Nanni Moretti: differenze tra le versioni

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*Fin dall’inizio, 45 anni fa, mi sono venute naturali tre cose: stare dietro ma anche davanti alla cinepresa, raccontare il mio ambiente, politico e generazionale, e farlo con autoironia. Ci ho preso gusto e mi sono divertito a costruire un personaggio: la passione per i dolci, una certa rissosità, le inquadrature delle scarpe, lo sport più praticato che visto. A un certo punto sono precipitato nella prima persona, con ''[[Caro diario]]''. Una delle tre parti racconta il tumore che ebbi, fu naturale interpretare me stesso.<ref name=":1">Citato in Stefania Ulivi, ''Le confessioni di Moretti'', ''Corriere della Sera'', 17 giugno 2018, p. 43.</ref>
*Fin dall’inizio, 45 anni fa, mi sono venute naturali tre cose: stare dietro ma anche davanti alla cinepresa, raccontare il mio ambiente, politico e generazionale, e farlo con autoironia. Ci ho preso gusto e mi sono divertito a costruire un personaggio: la passione per i dolci, una certa rissosità, le inquadrature delle scarpe, lo sport più praticato che visto. A un certo punto sono precipitato nella prima persona, con ''[[Caro diario]]''. Una delle tre parti racconta il tumore che ebbi, fu naturale interpretare me stesso.<ref name=":1">Citato in Stefania Ulivi, ''Le confessioni di Moretti'', ''Corriere della Sera'', 17 giugno 2018, p. 43.</ref>
*Due mesi dopo [[Palombella rossa|''Palombella rossa'']] crollò il [[muro di Berlino]] e venne giù tutto. ''[[Il portaborse]]'' anticipò [[Mani pulite|Tangentopoli]]. [[Habemus Papam|''Habemus papam'']]? Il giorno che si dimise [[Papa Benedetto XVI|Ratzinger]] il cellulare impazzì. Al primo messaggio pensai a uno scherzo: non volevo crederci neanche io.<ref name=":1" />
*Due mesi dopo [[Palombella rossa|''Palombella rossa'']] crollò il [[muro di Berlino]] e venne giù tutto. ''[[Il portaborse]]'' anticipò [[Mani pulite|Tangentopoli]]. [[Habemus Papam|''Habemus papam'']]? Il giorno che si dimise [[Papa Benedetto XVI|Ratzinger]] il cellulare impazzì. Al primo messaggio pensai a uno scherzo: non volevo crederci neanche io.<ref name=":1" />
*Ricordo [...] che quando uscì ''[[Palombella rossa]]'' un giovane critico del [[Partito Comunista Italiano|Pci]] (non un vecchio trombone) scrisse che il mio era un film vecchio e che non era sul Pci di allora, il Pci di [[Achille Occhetto|Occhetto]], che non aveva certo una crisi d’identità. Già dopo due mesi crollò il [[Muro di Berlino]] e il Pci non esisteva più.<ref>Citato in [[Paolo Di Paolo]], ''Palombella rossa trent’anni dopo Il culto è anche social'', ''la Repubblica'', 15 settembre 2019, p. 38.</ref>


==Citazioni su Nanni Moretti==
==Citazioni su Nanni Moretti==

Versione delle 19:18, 15 set 2019

Nanni Moretti

Giovanni Moretti (1953 – vivente) attore, regista e produttore cinematografico italiano.

Citazioni di Nanni Moretti

Citazioni in ordine temporale.

