Neon Genesis Evangelion

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.

Neon Genesis Evangelion

Serie televisiva anime

Immagine EV2.svg.
Titolo originale

新世紀エヴァンゲリオン
Shin seiki Evangerion

Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Anno

1995

Genere fantascienza
Episodi 26
Ideatore Gainax
Regia Hideaki Anno
Sceneggiatura Hideaki Anno
Rete televisiva TX Network
Doppiatori italiani
Note

Neon Genesis Evangelion, serie televisiva anime del 1995 prodotta dallo studio Gainax, diretta e sceneggiata da Hideaki Anno, anche trasposta in manga e in vari film d'animazione.

Citazioni tratte dalla serie[modifica]

Battute ricorrenti[modifica]

  • Ma sei stupido? (Asuka a Shinji)
  • Stupi-Shinji! (Asuka a Shinji)

Episodio 1, L'attacco dell'angelo[modifica]

  • Misato: Sei davvero freddo per avere un faccino così carino.
    Shinji: Mah, dice sul serio?
    Misato: Come, ti sei offeso? Scusa, scusa! Sei permaloso proprio come un ometto!
    Shinji: Non sarà invece lei ad essere un po' troppo infantile?
  • Adesso sali a bordo, oppure vattene subito! (Gendō a Shinji)
  • Non devi fuggire, né da tuo padre né da te stesso! (Misato a Shinji)
  • Non devo fuggire, non devo fuggire, non devo fuggire, non devo fuggire! (Shinji)

Episodio 2, Soffitti sconosciuti[modifica]

  • La speranza è indispensabile nella vita. (Misato)
  • Misato [al telefono con Ritsuko]: Shinji verrà a stare da me, ho ottenuto anche il permesso dei superiori. Non ti preoccupare, Ritsuko. Non ho intenzione di sedurre il nostro giovane pilota, te lo garantisco.
    Ritsuko: E ci mancherebbe altro! Si può sapere che ti sei messa in testa?! Se non sei nemmeno in grado di badare a te stessa, come pensi di poter...
    Misato [allontana l'orecchio dalla cornetta]: Come al solito, non li ha mai capiti gli scherzi...
  • Un bel bagno lava via i dispiaceri. (Misato)

Episodio 3, Un telefono che non squilla[modifica]

  • Maya: Scusi, ma perché Shinji ha deciso di salire ancora a bordo dell'Eva?
    Ritsuko: Lui fa sempre tutto quello che gli viene detto di fare. Sembra quasi che sia la sua regola di vita, vero?
  • Ritsuko: Conosci il racconto intitolato Il dilemma del porcospino?
    Misato: Porcospino? L'animale con gli aculei?
    Ritsuko: Il porcospino avrebbe voluto fare amicizia con il prossimo, ma quando si avvicinava a un suo simile entrambi si ferivano con gli aculei che ricoprivano i loro corpi.[1] Lo stesso capita ad alcune persone: Shinji in fondo al suo cuore è spaventato dal dolore che potrebbe provare e questo lo rende freddo e riservato.
    Misato: Mah, presto si renderà conto anche lui che crescere in fondo è un continuo provare ad avvicinarsi e allontanarsi l'un l'altro, finché non si trova la distanza giusta per non ferirsi a vicenda.
  • Misato: Il quarto Angelo, proprio mentre il comandante è assente. Non me l'aspettavo così presto.
    Makoto: Prima abbiamo avuto un vuoto di quindici anni. Questa volta sono trascorse soltanto due settimane.
    Misato: Loro non pensano ai nostri problemi. È un atteggiamento che le donne detestano.

Episodio 4, Fuga sotto la pioggia[modifica]

  • È da sciocchi iniziare uno scontro già perso in partenza. (Kensuke)
  • Io... sono un meschino! Un codardo! Un ipocrita! Un vigliacco. (Shinji)
  • È proprio il dilemma del porcospino: più si avvicina al prossimo e più lo ferisce. Adesso capisco: quel ragazzo... quel ragazzo non conosce nessun altro modo per comunicare il suo stato d'animo. (Misato, parlando di Shinji)
  • Rei Ayanami, una ragazza che vive minimizzando i suoi contatti col prossimo. L'unica persona a cui apre il suo cuore è il comandante Ikari. Shinji è disorientato da questa ragazza che è più vicina a suo padre di quanto non lo sia lui stesso. (Speaker, nelle anticipazioni all'episodio successivo)

Episodio 5, Rei, al di là del suo cuore[modifica]

  • Shinji [parlando di Rei]: Stavo pensando che anche se siamo entrambi piloti di Eva, io non so praticamente nulla di lei.
    Ritsuko: È una brava ragazza, anche se come tuo padre non c'è molto portata...
    Shinji: Non capisco, per cosa non è molto portata?
    Ritsuko: Per vivere, intendo.
  • Shinji: Senti, tu non hai paura di salire di nuovo a bordo dell'unità 00?
    Rei: Perché?
    Shinji: Mi hanno detto che hai riportato gravi ferite nell'ultimo esperimento, ma sembri così tranquilla.
    Rei: Tu sei il figlio del comandante Ikari, non è così? [Shinji annuisce] E perché non hai fiducia nel lavoro di tuo padre?
    Shinji: Ma come perché! Con un padre del genere! [Rei gli dà uno schiaffo]

Episodio 6, Battaglia decisiva a Neo Tokyo-3[modifica]

  • Shinji: Stavolta... stavolta potremmo anche morire.
    Rei: Perché dici una cosa del genere? Tu non morirai. Io ho il compito di proteggerti.
  • Shinji: Senti, Ayanami, tu perché piloti l'Eva?
    Rei: Perché è il mio legame.
    Shinji: Legame?
    Rei: Esatto. Legame.
    Shinji: Con mio padre?
    Rei: Con tutti.
    Shinji: Sei una ragazza molto forte, Ayanami.
    Rei: No. È solo che io... non ho nient'altro.
    Shinji: Cosa significa che tu non hai nient'altro?
    Rei: È l'ora. Andiamo. Bene, arrivederci.
  • Shinji: Non devi dire... non devi dire più che tu non hai nient'altro. E non devi dire più "arrivederci". Non devi salutarmi mai più in quel modo, quella parola è così fredda.
    Rei: Perché stai piangendo? Mi dispiace tanto, il fatto è che in queste situazioni io non so come dovrei sentirmi.
    Shinji: Penso che dovresti sorridere. [Rei sorride]

Episodio 7, Un'opera dell'uomo[modifica]

  • Shinji: Non si beve il caffè a colazione?
    Misato: Non certo in Giappone. Secondo le più antiche tradizioni la colazione giapponese ha sempre previsto riso al vapore, zuppa di miso e un goccio di sakè.
  • La pace sulla Terra, è per questo che piloto l'Eva? L'Eva, cosa sarà poi? Un Entry Plug che puzza di sangue, ma che in qualche modo mi fa sentire a mio agio. (Shinji)
  • Un'arma incontrollabile è un folle nonsenso, un po' come una donna in preda a una crisi isterica. (Shirō Tokita)
  • Più che ai miracoli, preferisco credere nell'opera umana. (Misato)
  • Tōji: La signorina Misato è proprio uno schianto!
    Shinji: Anch'io prima la pensavo così, ma in casa è così pigra, rozza, trasandata. Insomma, tutto tranne uno schianto. Per me è persino imbarazzante guardarla.
    Kensuke: Lo sai, io ti invidio veramente tanto.
    Shinji: Per quale motivo? [...]
    Kensuke: Lei ti fa vedere dei lati della sua personalità che a noi non mostrerebbe mai. Questo significa che voi due siete una famiglia.

