Italia: differenze tra le versioni

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*Il grande male dell'Italia sono i difetti che rovinano lo [[Stato]]; era quello che doveva riformarsi e non la lira. ([[Geminello Alvi]])
*Il grande male dell'Italia sono i difetti che rovinano lo [[Stato]]; era quello che doveva riformarsi e non la lira. ([[Geminello Alvi]])
*Il male dell'Italia ormai è tale da aver pervaso quasi tutto, e solo il tagliare spese allo Stato, e possibilità di favori alla politica, può risolverlo. Non certo una «tv dei ragazzi», viziata, non adatta agli affari adulti. ([[Geminello Alvi]])
*Il male dell'Italia ormai è tale da aver pervaso quasi tutto, e solo il tagliare spese allo Stato, e possibilità di favori alla politica, può risolverlo. Non certo una «tv dei ragazzi», viziata, non adatta agli affari adulti. ([[Geminello Alvi]])
* [...] il mare la ricinge quasi d'abbraccio amoroso ovunque l'Alpi non la ricingono: quel mare che i padri dei padri chiamarono Mare Nostro. E come gemme cadute dal suo diadema stanno disseminate intorno ad essa in quel mare Corsica, Sardegna, Sicilia, ed altre minori isole dove natura di suolo e ossatura di monti e lingua e palpito d'anime parlan d'Italia. ([[Giuseppe Mazzini]])
*In Italia il criterio di successo di una politia economica [...] è la diminuzione del residuo della pubblica amministrazione, quindi le tasse e spese statali. Ci hanno provato con troppa timidezza. Erano del resto quasi tutti una volta democristiani, complici della fine dello Stato in Italia. ([[Geminello Alvi]])
*In Italia il criterio di successo di una politia economica [...] è la diminuzione del residuo della pubblica amministrazione, quindi le tasse e spese statali. Ci hanno provato con troppa timidezza. Erano del resto quasi tutti una volta democristiani, complici della fine dello Stato in Italia. ([[Geminello Alvi]])
*In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], [[Leonardo da Vinci]] e il Rinascimento. In [[Svizzera]], hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù. ([[Graham Greene]])
*In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], [[Leonardo da Vinci]] e il Rinascimento. In [[Svizzera]], hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù. ([[Graham Greene]])

Versione delle 19:09, 22 lug 2008

Bandiera Italiana

Citazioni sull'Italia e gli italiani.

