmi un nome?
Audrey: Il Lost Dude Ranch.
Blackie: Mh... E Big Amos condice ancora la baracca?
Audrey: Mh-mh. Ed è sempre più grasso.
Blackie: Big Amos è il nome del mio cane. Anch'io ho letto La lettera scarlatta[12] al liceo come te. Dammi un buon motivo per cui non ti debba rispedire con un calcio nel mondo civile. [Audrey prende la ciliegia dal drink di Blackie, la mangia e annoda il picciolo con la lingua] Firma qui. benvenuta al One Eyed Jacks, Hester.
- [Ed e l'agente Cooper vanno al One Eyed Jack sotto copertura]
Ed: Il blackjack non è il mio gioco.
Agente Cooper: Sai contare fino a dieci?
Ed: Quando non bevo.
Agente Cooper: Allora puoi vincere a blackjack.
Episodio 8, L'ultima sera
[modifica]Citazioni in ordine temporale.
- L'uomo ubriaco cammina in un modo che è impossibile da imitare, se si è sobri, e viceversa. Chi è malvagio ha un comportamento, per quanto sia furbo, riconoscibile all'occhio esperto. Sarà smascherato. Sono forse troppo riservata? No, non si deve mai rispondere nel momento sbagliato. La vita, come la musica, ha un ritmo. Questa canzone in particolare finirà con tre suoni acuti. Come il rullo dei tamburi che annunciano la morte.
- Un uomo ubriaco cammina in un modo abbastanza inverosimile per essere imitato da un uomo sobrio, e viceversa. Un uomo malvagio ha un modo di fare, non importa quanto sia astuto, all'occhio esperto, la sua vera natura non sfugge. Sono forse troppo criptica? No. Uno non può mai rispondere a domande nel momento sbagliato. La vita, come la musica, ha un ritmo. Questo suono particolare finirà con tre toni acuti. Come tamburi mortali.[1]
- A drunken man walks in a way that is quite impossible for a sober man to imitate, and vice versa. An evil man has a way, no matter how clever – to the trained eye, his way will show itself. Am I being too secretive? No. One can never answer questions at the wrong moment. Life, like music, has a rhythm. This particular song will end with three sharp notes, like deathly drumbeats. (introduzione della Signora Ceppo[2])
- [Donna e James si sono introdotti di nascosto in casa del dottor Jacoby e hanno trovato una scatola piena di ombrellini da cocktail commemorativi]
James: Ombrellini? [leggendo l'etichetta legata a uno degli ombrellini] "Kahala Hilton, 8 luglio 1969. Primo uomo sulla Luna."[13]
Donna [osservando un altro ombrellino]: "9 agosto 1974. Ho appena messo gli occhi su Mimsy."
James: Bizzarro.
Donna: Già.
- Harry: Tu e Lucy vi parlate di nuovo?
Andy: Come diceva sempre il mio sergente istruttore: "È una guerra già persa." [wellerismo]
- [Hawk e Harry parlano in codice prima dell'arresto di Jacques Renault]
Hawk [alla radio della polizia]: Harry, sono Hawk. La trota risale la corrente verso la rete.
Harry: Hawk, ottimo lavoro. Ora prepariamo l'arpione. Cosa mi dici dell'agente Cooper?
Hawk [via radio]: È a dieci minuti di strada. Probabilmente si perderà la pesca, ma sarà qui per quando lo griglieremo.
Harry: Ricevuto. Passeremo all'azione appena il pesce farà vedere le pinne.
- Come va, dottore?[11] Sono Laura, nel caso non l'avessi capito. Oggi è giovedì 23, e sono così annoiata. A dire la verità, oggi mi sento un po' strana. Certo, James è carino, ma è talmente stupido. E poi comincio ad averne abbastanza delle sue smancerie. Ehi, ti ricordi di quell'uomo misterioso di cui ti ho parlato? Be', se ti rivelassi il suo nome tu saresti davvero nei guai. Lui non sarebbe più un uomo misterioso ma tu saresti senz'altro un uomo morto. Credo che un paio di volte abbia cercato di uccidermi. Ma, come avrai indovinato, mi sono eccitata ancora di più. Non è strano il sesso? Poi questo tizio sa come accendere il mio "fuoco". E mi piace la sua Corvette rossa. Oh-oh! Sta arrivando la mamma con il latte e i biscotti. A più tardi, Lawrence. Ciao-ciao. (Laura) [registrazione per il dottor Jacoby]
- Sai, ho imparato un detto in prigione. [...] "Una volta che sei in affari con qualcuno, lo sei per tutta la vita". È come il matrimonio. (Hank) [a Josie, facendole sgorgare il sangue dal dito per fare il "patto di sangue"]
- E pensare che il mio passatempo preferito in questi anni è stato aggredire l'unica persona abbastanza paziente da sopportare le mie stranezze. (Catherine) [a Pete]
- [Dopo molti giorni durante i quali non si sono parlati, Lucy e Andy si baciano]
Lucy: Oh, Andy!