Episodio 8, L'arrivo di Asuka in Giappone[modifica]

Cosplayer di Asuka
  • [Una raffica di vento solleva la gonna di Asuka. Tōji le dà involontariamente una sbirciata, ricevendo degli schiaffi]
    Tōji: Aah! Ma che ti è preso?!
    Asuka: Era il prezzo per lo spettacolo. Economico, no?
  • Kaji: Sei tu che coabiti con Katsuragi, non è vero?
    Shinji: Sì, esatto.
    Kaji: Sapresti dirmi se è ancora così selvaggia durante il sonno?

Episodio 9, L'istante, i pensieri, l'armonia[modifica]

Cosplayer di Misato e Kaji
  • Asuka: Vuoi diventare mia amica?
    Rei: Perché?
    Asuka: Perché mi farebbe comodo per varie ragioni, semplice no?
    Rei: Se mi ordineranno di farlo, lo farò.
  • Kaji [è alle spalle di Ritsuko e la abbraccia, spaventandola]: Sei dimagrita, vero?
    Ritsuko: Dici?
    Kaji: Stai soffrendo per un amore infelice?
    Ritsuko: E da che cosa l'avresti dedotto, sentiamo...
    Kaji [passa un dito sul volto di Ritsuko]: È molto semplice: le persone che hanno un neo lungo la via delle lacrime, sono destinate a una vita segnata per sempre dal pianto.
    Ritsuko: Hai per caso intenzione di sedurmi?
  • Di norma gli anziani non amano essere umiliati. (Kaji)
  • Asuka: E poi perché mai voi giapponesi dovete essere così imprudenti? Possibile che riusciate a vivere in delle stanze che non si possono chiudere a chiave? Da non credersi!
    Misato: La cultura giapponese si basa sulla gentilezza e sul rispetto del prossimo.
  • Queste sono le incrollabili mura di Gerico. Se oltrepasserai queste mura, incorrerai nella pena di morte. (Asuka a Shinji, chiudendo la porta della sua stanza prima di dormire)
  • Misato [dopo che Kaji l'ha baciata in ascensore]: Basta, Kaji, tra noi due non c'è più nulla ormai. Ti prego di non fare mai più una cosa simile.
    Kaji: Però le tue labbra non volevano che mi fermassi. Dimmi allora, a che cosa devo credere: alle tue parole o alle tue labbra?

Episodio 10, Immersione nel magma[modifica]

Cosplayer di Asuka e Gendō
  • Asuka: Dilatazione termica? Ma è roba da bambini! In poche parole, se riscaldati i corpi tendono a dilatarsi, e quindi a ingrandirsi, mentre se raffreddati si rimpiccioliscono, tutto qui.
    Shinji: Sì, questo lo sapevo.
    Asuka: Nel mio caso, credi che il mio seno diventerebbe più grande se venisse riscaldato?
  • Asuka: I voti scolastici sono solo stupidate. Il sistema di valutazione usato qui per i test di verifica è a dir poco arcaico.
    Misato: Come si dice: «In Inghilterra fa' come gli inglesi», spero ti abituerai al sistema scolastico giapponese.
  • Come si dice: «È più semplice darsi da fare, che perdere tempo a congetturare». (Asuka)

Episodio 11, Nell'oscurità immobile[modifica]

  • Come si dice: «Le precauzioni prevengono le preoccupazioni». (Maya)
  • Alla fine il nemico dell'uomo è l'uomo stesso. (Gendō)
  • Angeli, ovvero messaggeri di Dio: i nostri nemici, esseri dai nomi celesti... mi domando perché li combattiamo. (Shinji)
  • Asuka: Non fare tanto la superiore solo perché sei la preferita del comandante!
    Rei: Io non sto facendo la superiore. E inoltre non sono la preferita di nessuno: questo lo so con certezza.
  • È una ragazza davvero tremenda, la First. Il tipo di persona che non bada a nulla pur di raggiungere il suo fine. Una perfetta egocentrica. (Asuka)
  • Shinji: Che triste ironia! Pensare che le stelle riescono a essere così belle solo in assenza di luci artificiali!
    Asuka: Però senza illuminazione persino una città manda l'impressione di non essere abitata dall'uomo! [Si accendono le luci della città] Guarda, così non è molto più rassicurante?
    Rei: L'uomo ha da sempre temuto l'oscurità e per poter sopravvivere ha squarciato le tenebre con il fuoco.
    Asuka: Ma che filosofa!
    Shinji: Sarà questo a rendere gli esseri umani una forma di vita speciale? Sarà per questo che gli Angeli ci attaccano?
    Asuka: Ma sei stupido? Come potremmo sapere una cosa del genere?

Episodio 12, Il valore di un miracolo...[modifica]

  • Fuyutsuki: Un mondo di morte che non ammette alcuna forma di vita: il polo sud. In effetti sarebbe meglio chiamarlo "inferno".
    Gendō: Ma a dispetto di ciò noi esseri umani ci troviamo qui come creature viventi ancora in vita.
    Fuyutsuki: Questo perché siamo protetti dal potere della scienza.
    Gendō: La scienza è la forza dell'uomo.
    Fuyutsuki: Quindici anni or sono fu proprio questa stessa arroganza a causare la tragedia: il Second Impact; ed eccone il risultato. La punizione inflittaci appare forse fin troppo severa a fronte delle nostre colpe: questo è ormai un vero mar morto.
    Gendō: Però, è anche un mondo purificato dal peccato originale.
    Fuyutsuki: Io preferisco un mondo atto alla vita umana anche se macchiato dal peccato.
  • Il valore di un miracolo diventa reale solo dopo che il miracolo è stato compiuto. (Misato)
  • Misato: A operazione conclusa vi offrirò una bistecca. [...]
    Rei: Io non verrò con voi.
    Shinji: Perché?
    Rei: Perché la carne mi ripugna.

Episodio 13, L'invasione dell'angelo[modifica]

  • L'unico possibile sistema per sconfiggere un nemico che continua a evolversi e a superare le proprie stesse debolezze è condurlo nella morte. (Misato)
  • Il punto terminale dell'evoluzione è l'auto-estinzione, la morte stessa. (Gendō)
  • La venuta degli Angeli, il passato e il presente della Nerv, e persino l'operato del comandante Ikari vengono discussi quali mere attuazioni di quanto riportato nelle pergamene del Mar Morto. Che il disperato lottare dell'umanità non sia altro che l'interpretazione di un copione già scritto? Che tutti i desideri e le speranze dell'uomo non siano che le orme di un cammino previsto? (Speaker, nelle anticipazioni all'episodio successivo)

Episodio 14, Seele, il trono dell'anima[modifica]