  • Ahi serva Italia, di dolore ostello, | nave sanza nocchiere in gran tempesta, | non donna di province, ma bordello! (Dante Alighieri)
  • Piangi, che ben hai donde, Italia mia. (Giacomo Leopardi)
  • [...] bel paese là dove 'l sì suona. (Dante Alighieri)
  • Cara Italia, perché giusto o sbagliato che sia questo è il mio paese con le sue grandi qualità ed i suoi grandi difetti. (Enzo Biagi)
  • Conosci la terra dei limoni in fiore, | dove le arance d'oro splendono tra le foglie scure, | dal cielo azzurro spira un mite vento, | quieto sta il mirto e l'alloro è eccelso, | la conosci forse? | Laggiù, laggiù io | andare vorrei con te, o amato mio! (Johann Wolfgang von Goethe)
  • L'Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, | ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole. | Onestà tedesca ovunque cercherai invano, | c'è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina; | ognuno pensa per sé, è vano, dell'altro diffida, | e i capi dello stato, pure loro, pensano solo per sé. (Johann Wolfgang von Goethe)
  • Essere innocenti in Italia è pericoloso! Non si hanno alibi. (Boris Makaresko)
  • Forse uno dei guai dell'Italia è proprio questo, di avere per capitale una città sproporzionata per nome e per storia, alla modestia di un Popolo che quando grida "forza Roma" allude solo ad una squadra di calcio. (Indro Montanelli)
  • Gli italiani guadagnano netto, ma vivono lordo. (Giuseppe Saragat)
  • Gli italiani hanno solo due cose per la testa: l'altra sono gli spaghetti. (Catherine Deneuve)
  • Gli italiani hanno spesso questa levità: questo andare a cercare le cose con il loro fantasticare e il loro rameggiare proteso nell'etere, e questo avere però radici ben piantate nel terreno, come i pini le cui propaggini sotterranee sono enormi... (Barbara Spinelli)
  • Gli italiani non sono parricidi; sono fratricidi... Vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere gli altri fratelli. (Umberto Saba)
  • Gli Italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre. (Winston Churchill)
  • Gli italiani si lamentano troppo, quindi stanno bene. (Wilhelm Mühs)
  • Gli italiani sono un popolo di sedentari: chi fa carriera ottiene una poltrona. (Gino Bartali)
  • Il bel paese
    ch'Appennin parte e 'l mar circonda e l'Alpe
    . (Francesco Petrarca)
  • Il grande male dell'Italia sono i difetti che rovinano lo Stato; era quello che doveva riformarsi e non la lira. (Geminello Alvi)
  • Il male dell'Italia ormai è tale da aver pervaso quasi tutto, e solo il tagliare spese allo Stato, e possibilità di favori alla politica, può risolverlo. Non certo una «tv dei ragazzi», viziata, non adatta agli affari adulti. (Geminello Alvi)
  • [...] il mare la ricinge quasi d'abbraccio amoroso ovunque l'Alpi non la ricingono: quel mare che i padri dei padri chiamarono Mare Nostro. E come gemme cadute dal suo diadema stanno disseminate intorno ad essa in quel mare Corsica, Sardegna, Sicilia, ed altre minori isole dove natura di suolo e ossatura di monti e lingua e palpito d'anime parlan d'Italia. (Giuseppe Mazzini)
  • In Italia il criterio di successo di una politia economica [...] è la diminuzione del residuo della pubblica amministrazione, quindi le tasse e spese statali. Ci hanno provato con troppa timidezza. Erano del resto quasi tutti una volta democristiani, complici della fine dello Stato in Italia. (Geminello Alvi)
  • In Italia, sotto i Borgia, per trent'anni hanno avuto guerre, terrore, assassinii, massacri: e hanno prodotto Michelangelo, Leonardo da Vinci e il Rinascimento. In Svizzera, hanno avuto amore fraterno, cinquecento anni di pace e democrazia, e cos'hanno prodotto? Gli orologi a cucù. (Graham Greene)