  • Fa impressione che uno come il piduista Costanzo sia diventato un punto di riferimento della Sinistra, il simbolo della lotta contro la mafia. E' evidente che lui sta recitando, è così evidente... Come fanno a non accorgersene? Costanzo è diventato un intoccabile. Lui assegna i ruoli, decide il gioco, può fare domande di qualsiasi tipo, e tutti stanno lì e rispondono. Non possono fare domande, gli altri, sul suo passato, niente. L'importante è che lui non venga giudicato.[1]
  • In Italia non c'è più opinione pubblica. Non parlo dell'opposizione, ma di qualcosa o qualcuno trasversale ai partiti, che comunque si riconosca in comuni valori democratici. E che, come succede in altri paesi, dovrebbe "punire" – mettiamoci le virgolette, per carità – un capo del governo che non ha senso dello Stato, che non va alle celebrazioni del 25 aprile, che aggredisce la magistratura, che ha come braccio destro un condannato per corruzione e come braccio sinistro un condannato per concorso in associazione mafiosa. E invece passano concetti come "agli italiani non interessa il conflitto di interessi, visto che hanno fatto vincere Berlusconi". Sì, ma interessa alla democrazia... La maggioranza delle persone, e non solo a destra, ormai considera normale che un uomo abbia il monopolio della tv, faccia politica e sia anche capo del governo. La sua vittoria è questa: ormai la bassa qualità della democrazia italiana è considerata un fatto normale, marginale.[1]
  • Fin da quando ho cominciato a girare filmati in superotto, mi sono venute naturali tre cose: stare davanti alla camera da presa come corpo (in linguaggio critico si chiama così), parlare del mio mondo politico, e farlo con ironia. Ma non c'è un programma estetico dietro questa scelta.[2]
  • [Parlando di Palombella rossa] Il film è del 1989. Scoprii che in quell'anno ben quattro film erano ambientati in una sala cinematografica. Tra questi Nuovo Cinema Paradiso, un film di Troisi, uno di Scola. Perciò ho deciso di ambientare il film all'interno di una piscina... Del resto ho fatto il pallanuotista per molti anni, giocando anche nella Nazionale giovanile.[2]
  • Quando uscì Ecce bombo molti dicevano che era troppo un film su Roma, anzi troppo un film su Roma nord, anzi troppo sul quartiere Prati, anzi troppo su piazza Mazzini. Ed è successo perché quello era il luogo dove io vivevo e frequentavo amici.[3] 
  • Fin dall’inizio, 45 anni fa, mi sono venute naturali tre cose: stare dietro ma anche davanti alla cinepresa, raccontare il mio ambiente, politico e generazionale, e farlo con autoironia. Ci ho preso gusto e mi sono divertito a costruire un personaggio: la passione per i dolci, una certa rissosità, le inquadrature delle scarpe, lo sport più praticato che visto. A un certo punto sono precipitato nella prima persona, con Caro diario. Una delle tre parti racconta il tumore che ebbi, fu naturale interpretare me stesso.[4]
  • Due mesi dopo Palombella rossa crollò il muro di Berlino e venne giù tutto. Il portaborse anticipò Tangentopoli. Habemus papam? Il giorno che si dimise Ratzinger il cellulare impazzì. Al primo messaggio pensai a uno scherzo: non volevo crederci neanche io.[4]
  • Ricordo [...] che quando uscì Palombella rossa un giovane critico del Pci (non un vecchio trombone) scrisse che il mio era un film vecchio e che non era sul Pci di allora, il Pci di Occhetto, che non aveva certo una crisi d’identità. Già dopo due mesi crollò il Muro di Berlino e il Pci non esisteva più.[5]

Citazioni su Nanni Moretti

  • A me La stanza del figlio è piaciuto, non mi piace come attore, ha rovinato Caos calmo. È troppo politicizzato e etichettato. È il megafono della sinistra e dei suoi luoghi comuni. (Gabriella Carlucci)
  • Benigni sì, Moretti meno. Quando vedo i suoi film ho una strana impressione, mi sembra che si occupi troppo di se stesso. Quando lo vedo nell'inquadratura, mi viene da dirgli: spostati un po' e fammi vedere il film. (Dino Risi)
  • Credo che Nanni Moretti sia un bravo ragazzo. È simpatico, è spiritoso, forse è addirittura intelligente, e senza dubbio ha un sicuro talento mimetico, da entertainer televisivo, o da divo di cabaret. (Ruggero Guarini)
  • Ho sempre condannato il morettismo. Lui è uomo di grande intelligenza. Di Visconti si ricordano le immagini, di Nanni le battute. (Pasquale Squitieri)
  • Ho sempre pensato a Nanni Moretti come a uno di estrema destra. (Pasquale Squitieri)
  • I suoi film sembrano dei temi di liceo. [...] Per attorcigliarsi intorno al proprio ombelico e pretendere di farne, come pretende Moretti, un'opera, bisogna avere l'ombelico, e anche piuttosto grosso come Proust o come Bergman, sennò si fa solo dell'onanismo. (Massimo Fini)
  • Il Moretti politico del Caimano, ha delle turbe psichiche. (Maurizio Gasparri)
  • Lavorare con persone come Calopresti e Moretti è davvero una grande occasione, umana anzitutto. So che Nanni ha fama di essere un uomo difficile, ma a me è apparso soprattutto geniale, capace di una coscienza storica, politica e artistica particolarmente acuta. (Valeria Bruni Tedeschi)
  • Lui è estremamente talentuoso e sicuramente c'è molta invidia nei suoi confronti. (Michel Piccoli)
  • [Nel 1998] Moretti è primo creativo e seccatissimo cantore di quella classe media acculturata che ora ha potere. Politici, economisti, registi e pure giornalisti, sognatori come Veltroni, scorbutici come D'Alema; che fanno cose, vedono gente, e quando il gioco si fa duro vanno a bere un latte macchiato. (Maria Laura Rodotà)
  • Si annida nelle cerniere della storia come una ruggine corrosiva. (Alberto Moravia)

Note

  1. Dall'intervista di Paolo D'Agostini, Moretti, cinema e politica: "Io, Veltroni e il Caimano", Repubblica.it, 21 novembre 2008.
  2. a b Citato in Sara Fruner, Nanni Moretti: "Diffido dei registi che vogliono cambiare la testa degli spettatori", lavocedinewyork.com, 23 ottobre 2017.
  3. Citato in Paolo Di Paolo, I 40 anni di "Ecce bombo", diario di una generazione, Rep.repubblica.it, 7 marzo 2018.
  4. a b Citato in Stefania Ulivi, Le confessioni di Moretti, Corriere della Sera, 17 giugno 2018, p. 43.
  5. Citato in Paolo Di Paolo, Palombella rossa trent’anni dopo Il culto è anche social, la Repubblica, 15 settembre 2019, p. 38.

Filmografia

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