Cosplayer di Rei
  • Per chi è affetto da misofobia è sempre difficile vivere a contatto con le altre persone. Quando ci si inizia a sentire sporchi, lo si capisce, infine. (Ritsuko)
  • Montagne. Montagne imponenti, cose che mutano in un lungo tempo. Cielo. Cielo azzurro. Una cosa visibile agli occhi, una cosa invisibile agli occhi. Sole. Una cosa unica. Acqua. Una sensazione piacevole. Il comandante Ikari. Fiori. Molte cose uguali, molte cose inutili. Cielo. Rosso, cielo rosso. Il colore rosso. Odio il colore rosso. Acqua che scorre. Sangue. L'odore del sangue. Una donna che non versa sangue. Un essere umano creato dalla terra rossa. Un essere umano creato da un uomo e da una donna. Città. Una cosa creata dall'uomo. Eva. Una cosa creata dall'uomo. Cos'è l'uomo? Una cosa creata da Dio? L'uomo è una cosa creata dall'uomo. Le cose che io possiedo sono una vita, uno spirito, la cosa che racchiude lo spirito. L'Entry Plug, ovvero il trono dell'anima. Chi è questa? Questa sono io. Chi sono io? Cosa sono io? Cosa sono io? Cosa sono io? Cosa sono io? Io sono me stessa. Questo corpo costituisce il mio essere, la forma che definisce il mio essere. Il mio io visibile, che però non percepisco come il mio io. Strana impressione. Sento come il mio corpo disciogliersi. Non riesco a distinguere me stessa. La mia forma va dissolvendosi. Avverto presenze esterne al mio io. C'è qualcuno là fuori, al di là della soglia? Ikari. Conosco queste persone. Il maggiore Katsuragi. La dottoressa Akagi. Altri ragazzi, compagni di classe. Il pilota dello 02. Il comandante Ikari. Chi sei tu? Chi sei tu? Chi sei tu? (Rei)

Episodio 15, Bugie e silenzi[modifica]

  • Misato: Hai paura... di incontrarti da solo con tuo padre?... Non puoi e non devi sempre fuggire; se non ti sforzerai tu di fare il passo in avanti, non cambierà mai nulla da sé.
    Shinji: Lo so, questo.
    Misato: Quello che ancora non sai è che non si tratta solo di fare il primo passo, ma anche di continuare ad avanzare, un passo dopo l'altro. In ogni caso domani presentati all'incontro fiero e deciso, perché ci sarà anche tua madre.
  • [Al cimitero, davanti alla lapide di Yui]
    Gendō: Era da tre anni che noi non venivamo qui insieme.
    Shinji: Io... dopo quella volta, quando scappai, non sono più venuto qui... in questo luogo riposa mia madre, ma non ne ho forte impressione. Non ricordo neppure il suo viso.
    Gendō: Dimenticando i propri ricordi, le persone riescono a vivere. Però vi sono cose che non si devono assolutamente dimenticare. Yui mi ha fatto conoscere quel qualcosa che è per me insostituibile. Io vengo in questo luogo in riconferma di ciò.
    Shinji: Non ci sono delle sue foto?
    Gendō: Non ne sono rimaste, e anche questa tomba è una mera decorazione, priva di spoglie.
    Shinji: Ci si è disfatti di tutto. Proprio come aveva detto il mio tutore.
    Gendō: È tutto dentro il mio cuore. Per ora basta così.
  • La perseveranza è forza! (Asuka)
  • Non è mio costume parlare di me stessa: non è affatto interessante. (Ritsuko)
  • Kaji: Vivere significa cambiare.[2]
    Ritsuko: Omeostasi e transistasi.
    Misato: Che cosa sono?
    Ritsuko: L'attitudine volta a preservare uno stato e l'attitudine volta a cambiarlo. Gli esseri viventi sono caratterizzati da entrambe queste due contrastanti capacità.
    Kaji: Sono come l'uomo e la donna.
  • Misato: Senti Kaji, sono cambiata io?
    Kaji: Sei diventata più bella.
    Misato: Ti chiedo scusa. Ricordi, quando ti chiesi a tutti i costi che ci lasciassimo? Ti dissi che c'era un altro uomo che mi piaceva. Era un bugia. L'avevi capito?
    Kaji: No.
    Misato: Io mi ero accorta di trovarti in qualche modo molto simile a mio padre. Senza saperlo io avevo cercato in un uomo l'immagine di mio padre e quando me ne resi conto ebbi paura. Una paura incontrollabile. Mi spaventava anche lo stare insieme a te. Mi spaventava anche l'essere una donna. Avevo paura di qualsiasi cosa. Io che detestavo tanto mio padre, mi ero innamorata di un uomo che gli somigliava. Entrai nella NERV nell'intenzione di superare tutto il passato, ma anche alla NERV ritrovai l'ombra di mio padre. E da allora ho continuato a nascondermi dietro la mia vendetta contro gli Angeli. Mi dispiace tanto.
    Kaji: Hai seguito delle tue legittime scelte. Non hai nulla di cui scusarti.
    Misato: No, non è vero! Non sono state affatto delle mie scelte! Io stavo solo fuggendo! Fuggendo dalla maledizione di mio padre, proprio come Shinji. Sono una vigliacca. Ti prego davvero di scusarmi, è colpa dell'alcool se ora ti sto dicendo queste cose.
    Kaji: Basta così.
    Misato: Sono una bambina. Io non ho diritto di dire nulla a Shinji.
    Kaji: Basta così!
    Misato: E ancor peggio, sono una donna meschina, che si rivolge agli uomini solo pe ril suo comodo nelle situazioni di bisogno come questa! Anche quando stavamo insieme io forse ti stavo usando, non mi sopporto! Io provo pena per me stessa!
  • Asuka: Senti, Shinji, perché non ci baciamo?
    Shinji: Cosa?
    Asuka: Un bacio. Baciare. Non l'hai mai fatto, giusto? [Shinji annuisce] Allora facciamolo.
    Shinji: Per quale ragione?
    Asuka: Perché io mi sto annoiando.
    Shinji: Perché ti stai annoiando dovremmo... baciarci?
    Asuka: Pensi di non dover baciare una ragazza nell'anniversario della morte di tua madre? Cosa c'è? Temi che lei possa vederti dal paradiso?
    Shinji: Per niente!
    Asuka: Allora hai paura!
    Shinji: Non ho affatto paura di baciarti!
    Asuka: Bene. Te li sei lavati i denti, vero?
    Shinji: Sì.
    Asuka: Allora io arrivo. Il tuo respiro mi fa il solletico. Non respirare. [Tappa il naso a Shinji e lo bacia. Nel frattempo Pen Pen si aggira nei paraggi. Asuka abbandona la presa e lo lascia respirare, poi corre in bagno a fare i gargarismi] Ah! Sapevo che non era una cosa da fare per passare il tempo!