  • In quest'Italia agli adulti si concede di fingersi vecchi per andare in pensione, ma poi da pensionati di regredire a giovani. (Geminello Alvi)
  • L'antica paura degli italiani: quella di migliorare il peggio. (Vittorio Giovanni Rossi)
  • L'Italia conta oltre 50 milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico. (Orson Welles)
  • L'Italia è bella, è fatta di uomini bizzarri e di eroi. (Mario Tobino)
  • L'Italia è il paese dei diplomi, delle lauree, della cultura ridotta soltanto al procacciamento e alla spasmodica difesa dell'impiego. (Carlo Levi)
  • L'Italia è stata la culla del diritto: ora sta diventando la tomba della giustizia. (Corrado Pallenberg)
  • L'Italia è un'espressione geografica. (Klemens von Metternich)
  • L'Italia sta in piedi solo perché non sa da che parte cadere. (Roberto Gervaso)
  • L'italiano è diventato diffidente e non crede mai a una notizia, ma quando vede che è smentita comincia a capire che qualcosa di vero c'é. Però, appena il fatto smentito accade, bisogna ricordarsi di smentire di averlo mai smentito. (Enzo Sermasi)
  • La nostra è nazione di distratti in cui tutto si scorda a memoria, in leggerezza, lasciando dietro di sé un profumo di non certezza. Al quale poco si bada, ché proprio tutto in Italia partecipa di un elemento d'aria: il bene, il male e persino il rimorso, chè un pentirsi già pentito prima di dirsi. (Geminello Alvi)
  • La parte della mente che gli italiani applicano per capire l'economia, ossia la circonvoluzione del cervello dove si riflettono le chiacchiere dei giornali, è tra le più malmesse. I pregiudizi vi s'avvinghiano tra pochi fatti, composti spesso di verità scadute. (Geminello Alvi)
  • La storia considerata come una vicenda di buono e di cattivo tempo, di uragani e di sereni, ecco che cos'è la storia per un italiano. Per questo scetticismo della storia non si sono prodotti tanti tragici fenomeni in Italia, dove nulla è mai scontato interamente, dove tutti possono avere la loro parte di ragione, o dove tutti hanno torto, dove si ritrovano viventi i residui di tutte le catastrofi e di tutte le esperienze e di tutte le epoche. Ci sono ancora i guelfi, i neoguelfi, i separatisti, i federalisti, i sanfedisti, i baroni, i feudatari, ecc. Questi caratteri italiani sono l'origine delle più strane sorprese e delle più incredibili involuzioni. (Corrado Alvaro)
  • Le preoccupazioni della stampa europea non sono dovute a pietà e amore per l'Italia ma semplicemente al timore che l'Italia, come in un altro infausto passato, sia il laboratorio di esperimenti che potrebbero stendersi all'Europa intera. (Umberto Eco)
  • Mangiar bene, comprar qualcosa, mostrarsi molto ed eccitarsi un po': potrebbe essere il motto nazionale. (Beppe Severgnini)
  • Metello diventò vero italiano e vero uomo: prima ancora di essere elencato nei registri del comune, si trovò registrato negli elenchi della polizia. (Vasco Pratolini)
  • Nessuno in Italia vuole correre rischi. È un paese conformista. Che si è oramai seduto sulle poltrone che occupa. Non ha grandi visioni né del futuro né del presente. Diciamo che sostanzialmente è un paese che tira a non perdere il posto. (Giovanni Sartori)
  • Noi l'Italia la vediamo realisticamente qual è: non un vivaio di poeti, di santi e di navigatori, ma una mantenuta costosa e scostumata: ma è la sola che riesce a riscaldare il nostro letto e a farci sentire uomini, anche se cornuti. (Indro Montanelli)