Andy: Oh, passerotto!
Lucy: Aspetto un figlio. [Andy esce dalla stanza attonito, Ed e Hawk sono perplessi] Il caffè è pronto!
- Non so niente di quella storia. Sono sceso dalla collina e l'auto di Leo non c'era. Così mi sono fatto quindici miglia a piedi... Per tornare a casa... (Jacques Renault) [Ultime parole]
- [Dopo aver interrogato Jacques Renault]
Harry: E così Leo avrebbe portato le ragazze sul vagone da solo. Tu gli credi?
Agente Cooper: È troppo stupido per fingere.
- Il materasso che ti danno in galera sarà alto – diciamo – alto così! [indica uno spessore con le dita] E quando ti ci sdrai la sera pensi: "In un materasso così sottile come hanno fatto a metterci le pietre dentro?" (Hank)
- Diane, quattro e trentasette di mattina. Dopo una lunghissima notte di indagini sto rientrando nella mia stanza. Abbiamo fermato un sospetto, e Leo Johnson, l'uomo che credo responsabile della morte di Laura, non riuscirà a sfuggire a lungo alla trappola che gli abbiamo preparato. Mi sono appena reso conto che c'è un grande silenzio qui. Ciò mi porta a concludere con un certo sollievo che gli islandesi che stavano in questo piano hanno lasciato l'albergo... o sono svenuti. Forse non avrò bisogno dei tappi per le orecchie che ho ricevuto stamattina, Diane. Anche se credo che sia più prudente utilizzarli, come misura precauzionale. Ho ordinato latte caldo al servizio in camera. Questo dovrebbe essere sufficiente a garantirmi qualche ora di sonno ristoratore. Il servizio in camera ventiquattr'ore su ventiquattro è una delle grandi conquiste della civiltà. (Agente Cooper) [registrazione per Diane]
Note
[modifica]- ↑ a b c d e f g Sottotitoli in italiano tratti dal cofanetto DVD Twin Peaks, Definitive Gold Box Edition.
- ↑ a b c d e f g h Le introduzioni della Signora Ceppo sono posteriori alla prima messa in onda della serie televisiva sulla ABC; sono state scritte da David Lynch in occasione della trasmissione degli episodi sul canale televisivo Bravo nel 1993, due anni dopo la fine della serie. Cfr. (EN) Susan King, Retro: Taking Another 'Peak': Bravo airs all 30 episodes of series with real lynchian intros, Articles.LATimes.com, 13 giugno 1993.
- ↑ Nella versione originale in inglese: «She's dead – wrapped in plastic!»
- ↑ Il personaggio prende il nome dal 33º presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman.
- ↑ a b In lingua originale Fire walk with me, titolo del film del 1992.
- ↑ Nella versione originale in inglese: «Through the darkness of future past | The magician longs to see. | One chants out between two worlds. | Fire walk with me.» Alcune fonti citano però "chance out" invece di "chants out", ma i sottotitoli ufficiali della versione DVD riportano ufficialmente "chants out".
- ↑ Nella versione originale in inglese:
– I've got good news That gum you like is going to come back in style. She's my cousin. But doesn't she look almost exactly like Laura Palmer?
– But it is Laura Palmer. Are you Laura Palmer?
– I feel like I know her, but sometimes my arms bend back.
– She's filled with secrets. Where we're from, the birds sing a pretty song and there's always music in the air. - ↑ Cfr. I due volti della vendetta (One-Eyed Jacks), film del 1961, regia di Marlon Brando.
- ↑ Il nome Heba è simile all'espressione "hubba hubba", utilizzata negli Stati Uniti per esprimere apprezzamento nei confronti di una persona attraente.
- ↑ Cfr. hell hath no fury like a woman scorned.
- ↑ a b Nella versione originale in inglese «What's up, doc?», la frase tormentone di Bugs Bunny, personaggio dei cartoni animati Warner Bros.
- ↑ Hester Prynne è il nome della protagonista del romanzo di Nathaniel Hawthorne.
- ↑ L'8 luglio 1969 è il giorno in cui l'Apollo 11 è stato lanciato da Cape Kennedy, è poi atterrato il 20 luglio, e il 21 Buzz Aldrin ha messo piede sulla Luna.
Altri progetti
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