Episodio 16, Malattia mortale, e poi...[modifica]

  • Rei: Tu piloti l'Eva solo per ottenere l'apprezzamento delle altre persone?
    Asuka: Niente affatto! Gli altri non c'entrano nulla! È soltanto da me stessa che voglio essere apprezzata!
  • Non avrei mai immaginato che dormire potesse essere tanto stancante. Sempre bianco assoluto. Sia il radar che il sonar sono inutili. Questo spazio è troppo vasto. (Shinji)
  • Shinji: Chi sei?
    Ombra di Shinji: Shinji Ikari.
    Shinji: Quello sono io.
    Ombra di Shinji: Io sono te. Ciascun individuo ha dentro se stesso un altro se stesso, ogni individuo è in effetti costituito da due diversi se stessi.
    Shinji: Due se stessi?
    Ombra di Shinji: Il se stesso che è soggetto osservante e il se stesso che è oggetto osservato. Ogni oggetto di osservazione ha però natura molteplice, ed esistono quindi molteplici Shinji Ikari. Lo Shinji Ikari che è dentro il tuo animo, Lo Shinji Ikari che è nell'animo di Misato Katsuragi, lo Shinji Ikari dentro Asuka Soryu, lo Shinji Ikari dentro Rei Ayanami, lo Shinji Ikari dentro Gendō Ikari. Ognuno di essi è un diverso Shinji Ikari, ma sono tutti il vero Shinji Ikari. Tu hai paura degli Shinji Ikari contenuti negli altri individui.
    Shinji: Io ho paura di essere odiato dagli altri.
    Ombra di Shinji: Tu hai paura di venire ferito e di soffrire.
  • Senza l'auto-convinzione di essere nel giusto, vivere non sarebbe possibile. (Ombra di Shinji)
  • Nessuno può riuscire a vivere raccogliendo come biglie soltanto le cose piacevoli. Soprattutto, io non posso. (Ombra di Shinji)
  • Sei soddisfatto così? Bene, sono contenta per te. (Yui a Shinji)

Episodio 17, Il quarto soggetto qualificato[modifica]

  • Fuyutsuki: Civiltà: la forma del paradiso creato dall'uomo.
    Gendō: Scacciato dal paradiso terrestre, il genere umano non ha potuto che rifugiarsi nel mondo terreno, permeato dalla morte. Il più debole degli esseri viventi, l'uomo, ha creato quindi, con la conoscenza acquisita a causa della sua stessa debolezza, un paradiso terrestre suo proprio.
    Fuyutsuki: Un paradiso che gli uomini hanno creato con le proprie forze per proteggere dal terrore della morte le proprie vite e perseguire la soddisfazione dei propri piaceri.
  • Coltivare qualcosa, crescere qualcosa è davvero bello. Nel farlo si possono vedere e capire molte cose. Alcune delle quali piacevoli. (Kaji)
  • Le persone che meglio conoscono la sofferenza sanno essere più gentili col prossimo, e non si tratta di debolezza. (Kaji)

Episodio 18, Selezione di vita[modifica]

  • Kaji: Le persone non sono in grado di comprendere appieno il proprio prossimo. Ciascuno di noi è in parte oscuro persino a se stesso. Riuscire a comprendersi al cento per cento è sempre impossibile. È per questo che le persone si sforzano costantemente nel tentativo di conoscere se stessi e gli altri. Ed è proprio questo a rendere la vita tanto interessante.
    Shinji: È così anche per lei e la signorina Misato?
    Kaji: La parola fidanzata, nei suoi kanji, significa "donna molto distante". Le donne sono gli esseri dell'altra riva, per noi uomini intendo. Questo significa che tra l'uomo e la donna scorre un fiume, un fiume più ampio e profondo del mare.
  • [Shinji, a bordo dell'Eva 01, rifiuta di combattere contro l'unità 03, finita sotto il controllo di un Angelo]
    Gendō: Shinji, perché non vuoi combattere?
    Shinji: C'è una persona... c'è una persona a bordo... papà!
    Gendō: Non importa. Quello che hai di fronte è un Angelo, un nostro nemico.
    Shinji: Non posso, io non posso farlo, bisogna salvarlo! Io non ucciderò mai un'altra persona.
    Gendō: Così morirai tu.
    Shinji: Non importa. Meglio che uccidere una persona.

Episodio 19, Battaglia da uomo[modifica]

  • Mio padre, lui ha cercato di uccidere Toji usando le mie mani! (Shinji)
  • Shinji: Anche se ero infine riuscito a parlargli serenamente, mio padre... non capisce affatto i miei sentimenti.
    Rei: Tu hai cercato di capire i sentimenti di tuo padre?
    Shinji: Ho cercato di capire.
    Rei: Perché non cerchi di capire?
  • Stai di nuovo fuggendo? Mi hai molto deluso. Assumo che non avremo mai più modo di incontrarci. (Gendō a Shinji)
  • Quel che è accaduto con Suzuhara è un errore che non potrebbe essere ammendato da tutte le scuse del mondo, però Shinji... in tutta onestà, io avevo riposto in te tutti i miei sogni, i miei desideri, i miei obiettivi. So bene che questo peso ha gravato sulle tue spalle, ma noi... tutti noi della Nerv non potevamo fare altro che affidarti il nostro futuro. (Misato)
  • Certo, starei bene anche nel seno di Katsuragi, ma in effetti è qui che voglio trovarmi al momento della mia morte. (Kaji, innaffiando le piante)
  • Shinji, io non posso far altro che stare qui a innaffiare queste piante, ma per quanto riguarda te, c'è di certo qualcosa che puoi fare, qualcosa che soltanto tu puoi fare. Ma non c'è nessuno a costringerti. Pensa tu solo, decidi tu solo, che cosa tu debba fare in questo momento. Be', spero che non avrai mai a rimpiangerlo. (Kaji)

Episodio 20, Forma dell'animo, forma dell'uomo[modifica]

  • Ritsuko: Ciò che si potrebbe definire come la vita biologica di Shinji è in effetti ancora esistente.
    Misato: Si attribuisce infine valore alla vita umana.
    Ritsuko: Al momento la perdita di Shinji non è questionabile.
    Misato: Ma davvero? O forse la NERV, più che alla vita di Shinji, è interessata al ripristino dello 01 quale proprio strumento?
    Ritsuko: Non intendo negarlo.
    Maya: Si presume che il corpo fisico di Shinji, avendo lui perso il proprio ego-confine, stia fluttuando all'interno dell'Entry Plug in stato molecolare.
    Misato: Ovvero Shinji sarebbe mutato verso una forma esistenziale non suscettibile ad identificazione visiva?
    Maya: Esatto. La composizione dell'LCL all'interno della capsula ha subito una modificazione chimica, risultando attualmente assai simile a quella dell'acqua marina della Terra primitiva.
    Misato: Brodo primordiale.
    Ritsuko: Tutta la materia che componeva Shinji è conservata all'interno dell'Entry Plug dove è individuabile anche ciò che potrebbe essere definito come la sua anima. E infatti l'ego-immagine di Shinji sta conferendo pseudo-sostanzialità al suo Plug Suit.
    Maya: In altre parole il recupero consisterebbe nella ricomposizione dell'entità fisica e nella sua riunificazione con quella psichica.
    Misato: E la cosa è realmente fattibile?
    Ritsuko: Con il supporto dei Magi.
    Misato: Il tutto teoricamente, giusto? Nulla può dirsi possibile prima di averlo sperimentato.
  • Shinji: Dove mi trovo? Cos'è questo luogo? Entry Plug nello 01. Però non c'è nessuno. Non ci sono neanch'io. Dove mi trovo? Dove mi trovo? Dove mi trovo? Non capisco. Queste persone, sì, sono le persone che conosco. Sono le persone che mi conoscono. Ma certo, fanno tutti parte del mio mondo. E questo? Dovrebbe essere il mio mondo, eppure non riesco a capire. Un'immagine esterna. Un'immagine spiacevole. Sì, certo... è il nemico! Nemici. Nemici. Nemici. Nemici. I nostri nemici, esseri chiamati Angeli. Esseri dai nomi celesti. Obiettivi degli Eva. Obiettivi della NERV. Oggetto della vendetta della signorina Misato. Ma perché io devo combatterli fino a patire tanto?
    Asuka [flashback]: Ma sei stupido? Di fronte a un branco di chissà cosa che ci attaccano noi non possiamo far altro che scacciare le fiamme. Mi sembra ovvio, no?
    Shinji: Che io non abbia bisogno di un motivo? Che io non debba affatto pensarci? Nemici. Nemici. Nemici. Nemici. Tutti nemici. Chi mi minaccia. Chi ci minaccia. Quello è il nemico. Ma certo, che c'è di male nel proteggere con le proprie forze la propria vita, le proprie vite? Nemici. Nemici. Nemici. Nemici. I miei nemici. Il mio nemico. Maledizione. Maledizione. Maledizione. Come ha potuto ferire Toji e uccidere la mamma? Papà.
  • Allora Shinji, vuoi diventare una cosa sola con me? Una sola cosa sia nell'animo che nel corpo? Sarebbe tanto tanto piacevole. Avanti, sta' tranquillo, apri il tuo animo. (Misato, Asuka e Rei ripetono le stesse frasi in successione)
  • Gendō: Questo bambino vivrà nel mondo dopo il Second Impact, in quell'inferno.
    Yui: Be', però... se si ha la volontà di vivere, qualsiasi posto può diventare un paradiso. Del resto, fin quando si vive, si può trovare ovunque l'occasione di essere felici.
  • Yui: Hai deciso?
    Gendō: Se sarà un maschio si chiamerà Shinji, se sarà una femmina Rei.
    Yui: Shinji... Rei...
  • Chi si abbandona al proprio desiderio sessuale è più vero come essere umano... e può ingannare un po'. (Kaji)