  • [Riferendosi a Purgatorio VI] Noi siamo stati il giardino dell'Impero, come diceva Dante. Siamo simili a un Efebo dentro al quale tutti gli altri stati hanno desiderato stare, ammirati della sua bellezza. Quando abbiamo smesso di essere un bel ragazzo che l'ha preso nel sedere, abbiamo fatto la faccia feroce, per poi sbagliare tutto... La vocazione del nostro paese è una vocazione servile, nel bene e nel male. (Cesare Garboli)
  • O città bene avventurosa [Ferrara]... | ...la gloria tua salirà tanto | ch'avrai di tutta Italia il pregio e 'l vanto. (Ludovico Ariosto)
  • O d'ogni vizio fetida sentina, | dormi, Italia imbriaca, e non ti pesa | ch'ora di questa gente, ora di quella | che già serva ti fu, sei fatta ancella? (Ludovico Ariosto)
  • Qui si fa l'Italia o si muore. (Giuseppe Garibaldi)
  • Paradiso è un poliziotto inglese, un cuoco francese, un tecnico tedesco, un amante italiano; il tutto organizzato dagli svizzeri. L'Inferno è un cuoco inglese, un tecnico francese, un poliziotto tedesco, un amante svizzero; e l'organizzazione affidata agli italiani (John Elliot)
  • Propongo che l'Italia come Stato indipendente sia abolito e che diventi una colonia di un Paese civile. (Oliviero Toscani)
  • Raccontare ai giornalisti stranieri la politica culturale italiana non è cosa semplice. Bisogna prima di tutto cercare di non ridere. (Alberto Ronchey)
  • [Noi italiani] Siamo stati i primi ad usare il termine teorema come sinonimo di "fandonia calunniosa dedotta con sofismi". (Lucio Russo)
  • [Parlando degli italiani] Sono convinto che il popolo inglese, sottoposto alle situazioni che dal 1530 avvelenano l'Italia in tutte le maniere e da ogni parte, sarebbe più disprezzabile. (Stendhal)
    [Rispondendo a Stendhal] Pensate se voi ed io fossimo italiani e fossimo cresciuti dall'infanzia ad ora minacciati continuamente da confessionali, prigioni e sgherri infernali, potremmo voi ed io esser migliori di loro? Saremmo noi così buoni? Io, se ben mi conosco, no. (Charles Dickens)
  • Sono il pio Enea, per fama noto oltre il cielo, e cerco la patria Italia. (Publio Virgilio Marone)
  • Sotto un involucro di sorriso e di bonomia, l'Italia è diventata il paese d'Europa più duro da vivere, quello in cui più violenta e più assillante è diventata la lotta per il denaro e per il successo. (Guido Piovene)
  • Tranne forse gli animali delle favole di La Fontaine, nessuno è mai stato bravo come gl'italiani nell'arte d'inventare nobili pretesti per eludere i propri doveri e fare i propri comodi. (Fruttero & Lucentini)
  • Un viaggio in Italia ci porta davanti alla società più mobile, più fluida e più distruttrice d'Europa. [...] In nessun altro paese sarebbe permesso assalire come da noi, deturpare città e campagne, secondo gli interessi e i capricci di un giorno. Gli italiani non temano di essere poco futiristi. Lo sono più degli altri, senza avvedersene, sebbene questo non significhi sempre essere più avanzati. [...] In nessun altro paese come da noi tutto il campo sembra occupato dagli attivisti di ogni specie; in nessun altro, quasi per tacito accordo di affaristi e sociologi, è così radicata la convinzione che contino solo i problemi di denaro e di cibo. [...] Il rischio dell'Italia è di entrare nel numero dei paesi di cultura bassa, giacché è possibile essere intelligenti e di cultura bassa. (Guido Piovene)
  • Una vecchia battuta diceva che in Italia tra riformisti e rivoluzionari non c'è gran differenza: i primi non fanno le riforme, i secondi non fanno le rivoluzioni. (Fausto Bertinotti)