Episodio 21, Nerv, la nascita[modifica]

  • Fuyutsuki: Cos'ha in programma dopo gli studi? Un impiego aziendale? Oppure vorrebbe lavorare in questo laboratorio?
    Yui: Non ho ancora deciso nulla in proposito. E inoltre, non sta forse dimenticando una terza alternativa? Mi riferisco alla possibilità di lavorare a una famiglia. Solo trovando la persona giusta, però.
  • Non sono portato per piacere al mio prossimo, ma sono abituato ad essere detestato. (Gendō)
  • Vorrei mostrare al mio bambino il nostro splendente futuro. (Yui, ultime parole)
  • È il direttore che dice così, che dice così di te: «La vecchia è seccante, la vecchia non è più utile». (Rei I a Naoko, ultime parole)
  • Ciò che desidero è soltanto avvicinarmi alla verità. Quella dentro di me. (Kaji)
  • Salve. Sbaglio o siete in ritardo? (Kaji, ultime parole)
  • Katsuragi, sono io. Probabilmente quando ascolterai questo messaggio, ti avrò già arrecato grande disturbo: me ne scuso, e ti prego di chiedere scusa da parte mia anche a Ricchan.[3] Poi, visto che ti sto disturbando tanto, ci sarebbero delle piante che stavo coltivando... sarei felice se ti occupassi di annaffiarle al mio posto, Shinji sa dove si trovano. Katsuragi, la verità è con te: va' avanti senza esitare. Se poi... se poi dovessimo incontrarci ancora, ti dirò le parole che non riuscii a dirti otto anni fa. Ciao. (Kaji, messaggio nella segreteria telefonica di Misato)
  • Keel: Scienziati... ripongono sempre eccessiva fiducia nelle proprie idee.
    Gendō: Una forma di egocentrismo?
    Keel: Sono uomini troppo rigidi nelle loro convinzioni, e pertanto incapaci di comprendere appieno la realtà.
    Gendō: Eppure proprio quegli stessi uomini vanno alla ricerca della verità... quale ironia.
    Keel: Loro non sono tanto nobili. Le scoperte sono fonte di gioia, e la comprensione sfocia nel dominio. Ciò che in effetti cercano, è soltanto il proprio piacere.

Episodio 22, Almeno, essere umano[modifica]

Cosplayer di Asuka e Rei
  • Le bambole sono oggetti creati dall'uomo a propria immagine e somiglianza. Se esistesse un Dio, noi non saremmo forse null'altro che le sue bambole? (Amante del padre di Asuka)
  • Senza aprire loro l'animo, gli Eva non si muovono. (Rei)
  • Io non sono la tua bambola, mamma! Penserò da me stessa, vivrò da me stessa! (Asuka bambina, alla madre)
  • Non disseppellire quel che ero infine riuscita a dimenticare! (Asuka all'Angelo)
  • Si può sapere che cosa ci fai tu lì?! Se non fai mai nulla! Non mi aiuti mai! Non mi abbracci neppure!! (Asuka a Shinji)
  • È stato sporcato, il mio animo è stato sporcato... Signor Kaji, sono stata sporcata... Come posso fare? Io sono stata sporcata... (Asuka)
  • Le lancette dell'orologio non possono tornare indietro. Però, è possibile forzarle in avanti con le proprie mani. (Gendō)

Episodio 23, Lacrime[modifica]

  • Il dispiacere dell'essere soli: noi siamo in molti, in questo possiamo detestare l'essere soli; ciò è quel che si chiama solitudine. (Rei)
  • Misato: Rei, abbandona l'unità e mettiti in salvo!
    Rei [ultime parole di Rei II]: Non posso, non posso farlo. Se io fuggissi l'AT Field svanirebbe, per questo non posso.
  • Rei, colei che è stata il frutto della mia disperazione, e che è tuttora il sostegno della tua speranza. (Fuyutsuki a Gendō)
Cosplayer di Misato (con in braccio Pen-Pen), Gendō e Ritsuko
  • L'uomo trovò un dio e ben lieto tentò di impossessarsene, e per questo venne punito. Ciò accadde quindici anni fa, e così scomparve anche la divinità tanto fortunosamente rinvenuta. Però, in seguito a questo, l'uomo tentò di far risorgere la divinità con le proprie forze: tale era Adam. E poi da Adam vennero creati degli uomini ad immagine e somiglianza del dio: tali sono gli Eva. (Ritsuko)
  • Mi era sufficiente pensare a quell'uomo e riuscivo a sopportare qualunque, qualunque tipo di umiliazione. Non m'importava nulla del mio stesso corpo! Però... però quell'uomo, quell'uomo...! Eppure lo sapevo... una stupida, ecco che cosa sono! Tanto la figlia quanto la madre: una grande stupida! (Ritsuko, parlando di Gendō)

Episodio 24, L'ultimo messaggero sacrificale[modifica]

  • Senza conoscere altre persone non è possibile né tradirsi né ferirsi l'un l'altro, però... non è neanche possibile dimenticare la solitudine. Gli esseri umani non potranno mai affrancarsi dalla solitudine. Del resto ogni uomo è comunque solo. Ed è soltanto poiché è possibile dimenticarlo che gli uomini riescono a vivere. (Kaworu)
  • Gli esseri umani provano continuamente dolore dell'animo. È perché l'animo soffre tanto facilmente che anche il vivere risulta doloroso. E in particolare il tuo animo è delicato come il vetro [...] meritevole d'affezione [...] cioè ti voglio bene... (Kaworu a Shinji)
  • Gli uomini non sono in grado di creare niente dal nulla, gli uomini non possono generare niente senza appoggiarsi a qualcosa, del resto gli uomini non sono divinità (Kaworu)
  • La speranza esiste in tante forme quanto è il numero degli uomini. Poiché la speranza esiste solo nell'animo degli uomini. Però, le nostre speranze si stano concretizzando. In quello che noi umanità siamo: il falso successore venuto dalla Luna Nera e dal proprio capostipite Lilith. E poi in quelli che sarebbero i legittimi successori: gli Angeli venuti dalla perduta Luna Bianca e dal proprio capostipite Adam. La cui anima recuperata, non si trova in altro luogo che in te. Il cui corpo rigenerato si trova però già in Ikari. (Seele a Kaworu)
  • Il sacro dominio che non può essere violato da alcuno, la luce dell'animo. Dovreste saperlo anche voi Lilim, sapere che gli AT Field sono le mura dell'animo che tutti possiedono. (Kaworu)
  • Misato: Al primo rilevamento dopo la perdita del segnale dell'unità 01...
    Makoto: Sì, lo so: in quell'istante dovrò procedere all'autodistruzione della base. Sarà pur sempre meglio che permettere il generarsi del Third Impact.
    Misato: Mi dispiace tanto.
    Makoto: Non importa... finché sono insieme a lei.
  • Kaworu: Ti ringrazio, Shinji. Confidavo che tu fermassi lo 02. In altro modo, probabilmente io avrei continuato a vivere con lei.
    Shinji: Kaworu, ma perché?
    Kaworu: Perché io dovrei vivere in eterno, tale sarebbe il mio destino, anche se ciò risulterebbe nella distruzione dell'uomo. Però, io posso anche morire a questo modo, vita o morte hanno negli effetti lo stesso valore per quanto mi riguarda. La morte volontaria è anzi la mia unica libertà assoluta.
    Shinji: Che cosa?! Kaworu, io... io non capisco, non capisco che cosa stai dicendo, Kaworu!
    Kaworu [ultime parole]: Le mie ultime volontà. Avanti, cancella il mio essere, altrimenti sarete voi l'essere a scomparire. Una sola forma di vita può venire selezionata ad avere un futuro, scampando il tempo dall'estinzione, e tu... tu non sei essere dato alla morte. Voi ne avete bisogno, necessitate di un futuro. Ti ringrazio, incontrarti mi ha reso felice.
  • A sopravvivere sono solo coloro che hanno la volontà di vivere. Lui ha desiderato la morte. Abbandonando la volontà di vivere, si era aggrappato a false speranze. (Misato, parlando di Kaworu)

Episodio 25, Un mondo che finisce[modifica]

  • Il tuo stesso pensare di impegnarti per gli altri non rappresenta il nient'altro che la semplicità del tuo modo di vivere. (Asuka a Shinji)
  • Non desideri nient'altro che essere tu stesso desiderato, desiderato dalle altre persone. (Asuka a Shinji)
  • Stai cercando te stessa nelle altre persone. (Rei ad Asuka)
  • Rei: Sono diventata me stessa a seguito del tempo sinora trascorso e dei legami intercorsi con le altre persone. A seguito del contatto con le altre persone ha preso forma l'attuale me stessa. Sono il contatto con le altre persone e lo scorrere del tempo a cambiare la forma del mio animo.
    Testo a schermo: Tali sono legami?
    Rei: Esatto. Ciò che ha creato la Rei Ayanami esistente sino a questo momento, ciò che creerà la me stessa esistente d'ora in avanti.
  • Ombra di Rei: Quando anche quel mondo che è soltanto tuo scompare...
    Testo a schermo: Hai paura, non è vero?
    Ombra di Rei: Se tu stessa svanisci...
    Testo a schermo: Hai paura, non è vero?
    Rei: No, sono felice. Perché io voglio morire. Ciò che ambisco è la disperazione. Voglio tornare al nulla.
  • Avanti, andiamo. Per oggi, per questo giorno, tu sei esistita, Rei. (Gendō)
  • Gendō: Non si tratta di tornare al nulla. Riportiamo soltanto tutto al principio. Torniamo semplicemente alla madre che questo mondo aveva perduto. Tutti gli animi diventeranno uno e così si avrà la pace eterna. Non si tratta di nient'altro che di questo.
    Misato: Tale è il Progetto per il Perfezionamento?
    Ritsuko: Proprio così. Nei nostri animi esistono delle zone vuote, parti smarrite.
    Testo a schermo: Da ciò si genera il patimento dell'animo. Da ciò si generano l'ansia e il terrore dell'animo.
    Ritsuko: Gli uomini temono le tenebre dell'animo e cercano pertanto di rifuggirle, di cancellarle, riuscendo in tal modo a vivere. Tuttavia, finquando uomini, non potremo mai affrancarci.
    Misato: E per questo vorreste unificare gli animi delle persone complementandoli a vicenda? Senza chiedere loro alcun parere? Non c'è alcun bisogno di tanto interessamento. La vostra non è altro che un'intesa di convenienza!
    Ritsuko: Eppure anche tu stessa non desideri nient'altro.
  • Misato: A quel tempo, io avevo trovato dentro Kaji mio padre stesso, per questo fuggii, fuggii da lui. Avevo paura, era come se fossi... con mio padre. Però in verità io fuggii perché ero felice, perché quella condizione mi dava piacere, era un momento incontenibilmente piacevole, per questo lo detestai, per questo ci lasciammo.
    Kaji: Be', questo significa che non esiste una ragione per l'inizio di un amore, ma esiste una ragione per la sua fine.
    Misato: Tu sei così gentile, Kaji. Con questa tua gentilezza, ti prego... sporcami, avanti.
    Kaji: Non perché adesso odi te stessa devi necessariamente ferirti.
  • Quella volta la mamma pendeva dal soffitto, il suo viso mi sembrò tanto felice... però io detestavo tanto quel volto. (Asuka)
  • Shinji: Che cos'è la realtà?
    Rei: È il tuo mondo.
    Makoto: Un mondo tuo proprio, comprendente il tempo, lo spazio e le altre persone.
    Shigeru: Il tuo mondo proprio, che sei tu stesso a decidere come ricevere e come apprezzare.
    Maya: Il tuo mondo, che adesso ti è semplicemente dato.
    Testo a schermo: Tale è la realtà.
    Misato: Il tuo mondo, con cui nessuno può interferire.
    Shinji: Ovvero un mondo in cui tutto è già stabilito, giusto?
    Ritsuko: Non è così. È il mondo che tu decidi.
    Fuyutsuki: Un mondo come il tuo animo decide che sia.
    Testo a schermo: Tale è la realtà.
  • La conclusione, ovvero ciò che necessariamente giunge dopo il principio. I nostri desideri saranno condotti alla distruzione? La nostra speranza sarà forse la morte stessa? (Speaker, nelle anticipazioni all'episodio successivo)

Episodio 26, La bestia che gridò AMore nel cuore del mondo[modifica]