Indro Montanelli

  • Posso solo dire che l'Italia del Cattaneo è quella che conserva qualche probabilità di salvarsi da questo degrado politico, culturale, morale, economico. E l'Italia del Cattaneo è quella Cisalpina. A nord del Po, e forse anche in Emilia, esistono tracce di coscienza civile e anche di classi dirigenti sane. Poi c'è un'Italia centrale, quella toscana e umbra e marchigiana, che conserva le sue peculiarità, i suoi caratteri spiccati che affondano le radici nell'Italia comunale e rinascimentale. Il resto è un disastro che non saprei come salvare. Del resto Cattaneo ci tentò, andò a Napoli e resistette qualche giorno. Poi si arrese e se ne tornò nella sua Lugano, nella sua Svizzera. (Indro Montanelli)
  • In Italia non c'è una coscienza civile, non c'è un'identità nazionale che tenga insieme uno Stato federale e garantisca la civile convivenza delle sue parti. Invece io vedo solo nell'Italia Cisalpina qualche barlume di coscienza civile e una vocazione europea. Altrove, invece, è un disastro difficile, se non impossibile, da rimediare. Spero proprio di sbagliarmi. (Indro Montanelli)

Giorgio Bassani

  • [In Italia] Dopo la dittatura non si è verificato il trapasso alla democrazia, ma solo la spartizione fra i partiti del potere e dello spazio politico. Siccome lo Stato non c'è, gli intellettuali, a seconda delle loro inclinazioni ideologiche, si lasciano assorbire dai vari potentati.
  • La natura e la storia, in Italia, sono così tanto apparentate fra di loro che sarebbe impossibile separarle. Il territorio nella sua configurazione naturale è praticamente inesistente; nel tempo, in tutto il paese, la natura è stata rimodellata o quanto meno segnata dal lavoro dell'uomo.
  • Ma l'Italia – io lo ricordo sempre agli americani – è la matrice culturale del corso moderno. Senza il ripensamento critico del passato avvenuto nel rinascimento, il mondo, che era antico, non sarebbe diventato moderno. Il patrimonio artistico è la prova, la testimonianza puntuale, del processo spirituale che ha cambiato il profilo della civiltà. È per questo motivo che l'Italia, per me, ha un un carattere «sacro».
  • Soltanto in Italia, infatti, si è verificata la convivenza armonica della pienezza dell'arte (pensiamo, ad esempio, al caso di Michelangelo) con la pienezza della vita: cioè con il suo contrario: perché l'arte è una cosa, la vita un'altra.

Ennio Flaiano

  • Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV.
  • Gli italiani sono sempre pronti a correre in soccorso dei vincitori.
  • In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti.
  • In Italia la linea più breve tra due punti è l'arabesco.

Leo Longanesi

  • Alla manutenzione l'Italia preferisce l'inaugurazione.
  • Il popolo italiano è sempre in buona fede.
  • In Italia, tutti sono estremisti per prudenza.
  • L'italiano non lavora, fatica.
  • L'italiano: totalitario in cucina, democratico in Parlamento, cattolico a letto, comunista in fabbrica.
  • Se c'è una cosa che in Italia funziona è il disordine.
  • Sotto ogni italiano si nasconde un Cagliostro e un San Francesco.

Curzio Malaparte

  • A giudicare dai lamenti, dalle minacce, dalle esortazioni e dalle preghiere dell'on. Scalfaro, si direbbe che l'Italia sia un sobborgo di Sodoma, la Bestia dell'Apocalisse, un museo dei vizi, una scuola di depravazione, una sentina d'impurità ed una nazione infine senza pudore né dignità.
  • Il popolo italiano ama i suoi Santi e i suoi eroi in un modo molto particolare. Ai suoi occhi un Santo e un eroe sono la stessa cosa. Non vi è per lui nessuna differenza fra San Francesco d'Assisi e Garibaldi . […] Esso ama San Francesco per la sua povertà e la sua umiltà, per i suoi piedi nudi e la sua barbetta piena di fili d'erba come i nidi degli uccelli, ed ama San Bernardino da Siena per la sua eloquenza semplice ed affettuosa, per le sue parole dialettali, […] Esso ama San Rocco perché non temeva di toccare con le sue mani bianche gli orrendi bubboni neri degli appestati, e ama Garibaldi perché era bello, biondo, vestiva una camicia rossa e, sui campi di battaglia guidava a cavallo, un cavallo tutto bianco, le sue schiere di giovani biondi, belli, buoni, vestiti di camicie rosse.
  • L'Italia, dove il diritto è nato, è fra i paesi più incivili del mondo: vi manca assolutamente, cioè, il senso del diritto. Chi si sente cittadino fra noi? Chi rispetta lo Stato? Chi ha una nozione esatta del rispetto che ogni individuo, a qualunque confessione appartenga, deve allo Stato, il che significa a sé stesso?
  • La legge in Italia, è come l'onore delle puttane.
  • Non si può fare il ritratto di Mussolini senza fare il ritratto del popolo italiano. Le sua qualità e i suoi difetti non gli sono propri: sono le qualità e i difetti di tutti gli italiani. Il dir male di Mussolini è legittimo: ma è un dir male del popolo italiano.

Cesare Marchi

  • [L'italiano] Ama le battute di spirito, ma a carico degli altri. Sale sempre sul carro del vincitore, ma è prontissimo a scendere in corsa, se si accorge di avere sbagliato carro.
  • I giapponesi dicono che siamo una nazione di stupidi, il «Figaro Magazine» che siamo dei casanova. Non hanno capito niente. Noi siamo la nazione del ma.
  • L'italiano è per il divorzio, l'aborto, la pillola, la fecondazione artificiale, ma spende un milione per il vestito della figlia che va alla prima comunione.
  • L'unità d'Italia, sognata dai padri del risorgimento, oggi si chiama pastasciutta; per essa non si è versato sangue, ma molta pummarola.
  • [L'italiano] Legge i giornali di sinistra, ma non vota a sinistra. Se vota a sinistra, è contrario alla selezione meritocratica, ma per il suo tempo libero sceglie i ristoranti con due stelle, i concerti con i più famosi direttori d'orchestra.

Giuseppe Prezzolini

  • Il tempo è la cosa che più abbonda in Italia, visto lo spreco che se ne fa. (Giuseppe Prezzolini)
  • In Italia nulla è stabile, fuorché il provvisorio.
  • Non è vero che in Italia non esiste giustizia. È invece vero che non bisogna mai chiederla al giudice, bensì al deputato, al ministro, al giornalista, all'avvocato influente. La cosa si può trovare: l'indirizzo è sbagliato.
  • [In Italia] Tutto ciò che è proibito per ragioni pubbliche si può fare quando non osta un interesse privato. Nei vagoni dove è proibito fumare tutti fumano finché uno non protesta.
  • Tutto è in ritardo in Italia quando si tratta di cominciare un lavoro. Tutto è in anticipo quando si tratta di smetterlo.
  • Tutto il male dell'Italia viene dall'anarchia. Ma anche tutto il bene.

Paolo Rossi

(da In Italia si sta male, 2007)

  • In Italia si sta male, si sta bene, si sta male, in Italia si sta male, si sta meglio, si sta peggio, si sta bene anziché no.
  • Ma guarda un po', che fortuna stare qua [in Italia]], in mezzo a tanta civiltà...
  • In Italia c'è l'amore, da quando nasce a quando muore, se sei brutto, se sei bello, se sei quasi sempre quello, se sei ricco oppure no.
  • Con le spiaggie tutte bianche, gli ombrelloni stesi al sole, in Italia si sta bene.
  • In Italia si sta male, si sta bene, si sta male, in Italia si sta male, si sta bene, si sta male, qui si sta come si sta.

Proverbi italiani

  • Con gli inglesi i grandi servigi, coi francesi i riguardi, e con gli italiani le maniere.
  • Gl'italiani piangono, gli alemanni gridano, i francesi cantano.
  • In Italia, troppe feste, troppe teste, troppe tempeste.
  • L'italiano è cerimonioso nella religione, il tedesco serio, l'inglese devoto, il francese zelante, lo spagnolo superstizioso.
  • L'italiano è saggio prima di fare una cosa, il tedesco quando la fa, e il francese quando è bell'e fatta.
  • L'italiano è savio e lo pare, lo spagnolo par savio e non lo è, il francese è savio senza saperlo.
  • L'italiano nel matrimonio è carceriere, il tedesco padrone di casa, l'inglese sottomesso, il francese libero, lo spagnolo tiranno.
  • La Francia è il paese delle mode, l'Inghilterra delle stravaganze, la Spagna degli antenati, l'Italia delle pompe, e la Germania dei titoli.
  • Le nazioni smaltiscono diversamente il dolore: il tedesco lo beve, il francese lo mangia, l'italiano lo dorme.
  • Non conosce l'Italia e non la stima chi provato non ha la Spagna prima.
  • Quando l'Italia suona la chitarra, la Spagna le nacchere, la Francia il liuto, l'Irlanda l'arpa, la Germania la tromba, l'Inghilterra il violino, l'Olanda il tamburo, nulla è uguale ad esse.
  • Tedeschi alla stalla, francesi alla cucina, spagnoli alla camera, italiani a ogni cosa.

Bibliografia

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