  • Rei: Perché si vive?
    Asuka: Forse vivo proprio per sapere perché.
  • Shinji: Nessuno mi capisce.
    Asuka: Ma sei stupido? Questo è perfettamente logico: nessuno ti può capire.
    Misato: L'unico a poterti compatire e comprendere sei tu stesso.
    Rei: Per questo, abbi cura di te stesso.
    Shinji: Anche se mi dite così, io non trovo me stesso, non lo capisco! Come potrei averne cura?!
  • Yui: Non sei felice, vero?
    Shinji: Prima della felicità io ambisco... ambisco un mio valore!
  • Shinji: Può darsi che il mondo della realtà non sia male, però io odio me stesso.
    Makoto: A recepire la realtà come brutta e spiacevole è il tuo animo.
    Shigeru: Il tuo animo, che cambia la realtà in verità.
    Maya: L'angolazione da cui guardi la realtà, la posizione da cui la cambi... bastano piccole differenze in ciò per causare grandi mutamenti nell'animo.
    Kaji: Esistono tante verità quante sono le persone.
    Kensuke: Però, la tua verità è soltanto una. Una nozione alterata da una visione del mondo ristretta, per proteggere te stesso. Una verità distorta.
    Tōji: La visione del mondo che una singola persona può avere è minuscola.
    Hikari: Eppure, le persone non possono che misurare le cose secondo questo loro piccolo indice.
    Asuka: Non possono che osservare le cose attraverso le verità date dagli altri.
    Misato: Allegria nei giorni di sole.
    Rei: Malinconia nei giorni di pioggia.
    Asuka: Se così ci viene insegnato, di questo ci convinciamo.
    Ritsuko: Ma anche nei giorni di pioggia potrebbero esserci cose piacevoli.
    Fuyutsuki: La verità che è dentro le persone è cosa tanto fragile da cambiare totalmente nel solo modo di riceverla.
    Kaji: Tale è il livello di verità degli esseri umani, anche se proprio per questo si desidera la conoscenza di una verità più profonda.
    Gendō: Semplicemente, è solo che tu non sei abituato a piacere al tuo prossimo.
    Misato: E quindi, per questo, non è necessario preoccuparsi tanto degli sguardi degli altri.
    Shinji: Però... non mi odiano tutti?
    Asuka: Ma sei stupido? Non è forse soltanto che ti sei autonomamente convinto di questo?
    Shinji: Però... io mi odio.
    Rei: Le persone che odiano sé stesse non sono in grado di amare, né di credere nel loro prossimo.
    Shinji: Io sono un vigliacco, un codardo, un vile, un debole!
    Misato: Conoscendo sé stessi si può essere gentili, non è così?
    Shinji: Io... mi odio. Però... forse potrei riuscire a piacermi. Forse potrei riuscire a esistere. Ma certo! Io non sono altro che io. Io sono io, voglio essere io! Io voglio stare qui! Per me è possibile esistere!
    Tutti [applaudendo a Shinji]: Congratulazioni!

Explicit[modifica]

A mio padre, grazie. A mia madre, addio. E poi, a tutti i ragazzi [children]... Congratulazioni! (Shinji, testo a schermo)

Citazione tratte dal manga[modifica]

Neon Genesis Evangelion

Manga

Immagine Evangelion logo.png.
Titolo originale

Shinseiki Evangerion

Lingua originale giapponese
Paese Giappone
Genere fantascienza, psicologico
Autore Yoshiyuki Sadamoto
Testi Yoshiyuki Sadamoto
Disegni Yoshiyuki Sadamoto
Pubblicazione 1995
Editore italiano Panini Comics
Pubblicazione italiana 1997

Incipit[modifica]

Se anche penso che dovessi morire per qualche disgrazia, non penso che me ne importerebbe granché. Almeno così ho scritto in un tema a scuola... con il solo risultato di aver fatto arrabbiare il professore. (Shinji)

Capitolo 32: Il baratro della verità[modifica]

  • [parlando di Gendō] "Devi smetterla di guardarmi. Ogni singolo essere umano vive grazie alla propria forza personale, e con questo diventa adulto". Io... ormai l'ho capito... dove devo mettere le mani. Mio padre non tornerà più fra le mie braccia, è in un posto lontano, ormai. "Devi andare per il mondo reggendoti sulle tue gambe". Queste... sono state le prime e ultime parole... che mio padre mi ha detto come genitore. (Shinji)

Capitolo 66: Spirito senza requie[modifica]

  • Il mio spirito... anche in questa forma... brama... il contatto umano. Il mio spirito... solo ora mi accorgo... che trema... e si contorce... il respiro. Faceva scorrere il mio sangue. Ma, accorgersene solo nell'istante finale...! (Rei)
  • La prima volta... che ti ho toccato la mano... non ho provato nulla. La seconda volta... ho provato un vago fastidio. La terza volta... ho provato torpore. La quarta volta... ho provato gioia. "Posso toccarti di nuovo?" Quella... è stata l'ultima volta che ti ho preso la mano. La quinta volta... com'è stata, per te? Cos'hai provato... Ayanami? (Shinji, rivolto a Rei)

Capitolo 67: Notte di angoscia[modifica]

  • Staranno soffrendo tutti... Se torno da loro, non riuscirò a pensare ad altro che alla morte di Rei. Però... rimanere da solo mi fa ancora più paura. Ho paura di annientarmi. (Shinji)

Capitolo 71: I discendenti di Adam[modifica]

  • Ormai non ho più bisogno di amici. Sono stanco di soffrire, ogni volta che ne perdo uno. Se devo sperimentare di nuovo quel dolore... allora preferisco non averne proprio di amici. In un certo senso... sarebbe stato meglio se non avessi conosciuto nessuno di voi. Sarei vissuto meglio se fossi rimasto solo, com'ero all'inizio. (Shinji)
  • Noi esseri umani, falsi eredi nati dalla Luna Nera... abbiamo infestato questa terra... e incapaci di comprenderci l'un l'altro, ci siamo odiati a vicenda. Siamo delle creature stupide, capaci solo di farci del male vicendevolmente. Per noi falsi eredi, intrappolati in un futuro senza prospettive, non resta ormai che una sola speranza... quella di rinascere come eredi legittimi, in quanto figli di Dio. (Seele)

Capitolo 74: Ricordi sul palmo della mano[modifica]

  • Coloro che vorrei difendere veramente... li sto perdendo uno dopo l'altro. Ciò che devo difendere ad ogni costo.. ciò che voglio difendere con tutto me stesso... Questo mondo che sto cercando di proteggere... questo mondo... è davvero... una cosa.. che sento di dover difendere ad ogni costo? (Shinji)

Capitolo 75: Cuore infranto[modifica]

  • Shinji: Ero convinto di non avere bisogno di amici. Ma allora perché... le persone... si lasciano avvincere dagli altri?
    Misato: Be'... perché è così che Dio ha fatto l'uomo. In altre parole... l'uomo è una creatura incompleta, incapace di vivere.. in forma autonoma. D'altra parte, dobbiamo comunque sforzarci di andare avanti... pur essendo imperfetti. Perché è così che nasciamo. E inoltre... perché c'è un valore profondo nel desiderarsi l'un l'altro, e nel ferirsi l'un l'altro.

Capitolo 78: Padre e figlio[modifica]

  • Tua madre era la mia salvezza... il mio sostegno... e la mia speranza. Ero incapace di amare e di farmi amare, e strisciavo nella terra profonda e buia. Yui era l'unica luce che Dio mi avesse dato. Una luce che Dio mi ha donato... per poi sottrarmela in un istante. Quel giorno maledissi Dio... e gli chiesi... "Se volevi togliermela, allora perché me l'hai data? Perché doni e poi sottrai? Perché ripeti questo meccanismo all'infinito? Si tratta forse di una punizione che hai afflitto al genere umano per i suoi peccati?" Tutto ciò che esiste, esiste per essere un giorno annientato. (Gendō a Shinji)

Capitolo 79: L'era promessa[modifica]

  • Finché c'è vita, c'è speranza. (Misato)

Capitolo 81: Nemici dal cielo[modifica]

  • Bisogna combattere il veleno col veleno (Seele)

Capitolo 82: The last instruction[modifica]

  • Quando ti lasciavi condizionare da ciò che dicevano gli adulti intorno a te... quando ti facevi viziare, quando facevi i capricci, quando ti rinchiudevi nel tuo guscio... tutto questo deve finire. È giunta l'ora di crescere. Non devi avere paura... comincia a camminare con le tue gambe. Cerca le tue risposte senza appoggiarti agli altri. Cerca di capire perché sei venuto qui, perché hai pilotato l'Eva, e perché adesso ti ritrovi in questa situazione. (Misato a Shinji)

Capitolo 94: Il palmo della mano[modifica]

  • Ikari... io sono felice... di averti incontrato. Non ero niente... ed ero completamente vuota. Ma adesso... sono colma delle cose che tu mi hai insegnato, Ikari. Però... adesso dobbiamo dirci addio. Che faccia devo fare, in questo momento? (Rei, rivolta a Shinji)
  • Yui: In ogni creatura vivente.. c'è una forza che tende a ripristinare se stessa. C'è una forza che tende alla vita. I sogni sono nella realtà... la realtà è nei sogni. Inoltre... la verità... si trova nel cuore. Il cuore di una persona ne determina la forma. Se ciascuno riuscirà, con le proprie forze, ad avere un'immagine chiara di se stesso... potrà tornare ad assumere forma umana.
    Shinji: Mamma... mamma... tu che farai adesso?
    Yui: Ti starò accanto. Ora e per sempre... finché avrai vita. Anche se morirai... e rinascerai... e poi rinascerai chissà quante altre volte... io ti osserverò con discrezione... da lontano.
    Gendō: Vivi
    Yui: Vivi. Alzati, e cammina con le tue gambe. Va tutto bene. Finché ci saranno il sole, la luna e la terra... andrà tutto bene.
    Shinji: Addio. Papà... mamma.

Capitolo 96: Viaggio[modifica]

  • Non c'è niente... di particolare che io voglia diventare, in futuro. Non ho mai pensato veramente ai miei sogni e alle mie speranze. Finora ho lasciato che le cose andassero per il loro verso, e immagino che sarà sempre così. Perciò... penso che, anche se mi capitasse un incidente o roba del genere, e morissi, la cosa non avrebbe molta importanza. Però... ultimamente mi viene da pensare... che se non riesco a vedere la speranza da nessuna parte... forse dipende dal fatto che non l'ho mai cercata, quella speranza. (Shinji)

Explicit[modifica]

Facciamo del nostro meglio. La strada da percorrere la cercherò con le mie gambe. Può darsi che sia una strada piena di dossi e di curve... e forse ci saranno giorni in cui la pioggia mi sferzerà... il vento mi avvolgerà, e mi sentirò intirizzito. Però... sono certo che il sole illuminerà la mia direzione. Il mio futuro... si espande all'infinito. (Shinji)

Citazioni su Neon Genesis Evangelion[modifica]

  • È strano che Evangelion abbia avuto tanto successo, tutti i personaggi sono così malati! (Hideaki Anno)
  • Questo anime del 1995 sembra a prima vista simile a mille altre serie giapponesi. In realtà, l'ideatore e regista Hideaki Anno lavora sui cliché del genere robotico, caricandoli di nuovi e complessi significati. L'impatto è tale che in Giappone si citano a proposito dell'anime Freud e Kierkegaard e per la prima volta l'animazione televisiva è considerata una forma d'arte. La serie coglie nel segno realizzando un approfondito ritratto della giovane generazione nipponica: i ragazzi giapponesi si riconoscono in Shinji, Rei e Asuka, nel loro trascinarsi senza uno scopo, nella loro paura di crescere, nella loro disperata ricerca di approvazione. Di episodio in episodio l'atmosfera si fa sempre più cupa e angosciosa, grazie anche alla splendida regia di Anno, mentre parallelamente ai dilemmi esistenziali dei personaggi si dipana una trama complessa, che riguarda lo stesso futuro del genere umano, con riferimenti alla Bibbia e alla Cabala ebraica. I pericoli della scienza, utilizzata dall'uomo per perfezionare sé stesso, erano già stati affrontati ne Il mistero della pietra azzurra dallo studio Gainax, fondato da Anno e da altri animatori nel 1984. Negli ultimi due episodi di Evangelion, Anno si concentra sul percorso interiore di Shinji, uscito dal suo guscio e pronto ad affrontare il mondo e gli altri. Questo atipico finale ha lasciato perplessi i fan giapponesi, tanto che Anno ha realizzato un altro finale in due film per il grande schermo ancora inediti in Italia. La difficile età dell'adolescenza, affrontata in materia meno drammatica ma non per questo meno approfondita, è al centro anche di un altro anime targato Gainax-Anno, Le situazioni di Lui & Lei, trasmesso sempre da MTV. (Aldo Grasso)

Frasi promozionali[modifica]

  • Anno 2015: l'ultima difesa dell'umanità, le Macchine Umanoidi Multifunzione Evangelion, entreranno infine in azione![4]
  • È l'inizio della più shockante saga del terzo millennio, della serie che ha sconvolto il Giappone, della Nuova Genesi dell'animazione nipponica.[5]
  • In principio Dio creò il cielo e la terra.... poi Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza... e l'uomo creò Dio.[6]
  • La più scioccante saga del terzo millennio, la serie che ha sconvolto il Giappone, in cui il dramma umano si fonde con l'azione hi-tech.[7]

Note[modifica]

  1. Cfr. Arthur Schopenhauer: «Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, vicini, per evitare, col calore reciproco, di rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono gli aculei l'uno dell'altro; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portò ancora a stare insieme, si ripeté il precedente inconveniente; di modo che venivano sballottati fra due mali, finché non trovarono una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione».
  2. Cfr. John Henry Newman: «In una realtà più elevata le cose vanno diversamente, ma quaggiù vivere significa cambiare, ed essere perfetti significa aver spesso cambiato».
  3. Ritsuko, che chiama così perché unisce all'abbreviazione del nome il suffisso -chan che si usa con le donne con le quali si ha una profonda amicizia.
  4. Dall'ultimo trailer giapponese prima della messa in onda della serie; riportato con i sottotitoli al termine della terza VHS della serie, Genesis 0:3, Dynamic Italia, 1997.
  5. Dal retro della confezione della prima VHS della serie, Genesis 0:1, Dynamic Italia, 1997.
  6. Dal trailer ufficiale di Neon Genesis Evangelion: Platinum Edition, Dynit Italia, 2008.
  7. Da Neon Genesis Evangelion: Platinum Edition, dynit.it, 2008.

Voci correlate[modifica]

Altri progetti[modifica]